ECCO L'IMPERO DEI SENSI
Un film di Nagisa Oshima. Con Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Taiji Tonoyama, Aoi Nakajima, Meika Seri Titolo originale Ai no Corrida - L'Empire des sens. Drammatico, durata 120' min. - Giappone, Francia 1976. - VM 18 -
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Come Abesada, l'abisso dei sensi (1974), s'ispira a un fatto di cronaca, accaduto a Tokyo nel 1936. La sfrenata passione che lega lo sposato Kichi e la cameriera Abe Sada li porta a un rapporto sessuale sempre più spinto che si conclude con la morte dell'uomo. La donna completa il suo possesso recidendogli gli organi genitali. Pur profondamente giapponese, il film è impregnato delle idee del francese Georges Bataille: la passione fisica, il piacere sessuale, il gusto della trasgressione e la morte vi sono indissolubilmente legati. Come altri film di Oshima, è la messinscena di un rito. Il rigore ascetico, quasi documentaristico, nella rappresentazione dei ripetuti congressi carnali s'accompagna alla strenua eleganza figurativa degli interni, modellati sulle stampe dei pittori erotici del Settecento giapponese. L'edizione italiana è mutilata almeno di un quarto d'ora rispetto a quella originale; inoltre sono state aggiunte inquadrature prese da altri film giapponesi.
Fonte MY MOVIES
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Come Abesada, l'abisso dei sensi (1974), s'ispira a un fatto di cronaca, accaduto a Tokyo nel 1936. La sfrenata passione che lega lo sposato Kichi e la cameriera Abe Sada li porta a un rapporto sessuale sempre più spinto che si conclude con la morte dell'uomo. La donna completa il suo possesso recidendogli gli organi genitali. Pur profondamente giapponese, il film è impregnato delle idee del francese Georges Bataille: la passione fisica, il piacere sessuale, il gusto della trasgressione e la morte vi sono indissolubilmente legati. Come altri film di Oshima, è la messinscena di un rito. Il rigore ascetico, quasi documentaristico, nella rappresentazione dei ripetuti congressi carnali s'accompagna alla strenua eleganza figurativa degli interni, modellati sulle stampe dei pittori erotici del Settecento giapponese. L'edizione italiana è mutilata almeno di un quarto d'ora rispetto a quella originale; inoltre sono state aggiunte inquadrature prese da altri film giapponesi.
Fonte MY MOVIES