Jean Bazaine va per la prima volta a Saint-Guénole nel 1936 ; il mare e la luce del nord assumeranno d'ora in poi un posto privilegiato nella sua visione artistica. In questo stesso anno (1936), stringe amicizia con Jacques Villon. L'anno seguente partecipa all'importante esposizione « L'arte indipendente, Maestri di oggi » (Petit-Palais, Parigi). Riceve il premio Blumenthal nel 1938.
Nel 1941, Bazaine sarà uno degli organizzatori di una mostra, pietra miliare, nella storia della pittura della Scuola di Parigi Paris : « Venti giovani pittori della tradizione francese » ; questa manifestazione era stata concepita come una provocazione verso l'occupante tedesco che aveva qualificato come« arte degenerata » questo tipo di espressione artistica. Fino alla fine della guerra, Bazaine esporrà di frequente con Estève e Lapicque, coltivando sempre strette relazioni con Manessier, Singier, Gischia, Pignon o Le Moal. Bazaine parteciperà ormai regolarmente a grandi esposizioni internazionali (Biennale di Venezia, Instituto Carnegie di Pittsburg, Biennale di Sao Paulo, Documenta di Kassel, etc.). La sua prima personale veramente importante ha luogo a Parigi nel 1949, Bazaine vi espone delle pitture realizzate fra il 1944 e il 1949. Il suo lavoro rifiuta l'apparenza, la rende liricamente sensibile attraverso una gamma colorata molto estesa e riccamente armonica. La prima restrospettiva del suo lavoro sarà nel 1959, alla Kunsthalle di Berna, poi allo Stedelijk Museum di Eindhoven e al Museo di Amsterdam. Delle sue mostre, individuali e collettive, verranno regolarmente organizzate negli anni. Jean Bazaine ha esplorato numerose vie d'espressione: pittore alla gouache, acquarellista, incisore, litografo. Jean Bazaine continuerà sempre un'intensa attività per opere a destinazione monumentale : pittore di cartoni per arazzi, per mosaici ( chiesa d'Audincourt, UNESCO a Parigi, ORTF, Palazzo del Luxembourg, etc.) e per vetrate ( chiesa d'Assy, castello di La Chaux, chiesa d'Audincourt, di Villeparis, chiesa Saint-Séverin di Parigi, cattedrale di Saint-Dié, etc.). Realizzerà anche decori per il teatro e collaborerà all'avventura del libro illustrato ( con amici come André Frénaud, Raymond Queneau, Jean Tardieu, Eluard ed altri ancora). Per finire, a partire dal 1934, Bazaine, che resterà tutta la sua vita uomo di cultura, accompagnerà il suo lavoro con riflessioni sull'arte e sugli artisti. Il suo testo « Notes sur la peinture d'aujourd'hui » ( Annotazioni sulla pittura di oggi) (Ed. Floury, Paris, 1948) è considerato un classico degli scritti di pittore e sarà sovente tradotto e rieditato.
Il pittore Jean Bazaine muore a Clamart (Hauts-de-Seine) nel 2001.
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