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annika- C'è un pò di Divino in te!
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Re: Formula 1
annika- C'è un pò di Divino in te!
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Re: Formula 1
F1, Gp Russia: Vettel furioso per il doppio tamponamento al via. "Le immagini parlano chiaro"
Il tedesco si sfoga dopo l'incredibile incidente che lo ha messo subito Ko. Deluso anche Raikkonen nonostante il terzo posto
SOCHI - "Le immagini parlano chiaro, non ho nulla da dire. Mi dispiace perché ero quinto... Ma se da dietro non frenano diventa tutto inutile". Sebastian Vettel, fatica a trattenere la furia per l'incidente che lo ha messo ko dopo tre curve. E' stato Daniil Kvjat a tamponare il ferrarista: "Peccato, davvero. Credo che sia stato tutto non necessario e non mi spiego perché. Il Gran Premio dura 53 giri".
Deluso anche Raikkonen - Kimi, per la seconda volta sul podio in questa stagione, fatica ad accontentarsi del terzo posto ottenuto nel Gp di Russia. Il ferrarista è lapidario: "Chi guida una Rossa punta a vincere e noi oggi abbiamo fatto di tutto per vincere. Sono arrivato terzo e sono contento, però il desiderio del team è di ottenere risultati migliori", ha confessato il finlandese.
"Sono partito bene ma poi, proprio come l'anno scorso, mi è venuta a mancare la velocità. Ecco perché inizialmente non sono riuscito a tenere dietro Bottas, con la Williams. Ripeto, il passo era buono, la velocità meno", il nodo tecnico sciolto da Raikkonen. Il pilota della Rossa nella fase finale si è avvicinato ad Hamilton: "L'ho visto, sì, ma non sarei mai riuscito a passarlo per il problema della velocità di punta", ha concluso.
Rosberg: "Il Mondiale? E' ancora troppo presto" - "Oggi la mia macchina è stata fantastica, sia nelle qualifche, sia in gara. Ho spinto fino alla fine perché non volevo perdere la concentrazione, il rischio di sbagliare era altissimo", ha detto Niko Rosberg al termine del Gp di Russia, vinto in scioltezza. "Il Mondiale? Siamo appena alla quarta corsa su ventuno in calendario. Preferisco ragionare gara dopo gara, la mia testa adesso è a Barcellona, al Gp di Spagna. Credo che con Hamilton sarà durissima, non c'è nulla di scontato", ha aggiunto il pilota tedesco, a quota 100 punti in classifica.
Hamilton: "Ho dovuto rallentare per colpa del motore" - "A un certo punto mi sono avvicinato a Rosberg, la macchina rispondeva bene, mai avuto dubbi di poter vincere, ma ho dovuto rallentare per un problema al motore". Lewis Hamilton chiude così, il Gp di Russia. Poche, laconiche parole per dire che nel momento in cui ha cominciato ad accarezzare l'idea di una grande rimonta è stato bloccato da un guaio tecnico: "Saliva la temperatura dell'acqua, allora ho preferito non rischiare e accontentarmi del secondo posto, che comunque mi soddisfa. Sono punti preziosi per il Mondiale. La partenza? Non è stata una delle più facili della mia carriera, però è andata...".
la Repubblica
Il tedesco si sfoga dopo l'incredibile incidente che lo ha messo subito Ko. Deluso anche Raikkonen nonostante il terzo posto
SOCHI - "Le immagini parlano chiaro, non ho nulla da dire. Mi dispiace perché ero quinto... Ma se da dietro non frenano diventa tutto inutile". Sebastian Vettel, fatica a trattenere la furia per l'incidente che lo ha messo ko dopo tre curve. E' stato Daniil Kvjat a tamponare il ferrarista: "Peccato, davvero. Credo che sia stato tutto non necessario e non mi spiego perché. Il Gran Premio dura 53 giri".
Deluso anche Raikkonen - Kimi, per la seconda volta sul podio in questa stagione, fatica ad accontentarsi del terzo posto ottenuto nel Gp di Russia. Il ferrarista è lapidario: "Chi guida una Rossa punta a vincere e noi oggi abbiamo fatto di tutto per vincere. Sono arrivato terzo e sono contento, però il desiderio del team è di ottenere risultati migliori", ha confessato il finlandese.
"Sono partito bene ma poi, proprio come l'anno scorso, mi è venuta a mancare la velocità. Ecco perché inizialmente non sono riuscito a tenere dietro Bottas, con la Williams. Ripeto, il passo era buono, la velocità meno", il nodo tecnico sciolto da Raikkonen. Il pilota della Rossa nella fase finale si è avvicinato ad Hamilton: "L'ho visto, sì, ma non sarei mai riuscito a passarlo per il problema della velocità di punta", ha concluso.
Rosberg: "Il Mondiale? E' ancora troppo presto" - "Oggi la mia macchina è stata fantastica, sia nelle qualifche, sia in gara. Ho spinto fino alla fine perché non volevo perdere la concentrazione, il rischio di sbagliare era altissimo", ha detto Niko Rosberg al termine del Gp di Russia, vinto in scioltezza. "Il Mondiale? Siamo appena alla quarta corsa su ventuno in calendario. Preferisco ragionare gara dopo gara, la mia testa adesso è a Barcellona, al Gp di Spagna. Credo che con Hamilton sarà durissima, non c'è nulla di scontato", ha aggiunto il pilota tedesco, a quota 100 punti in classifica.
Hamilton: "Ho dovuto rallentare per colpa del motore" - "A un certo punto mi sono avvicinato a Rosberg, la macchina rispondeva bene, mai avuto dubbi di poter vincere, ma ho dovuto rallentare per un problema al motore". Lewis Hamilton chiude così, il Gp di Russia. Poche, laconiche parole per dire che nel momento in cui ha cominciato ad accarezzare l'idea di una grande rimonta è stato bloccato da un guaio tecnico: "Saliva la temperatura dell'acqua, allora ho preferito non rischiare e accontentarmi del secondo posto, che comunque mi soddisfa. Sono punti preziosi per il Mondiale. La partenza? Non è stata una delle più facili della mia carriera, però è andata...".
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
F1, Gp Monaco: pasticcio Red Bull, vince Hamilton. Ferrari giù dal podio
Ai box si perdono le gomme di Ricciardo. Lewis ne approfitta e lo beffa. Terzo Perez, solo quarto Vettel. Raikkonen ritirato
MONACO - "State zitti, non c'è niente che potete dire per migliorare la situazione": così Daniel Ricciardo via radio prima di sfilarsi il casco. Per forza, ai box gli hanno perso le gomme quando era in testa, regalando la gara ad Hamilton. Il povero Ricciardo quindi si è dovuto accontentare del secondo posto, davanti a Perez che ha buttato giù Vettel dal podio. E Raikkonen? Disastro: al 12esimo giro il finlandese ha tirato la sua Ferrari sul guard-rail al Loews e l'ala anteriore si è incastrata sotto la gomma sinistra. Raikkonen è stato quindi costretto a parcheggiare la vettura nella via di fuga in uscita dal Tunnel e si è ritirato.
Anonima la prestazione di Nico Rosberg, sesto, preceduto addirittura da un bravissimo Fernando Alonso, quinto con la McLaren. Settimo Hulkenberg con la Force India, ottavo Sainz con la Toro Rosso, nono Button (McLaren) e decimo Gutierrez (Haas).
Va detto però che Rosberg ha avuto diversi problemi: fin dal via la sua Mercedes non è mai apparsa all'altezza di quella di Hamilton (al punto che dai box via radio gli hanno anche chiesto di farlo passare). E che Hamilton comunque, nonostante il regaletto dei meccanici Red Bull, alla fine la gara se l'è meritata: sul finale ha girato a lungo con le gomme ultra soft e - soprattutto - all'inizio ha corso senza fermarsi con i pneumatici da bagnato su pista asciutta. Il tutto facendo segnare tempi record. Quindi applausi.
Nella classifica del mondiale piloti, il leader resta Rosberg con 106 punti, ma Hamilton si avvicina a 82. Seguono Ricciardo a 66 e Raikkonen a 61, tallonato ora da Vettel con 60.
Infine due parole per Alonso: qui il pilota più pagato del circus è apparso incredibilmente ottimista per il futuro. Il suo quinto posto (bello) conquistato con rabbia tenendo a bada Rosberg è in linea con le sue dichiarazioni pre-gara quanto ha annunciato che il prossimo anno lotterà per il mondiale. Auguri. I suoi tanti tifosi - molti anche fra le file dei ferraristi - lo sperano.
Ordine d'arrivo
1 Lewis Hamilton Mercedes 1:59:29.133
2 Daniel Ricciardo Red Bull Racing +7.252
3 Sergio Perez Force India +13.825
4 Sebastian Vettel Ferrari +15.846
5 Fernando Alonso McLaren +85.076
6 Nico Hulkenberg Force India +92.999
7 Nico Rosberg Mercedes +93.290
8 Carlos Sainz Toro Rosso +1 giro
9 Jenson Button McLaren +1 giro
10 Felipe Massa Williams +1 giro
Classifica mondiale piloti
1. Nico Rosberg (GER) 106 pts
2. Lewis Hamilton (GBR) 82
3. Daniel Ricciardo (AUS) 66
4. Kimi Räikkönen (FIN) 61
5. Sebastian Vettel (GER) 60
6. Max Verstappen (NED) 38
7. Felipe Massa (BRA) 37
8. Valtteri Bottas (FIN) 29
9. Sergio Pérez (MEX) 23
10. Daniil Kvyat (RUS) 22
11. Romain Grosjean (FRA) 22
12. Fernando Alonso (ESP) 18
13. Carlos Sainz Jr (ESP) 16
14. Nico Hülkenberg (GER) 14
15. Kevin Magnussen (DEN) 6
16. Jenson Button (GBR) 5
17. Stoffel Vandoorne (BEL) 1
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes-AMG 188 pts
2. Ferrari 121
3. Red Bull 112
4. Williams 66
5. Force India 37
6. Toro Rosso 30
7. McLaren-Honda 24
8. Haas 22
9. Renault 6 la repubblica
Ai box si perdono le gomme di Ricciardo. Lewis ne approfitta e lo beffa. Terzo Perez, solo quarto Vettel. Raikkonen ritirato
MONACO - "State zitti, non c'è niente che potete dire per migliorare la situazione": così Daniel Ricciardo via radio prima di sfilarsi il casco. Per forza, ai box gli hanno perso le gomme quando era in testa, regalando la gara ad Hamilton. Il povero Ricciardo quindi si è dovuto accontentare del secondo posto, davanti a Perez che ha buttato giù Vettel dal podio. E Raikkonen? Disastro: al 12esimo giro il finlandese ha tirato la sua Ferrari sul guard-rail al Loews e l'ala anteriore si è incastrata sotto la gomma sinistra. Raikkonen è stato quindi costretto a parcheggiare la vettura nella via di fuga in uscita dal Tunnel e si è ritirato.
