Un film di Randall Wallace. Con Gérard Depardieu, Jeremy Irons, John Malkovich, Leonardo DiCaprio, Gabriel Byrne. Titolo originale The Man in the Iron Mask. Avventura, Ratings: Kids+13, durata 130' min. - USA 1998.
Già portato sullo schermo 4 volte (1929, 1939, 1976 a Hollywood, 1978 in Austria). 1662, il re Luigi XIV ha 24 anni e regna da poco. Wallace regista si limita a dirigere il traffico di un film di cappa e spada come tanti, ma come sceneggiatore sfodera un'impudenza che rivaleggia con quella di Dumas. Oltre a raccontare le vicende del gemello segreto del re, i generosi intrighi dell'abate Aramis per liberarlo dal carcere e dalla maschera di ferro, i conflitti tra D'Artagnan e i suoi amici, le patetiche vicende di Athos e dell'amato figlio Raoul, Wallace ha un'idea sublime: il vero padre di Luigi XIV e del gemello non è il defunto Luigi XIII, ma D'Artagnan che, da sempre, ama la regina Anna. DiCaprio gioca con soffice disinvoltura le sue carte gemellari. I 4 moschettieri se la cavano con sapiente mestiere. Si sente la mancanza della lasciva Milady.AUTORE LETTERARIO: Alexandre Dumas(1)
Fonte: MYmovies
Ultima modifica di Frau Blucher il Gio Mag 31, 2012 8:32 am - modificato 2 volte.
Il Dokurorider non riconosce maestri...e siede da solo a capotavola ad ammirare gli Oppai! [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
La maschera di ferro La maschera di ferro (The Man in the Iron Mask) è un film del 1998, diretto dal regista Randall Wallace. Trama In Francia regna Luigi XIV, sovrano impegnato in una politica estera aggressiva e bellicosa, mentre a Parigi il suo popolo muore di fame. I Gesuiti, vicini al popolo, costituiscono per Luigi, giovane sovrano ambizioso ed arrogante, un grave pericolo per la stabilità del Paese. Perciò, il giovane Re incarica l'ex-moschettiere Aramis, che intanto ha intrapreso la carriera ecclesiastica, di scoprire l'identità del generale dei Gesuiti, scovarlo ed ucciderlo. Aramis, allora, fa chiamare immediatamente i suoi vecchi amici e compagni di avventure Athos, Porthos e D'Artagnan, per rivelar loro una terribile verità: in realtà, è proprio Aramis il capo dei Gesuiti. Egli, perciò, chiede l'aiuto dei compagni per realizzare una nuova avventurosa impresa: sostituire il Re.
Athos, che nutre un grosso astio contro il Re - reo di aver fatto uccidere il figlio Raul per sfilargli la fidanzata - aderisce immediatamente al piano, e lo stesso fa anche Porthos, notevolmente invecchiato e con la voglia di ritornare il guerriero d'un tempo. Il piano, però, non mette d'accordo tutti: a differenza dei suoi compagni, infatti, D'Artagnan, divenuto capitano dei moschettieri e protettore di Re Luigi, è rimasto fedele al Re e non vuole partecipare al complotto, perciò si congeda dai suoi amici con un arrivederci che suona come una dichiarazione di guerra.
Il piano di Aramis è, di fatto, molto ambizioso: si tratta di sostituire il Re con il suo gemello omozigote Filippo, rinchiuso in una prigione anni prima dallo stesso Aramis, per volere reale, e costretto a portare una maschera di ferro. Il piano inizialmente pare funzionare, ma durante la sostituzione qualcosa va storto e D'Artagnan fiuta il colpo. I tre moschettieri non riescono a fuggire in tempo dal palazzo e, alla fine perdono sia il loro ostaggio - Re Luigi - sia Filippo, lasciandolo, appunto, nelle mani del crudele fratello. Luigi fa reimprigionare Filippo, stavolta alla Bastiglia. D'Artagnan, stranamente intenerito dalla grande compostezza di Filippo e dalla sua profonda umiltà, finisce con lo sposarne la causa, unendosi, perciò, ai suoi compagni moschettieri. I quattro liberano Filippo, ma vengono seguiti dal sovrano e dai suoi soldati, rimanendo, così, intrappolati nella fortezza. Piuttosto che arrendersi, però, decidono di combattere un'ultima pugna e incrociano per l'ultima volta le spade, recitando il loro famigerato motto "Uno per tutti, tutti per uno".
Nel feroce combattimento che segue, D'Artagnan, tentando di proteggere Filippo, viene pugnalato da Luigi. In realtà, i due giovani si rivelano essere figli suoi, nati dalla relazione che il moschettiere ha avuto ed ha con la reggente Anna d'Austria. Mentre D'Artagnan muore , il luogotenente dei moschettieri, Andre, profondamente devoto al suo capitano, arresta Luigi e, con la complicità dei tre moschettieri rimasti, effettua lo scambio: Filippo diventa Re di Francia sotto il nome di Luigi XIV e rimane nella storia come uno dei più grandi sovrani di questa nazione, Luigi ottiene il perdono reale e viene allontanato dalla corte. I tre moschettieri supersititi sono nominati consiglieri del nuovo Re.