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- Messaggio n°176
Re: Formula 1
GP Canada F1 2014, prove libere 1: Alonso meglio delle Mercedes
Sorride alla Ferrari, Montreal. Dopo le prove libere 1 del Gran premio del Canada 2014 c’è Fernando Alonso davanti a tutti. Il pilota spagnolo è riuscito a mettersi le due Mercedes alle spalle, seppur di pochi millesimi. Segnale incoraggiante, di come gli aggiornamenti portati sul veloce circuito canadese sembrino funzionare. Ci sarà ancora da attendere per emettere un verdetto chiaro: stasera, nelle libere 2, si avrà un assaggio della prestazione pura con gomme supersoft e una pista in costante miglioramento, poi, l’analisi del ritmo gara dirà quanta consistenza c’è nella “nuova” Ferrari. Vettel è quarto, meglio di un Ricciardo con qualche problema di troppo; tra i due si piazza la Williams di Bottas. Decisamente più in difficoltà Raikkonen, che ha terminato anzitempo la sessione a causa di un sensore da sostituire.derapate.it
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- Messaggio n°177
Re: Formula 1
F1, Gp Canada: Alonso miglior tempo nelle libere
Il ferrarista precede Hamilton e Rosberg, Raikkonen soltanto nono
MONTREAL - Fernando Alonso è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere del Gp del Canada di F1. Con il tempo di 1'17''238 lo spagnolo, al volante della Ferrari, precede le due Mercedes di Lewis Hamilton (1'17''254) e Nico Rosberg (1'17''384). Quarto crono per la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel (1'18''131), che ha chiuso davanti al finlandese Valtteri Bottas con la Williams e al compagno di squadra Daniel Ricciardo. Seguono le due McLaren del britannico Jenson Button e del danese Kevin Magnussen. Nono il finlandese Kimi Raikkonen con l'altra Ferrari.tuttosport
Il ferrarista precede Hamilton e Rosberg, Raikkonen soltanto nono
MONTREAL - Fernando Alonso è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere del Gp del Canada di F1. Con il tempo di 1'17''238 lo spagnolo, al volante della Ferrari, precede le due Mercedes di Lewis Hamilton (1'17''254) e Nico Rosberg (1'17''384). Quarto crono per la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel (1'18''131), che ha chiuso davanti al finlandese Valtteri Bottas con la Williams e al compagno di squadra Daniel Ricciardo. Seguono le due McLaren del britannico Jenson Button e del danese Kevin Magnussen. Nono il finlandese Kimi Raikkonen con l'altra Ferrari.tuttosport
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- Messaggio n°178
Re: Formula 1
Rosberg in pole, settimo Alonso
Secondo tempo in Canada per Hamilton, terzo Vettel, solo decimo Raikkonen
Nico Rosberg (Mercedes) ha ottenuto la pole del Gp del Canada, 7/a prova del Mondiale di F1. Al suo fianco partirà il compagno di squadra Lewis Hamilton. In seconda fila la Red Bull di Vettel e la Williams diBottas. Le Ferrari di Fernando Alonso e Kimi Raikkonen si schiereranno al via rispettivamente in settima e decima posizione. Il tedesco, leader della classifica mondiale, ha bissato la pole conquistata due settimane fa a Montecarlo con il tempo di 1'14''874, precedendo di poco Hamilton (1'14''953), che nelle libere era stato sempre più veloceì. Le Mercedes hanno confermato la loro superiorità anche in Canada, uniche a scendere sotto il muro dell' 1'15'', mentre sui circuito dedicato a Villeneuve sono rimaste in ombra le Ferrari. Alonso ha chiuso con 1'15''814, a quasi un secondo da Rosberg, e domani partirà in quarta fila, mentre Raikkonen non è andato oltre il decimo tempo (1'16''214), che vale la quinta fila. La griglia di partenza di domani vedrà in seconda fila il campione del mondo Sebastian Vettel (1'15''548) e il sorprendente finlandese Valttari Bottas (1'15''550). Terza fila per l'altra Williams di Felipe Massa e per Daniel Ricciardo con la seconda Red Bull. A fianco di Alonso, in terza fila, partirà Jean Eric Vergne, con la Toro Rosso, mentre Jenson Button (McLaren), nono, sarà in quinta fila con Raikkonen.ansa
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Re: Formula 1
vabbè ha vinto lui Daniel Ricciardo ....