Anonima la prestazione di Nico Rosberg, sesto, preceduto addirittura da un bravissimo Fernando Alonso, quinto con la McLaren. Settimo Hulkenberg con la Force India, ottavo Sainz con la Toro Rosso, nono Button (McLaren) e decimo Gutierrez (Haas).
Va detto però che Rosberg ha avuto diversi problemi: fin dal via la sua Mercedes non è mai apparsa all'altezza di quella di Hamilton (al punto che dai box via radio gli hanno anche chiesto di farlo passare). E che Hamilton comunque, nonostante il regaletto dei meccanici Red Bull, alla fine la gara se l'è meritata: sul finale ha girato a lungo con le gomme ultra soft e - soprattutto - all'inizio ha corso senza fermarsi con i pneumatici da bagnato su pista asciutta. Il tutto facendo segnare tempi record. Quindi applausi.
Nella classifica del mondiale piloti, il leader resta Rosberg con 106 punti, ma Hamilton si avvicina a 82. Seguono Ricciardo a 66 e Raikkonen a 61, tallonato ora da Vettel con 60.
Infine due parole per Alonso: qui il pilota più pagato del circus è apparso incredibilmente ottimista per il futuro. Il suo quinto posto (bello) conquistato con rabbia tenendo a bada Rosberg è in linea con le sue dichiarazioni pre-gara quanto ha annunciato che il prossimo anno lotterà per il mondiale. Auguri. I suoi tanti tifosi - molti anche fra le file dei ferraristi - lo sperano.
Ordine d'arrivo
1 Lewis Hamilton Mercedes 1:59:29.133
2 Daniel Ricciardo Red Bull Racing +7.252
3 Sergio Perez Force India +13.825
4 Sebastian Vettel Ferrari +15.846
5 Fernando Alonso McLaren +85.076
6 Nico Hulkenberg Force India +92.999
7 Nico Rosberg Mercedes +93.290
8 Carlos Sainz Toro Rosso +1 giro
9 Jenson Button McLaren +1 giro
10 Felipe Massa Williams +1 giro
Classifica mondiale piloti
1. Nico Rosberg (GER) 106 pts
2. Lewis Hamilton (GBR) 82
3. Daniel Ricciardo (AUS) 66
4. Kimi Räikkönen (FIN) 61
5. Sebastian Vettel (GER) 60
6. Max Verstappen (NED) 38
7. Felipe Massa (BRA) 37
8. Valtteri Bottas (FIN) 29
9. Sergio Pérez (MEX) 23
10. Daniil Kvyat (RUS) 22
11. Romain Grosjean (FRA) 22
12. Fernando Alonso (ESP) 18
13. Carlos Sainz Jr (ESP) 16
14. Nico Hülkenberg (GER) 14
15. Kevin Magnussen (DEN) 6
16. Jenson Button (GBR) 5
17. Stoffel Vandoorne (BEL) 1
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes-AMG 188 pts
2. Ferrari 121
3. Red Bull 112
4. Williams 66
5. Force India 37
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
F1, Gp Canada: Hamilton trionfa, Vettel beffato dalla strategia sbagliata
Il ferrarista era al comando ma con una strategia d'azzardo lascia strada libera alla Mercedes e arriva "solo" secondo. Terzo Bottas e quarto uno spettacolare Verstappen che sul finale tiene a bada uno scatenato Rosberg
MONTREAL - Gara capolavoro di Hamilton che va a vincere uno spettacolare Gp del Canada, beffando un altrettanto fantastico Vettel, relegato però al secondo posto da una folle strategia di gara. Terzo Bottas e quarto un bravissimo Verstappen che sul finale è riuscito a tenere a bada uno scatenato Rosberg.
Il "fantastico" riferito a Vettel si deve alla sua eccezionale partenza: da terzo in un soffio si è trovato al comando iniziando una gara da vero leader, fino a quanto - purtroppo per i ferraristi - ha tentato l'azzardo di due soste, lasciando di fatto via libera ad Hamilton. Abbiamo parlato di "folle" strategia: è vero, ora è facile, ma in F1 (e nelle corse più in generale) vale sempre la regola che chi sta davanti gioca in difesa, chi insegue attacca. E invece no: la Ferrari ha tentato l'azzardo quando onestamente non ce ne era bisogno, regalando la corsa ad Hamilton. E già perché fra l'altro Vettel in quel momento non era solo in testa, ma era anche il pilota più veloce in pista (ricordiamolo).
LA CRONACA DELLA GARA
Proprio al via invece Hamilton ha fatto l'ennesimo disastro, rimanendo piantato e lasciando via libera ai suoi avversari. Poi alla prima curva solita scenetta: ruotata (bella violenta) fra le due Mercedes, con Rosberg che ha la peggio e finisce nelle retrovie ed Hamilton che si lancia all'inseguimento di Vettel. Un triste teatrino per Lewis che però alla fine ha saputo riscattarsi con giri a ritmo di qualifica fatti con gomme vecchie. Applausi.
Quarta la Red Bull di Max Verstappen, davanti all'altra Mercedes di Nico Rosberg e alla Ferrari di Kimi Raikkonen (danneggiato anche lui dalla stessa folle strategia di Vettel ma comunque autore di una gara opaca). Settimo posto per la Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti a Hulkenberg e Sainz. Chiude la top ten la Force India di Sergio Perez.
Infine ennesimo disastro McLaren con il motore della macchina di Button che prende fuoco e inonda la pista di fumo. E con Alonso, fuori dalla zona punti, che via radio quasi disperato chiede ai box se non sia il caso di ritirarsi visti i suoi tempi osceni...
Ordine d'arrivo
1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) i 305,270 km in 1 h 31:05.296 (media: 201,082 km/h)
2. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 5.011
3. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 46.422
4. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 53.020
5. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1:02.093
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 1:03.017
7. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 1:03.634
8. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro
9. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
10. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1 giro
11. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
12. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
13. Esteban Gutiérrez (MEX/Haas-Ferrari) a 2 giri
14. Romain Grosjean (FRA/Haas-Ferrari) a 2 giri
15. Marcus Ericsson (SWE/Sauber-Ferrari) a 2 giri
16. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 2 giri
17. Pascal Wehrlein (GER/Manor-Mercedes) a 2 giri
18. Felipe Nasr (BRA/Sauber-Ferrari) a 2 giri
19. Rio Haryanto (INA/Manor-Mercedes) a 2 giri
Classifica mondiale
1. Nico Rosberg (GER) 116 pts
2. Lewis Hamilton (GBR) 107
3. Sebastian Vettel (GER) 78
4. Daniel Ricciardo (AUS) 72
5. Kimi Räikkönen (FIN) 69
6. Max Verstappen (NED) 50
7. Valtteri Bottas (FIN) 44
8. Felipe Massa (BRA) 37
9. Sergio Pérez (MEX) 24
10. Daniil Kvyat (RUS) 22
11. Romain Grosjean (FRA) 22
12. Fernando Alonso (ESP) 18
13. Nico Hülkenberg (GER) 18
14. Carlos Sainz Jr (ESP) 18
15. Kevin Magnussen (DEN) 6
16. Jenson Button (GBR) 5
Campionato del mondo costruttori
1. Mercedes-AMG 223 pts
2. Ferrari 147
3. Red Bull 130
4. Williams 81
5. Force India 42
6. Toro Rosso 32
7. McLaren-Honda 24
8. Haas 22
9. Renault 6
la repubblica
Il ferrarista era al comando ma con una strategia d'azzardo lascia strada libera alla Mercedes e arriva "solo" secondo. Terzo Bottas e quarto uno spettacolare Verstappen che sul finale tiene a bada uno scatenato Rosberg
MONTREAL - Gara capolavoro di Hamilton che va a vincere uno spettacolare Gp del Canada, beffando un altrettanto fantastico Vettel, relegato però al secondo posto da una folle strategia di gara. Terzo Bottas e quarto un bravissimo Verstappen che sul finale è riuscito a tenere a bada uno scatenato Rosberg.
Il "fantastico" riferito a Vettel si deve alla sua eccezionale partenza: da terzo in un soffio si è trovato al comando iniziando una gara da vero leader, fino a quanto - purtroppo per i ferraristi - ha tentato l'azzardo di due soste, lasciando di fatto via libera ad Hamilton. Abbiamo parlato di "folle" strategia: è vero, ora è facile, ma in F1 (e nelle corse più in generale) vale sempre la regola che chi sta davanti gioca in difesa, chi insegue attacca. E invece no: la Ferrari ha tentato l'azzardo quando onestamente non ce ne era bisogno, regalando la corsa ad Hamilton. E già perché fra l'altro Vettel in quel momento non era solo in testa, ma era anche il pilota più veloce in pista (ricordiamolo).
LA CRONACA DELLA GARA
Proprio al via invece Hamilton ha fatto l'ennesimo disastro, rimanendo piantato e lasciando via libera ai suoi avversari. Poi alla prima curva solita scenetta: ruotata (bella violenta) fra le due Mercedes, con Rosberg che ha la peggio e finisce nelle retrovie ed Hamilton che si lancia all'inseguimento di Vettel. Un triste teatrino per Lewis che però alla fine ha saputo riscattarsi con giri a ritmo di qualifica fatti con gomme vecchie. Applausi.
Quarta la Red Bull di Max Verstappen, davanti all'altra Mercedes di Nico Rosberg e alla Ferrari di Kimi Raikkonen (danneggiato anche lui dalla stessa folle strategia di Vettel ma comunque autore di una gara opaca). Settimo posto per la Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti a Hulkenberg e Sainz. Chiude la top ten la Force India di Sergio Perez.
Infine ennesimo disastro McLaren con il motore della macchina di Button che prende fuoco e inonda la pista di fumo. E con Alonso, fuori dalla zona punti, che via radio quasi disperato chiede ai box se non sia il caso di ritirarsi visti i suoi tempi osceni...
