PEEPING TOM-L'OCCHIO CHE UCCIDE
Un film di Michael Powell. Con Anna Massey, Karlheinz Böhm, Moira Shearer, Maxime Audley Titolo originale Peeping Tom. Poliziesco, durata 109' min. - Gran Bretagna 1960.
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Mark Lewis è un operatore cinematografico, schivo ed introverso, che sogna di diventare regista e che per arrotondare lo stipendio realizza foto osé per conto di un giornalaio. Suo padre era un noto scienziato, un biologo che si era dedicato prevalentemente allo studio del sistema nervoso e della sua evoluzione durante la crescita. In particolare era interessato alle reazioni alla paura nell'infanzia. Per i suoi studi utilizzò suo figlio come cavia stimolandolo continuamente ad avere reazioni di paura e riprendendolo giorno e notte con una macchina da presa per documentare il tutto.
Privato così della possibilità di creare una corretta forma di consapevolezza di sé ("nella mia infanzia non sono mai stato un istante solo con me stesso" afferma) Mark svilupperà una forma acuta di voyeurismo: un'autentica ossessione per lo spiare gli altri riprendendoli con la sua cinepresa da cui non si separa mai. Non solo. Mark diventerà anche un serial killer uccidendo giovani ragazze (una prostituta, un'aspirante attrice, una modella) con un pugnale montato sul treppiedi della sua macchina da presa e filmando il tutto mentre costringe le sue vittime a guardare, attraverso uno specchio, la paura dipinta sui propri volti. Queste riprese serviranno per realizzare il suo film.
Le uniche persone che riusciranno a penetrare, almeno in parte, nella sua folle personalità saranno la sua inquilina Helen, che si innamorerà di lui, e la madre cieca che tacitamente sospetta di lui.
Ma le due donne non riusciranno a distoglierlo dal suo progetto: braccato ormai dalla polizia Mark si suiciderà con lo stesso procedimento con cui uccideva le sue vittime, infilzandosi da solo con il treppiedi e girando così la scena conclusiva del suo film.
Fonte Mymovies e Wikipedia
Un film di Michael Powell. Con Anna Massey, Karlheinz Böhm, Moira Shearer, Maxime Audley Titolo originale Peeping Tom. Poliziesco, durata 109' min. - Gran Bretagna 1960.
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Mark Lewis è un operatore cinematografico, schivo ed introverso, che sogna di diventare regista e che per arrotondare lo stipendio realizza foto osé per conto di un giornalaio. Suo padre era un noto scienziato, un biologo che si era dedicato prevalentemente allo studio del sistema nervoso e della sua evoluzione durante la crescita. In particolare era interessato alle reazioni alla paura nell'infanzia. Per i suoi studi utilizzò suo figlio come cavia stimolandolo continuamente ad avere reazioni di paura e riprendendolo giorno e notte con una macchina da presa per documentare il tutto.
Privato così della possibilità di creare una corretta forma di consapevolezza di sé ("nella mia infanzia non sono mai stato un istante solo con me stesso" afferma) Mark svilupperà una forma acuta di voyeurismo: un'autentica ossessione per lo spiare gli altri riprendendoli con la sua cinepresa da cui non si separa mai. Non solo. Mark diventerà anche un serial killer uccidendo giovani ragazze (una prostituta, un'aspirante attrice, una modella) con un pugnale montato sul treppiedi della sua macchina da presa e filmando il tutto mentre costringe le sue vittime a guardare, attraverso uno specchio, la paura dipinta sui propri volti. Queste riprese serviranno per realizzare il suo film.
Le uniche persone che riusciranno a penetrare, almeno in parte, nella sua folle personalità saranno la sua inquilina Helen, che si innamorerà di lui, e la madre cieca che tacitamente sospetta di lui.
Ma le due donne non riusciranno a distoglierlo dal suo progetto: braccato ormai dalla polizia Mark si suiciderà con lo stesso procedimento con cui uccideva le sue vittime, infilzandosi da solo con il treppiedi e girando così la scena conclusiva del suo film.
Fonte Mymovies e Wikipedia