Gp Canada: vince Ricciardo davanti a Rosberg
Alonso solo sesto. Paura nel finale per contatto tra Massa e Perez
Daniel Ricciardo su Red Bull ha vinto il gran premio del Canada, settima prova del mondiale di formula 1. Secondo posto la Mercedes di Nico Rosberg che aveva a lungo dominato la corsa canadese. Terza la Red Bull di Sebastian Vettel. Sesto Fernando Alonso su Ferrari. Solo sesto AlonsPer Rosberg, che aveva effettuato il taglio della chicane, nessuna penalità ma solo un richiamo.
Paura nel finale
Tanta paura nel finale per il contatto tra Perez e Massa finiti entrambi contro le barriere. Il contatto è stato molto violento ma i due piloti non hanno riportato conseguenze. Ai piedi del podio la McLaren di Jensen Button davanti a Hulkenberg e Alonso. Settimo Bottas davanti a Vergne, Magnussen e il ferrarista Raikkonen che chiude al decimo posto.
Alonso solo sesto. Paura nel finale per contatto tra Massa e Perez
Daniel Ricciardo su Red Bull ha vinto il gran premio del Canada, settima prova del mondiale di formula 1. Secondo posto la Mercedes di Nico Rosberg che aveva a lungo dominato la corsa canadese. Terza la Red Bull di Sebastian Vettel. Sesto Fernando Alonso su Ferrari. Solo sesto AlonsPer Rosberg, che aveva effettuato il taglio della chicane, nessuna penalità ma solo un richiamo.
Paura nel finale
Tanta paura nel finale per il contatto tra Perez e Massa finiti entrambi contro le barriere. Il contatto è stato molto violento ma i due piloti non hanno riportato conseguenze. Ai piedi del podio la McLaren di Jensen Button davanti a Hulkenberg e Alonso. Settimo Bottas davanti a Vergne, Magnussen e il ferrarista Raikkonen che chiude al decimo posto.
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Re: Formula 1
Michael Schumacher fuori dal coma
Lo ha annunciato la sua manager, Sabine Kehm: «Ha lasciato l'ospedale»
Michael Schumacher sarebbe fuori dal coma e avrebbe già lasciato l'ospedale di Grenoble, dove era ricoverato dallo scorso dicembre per una caduta sugli sci.
Lo ha annunciato con un comunicato stampa la sua manager, Sabine Kehm, così come riporta il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: «Michael ha lasciato l'ospedale di Grenoble, per proseguire la sua lunga fase di riabilitazione. Non è più in coma. La sua famiglia vorrebbe ringraziare esplicitamente tutti i dottori, gli infermieri e i terapisti di Grenoble che in questi primi mesi hanno svolto un lavoro eccellente, e i paramedici intervenuti sul luogo dell'incidente.
Il ringraziamento della famiglia va anche a tutte le persone che hanno mandato i loro auguri di pronta guarigione a Michael. Lo hanno sicuramente aiutato».
Il 29 dicembre scorso il campione di Formula 1 aveva battuto la testa contro una roccia cadendo dagli sci a Méribel, in Alta Savoia. Nonostante indossasse il casco, aveva subito un trauma cranico e un'emorragia cerebrale, ed era entrato in coma farmacologico. All'inizio di aprile, sempre Sabine Kehm aveva parlato di un miglioramento dell'ex pilota, «ha momenti di consapevolezza e si risveglia». Solo poco prima dell'annuncio ufficiale dell'uscita dal coma, era trapelata la notizia di un trasferimento in una «clinica specializzata in riabilitazione», con il dubbio, però, che potesse significare una presa d'atto dell'impossibilità del recupero di Schumi.vanity fair
Lo ha annunciato la sua manager, Sabine Kehm: «Ha lasciato l'ospedale»
Michael Schumacher sarebbe fuori dal coma e avrebbe già lasciato l'ospedale di Grenoble, dove era ricoverato dallo scorso dicembre per una caduta sugli sci.