Ordine d'arrivo
1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) i 305,270 km in 1 h 31:05.296 (media: 201,082 km/h)
2. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 5.011
3. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 46.422
4. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 53.020
5. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1:02.093
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 1:03.017
7. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 1:03.634
8. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro
9. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
10. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1 giro
11. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
12. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
13. Esteban Gutiérrez (MEX/Haas-Ferrari) a 2 giri
14. Romain Grosjean (FRA/Haas-Ferrari) a 2 giri
15. Marcus Ericsson (SWE/Sauber-Ferrari) a 2 giri
16. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 2 giri
17. Pascal Wehrlein (GER/Manor-Mercedes) a 2 giri
18. Felipe Nasr (BRA/Sauber-Ferrari) a 2 giri
19. Rio Haryanto (INA/Manor-Mercedes) a 2 giri
Classifica mondiale
1. Nico Rosberg (GER) 116 pts
2. Lewis Hamilton (GBR) 107
3. Sebastian Vettel (GER) 78
4. Daniel Ricciardo (AUS) 72
5. Kimi Räikkönen (FIN) 69
6. Max Verstappen (NED) 50
7. Valtteri Bottas (FIN) 44
8. Felipe Massa (BRA) 37
9. Sergio Pérez (MEX) 24
10. Daniil Kvyat (RUS) 22
11. Romain Grosjean (FRA) 22
12. Fernando Alonso (ESP) 18
13. Nico Hülkenberg (GER) 18
14. Carlos Sainz Jr (ESP) 18
15. Kevin Magnussen (DEN) 6
16. Jenson Button (GBR) 5
Campionato del mondo costruttori
1. Mercedes-AMG 223 pts
2. Ferrari 147
3. Red Bull 130
4. Williams 81
5. Force India 42
6. Toro Rosso 32
7. McLaren-Honda 24
8. Haas 22
9. Renault 6
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Re: Formula 1
Rosberg ha vinto il Gran Premio d’Europa di Formula 1
È la sua quinta vittoria in questo Mondiale di Formula 1: al secondo posto è arrivato Sebastian Vettel, pilota della Ferrari.
Nico Rosberg, pilota tedesco della Mercedes, ha vinto il Gran Premio di Formula 1 d’Europa: è la sua quinta vittoria su otto Gran Premi. Al secondo e al terzo posto sono arrivati Sebastian Vettel della Ferrari e Sergio Peres della Force India. Lewis Hamilton, compagno di scuderia di Rosberg, è arrivato al quinto posto dopo essere partito dalla decima posizione.
L’ordine d’arrivo del Gran Premio d’Europa
1. Rosberg (Mercedes)
2. Vettel (Ferrari)
3. Peres (Force India)
4. Raikkonen (Ferrari)
5. Hamilton (Mercedes)
6. Bottas (Williams)
7. Ricciardo (Red Bull)
8. Verstappen (Red Bull)
9. Hulkenberg (Force India)
10. Massa (Williams)
La classifica aggiornata
1. Rosberg 141
2. Hamilton 117
3. Vettel 96
4. Raikkonen 81
5. Ricciardo 78
È la sua quinta vittoria in questo Mondiale di Formula 1: al secondo posto è arrivato Sebastian Vettel, pilota della Ferrari.
Nico Rosberg, pilota tedesco della Mercedes, ha vinto il Gran Premio di Formula 1 d’Europa: è la sua quinta vittoria su otto Gran Premi. Al secondo e al terzo posto sono arrivati Sebastian Vettel della Ferrari e Sergio Peres della Force India. Lewis Hamilton, compagno di scuderia di Rosberg, è arrivato al quinto posto dopo essere partito dalla decima posizione.
L’ordine d’arrivo del Gran Premio d’Europa
1. Rosberg (Mercedes)
2. Vettel (Ferrari)
3. Peres (Force India)
4. Raikkonen (Ferrari)
5. Hamilton (Mercedes)
6. Bottas (Williams)
7. Ricciardo (Red Bull)
8. Verstappen (Red Bull)
9. Hulkenberg (Force India)
10. Massa (Williams)
La classifica aggiornata
1. Rosberg 141
2. Hamilton 117
3. Vettel 96
4. Raikkonen 81
5. Ricciardo 78
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Re: Formula 1
Analisi GP F1 Austria: emozioni "mescolate"
Tanti episodi di gara hanno coperto il caos delle strategie di gomme e offuscato un po' gare eccezionali come quelle di Verstappen, Button e Wehrlein
Molte le cose su cui si può discutere e fin litigare al termine del GP a Spielberg. Sui singoli episodi, dall'urto fra Rosberg e Hamilton alla gomme esplosa di Vettel, parliamo approfonditamente a parte, quindi. Ma se non altro c'è da dire che un merito, per quanto di per sé negativi, questi accadimenti catastrofici l'hanno avuto: quello di focalizzare l'attenzione e risultare decisivi per la gara. Che sennò sarebbe stata sostanzialmente un bel caos dovuto all'alternanza di utilizzo delle gomme, molto differente da pilota a pilota. Anche perché ad un certo punto contavano i set rimasti più che le scelte strategiche in sé: per esempio Rosberg non aveva più soft gialle e così ha sostato più tardi per montare le supersoft rosse, fra lo stupore di Hamilton che invece aveva messo le soft.
Va bene che da inizio stagione la scelta fra le tre mescole è stato un fattore che ha vivacizzato le gare, ma in questa occasione ha forse rimescolato un po' troppo l'andamento della corsa. Oltretutto all'inizio sembrava fosse possibile scegliere solo fra due strategie abbastanza lineari, e magari una sola sosta, invece alla fine si è arrivati a tattiche diversissime in cui l'unico elemento in comune è stato quando alcuni piloti hanno sostato assieme in occasione dell'incidente di Vettel e conseguente safety car. Per non parlare delle temperature più basse che hanno variato il range di funzionamento.
In questo senso ha stupito che Hamilton sia riuscito a completare ben 24 giri (sommando gara e qualifiche) sul primo set di ultrasoft, quello del via: insomma, se è vero che fra i due della Mercedes sia Nico quello più "di testa", ciò non significa che Lewis sia un imbecille, e ha saputo adattare la sua guida alle esigenze del momento salvaguardando le gomme più morbide, per poi scatenarsi con quelle più dure disponibili.
Ottimo mix fra gestione di gomme e aggressività anche da parte di Max Verstappen, che ha meritato un eccellente 2° posto finale che (parere personale) non ha nulla di meno (punti a parte) rispetto alla vittoria a Barcellona. Al confronto stavolta Daniel Ricciardo non è stato all'altezza con il suo 5° posto finale, nonostante la mossa disperata di montare le ultrasoft negli ultimi giri. Max invece è riuscito a gestire fino in fondo la strategia su tre soste e tante situazioni di gara in lotta diretta, non ultima quella con Raikkonen fin sul traguardo. A "discolpa" di Kimi va detto che le bandiere gialle finali non gli hanno permesso di concretizzare una bella rimonta.
Grandi lotte nelle immediate retrovie, soprattutto quando Felipe Nasr ad un certo punto si è trovato fra i primi e non voleva (giustamente) mollare "gratis" la posizione, col risultato però di fare da tappo ad una fila che durava dall'ottavo al quattordicesimo posto. Anche in queste lotte ha brillato Jenson Button che guadagna alla McLaren un eccellente 6° posto finale. Peccato il ritiro di Fernando Alonso, anche lui in zona punti anche se più indietro: sarebbe stato un risultato molto incoraggiante per la squadra motorizzata Honda.
Come è stato quello della Haas, avendo piazzato Romain Grosjean 7° ed Esteban Gutierrez 11° appena fuori dai punti. Il francese è stato pure lui abile nei confronti diretti alle spalle di Nasr, quindi è un posto meritato e non casuale. Poco lontano è finito Carlos Sainz su una macchina solitamente superiore ma in questa occasione poco valutabile, mentre sicuramente sotto le aspettative è stata la gara delle Williams, con Valtteri Bottas solo 9°.
Solo aggettivi stratosferici invece per la superba gara di Pascal Wehrlein: 10° quindi primi punti per lui e (stagionali) per la Manor, la cui monoposto è certamente migliorata rispetto all'anno scorso ma non è certo paragonabile ad altre finite dietro. Il tedesco campione DTM non solo ha fatto vedere belle cose in pista, fra un'insolita strategia con due set di ultrasoft, poi costringendo Magnussen a zigzagare per non farsi superare (penalità per Kevin) e quindi arrivando in scia a Bottas, anche in questo caso con le bandiere gialle finali a impedire l'attacco.
Ma è stato freddo anche al via: a causa della macchina di Massa assente sullo schieramento davanti a lui, si è posizionato troppo avanti in griglia, ma ha recuperato la posizione mettendo la retromarcia prima che iniziasse la vera procedura di partenza. Indubbiamente il direttore di gara ha aspettato qualche secondo in più, vista la manovra, anche per non dover rimandare il via. Ma ciò dimostra anche di sapere che lo poteva fare, visto che la retro è vietata in pitlane ma non in pista. Questo ci ricorda un altro tedesco che conosce perfettamente certe sottigliezze regolamentari e aveva superato in ingresso box sapendo di poterlo fare…
1
corriere dello sport
Tanti episodi di gara hanno coperto il caos delle strategie di gomme e offuscato un po' gare eccezionali come quelle di Verstappen, Button e Wehrlein
Molte le cose su cui si può discutere e fin litigare al termine del GP a Spielberg. Sui singoli episodi, dall'urto fra Rosberg e Hamilton alla gomme esplosa di Vettel, parliamo approfonditamente a parte, quindi. Ma se non altro c'è da dire che un merito, per quanto di per sé negativi, questi accadimenti catastrofici l'hanno avuto: quello di focalizzare l'attenzione e risultare decisivi per la gara. Che sennò sarebbe stata sostanzialmente un bel caos dovuto all'alternanza di utilizzo delle gomme, molto differente da pilota a pilota. Anche perché ad un certo punto contavano i set rimasti più che le scelte strategiche in sé: per esempio Rosberg non aveva più soft gialle e così ha sostato più tardi per montare le supersoft rosse, fra lo stupore di Hamilton che invece aveva messo le soft.
