Die Hard 4 - Vivere o Morire
« – Hai abbattuto un elicottero con una macchina!
– Avevo finito le pallottole... » (Dialogo tra Matthew Farrell e John McClane)
Die Hard - Vivere o morire (Live Free or Die Hard) è un film del 2007 diretto da Len Wiseman. Costituisce il quarto capitolo della saga interpretata da Bruce Willis e dedicata al poliziotto John McClane, preceduto da Trappola di cristallo, 58 minuti per morire - Die Harder e Die Hard - Duri a morire; questo capitolo è a sua volta seguìto da Die Hard - Un buon giorno per morire.
Trama
Un attacco informatico mette in stato di crisi l'intera nazione americana. Il detective John McClane inizialmente viene incaricato di trovare un giovane pirata informatico, Matthew Farrell, ricercato dalla polizia che sta indagando sulla morte di alcuni hacker. Farrell, che senza rendersi conto delle conseguenze, ha collaborato al progetto che i terroristi stanno per mettere in atto, scampa per merito di McClane ad un attentato. Dopo averlo salvato, John lo porta dal capo dell'FBI di Washington, Bowman, che dopo aver ascoltato da Farrell un'ipotesi su cosa potrebbe essere successo, lo affianca a McClane per cercare di mettere fine all'attacco.
Produzione
La sceneggiatura del film è basata su un articolo giornalistico del 1997 intitolato Addio alle armi, scritto da John Carlin e pubblicato sulla rivista Wired, il cui tema era la minaccia di un terrorismo di tipo informatico. Al di fuori dell'America del Nord il film è stato distribuito con il titolo Die Hard 4.0.
Bruce Willis ha dichiarato di essere sicuro che verrà realizzato anche Die Hard 5. Desiderio suo è però quello di arrivare fino a Die Hard 6 prima di abbandonare definitivamente il ruolo di John McClane.
Critica
L'azione, a differenza dei primi due episodi, Trappola di cristallo e 58 minuti per morire - Die Harder, si svolge per la stragrande maggioranza nell'ambiente cittadino e raramente in ambienti chiusi, come per l'appunto nei primi due episodi. Da questo punto di vista infatti il quarto episodio rassomiglia a Die Hard - Duri a morire, con McClane che non si ritrova più da solo a fronteggiare i terroristi.
Sotto questo aspetto, la trama generale del film ricalca in buona parte quanto già visto nel terzo episodio: il poliziotto si trova a collaborare con un civile per fronteggiare un'organizzazione terroristica che sta gettando scompiglio nella società, apparentemente senza un fine preciso.
Citazioni e riferimenti
- Il titolo originale del film fa riferimento ad un motto dello Stato del New Hampshire, «Live Free or Die».
- Il logo della 20th Century Fox, verso la fine della fanfara, si spegne come se fosse avvenuto un black-out, un riferimento a quello che succede nelle prime scene del film.
- Cercando di nascondere il proprio nome a McClane, Farrell dice di chiamarsi Daisy Duke, in riferimento alla protagonista femminile della serie televisiva Hazzard.
- Nella camera di Farrell si notano diversi busti, action figure e maquette di personaggi dei fumetti, tra cui Spawn (che McClane stesso rompe), Wolverine, Ciclope, Visione, Silver Surfer e Terminator.
- Nello scantinato di Warlock (nome prestato dal supereroe della Marvel Comics Adam Warlock) viene citata varie volte la saga di Guerre stellari e in particolare il personaggio di Boba Fett.
- Kevin Smith, l'attore/regista che lo impersona, è a sua volta un fan di Guerre stellari.
- La ex moglie di John McClane si chiama Holly Gennaro. Viene nominata solo tre volte: la prima quando la figlia del poliziotto usa il cognome della madre; quando Thomas Gabriel cerca di corrompere McClane perché gli consegni il loro ricercato; la terza quando la figlia si riconcilia col padre, alla fine.
- Mentre McClane e Farrell sono in macchina si può sentire la canzone Fortunate Son dei Creedence Clearwater Revival.
- Quando McClane lascia la postazione dell'FBI, viene accompagnato da un agente che dice di chiamarsi Jonhson, come anche un altro agente; il riferimento è a Trappola di cristallo, nel quale anche i due agenti dell'FBI diranno di chiamarsi Jonhson, ma non di essere parenti.
Doppiaggio italiano
L'edizione italiana del film è stata diretta da Claudio Sorrentino. Esiste una seconda versione in italiano, destinata solo alle proiezioni per le linee aeree americane, in cui è presente un cast di voci differente.
La direzione del doppiaggio è stata affidata a Fabrizio Mazzotta.
Fonte: WIKIPEDIA