Lo ha annunciato con un comunicato stampa la sua manager, Sabine Kehm, così come riporta il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: «Michael ha lasciato l'ospedale di Grenoble, per proseguire la sua lunga fase di riabilitazione. Non è più in coma. La sua famiglia vorrebbe ringraziare esplicitamente tutti i dottori, gli infermieri e i terapisti di Grenoble che in questi primi mesi hanno svolto un lavoro eccellente, e i paramedici intervenuti sul luogo dell'incidente.
Il ringraziamento della famiglia va anche a tutte le persone che hanno mandato i loro auguri di pronta guarigione a Michael. Lo hanno sicuramente aiutato».
Il 29 dicembre scorso il campione di Formula 1 aveva battuto la testa contro una roccia cadendo dagli sci a Méribel, in Alta Savoia. Nonostante indossasse il casco, aveva subito un trauma cranico e un'emorragia cerebrale, ed era entrato in coma farmacologico. All'inizio di aprile, sempre Sabine Kehm aveva parlato di un miglioramento dell'ex pilota, «ha momenti di consapevolezza e si risveglia». Solo poco prima dell'annuncio ufficiale dell'uscita dal coma, era trapelata la notizia di un trasferimento in una «clinica specializzata in riabilitazione», con il dubbio, però, che potesse significare una presa d'atto dell'impossibilità del recupero di Schumi.vanity fair
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
Susie Wolff...
Non è andata come sperava Susie Wolff. Le prove libere 1 del Gran premio d’Inghilterra a Silverstone dovevano rappresentare a loro modo un momento storico, il ritorno di una donna al volante in un week end di gara, e lo sono state. Per la Wolff solo pochi giri, prima che un problema tecnico la costringesse a parcheggiare la sua Williams.
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Re: Formula 1
GERMAN GRAND PRIX - TOP FIVE
1. Nico Rosberg (Mercedes)
2. Valtteri Bottas (Williams)
3. Lewis Hamilton (Mercedes)
4. Sebastien Vettel (Red Bull)
5. Fernando Alonso (Ferrari)
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Re: Formula 1
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- Messaggio n°189
Re: Formula 1
HUNGARIAN GRAND PRIX: RESULT
1 Daniel Ricciardo (Red Bull)
2 Fernando Alonso (Ferrari)
3 Lewis Hamilton (Mercedes)
4 Nico Rosberg (Mercedes)
5 Felipe Massa (Williams)
6 Kimi Raikkonen (Ferrari)
7 Sebastian Vettel (Red Bull)
8 Valtteri Bottas (Williams)
9 Jean-Eric Vergne (Toro Rosso)
10 Jenson Button (McLaren)
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- Messaggio n°190
Re: Formula 1
27 luglio 2014 – Fernando Alonso sfrutta al meglio l’occasione data dal meteo e coglie in Ungheria il miglior risultato stagionale, giungendo secondo dopo averti sognato per tanti giri un’incredibile vittoria.
Ce l’aveva quasi fatta. Fernando Alonso è arrivato a tre giri dall’impresa di cancellare lo zero dalla casella delle vittorie stagionali della Ferrari, evitando così un record negativo che non si ripete dalla stagione 1993. Daniel Ricciardo gli ha soffiato il primo posto a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi ma, dopo una comprensibile delusione iniziale, nello spagnolo ha la meglio la soddisfazione per una domenica in cui il Cavallino è tornato ad essere protagonista.