Va bene che da inizio stagione la scelta fra le tre mescole è stato un fattore che ha vivacizzato le gare, ma in questa occasione ha forse rimescolato un po' troppo l'andamento della corsa. Oltretutto all'inizio sembrava fosse possibile scegliere solo fra due strategie abbastanza lineari, e magari una sola sosta, invece alla fine si è arrivati a tattiche diversissime in cui l'unico elemento in comune è stato quando alcuni piloti hanno sostato assieme in occasione dell'incidente di Vettel e conseguente safety car. Per non parlare delle temperature più basse che hanno variato il range di funzionamento.
In questo senso ha stupito che Hamilton sia riuscito a completare ben 24 giri (sommando gara e qualifiche) sul primo set di ultrasoft, quello del via: insomma, se è vero che fra i due della Mercedes sia Nico quello più "di testa", ciò non significa che Lewis sia un imbecille, e ha saputo adattare la sua guida alle esigenze del momento salvaguardando le gomme più morbide, per poi scatenarsi con quelle più dure disponibili.
Ottimo mix fra gestione di gomme e aggressività anche da parte di Max Verstappen, che ha meritato un eccellente 2° posto finale che (parere personale) non ha nulla di meno (punti a parte) rispetto alla vittoria a Barcellona. Al confronto stavolta Daniel Ricciardo non è stato all'altezza con il suo 5° posto finale, nonostante la mossa disperata di montare le ultrasoft negli ultimi giri. Max invece è riuscito a gestire fino in fondo la strategia su tre soste e tante situazioni di gara in lotta diretta, non ultima quella con Raikkonen fin sul traguardo. A "discolpa" di Kimi va detto che le bandiere gialle finali non gli hanno permesso di concretizzare una bella rimonta.
Grandi lotte nelle immediate retrovie, soprattutto quando Felipe Nasr ad un certo punto si è trovato fra i primi e non voleva (giustamente) mollare "gratis" la posizione, col risultato però di fare da tappo ad una fila che durava dall'ottavo al quattordicesimo posto. Anche in queste lotte ha brillato Jenson Button che guadagna alla McLaren un eccellente 6° posto finale. Peccato il ritiro di Fernando Alonso, anche lui in zona punti anche se più indietro: sarebbe stato un risultato molto incoraggiante per la squadra motorizzata Honda.
Come è stato quello della Haas, avendo piazzato Romain Grosjean 7° ed Esteban Gutierrez 11° appena fuori dai punti. Il francese è stato pure lui abile nei confronti diretti alle spalle di Nasr, quindi è un posto meritato e non casuale. Poco lontano è finito Carlos Sainz su una macchina solitamente superiore ma in questa occasione poco valutabile, mentre sicuramente sotto le aspettative è stata la gara delle Williams, con Valtteri Bottas solo 9°.
Solo aggettivi stratosferici invece per la superba gara di Pascal Wehrlein: 10° quindi primi punti per lui e (stagionali) per la Manor, la cui monoposto è certamente migliorata rispetto all'anno scorso ma non è certo paragonabile ad altre finite dietro. Il tedesco campione DTM non solo ha fatto vedere belle cose in pista, fra un'insolita strategia con due set di ultrasoft, poi costringendo Magnussen a zigzagare per non farsi superare (penalità per Kevin) e quindi arrivando in scia a Bottas, anche in questo caso con le bandiere gialle finali a impedire l'attacco.
Ma è stato freddo anche al via: a causa della macchina di Massa assente sullo schieramento davanti a lui, si è posizionato troppo avanti in griglia, ma ha recuperato la posizione mettendo la retromarcia prima che iniziasse la vera procedura di partenza. Indubbiamente il direttore di gara ha aspettato qualche secondo in più, vista la manovra, anche per non dover rimandare il via. Ma ciò dimostra anche di sapere che lo poteva fare, visto che la retro è vietata in pitlane ma non in pista. Questo ci ricorda un altro tedesco che conosce perfettamente certe sottigliezze regolamentari e aveva superato in ingresso box sapendo di poterlo fare…
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ROSBERG N. | 153 | 25 | 25 | 25 | 25 | 6 | 10 | 25 | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
2 | HAMILTON L. | 142 | 18 | 15 | 6 | 18 | 25 | 25 | 10 | 25 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
3 | VETTEL S. | 96 | 15 | 18 | 15 | 12 | 18 | 18 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
4 | RAIKKONEN K. | 96 | 18 | 10 | 15 | 18 | 8 | 12 | 15 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
5 | RICCIARDO D. | 88 | 12 | 12 | 12 | 12 | 18 | 6 | 6 | 10 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
6 | VERSTAPPEN M. | 72 | 1 | 8 | 4 | 25 | 12 | 4 | 18 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
7 | BOTTAS V. | 54 | 4 | 2 | 1 | 12 | 10 | 15 | 8 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
8 | PEREZ S. | 39 | 2 | 6 | 15 | 1 | 15 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||
9 | MASSA F. | 38 | 10 | 4 | 8 | 10 | 4 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
10 | GROSJEAN R. | 28 | 8 | 10 | 4 | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||
11 | KVYAT D. | 22 | 6 | 15 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||
12 | SAINZ JR C. | 22 | 2 | 2 | 8 | 4 | 2 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
13 | HULKENBERG N. | 20 | 6 | 8 | 4 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||
14 | ALONSO F. | 18 | 8 | 10 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||
15 | BUTTON J. | 13 | 1 | 2 | 2 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||
16 | MAGNUSSEN K. | 6 | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||
17 | VANDOORNE S. | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||
18 | WEHRLEIN P. | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||
19 | GUTIERREZ E. | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||||||||||
20 | PALMER J. | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||
21 | ERICSSON M. | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||
22 | NASR F. | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||||||
23 | HARYANTO R. | 0 |
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
Formula 1, Gran premio di Silverstone. Hamilton trionfa nella gara di casa
Quarto successo nelle ultime cinque gare per il campione in carica che dopo il difficile avvio di stagione sembra aver ristabilito le gerarchie di scuderia. Rosberg ancora leader del mondiale, ma ha solo 4 punti di vantaggio. Quinto Raikkonen, addirittura nono Vettel
Primo Hamilton, a casa sua. Secondo Rosberg, ma sotto investigazione per una comunicazione proibita dai box. Il Gran Premio di Silverstone regala alla Mercedes, sanzioni permettendo, la terza doppietta stagionale dopo Australia e Russia. Ma soprattutto è il quarto successo – il più netto, mai contestato – nelle ultime cinque gare per il campione del mondo in carica, che dopo il difficile avvio di stagione sembra aver un po’ ristabilito le gerarchie di scuderia. Rosberg è ancora leader del mondiale, ma ormai ha solo 4 punti di vantaggio sul compagno (che potrebbero diventare anche di meno in caso di retrocessione). C’è poco altro oltre questo verdetto e un gran sorpasso di Verstappen (terzo alla fine), in una gara ricca di errori e povera di emozioni, senza neppure il brivido della partenza. In cui la Ferrari è ancora una volta comparsa di secondo piano: quinto Raikkonen, addirittura nono Vettel. Mai così male quest’anno.
La tipica pioggia britannica costringe i piloti a partire in regima di safety car, neutralizzando di fatto i primi dieci giri. Il punto, più che sorpassare, diventa allora azzeccare il momento giusto per fermarsi e montare le gomme intermedie, in una pista per metà bagnata e
l’altra metà asciutta. Il più bravo e fortunato di tutti è il messicano Perez, che con la sua Force India improvvisamente si ritrova dalle retrovie in zona podio, e chiuderà sesto. Lo stesso giochetto che invece non riesce alla Ferrari con Vettel: nel tentativo di raddrizzare una gara partita a handicap, il tedesco è il primo a scegliere la slick dopo solo 15 giri. Troppo presto, probabilmente: infatti subito dopo il giro veloce ma va in testacoda, perdendo altro tempo. In testa la gara vive quasi esclusivamente del duello fra Verstappen e Rosberg per il secondo posto. Il ragazzino della Red Bull si mangia il leader del mondiale con un sorpasso in curva all’esterno da applausi. Ma poi non riesce a ricucire su Hamilton, ed è anzi l’altra a Mercedes a rifarsi sotto, con Rosberg che con più fatica e meno spettacolarità gli restituisce il favore. Solo un
problema tecnico può ravvivare il finale già scritto della corsa: a cinque giri dalla fine Rosberg ha un problema di settaggio e riceve un’indicazione via radio dal box, che preferisce sfidare l’ira dei giudici (in teoria il regolamento lo vieterebbe) che mettere a rischio in pista un prezioso secondo posto. Il tedesco è arrivato al traguardo sotto investigazione: non ci sono precedenti a riguardo e il caso, comunque verrà giudicato, farà giurisprudenza. La classifica finale potrebbe essere riscritta. Non cambierà, invece, il risultato modesto delle due Ferrari, che si fanno notare solo per lunghi in curva e testacoda. La gara di Raikkonen è perfettamente anonima: parte quinto e arriva quinto. Quella di Vettel addirittura un’odissea: retrocesso di cinque posizioni al via per l’ennesima sostituzione al cambio, fuori pista dopo il primo pit-stop quando provava a spingere con la gomma nuova, penalizzato nel finale per aver forzato un sorpasso su Massa per un misero ottavo posto che diventa nono. Invece di migliorare, la Ferrari peggiora.
il fatto quotidiano
Quarto successo nelle ultime cinque gare per il campione in carica che dopo il difficile avvio di stagione sembra aver ristabilito le gerarchie di scuderia. Rosberg ancora leader del mondiale, ma ha solo 4 punti di vantaggio. Quinto Raikkonen, addirittura nono Vettel
Primo Hamilton, a casa sua. Secondo Rosberg, ma sotto investigazione per una comunicazione proibita dai box. Il Gran Premio di Silverstone regala alla Mercedes, sanzioni permettendo, la terza doppietta stagionale dopo Australia e Russia. Ma soprattutto è il quarto successo – il più netto, mai contestato – nelle ultime cinque gare per il campione del mondo in carica, che dopo il difficile avvio di stagione sembra aver un po’ ristabilito le gerarchie di scuderia. Rosberg è ancora leader del mondiale, ma ormai ha solo 4 punti di vantaggio sul compagno (che potrebbero diventare anche di meno in caso di retrocessione). C’è poco altro oltre questo verdetto e un gran sorpasso di Verstappen (terzo alla fine), in una gara ricca di errori e povera di emozioni, senza neppure il brivido della partenza. In cui la Ferrari è ancora una volta comparsa di secondo piano: quinto Raikkonen, addirittura nono Vettel. Mai così male quest’anno.
La tipica pioggia britannica costringe i piloti a partire in regima di safety car, neutralizzando di fatto i primi dieci giri. Il punto, più che sorpassare, diventa allora azzeccare il momento giusto per fermarsi e montare le gomme intermedie, in una pista per metà bagnata e
l’altra metà asciutta. Il più bravo e fortunato di tutti è il messicano Perez, che con la sua Force India improvvisamente si ritrova dalle retrovie in zona podio, e chiuderà sesto. Lo stesso giochetto che invece non riesce alla Ferrari con Vettel: nel tentativo di raddrizzare una gara partita a handicap, il tedesco è il primo a scegliere la slick dopo solo 15 giri. Troppo presto, probabilmente: infatti subito dopo il giro veloce ma va in testacoda, perdendo altro tempo. In testa la gara vive quasi esclusivamente del duello fra Verstappen e Rosberg per il secondo posto. Il ragazzino della Red Bull si mangia il leader del mondiale con un sorpasso in curva all’esterno da applausi. Ma poi non riesce a ricucire su Hamilton, ed è anzi l’altra a Mercedes a rifarsi sotto, con Rosberg che con più fatica e meno spettacolarità gli restituisce il favore. Solo un
problema tecnico può ravvivare il finale già scritto della corsa: a cinque giri dalla fine Rosberg ha un problema di settaggio e riceve un’indicazione via radio dal box, che preferisce sfidare l’ira dei giudici (in teoria il regolamento lo vieterebbe) che mettere a rischio in pista un prezioso secondo posto. Il tedesco è arrivato al traguardo sotto investigazione: non ci sono precedenti a riguardo e il caso, comunque verrà giudicato, farà giurisprudenza. La classifica finale potrebbe essere riscritta. Non cambierà, invece, il risultato modesto delle due Ferrari, che si fanno notare solo per lunghi in curva e testacoda. La gara di Raikkonen è perfettamente anonima: parte quinto e arriva quinto. Quella di Vettel addirittura un’odissea: retrocesso di cinque posizioni al via per l’ennesima sostituzione al cambio, fuori pista dopo il primo pit-stop quando provava a spingere con la gomma nuova, penalizzato nel finale per aver forzato un sorpasso su Massa per un misero ottavo posto che diventa nono. Invece di migliorare, la Ferrari peggiora.
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Re: Formula 1
Formula 1, GP d'Ungheria, trionfa Hamilton: Rosberg 2°. Ferrari quarta e sesta
Il sorpasso è servito! Con il trionfo nel GP di Ungheria Lewis Hamilton ha completato la sua rimonta ed ora è il nuovo leader del Mondiale 2016. Niente da fare per Nico Rosberg, secondo al traguardo dell'Hungaroring malgrado la pole di ieri. La vittoria numero 48 della carriera, la quinta stagionale nelle ultime 6 gare, conferma la fame del campione del mondo, praticamente perfetto e assecondato da una W07 che corre un campionato a parte. Dietro alla quasi soporifera processione delle due Frecce d'argento, podio per la Red Bull di Daniel Ricciardo, abile a contenere la Ferrari di Sebastian Vettel, quarto. Quinto posto per Max Verstappen con la seconda Red Bull, sesto per Kimi Raikkonen. Questi piloti hanno chiuso a pieni giri, tutti gli altri, guidati dal redivivo Fernando Alonso con la McLaren, ottimo settimo, sono stati doppiati.
bilanci ferrari — Per il Cavallino è così arrivata la conferma che la seconda parte della stagione sarà sostanzialmente un grande duello contro la Red Bull per il secondo posto nella classifica costruttori, e per accaparrarsi le briciole che i due della Mercedes lasceranno sul loro cammino verso il titolo. Cercando pure di riorganizzarsi e azzeccare le scelte tecniche che ormai bisogna già studiare con grande energia e oculatezza in vista del 2017.
La partenza — Allo start Hamilton è riuscito a mettere in atto il proposito della vigilia, quello di infilare Rosberg alla prima curva. Per marcare Ricciardo alla sua sinistra, il tedesco ha lasciato la porta aperta alla sua destra e lì Hamilton si è fiondato, prendendo subito il comando della corsa. Ricciardo e Verstappen hanno mantenuto la posizione e Vettel non è riuscito a scavalcarli. Nei primi 10 giri Hamilton ha allungato di un paio di secondi sul compagno di squadra, di 5 su Ricciardo e di 6,5 su Verstappen, che ha fatto sorridere via radio con un ironico "Sto guidando come mia nonna". Un messaggio radio non autorizzato secondo le nuove regole, invece, è costato un drive through a Jenson Button.
valzer pit stop — Al 14° giro è stato Vettel a inaugurare il valzer dei pit stop montando per primo le soft e rientrando in pista in ottava posizione, proprio davanti a Raikkonen, risalito al 9° posto dopo la partenza dalla 14esima casella. Il giro dopo è toccato a Ricciardo: l'australiano è tornato in pista proprio davanti a Vettel . Altro giro e sosta stavolta favorevole alla Ferrari: Hamilton e Verstappen hanno cambiato le gomme, ma l'olandese della Red Bull è rientrato in pista dietro alle due rosse di Vettel e Raikkonen, consentendo quindi a Seb di guadagnare una posizione. Per Verstappen un vero disastro perché dietro a Kimi si è ritrovato in pochi giri staccato di oltre 6 secondi rispetto a Ricciardo. E malgrado Max fosse con gomme più fresche, il ferrarista lo ha tenuto dietro fino al 30° giro, quando è entrato per la sua prima sosta. Al 17° passaggio ha completato il giro di soste Rosberg: il tedesco, però, è rimasto dietro a Hamilton.
seconda sosta — Al 34° giro Ricciardo ha eseguito la seconda sosta, consentendo a Vettel di ritrovarsi terzo. Emblematica questa fase di gara: le Mercedes di Hamilton e Rosberg sono riuscite a mantenere il passo della Red Bull dell'australiano che aveva appena messo gomme più fresche di 20 giri. Al giro 39 la seconda sosta di Verstappen e al 42° secondo pit stop in contemporanea per Hamilton e Vettel. Il giro dopo la seconda sosta di Rosberg, col tedesco che si è ritrovato ancora dietro a Hamilton. Il finale ha regalato soltanto un corpo a corpo tra Raikkonen e Verstappen per la quinta piazza .Al 57° giro Kimi ha anche danneggiato l'ala anteriore in quello che è parso un mal calcolato tentativo di sorpasso all'olandese (anche se la Ferrari si è molto lamentata). Kimi ci ha riprovato a due giri dalla fine ma è andato largo alla curva 1 e ha chiuso dietro.Davanti, invece, le Frecce d'argento sono andate fino al traguardo senza ulteriori sussulti, con Hamilton in grado di contenere tutti i tentativi di Rosberg di farsi sotto (ed è anche probabile che dopo gli ultimi incontri-scontri ravvicinati, le nuove regole interne del team prevedessero congelamenti di posizione dopo una certa parte della gara). Non lo sapremo mai. Di sicuro sappiamo che questo Mondiale è solo una questione tra loro.
la Gazzetta dello Sport
L'inglese della Mercedes aggiudicandosi la gara di Budapest supera in classifica il compagno di scuderia. Sul podio anche la Red Bull di Ricciardo inseguita dalla Ferrari di Vettel. Buona gara per la rossa di Raikkonen che partendo dalla 14a posizione, ha concluso 5°
Il sorpasso è servito! Con il trionfo nel GP di Ungheria Lewis Hamilton ha completato la sua rimonta ed ora è il nuovo leader del Mondiale 2016. Niente da fare per Nico Rosberg, secondo al traguardo dell'Hungaroring malgrado la pole di ieri. La vittoria numero 48 della carriera, la quinta stagionale nelle ultime 6 gare, conferma la fame del campione del mondo, praticamente perfetto e assecondato da una W07 che corre un campionato a parte. Dietro alla quasi soporifera processione delle due Frecce d'argento, podio per la Red Bull di Daniel Ricciardo, abile a contenere la Ferrari di Sebastian Vettel, quarto. Quinto posto per Max Verstappen con la seconda Red Bull, sesto per Kimi Raikkonen. Questi piloti hanno chiuso a pieni giri, tutti gli altri, guidati dal redivivo Fernando Alonso con la McLaren, ottimo settimo, sono stati doppiati.
bilanci ferrari — Per il Cavallino è così arrivata la conferma che la seconda parte della stagione sarà sostanzialmente un grande duello contro la Red Bull per il secondo posto nella classifica costruttori, e per accaparrarsi le briciole che i due della Mercedes lasceranno sul loro cammino verso il titolo. Cercando pure di riorganizzarsi e azzeccare le scelte tecniche che ormai bisogna già studiare con grande energia e oculatezza in vista del 2017.
La partenza — Allo start Hamilton è riuscito a mettere in atto il proposito della vigilia, quello di infilare Rosberg alla prima curva. Per marcare Ricciardo alla sua sinistra, il tedesco ha lasciato la porta aperta alla sua destra e lì Hamilton si è fiondato, prendendo subito il comando della corsa. Ricciardo e Verstappen hanno mantenuto la posizione e Vettel non è riuscito a scavalcarli. Nei primi 10 giri Hamilton ha allungato di un paio di secondi sul compagno di squadra, di 5 su Ricciardo e di 6,5 su Verstappen, che ha fatto sorridere via radio con un ironico "Sto guidando come mia nonna". Un messaggio radio non autorizzato secondo le nuove regole, invece, è costato un drive through a Jenson Button.
valzer pit stop — Al 14° giro è stato Vettel a inaugurare il valzer dei pit stop montando per primo le soft e rientrando in pista in ottava posizione, proprio davanti a Raikkonen, risalito al 9° posto dopo la partenza dalla 14esima casella. Il giro dopo è toccato a Ricciardo: l'australiano è tornato in pista proprio davanti a Vettel . Altro giro e sosta stavolta favorevole alla Ferrari: Hamilton e Verstappen hanno cambiato le gomme, ma l'olandese della Red Bull è rientrato in pista dietro alle due rosse di Vettel e Raikkonen, consentendo quindi a Seb di guadagnare una posizione. Per Verstappen un vero disastro perché dietro a Kimi si è ritrovato in pochi giri staccato di oltre 6 secondi rispetto a Ricciardo. E malgrado Max fosse con gomme più fresche, il ferrarista lo ha tenuto dietro fino al 30° giro, quando è entrato per la sua prima sosta. Al 17° passaggio ha completato il giro di soste Rosberg: il tedesco, però, è rimasto dietro a Hamilton.
seconda sosta — Al 34° giro Ricciardo ha eseguito la seconda sosta, consentendo a Vettel di ritrovarsi terzo. Emblematica questa fase di gara: le Mercedes di Hamilton e Rosberg sono riuscite a mantenere il passo della Red Bull dell'australiano che aveva appena messo gomme più fresche di 20 giri. Al giro 39 la seconda sosta di Verstappen e al 42° secondo pit stop in contemporanea per Hamilton e Vettel. Il giro dopo la seconda sosta di Rosberg, col tedesco che si è ritrovato ancora dietro a Hamilton. Il finale ha regalato soltanto un corpo a corpo tra Raikkonen e Verstappen per la quinta piazza .Al 57° giro Kimi ha anche danneggiato l'ala anteriore in quello che è parso un mal calcolato tentativo di sorpasso all'olandese (anche se la Ferrari si è molto lamentata). Kimi ci ha riprovato a due giri dalla fine ma è andato largo alla curva 1 e ha chiuso dietro.Davanti, invece, le Frecce d'argento sono andate fino al traguardo senza ulteriori sussulti, con Hamilton in grado di contenere tutti i tentativi di Rosberg di farsi sotto (ed è anche probabile che dopo gli ultimi incontri-scontri ravvicinati, le nuove regole interne del team prevedessero congelamenti di posizione dopo una certa parte della gara). Non lo sapremo mai. Di sicuro sappiamo che questo Mondiale è solo una questione tra loro.