Lo sottolinea sul podio del Gran Premio d’Ungheria lo stesso Alonso, che elogia la squadra per il lavoro di oggi: “Sono estremamente soddisfatto, è stato un weekend difficile di una dura stagione in generale, quindi avere un podio è una sorpresa. Abbiamo azzardato, rischiato, cercato la vittoria e ci siamo andati vicini. Sono estremamente orgoglioso del team e del lavoro fatto quest’oggi e sono molto molto contento“.
Per lo spagnolo quello di oggi è il secondo podio stagionale, dopo il terzo posto in Cina. Un risultato inaspettato dopo le ultime gare, reso possibile da una gara iniziata sul bagnato e su una pista che è poi andata man mano asciugandosi. Condizioni fondamentali per cercare il risultato di prestigio con una F14 T inferiore, su questa pista, alle vetture di Mercedes e Red Bull: “Oggi c’è stata una combinazione di cose che ha reso la gara molto difficile da comprendere e da eseguire, abbiamo colto le nostre opportunità, usato la nostra esperienza. Abbiam bisogno di corse pazze quest’anno per salire sul podio, quest’oggi abbiamo saputo cogliere l’opportunità“.
Lo spagnolo ha percorso gli ultimi 30 giri con gomme soft, un azzardo che gli ha permesso di trovarsi in testa dopo il pit stop di Ricciardo ma anche di doversi difendere negli ultimi giri, sia dall’australiano sia da Lewis Hamilton, con una macchina divenuta difficile da controllare. Durante il giro di rientro, Alonso si è rammaricato via radio per il sorpasso di Ricciardo su Hamilton: se l’australiano avesse tardato di due giri la manovra la vittoria sarebbe stata sua: “È stata dura, ma Lewis aveva le gomme medie che avevano un po’ meno grip e ho avuto un po’ di vantaggio per questo. Ovviamente volevo che Lewis tenesse la seconda posizione su Ricciardo, perché quello era un aiuto per me. Quando Daniel lo ha superato sono riuscito a restargli davanti solo un giro, era molto veloce. Con Hamilton era un po’ più facile“.
Alonso spiega così come la Ferrari sia arrivata a scegliere questa strategia: “Con l’ultima safety car abbiamo visto che Ricciardo e Massa entravano per il pit. Siamo stati fuori, abbiamo avuto l’opportunità di condurre la gara e controllarla dal comando. Abbiamo pensato che fosse la decisione giusta“. Questo ha permesso ad Alonso di cambiare le gomme al 38° giro e di risparmiare una sosta, mentre l’australiano si è dovuto fermare ancora al 54° giro, riuscendo comunque a completare la sua rimonta vincente nel finale.
Ma nonostante questa piccola delusione, il ferrarista ha ribadito di essere soddisfatto per il risultato odierno: “Sono estremamente soddisfatto, è stata una stagione difficile e ottenere un podio è sempre una bella sorpresa. Abbiamo fatto una scommessa per cercare di cogliere la vittoria e ci siamo arrivati molto vicini. Sono estremamente orgoglio della mia prestazione, di quella della squadra e del risultato. Abbiamo colto le nostre occasioni oggi“.
Ce l’aveva quasi fatta. Fernando Alonso è arrivato a tre giri dall’impresa di cancellare lo zero dalla casella delle vittorie stagionali della Ferrari, evitando così un record negativo che non si ripete dalla stagione 1993. Daniel Ricciardo gli ha soffiato il primo posto a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi ma, dopo una comprensibile delusione iniziale, nello spagnolo ha la meglio la soddisfazione per una domenica in cui il Cavallino è tornato ad essere protagonista.
Lo sottolinea sul podio del Gran Premio d’Ungheria lo stesso Alonso, che elogia la squadra per il lavoro di oggi: “Sono estremamente soddisfatto, è stato un weekend difficile di una dura stagione in generale, quindi avere un podio è una sorpresa. Abbiamo azzardato, rischiato, cercato la vittoria e ci siamo andati vicini. Sono estremamente orgoglioso del team e del lavoro fatto quest’oggi e sono molto molto contento“.
Per lo spagnolo quello di oggi è il secondo podio stagionale, dopo il terzo posto in Cina. Un risultato inaspettato dopo le ultime gare, reso possibile da una gara iniziata sul bagnato e su una pista che è poi andata man mano asciugandosi. Condizioni fondamentali per cercare il risultato di prestigio con una F14 T inferiore, su questa pista, alle vetture di Mercedes e Red Bull: “Oggi c’è stata una combinazione di cose che ha reso la gara molto difficile da comprendere e da eseguire, abbiamo colto le nostre opportunità, usato la nostra esperienza. Abbiam bisogno di corse pazze quest’anno per salire sul podio, quest’oggi abbiamo saputo cogliere l’opportunità“.
Lo spagnolo ha percorso gli ultimi 30 giri con gomme soft, un azzardo che gli ha permesso di trovarsi in testa dopo il pit stop di Ricciardo ma anche di doversi difendere negli ultimi giri, sia dall’australiano sia da Lewis Hamilton, con una macchina divenuta difficile da controllare. Durante il giro di rientro, Alonso si è rammaricato via radio per il sorpasso di Ricciardo su Hamilton: se l’australiano avesse tardato di due giri la manovra la vittoria sarebbe stata sua: “È stata dura, ma Lewis aveva le gomme medie che avevano un po’ meno grip e ho avuto un po’ di vantaggio per questo. Ovviamente volevo che Lewis tenesse la seconda posizione su Ricciardo, perché quello era un aiuto per me. Quando Daniel lo ha superato sono riuscito a restargli davanti solo un giro, era molto veloce. Con Hamilton era un po’ più facile“.
Alonso spiega così come la Ferrari sia arrivata a scegliere questa strategia: “Con l’ultima safety car abbiamo visto che Ricciardo e Massa entravano per il pit. Siamo stati fuori, abbiamo avuto l’opportunità di condurre la gara e controllarla dal comando. Abbiamo pensato che fosse la decisione giusta“. Questo ha permesso ad Alonso di cambiare le gomme al 38° giro e di risparmiare una sosta, mentre l’australiano si è dovuto fermare ancora al 54° giro, riuscendo comunque a completare la sua rimonta vincente nel finale.
Ma nonostante questa piccola delusione, il ferrarista ha ribadito di essere soddisfatto per il risultato odierno: “Sono estremamente soddisfatto, è stata una stagione difficile e ottenere un podio è sempre una bella sorpresa. Abbiamo fatto una scommessa per cercare di cogliere la vittoria e ci siamo arrivati molto vicini. Sono estremamente orgoglio della mia prestazione, di quella della squadra e del risultato. Abbiamo colto le nostre occasioni oggi“.
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
Automobilismo F1 GP del Belgio: a Spa vittoria della Mclaren di Ricciardo. Alonso, Ferrari, ottavo
Il team manager delle 'Frecce d'argento', Toto Wolff tuona:"Una gara inaccettabile, non è il modo in cui possiamo continuare". Gli fa eco Niki Lauda: "Toto ha assolutamente ragione, specie al secondo giro certe cose non possono accadere. Fosse successo all'ultimo ne avremmo potuto discutere,ma così no. Lewis è calmo, ma non capisce più la situazione. Lui era davanti,la colpa dell'incidente è di Nico, mi pare chiaro". Certo l'incidente lascerà conseguenze anche se Rosberg con questo scherzetto si porta a 29 punti di vantaggio sul compagno di squadra Hamilton. Siderale la distanza di Ricciardo che ha 64 punti in meno di Nico.