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Re: Formula 1
Ordine d'arrivo
1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes), i 306,630 km in 1 h 40:30.115
2. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1.977
3. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 27.539
4. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 28.213
5. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 48.659
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 49.044
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
8. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
9. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1 giro
10. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro
Classifica mondiale piloti
1. Lewis Hamilton (Britain) Mercedes 192
2. Nico Rosberg (Germany) Mercedes 186
3. Daniel Ricciardo (Australia) Red Bull 115
4. Kimi Raikkonen (Finland) Ferrari 114
5. Sebastian Vettel (Germany) Ferrari 110
6. Max Verstappen (Netherlands) Red Bull 100
7. Valtteri Bottas (Finland) Williams 56
8. Sergio Perez (Mexico) Force India 47
9. Felipe Massa (Brazil) Williams 38
10. Carlos Sainz Jr (Spain) Toro Rosso 30
11. Romain Grosjean (France) Haas 28
12. Nico Huelkenberg (Germany) Force India 27
13. Fernando Alonso (Spain) McLaren 24
14. Daniil Kvyat (Russia) Toro Rosso 23
15. Jenson Button (Britain) McLaren 13
16. Kevin Magnussen (Denmark) Renault 6
17. Pascal Wehrlein (Germany) Manor 1
18. Stoffel Vandoorne (Belgium) McLaren 1
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes 378
2. Ferrari 224
3. Red Bull - TAG Heuer 223
4. Williams-Mercedes 94
5. Force India - Mercedes 74
6. Toro Rosso - Ferrari 45
7. McLaren 38
8. Haas - Ferrari 28
9. Renault 6
10. Manor - Mercedes 1
11. Sauber - Ferrari 0
Daily Mail , La Repubblica
1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes), i 306,630 km in 1 h 40:30.115
2. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1.977
3. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 27.539
4. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 28.213
5. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 48.659
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 49.044
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
8. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
9. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1 giro
10. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro
Classifica mondiale piloti
1. Lewis Hamilton (Britain) Mercedes 192
2. Nico Rosberg (Germany) Mercedes 186
3. Daniel Ricciardo (Australia) Red Bull 115
4. Kimi Raikkonen (Finland) Ferrari 114
5. Sebastian Vettel (Germany) Ferrari 110
6. Max Verstappen (Netherlands) Red Bull 100
7. Valtteri Bottas (Finland) Williams 56
8. Sergio Perez (Mexico) Force India 47
9. Felipe Massa (Brazil) Williams 38
10. Carlos Sainz Jr (Spain) Toro Rosso 30
11. Romain Grosjean (France) Haas 28
12. Nico Huelkenberg (Germany) Force India 27
13. Fernando Alonso (Spain) McLaren 24
14. Daniil Kvyat (Russia) Toro Rosso 23
15. Jenson Button (Britain) McLaren 13
16. Kevin Magnussen (Denmark) Renault 6
17. Pascal Wehrlein (Germany) Manor 1
18. Stoffel Vandoorne (Belgium) McLaren 1
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes 378
2. Ferrari 224
3. Red Bull - TAG Heuer 223
4. Williams-Mercedes 94
5. Force India - Mercedes 74
6. Toro Rosso - Ferrari 45
7. McLaren 38
8. Haas - Ferrari 28
9. Renault 6
10. Manor - Mercedes 1
11. Sauber - Ferrari 0
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
F1, Gp di Germania: Hamilton trionfa, poi le Red Bull. Ferrari anonime
Rosberg sbaglia tutto al via e finisce solo quarto. Alle sue spalle Vettel e Raikkonen. Le Red Bull sorpassano le Rosse nel mondiale costruttori
HOCKENHEIM - Schiaffo per Rosberg: Hamilton va a vincere il Gp di Germania, davanti al suo pubblico. E Lewis in più si invola nella classifica mondiale costruttori con 19 punti di vantaggio su Nico (da ricordare che Hamilton era sotto 43 punti dopo quattro gare...). E già perché Rosberg è stato capace al via di mandare in scena un vero disastro: scattava dalla pole ma si è fatto passare sia da Hamilton che dalle due Red Bull.
Per Lewis è un colpaccio: quarto successo consecutivo, il sesto nelle ultime sette gare. Della serie "Sono io il leader del team Mercedes". Ma non solo: Rosberg facendosi beffare da Daniel Ricciardo e Max Verstappen ha poi privato la Mercedes - il team è a soli 100 km dal circuito - da una doppietta in casa, davanti al suo pubblico.
LA CRONACA
Ma in F1, si sa, c'è sempre chi sta peggio. E in questo caso quel qualcuno è la Ferrari, lontane, lontanissime dal podio: Sebastian Vettel è arrivato quinto davanti a Kimi Raikkonen. E questo significa il temuto sorpasso delle Red Bull sulle Rosse nella classifica mondiale costruttori. A chiudere la top ten in Germania la Force India di Nico Hulkenberg, la McLaren di Jenson Button, la Williams di Valtteri Bottas e l'altra Force India di Sergio Perez che proprio sul finale ha beffato il povero Alonso buttandolo fuori dalla zona punti.
Ma torniamo al "caso Ferrari". Le Rosse non salgono sul podio da tre gare e sono arrivate come erano sulla griglia di partenza, quinta e sesta, con Vettel davanti a Raikkonen. Un gp dalla battaglia delle strategie di gomme con le Rosse che hanno fatto di tutto e cercato di recuperare il più possibile nel finale montando la gomma gialla, ma è stato tutto inutile. Nemmeno una pioggerellina leggera negli ultimi giri riesce a stravolgere le posizioni consolidate. E alla fine il verdetto è spietato e rispecchia la classifica costruttori: la seconda forza in pista non è più la Ferrari ma la Red Bull. Altro che speranze mondiali: ormai a Maranello si lotta solo per il secondo posto. Ma anche quello sembra già compromesso.
Bello, bellissimo, infine il gesto di Hamilton sul podio: quando la banda intona l'inno nazionale tedesco (per la macchina), lui indica il figlio di Michael Schumacher ai piedi del podio. Una volta quelle note suonavano per Schumi. Applausi.
Ordine d'arrivo
1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) i 306,458 km in 1 h 30:44.200 (media: 202,647 km/h)
2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 6.996
3. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 13.413
4. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 15.845
5. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 32.570
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 37.023
7. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1:10.049
8. Jenson Button (GBR/McLaren-Honda) a 1 giro
9. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1 giro
10. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1 giro
11. Esteban Gutiérrez (MEX/Haas-Ferrari) a 1 giro
12. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
13. Romain Grosjean (FRA/Haas-Ferrari) a 1 giro
14. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
15. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
16. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 1 giro
17. Pascal Wehrlein (GER/Manor-Mercedes) a 2 giri
18. Marcus Ericsson (SWE/Sauber-Ferrari) a 2 giri
19. Jolyon Palmer (GBR/Renault) a 2 giri
20. Rio Haryanto (INA/Manor-Mercedes) a 2 giri
Classifica mondiale piloti
1 Lewis Hamilton 217
2 Nico Rosberg 198
3 Daniel Ricciardo 133
4 Kimi Räikkönen 122
5 Sebastian Vettel 120
6 Max Verstappen 115
7 Valtteri Bottas 58
8 Sergio Perez 48
9 Felipe Massa 38
10 Nico Hulkenberg 33
La Repubblica - Daily Mail
Rosberg sbaglia tutto al via e finisce solo quarto. Alle sue spalle Vettel e Raikkonen. Le Red Bull sorpassano le Rosse nel mondiale costruttori
HOCKENHEIM - Schiaffo per Rosberg: Hamilton va a vincere il Gp di Germania, davanti al suo pubblico. E Lewis in più si invola nella classifica mondiale costruttori con 19 punti di vantaggio su Nico (da ricordare che Hamilton era sotto 43 punti dopo quattro gare...). E già perché Rosberg è stato capace al via di mandare in scena un vero disastro: scattava dalla pole ma si è fatto passare sia da Hamilton che dalle due Red Bull.
Per Lewis è un colpaccio: quarto successo consecutivo, il sesto nelle ultime sette gare. Della serie "Sono io il leader del team Mercedes". Ma non solo: Rosberg facendosi beffare da Daniel Ricciardo e Max Verstappen ha poi privato la Mercedes - il team è a soli 100 km dal circuito - da una doppietta in casa, davanti al suo pubblico.
LA CRONACA
Ma in F1, si sa, c'è sempre chi sta peggio. E in questo caso quel qualcuno è la Ferrari, lontane, lontanissime dal podio: Sebastian Vettel è arrivato quinto davanti a Kimi Raikkonen. E questo significa il temuto sorpasso delle Red Bull sulle Rosse nella classifica mondiale costruttori. A chiudere la top ten in Germania la Force India di Nico Hulkenberg, la McLaren di Jenson Button, la Williams di Valtteri Bottas e l'altra Force India di Sergio Perez che proprio sul finale ha beffato il povero Alonso buttandolo fuori dalla zona punti.