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Il Gp del Belgio a Spa non manca di emozioni e di polemiche dentro e fuori dalla pista
Il Gp del Belgio a Spa non manca di emozioni e di polemiche dentro e fuori dalla pista. La vittoria va alla Red Bull di Daniel Ricciardo che approfitta con abilità della caotica gestione di gara della Mercedes. Al secondo giro Hamilton che aveva conquistato la prima posizione, viene urtato dal compagno di squadra Rosberg, fora ed è costretto a tornare ai box per poi ritirarsi. Brutto inizio anche per la Ferrari di Fernando Alonso che è costretto allo stop & go di 5" per il ritardo dei suoi meccanici a lasciare la pista. Lo spagnolo lotta per tutta la gara con grandi sorpassi su Perez, ma il ritardo è ormai deciso anche per la necessità di cambiare le gomme e finirà ottavo. Ottima gara di Bottas che toglie il podio a Raikkonen a cinque giri dalla fine. Vettel con l'altra Red Bull lotta a lungo chiudendo quinto dopo lunghe battaglie con le McLaren e con Alonso. Per la Ferrari, quindi, un'altra gara in chiaroscuro, mentre il tema del giorno è l'anarchia in casa Mercedes.Il team manager delle 'Frecce d'argento', Toto Wolff tuona:"Una gara inaccettabile, non è il modo in cui possiamo continuare". Gli fa eco Niki Lauda: "Toto ha assolutamente ragione, specie al secondo giro certe cose non possono accadere. Fosse successo all'ultimo ne avremmo potuto discutere,ma così no. Lewis è calmo, ma non capisce più la situazione. Lui era davanti,la colpa dell'incidente è di Nico, mi pare chiaro". Certo l'incidente lascerà conseguenze anche se Rosberg con questo scherzetto si porta a 29 punti di vantaggio sul compagno di squadra Hamilton. Siderale la distanza di Ricciardo che ha 64 punti in meno di Nico.
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Dramma al Gp del Giappone, grave Bianchi Padre: “Operato alla testa, situazione critica”
Il francese finisce sotto un trattore impegnato nei soccorsi a bordo tracciato. Tifosi e piloti sotto choc. Massa accusa: «Non si poteva guidare». Vince Hamilton, Alonso si ritira
http://www.lastampa.it/2014/10/05/sport/formula-1/2014/dilvuio-e-stop-anticipato-per-incidente-doppietta-della-mercedes-in-giappone-gTEnMkWFPuudBYpTV6Vb6N/pagina.html
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Re: Formula 1
La F1 perde i pezzi
Caterham e Marussia salteranno il Gp degli Usa, in crisi anche la Sauber
La Formula 1 si sta riducendo. Ha perso 50 milioni di spettatori in tv e ha due squadre sull'orlo del fallimento che non si presenteranno domenica prossima al via del Gp degli Usa. A Austin scenderanno in pista 18 vetture, un numero minimo nella storia recente. Le assenti saranno Caterham e Marussia, da tempo in crisi finanziaria e autorizzate da Bernie Ecclestone a saltare l'evento. Ha l'acqua alla gola pure la Sauber, che quest'anno non riesce a fare neanche un punto e per questo perderà parecchi milioni di diritti tv (fino a una decina in meno rispetto agli anni migliori). Monisha Kaltenborn, team principal della squadra svizzera, in un'intervista ha detto che la Formula 1 "non è così grande da non poter fallire". E non è neanche così intelligente da correre ai ripari.
Accostare problemi e soluzioni sembra un'impresa impossibile. Qualche esempio? Il campionato è troppo squilibrato: la Mercedes ha lavorato meglio e quindi vince a mani basse. Fin qui nulla di nuovo o scandaloso, salvo che in passato ogni squadra aveva la possibilità di rimediare agli errori. Stavolta non si può: la differenza di prestazioni è nel motore, il motore non può essere modificato a campionato in corso (decisivo il veto della Mercedes), la differenza di prestazioni rimane. Rassegniamoci a un 2015 ancora dominato dalla Mercedes e non stupiamoci se qualcun altro si stuferà e spegnerà la tv.
Secondo esempio: la popolarità. I test sono stati per anni un evento alla portata del grande pubblico: al costo di 5 euro un tifoso entrava nel magico mondo della F1, ne percepiva il rumore e l'odore, incrociava i piloti nel paddock e vedeva le macchine sfrecciare in pista per tutto il giorno. Gli sponsor, inoltre, potevano organizzare eventi e incontrare i proprio clienti. Tecnica, show e business viaggiavano insieme, come è nella natura della F1. Peccato che Ecclestone non ci guadagni una lira e che quindi sia contrario. Così le squadre spendono altrettanto in simulatori e gallerie del vento che costano quanto uno Space Shuttle, al riparo da sguardi indiscreti.
Terza macchina: è una vecchia idea della Ferrari realizzabile in due modi: con i top team che schierano tre monoposto invece di due oppure attraverso la fornitura di un'auto completa a squadre satelliti. La maggioranza è contraria, ma potrebbe essere costretta a cambiare idea: in base ai contratti con gli organizzatori dei Gp e con le tv in pista devono esserci 18 macchine. Altrimenti le cifre andranno riviste al ribasso. E la F1 continuerà a sgonfiarsi. La Stampa
Caterham e Marussia salteranno il Gp degli Usa, in crisi anche la Sauber
La Formula 1 si sta riducendo. Ha perso 50 milioni di spettatori in tv e ha due squadre sull'orlo del fallimento che non si presenteranno domenica prossima al via del Gp degli Usa. A Austin scenderanno in pista 18 vetture, un numero minimo nella storia recente. Le assenti saranno Caterham e Marussia, da tempo in crisi finanziaria e autorizzate da Bernie Ecclestone a saltare l'evento. Ha l'acqua alla gola pure la Sauber, che quest'anno non riesce a fare neanche un punto e per questo perderà parecchi milioni di diritti tv (fino a una decina in meno rispetto agli anni migliori). Monisha Kaltenborn, team principal della squadra svizzera, in un'intervista ha detto che la Formula 1 "non è così grande da non poter fallire". E non è neanche così intelligente da correre ai ripari.
Accostare problemi e soluzioni sembra un'impresa impossibile. Qualche esempio? Il campionato è troppo squilibrato: la Mercedes ha lavorato meglio e quindi vince a mani basse. Fin qui nulla di nuovo o scandaloso, salvo che in passato ogni squadra aveva la possibilità di rimediare agli errori. Stavolta non si può: la differenza di prestazioni è nel motore, il motore non può essere modificato a campionato in corso (decisivo il veto della Mercedes), la differenza di prestazioni rimane. Rassegniamoci a un 2015 ancora dominato dalla Mercedes e non stupiamoci se qualcun altro si stuferà e spegnerà la tv.
Secondo esempio: la popolarità. I test sono stati per anni un evento alla portata del grande pubblico: al costo di 5 euro un tifoso entrava nel magico mondo della F1, ne percepiva il rumore e l'odore, incrociava i piloti nel paddock e vedeva le macchine sfrecciare in pista per tutto il giorno. Gli sponsor, inoltre, potevano organizzare eventi e incontrare i proprio clienti. Tecnica, show e business viaggiavano insieme, come è nella natura della F1. Peccato che Ecclestone non ci guadagni una lira e che quindi sia contrario. Così le squadre spendono altrettanto in simulatori e gallerie del vento che costano quanto uno Space Shuttle, al riparo da sguardi indiscreti.
Terza macchina: è una vecchia idea della Ferrari realizzabile in due modi: con i top team che schierano tre monoposto invece di due oppure attraverso la fornitura di un'auto completa a squadre satelliti. La maggioranza è contraria, ma potrebbe essere costretta a cambiare idea: in base ai contratti con gli organizzatori dei Gp e con le tv in pista devono esserci 18 macchine. Altrimenti le cifre andranno riviste al ribasso. E la F1 continuerà a sgonfiarsi. La Stampa
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DIETRO OGNI PROBLEMA C'E' UN' OPPORTUNITA' (GALILEO GALILEI)
Non curante, ma non indifferente