Ma torniamo al "caso Ferrari". Le Rosse non salgono sul podio da tre gare e sono arrivate come erano sulla griglia di partenza, quinta e sesta, con Vettel davanti a Raikkonen. Un gp dalla battaglia delle strategie di gomme con le Rosse che hanno fatto di tutto e cercato di recuperare il più possibile nel finale montando la gomma gialla, ma è stato tutto inutile. Nemmeno una pioggerellina leggera negli ultimi giri riesce a stravolgere le posizioni consolidate. E alla fine il verdetto è spietato e rispecchia la classifica costruttori: la seconda forza in pista non è più la Ferrari ma la Red Bull. Altro che speranze mondiali: ormai a Maranello si lotta solo per il secondo posto. Ma anche quello sembra già compromesso.
Bello, bellissimo, infine il gesto di Hamilton sul podio: quando la banda intona l'inno nazionale tedesco (per la macchina), lui indica il figlio di Michael Schumacher ai piedi del podio. Una volta quelle note suonavano per Schumi. Applausi.
Ordine d'arrivo
1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) i 306,458 km in 1 h 30:44.200 (media: 202,647 km/h)
2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 6.996
3. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 13.413
4. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 15.845
5. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 32.570
6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 37.023
7. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1:10.049
8. Jenson Button (GBR/McLaren-Honda) a 1 giro
9. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1 giro
10. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1 giro
11. Esteban Gutiérrez (MEX/Haas-Ferrari) a 1 giro
12. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
13. Romain Grosjean (FRA/Haas-Ferrari) a 1 giro
14. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
15. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
16. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 1 giro
17. Pascal Wehrlein (GER/Manor-Mercedes) a 2 giri
18. Marcus Ericsson (SWE/Sauber-Ferrari) a 2 giri
19. Jolyon Palmer (GBR/Renault) a 2 giri
20. Rio Haryanto (INA/Manor-Mercedes) a 2 giri
Classifica mondiale piloti
1 Lewis Hamilton 217
2 Nico Rosberg 198
3 Daniel Ricciardo 133
4 Kimi Räikkönen 122
5 Sebastian Vettel 120
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
F1, Gp del Belgio, Rosberg domina una gara da autoscontro
Secondo Ricciardo, poi Hamilton che dopo una strepitosa rimonta - partiva ultimo - chiude sul podio alle spalle di Ricciardo. Vettel e Raikkonen si toccano al via e alla fine chiudono rispettivamente in sesta a nona posizione. Pauroso incidente per Magnussen: è uscito di strada a oltre 300 orari, illeso
SPA - Come da copione: Rosberg scatta in testa dalla pole e non lo vede più nessuno, andando a vincere in solitaria il Gp del Belgio. Alle sue spalle però succede l'inferno, fin da subito: Verstappen parte malissimo e viene passato dalle due Ferrari. I tifosi di Maranello non fanno in tempo a gioire che il pilota della Red Bull si infila in un punto impossibile innescando un contatto fra Vettel e Raikkonen. Addio gara per le Rosse visto che così fra un ritorno ai box e le riparazioni varie alla fine Vettel e Raikkonen non sono riusciti ad arrivare (ed è già tanto) che al sesto e al nono posto. Un piccolo dramma perché così le Ferrari non salgono sul podio da quattro gran premi e - soprattutto - vedono la Red Bull scappare via nel mondiale costruttori.
Ma la palma della rimonta va ovviamente ad Hamilton che partito ultimo - per il cambio di Power Unit - alla fine è arrivato terzo, alle spalle di un bravo Ricciardo. Certo, Hamilton ha conquistato il suo 97esimo podio anche grazie alla bandiera rossa che il giudice di gara è stato costretto ad esporre per fermare la gara dopo il micidiale impatto di Magnussen su Renault volato via - senza conseguenze - ad oltre 300 orari.
Sotto al podio poi le due Force India del tedesco Nico Hulkenberg e del messicano Sergio Perez. Sesto posto come dicevamo per la migliore delle Ferrari, quella del tedesco Sebastian Vettel che precede un bravissimo Alonso (applausi per come ha portato in alto la sua McLaren). A completare la top ten la Williams del finlandese Valtteri Bottas, che si lascia alle spalle il connazionale della Ferrari Kimi Raikkonen e il brasiliano Felipe Massa, suo compagno di squadra. Ma, forse, il vero vincitore di oggi è stato proprio Hamilton perché con questo clamoroso podio resta in vetta ala classifica iridata con 232 punti, 9 in più di Rosberg che sale a 223, dopo 13 Gp. La sfida mondiale è ancora a suo favore.
Ferrari in astinenza da podio
Torniamo però sul "caso Verstappen": il disastro combinato al via non è stato l'unico neo del giovanissimo pilota della Red Bull che poi al rientro in pista dopo il cambio di musetto danneggiato si è esibito in altre manovre al limite del regolamento (doppi cambi di traiettoria e "accompagnamenti" fuori pista degli avversari). Le cavie preferite proprio Raikkonen e Vettel, al punto che Kimi, notoriamente uomo di poche parole, ad un certo punto ha anche esclamato via radio: "Ho capito, la missione di Verstappen oggi è buttarmi fuori pista!". Va bene l'aggressività, ma oggi Max ha davvero esagerato.
Ordine d'arrivo
1. Nico Rosberg (GER/Mercedes) in 1h44:51.058
2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 14.113
3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 27.634
4. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 35.907
5. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 40.660
6. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 45.394
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 59.445
8. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1:00.151
9. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 1:01.109
10. Felipe Massa (BRA/Williams-Mercedes) a 1:05.873
11. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 1:11.138
12. Esteban Gutiérrez (MEX/Haas-Ferrari) a 1:13.877
13. Romain Grosjean (FRA/Haas-Ferrari) a 1:16.474
14. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1:27.097
15. Jolyon Palmer (GBR/Renault) à 1:33.165
16. Estéban Ocon (FRA/Manor-Mercedes) a un giro
17. Felipe Nasr (BRA/Sauber-Ferrari) a un giro
Classifica mondiale piloti
1. Lewis Hamilton (GBR) 232 pts
2. Nico Rosberg (GER) 223
3. Daniel Ricciardo (AUS) 151
4. Sebastian Vettel (GER) 128
5. Kimi Räikkönen (FIN) 124
6. Max Verstappen (NED) 115
7. Valtteri Bottas (FIN) 62
8. Sergio Pérez (MEX) 58
9. Nico Hülkenberg (GER) 45
10. Felipe Massa (BRA) 39
11. Fernando Alonso (ESP) 30
12. Carlos Sainz Jr (ESP) 30
13. Romain Grosjean (FRA) 28
14. Daniil Kvyat (RUS) 23
15. Jenson Button (GBR) 17
16. Kevin Magnussen (DEN) 6
17. Pascal Wehrlein (GER) 1
18. Stoffel Vandoorne (BEL) 1
Classifica mondiale Costruttori
1. Mercedes-AMG 455 pts
2. Red Bull 274
3. Ferrari 252
4. Force India 103
5. Williams 101
6. McLaren-Honda 48
7. Toro Rosso 45
8. Haas 28
9. Renault 6
10. Manor 1
la Repubblica
Secondo Ricciardo, poi Hamilton che dopo una strepitosa rimonta - partiva ultimo - chiude sul podio alle spalle di Ricciardo. Vettel e Raikkonen si toccano al via e alla fine chiudono rispettivamente in sesta a nona posizione. Pauroso incidente per Magnussen: è uscito di strada a oltre 300 orari, illeso
SPA - Come da copione: Rosberg scatta in testa dalla pole e non lo vede più nessuno, andando a vincere in solitaria il Gp del Belgio. Alle sue spalle però succede l'inferno, fin da subito: Verstappen parte malissimo e viene passato dalle due Ferrari. I tifosi di Maranello non fanno in tempo a gioire che il pilota della Red Bull si infila in un punto impossibile innescando un contatto fra Vettel e Raikkonen. Addio gara per le Rosse visto che così fra un ritorno ai box e le riparazioni varie alla fine Vettel e Raikkonen non sono riusciti ad arrivare (ed è già tanto) che al sesto e al nono posto. Un piccolo dramma perché così le Ferrari non salgono sul podio da quattro gran premi e - soprattutto - vedono la Red Bull scappare via nel mondiale costruttori.
Ma la palma della rimonta va ovviamente ad Hamilton che partito ultimo - per il cambio di Power Unit - alla fine è arrivato terzo, alle spalle di un bravo Ricciardo. Certo, Hamilton ha conquistato il suo 97esimo podio anche grazie alla bandiera rossa che il giudice di gara è stato costretto ad esporre per fermare la gara dopo il micidiale impatto di Magnussen su Renault volato via - senza conseguenze - ad oltre 300 orari.
Sotto al podio poi le due Force India del tedesco Nico Hulkenberg e del messicano Sergio Perez. Sesto posto come dicevamo per la migliore delle Ferrari, quella del tedesco Sebastian Vettel che precede un bravissimo Alonso (applausi per come ha portato in alto la sua McLaren). A completare la top ten la Williams del finlandese Valtteri Bottas, che si lascia alle spalle il connazionale della Ferrari Kimi Raikkonen e il brasiliano Felipe Massa, suo compagno di squadra. Ma, forse, il vero vincitore di oggi è stato proprio Hamilton perché con questo clamoroso podio resta in vetta ala classifica iridata con 232 punti, 9 in più di Rosberg che sale a 223, dopo 13 Gp. La sfida mondiale è ancora a suo favore.
Ferrari in astinenza da podio
Torniamo però sul "caso Verstappen": il disastro combinato al via non è stato l'unico neo del giovanissimo pilota della Red Bull che poi al rientro in pista dopo il cambio di musetto danneggiato si è esibito in altre manovre al limite del regolamento (doppi cambi di traiettoria e "accompagnamenti" fuori pista degli avversari). Le cavie preferite proprio Raikkonen e Vettel, al punto che Kimi, notoriamente uomo di poche parole, ad un certo punto ha anche esclamato via radio: "Ho capito, la missione di Verstappen oggi è buttarmi fuori pista!". Va bene l'aggressività, ma oggi Max ha davvero esagerato.
Ordine d'arrivo
1. Nico Rosberg (GER/Mercedes) in 1h44:51.058
2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 14.113
3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 27.634
4. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 35.907
5. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 40.660
6. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 45.394
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 59.445
8. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1:00.151
9. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 1:01.109
10. Felipe Massa (BRA/Williams-Mercedes) a 1:05.873
11. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 1:11.138
12. Esteban Gutiérrez (MEX/Haas-Ferrari) a 1:13.877
13. Romain Grosjean (FRA/Haas-Ferrari) a 1:16.474
14. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1:27.097
15. Jolyon Palmer (GBR/Renault) à 1:33.165
16. Estéban Ocon (FRA/Manor-Mercedes) a un giro
17. Felipe Nasr (BRA/Sauber-Ferrari) a un giro
Classifica mondiale piloti
1. Lewis Hamilton (GBR) 232 pts
2. Nico Rosberg (GER) 223
3. Daniel Ricciardo (AUS) 151
4. Sebastian Vettel (GER) 128
5. Kimi Räikkönen (FIN) 124
6. Max Verstappen (NED) 115
7. Valtteri Bottas (FIN) 62
8. Sergio Pérez (MEX) 58
9. Nico Hülkenberg (GER) 45
10. Felipe Massa (BRA) 39
11. Fernando Alonso (ESP) 30
12. Carlos Sainz Jr (ESP) 30
13. Romain Grosjean (FRA) 28
14. Daniil Kvyat (RUS) 23
15. Jenson Button (GBR) 17
16. Kevin Magnussen (DEN) 6
17. Pascal Wehrlein (GER) 1
18. Stoffel Vandoorne (BEL) 1
Classifica mondiale Costruttori
1. Mercedes-AMG 455 pts
2. Red Bull 274
3. Ferrari 252
4. Force India 103
5. Williams 101
6. McLaren-Honda 48
7. Toro Rosso 45
8. Haas 28
9. Renault 6
10. Manor 1
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
L’ordine d’arrivo del Gran Premio di F1 di Monza
Gran Premio di Formula 1 di Monza, l’ordine d’arrivo:
1. Rosberg (Mercedes)
2. Hamilton (Mercedes)
3. Vettel (Ferrari)
4. Raikkonen (Ferrari)
5. Ricciardo (Red Bull)
6. Bottas (Williams)
7. Verstappen (Red Bull)
8. Peres (Force India)
9. Massa (Williams)
10. Hulkenberg (Force India)
11. Grosjean (Haas)
12. Button (McLaren)
13. Gutierrez (Haas)
14. Alonso (McLaren)
15. Sainz (Toro Rosso)
16. Ericsson (Sauber)
17. Magnussen (Renault)
18. Ocon (MRT)
1 Mercedes AMG Petronas F1 Team Mercedes Pirelli 498
2 Red Bull Racing TAG Heuer Pirelli 290
3 Scuderia Ferrari Ferrari Pirelli 279
4 Williams Martini Racing Mercedes Pirelli 111
5 Sahara Force India F1 Team Mercedes Pirelli 108
6 McLaren Honda Honda RA616H Pirelli 48
7 Scuderia Toro Rosso Ferrari Pirelli 45
8 Haas F1 Team Ferrari Pirelli 28
9 Renault Sport Formula One Team Renault R.E.16 Pirelli 6
10 Manor Marussia F1 Mercedes Pirelli 1
daily mail - il post.it
Ha vinto Rosberg, che nella classifica del Mondiale è ancora secondo, a due punti da Hamilton
Gran Premio di Formula 1 di Monza, l’ordine d’arrivo:
1. Rosberg (Mercedes)
2. Hamilton (Mercedes)
3. Vettel (Ferrari)
4. Raikkonen (Ferrari)
5. Ricciardo (Red Bull)
6. Bottas (Williams)
7. Verstappen (Red Bull)
8. Peres (Force India)
9. Massa (Williams)
10. Hulkenberg (Force India)
11. Grosjean (Haas)
12. Button (McLaren)
13. Gutierrez (Haas)
14. Alonso (McLaren)
15. Sainz (Toro Rosso)
16. Ericsson (Sauber)
17. Magnussen (Renault)
18. Ocon (MRT)
1 Mercedes AMG Petronas F1 Team Mercedes Pirelli 498
2 Red Bull Racing TAG Heuer Pirelli 290
3 Scuderia Ferrari Ferrari Pirelli 279
4 Williams Martini Racing Mercedes Pirelli 111
5 Sahara Force India F1 Team Mercedes Pirelli 108
6 McLaren Honda Honda RA616H Pirelli 48
7 Scuderia Toro Rosso Ferrari Pirelli 45
8 Haas F1 Team Ferrari Pirelli 28
9 Renault Sport Formula One Team Renault R.E.16 Pirelli 6
10 Manor Marussia F1 Mercedes Pirelli 1
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Non curante, ma non indifferente
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Re: Formula 1
F1 Monza, analisi della gara: anche stavolta decide la partenza
Hamilton scatta male e regala a Rosberg una gara in cui nemmeno le differenti strategie di gomme hanno fatto differenza
C'è da chiedersi se stiamo assistendo a gare di Formula 1 oppure di dragster, visto come ormai si decide tutto allo scatto in partenza. Stavolta a sbagliare allo spegnimento dei semafori è Lewis Hamilton, che scivolando sesto ha consegnato la gara a Nico Rosberg in un bel pacchetto regalo con tanto di fiocco. Del resto in precedenza i ruoli sono stati invertiti (vedi Hockenheim) per cui non si può nemmeno gettare troppo la croce addosso a chicchesia. Di fatto ciò almeno mantiene apertissima la lotta per il Mondiale.
Il pessimo scatto al via si è riflesso direttamente sulla prestazione finale anche di Max Verstappen ed Esteban Gutierrez, ma se non altro stavolta l'olandese non ha fatto manovre strane. Anzi con un'ottima entrata su Sergio Perez è stato fra i pochi a ravvivare la gara. Lo stesso per Daniel Ricciardo su Valtteri Bottas, a dimostrare come la stabilità della Red Bull sarà penalizzante in rettilineo (quando non in scia, almeno) ma poi permette delle belle staccate. A parte alcune (poche) altre belle lotte come quelle che hanno visto Fernando Alonso fra i protagonisti, ma solo 14° però alla fine, in assenza di safety car (neppure virtuali) e di incidenti, nemmeno le differenti strategie gommistiche sono servite a recuperare spettacolo.
Così quando Hamilton si è ritrovato secondo per i pit-stop Ferrari, non ha più avuto pensieri. La Mercedes ha sfruttato bene la tattica con una sola sosta, ma semplicemente perché più veloce. In una gara in cui la scelta migliore (ma non permessa) sarebbe stata quasi quasi quella di usare due set di Pirelli soft gialle (per quanto un po' "stretta" come giri possibili) qualsiasi altra strategia aveva pro e contro. Le gomme medie usate dalla Mercedes nel secondo stint non erano certo particolarmente performanti, ma la pur buona tattica adottata dalla Ferrari con due stint su supersoft e poi uno su soft non è servita nemmeno a dare spiragli di speranza. Una tattica simile ha del resto permesso a Ricciardo di sopravanzare Bottas che invece ha usato più gomme soft che supersoft. Peraltro, una strategia davvero aggressiva, quella su 1 soft + 1 supersoft adottata da Romain Grosjean con una Haas solitamente "brava" con le gomme, non ha portato a nulla più dell'11° posto: aveva perso davvero troppo negli ultimi giri prima del cambio.
Strano piuttosto che in questa occasione si siano visti parecchi cambi gomma con problemi e inconvenienti, dai meccanici che si scontrano fra loro nell'incrociare gomme vecchie e nuove, fino al problema di Alonso al quale il semaforino ai box non voleva dare il verde (ci ha pensato il meccanico con un inequivocabile gesto della mano). Ma pensiamo che tutto ciò dimostri come, quando contano i centesimi se non i millesimo, nulla possa essere banalizzato.
Formula 1 Monza, ragazze in verde nella marea Rossa
La particolare pista di Monza ha evidenziato nettamente i limiti soprattutto motoristici di certe monoposto, dalla McLaren alla Renault, comprendendo anche Sauber, Toro Rosso e Manor, che però ora potranno provare a rifarsi su tracciati più "normali" come il prossimo a Singapore. Da segnalare fra l'altro come Felipe Nasr non si porterà appresso penalità, grazie alla furbizia strategica del team. Infatti dopo il ritiro e la segnalazione di 10 secondi di penalità (più 2 punti licenza) per via dell'incidente alla prima variante con Jolyon Palmer, la Sauber ha deciso di ripristinare la monoposto e di rimandare in pista il brasiliano giusto per un giro, sufficiente a fargli scontare la sanzione.
autosprint
Hamilton scatta male e regala a Rosberg una gara in cui nemmeno le differenti strategie di gomme hanno fatto differenza
C'è da chiedersi se stiamo assistendo a gare di Formula 1 oppure di dragster, visto come ormai si decide tutto allo scatto in partenza. Stavolta a sbagliare allo spegnimento dei semafori è Lewis Hamilton, che scivolando sesto ha consegnato la gara a Nico Rosberg in un bel pacchetto regalo con tanto di fiocco. Del resto in precedenza i ruoli sono stati invertiti (vedi Hockenheim) per cui non si può nemmeno gettare troppo la croce addosso a chicchesia. Di fatto ciò almeno mantiene apertissima la lotta per il Mondiale.
Il pessimo scatto al via si è riflesso direttamente sulla prestazione finale anche di Max Verstappen ed Esteban Gutierrez, ma se non altro stavolta l'olandese non ha fatto manovre strane. Anzi con un'ottima entrata su Sergio Perez è stato fra i pochi a ravvivare la gara. Lo stesso per Daniel Ricciardo su Valtteri Bottas, a dimostrare come la stabilità della Red Bull sarà penalizzante in rettilineo (quando non in scia, almeno) ma poi permette delle belle staccate. A parte alcune (poche) altre belle lotte come quelle che hanno visto Fernando Alonso fra i protagonisti, ma solo 14° però alla fine, in assenza di safety car (neppure virtuali) e di incidenti, nemmeno le differenti strategie gommistiche sono servite a recuperare spettacolo.
Così quando Hamilton si è ritrovato secondo per i pit-stop Ferrari, non ha più avuto pensieri. La Mercedes ha sfruttato bene la tattica con una sola sosta, ma semplicemente perché più veloce. In una gara in cui la scelta migliore (ma non permessa) sarebbe stata quasi quasi quella di usare due set di Pirelli soft gialle (per quanto un po' "stretta" come giri possibili) qualsiasi altra strategia aveva pro e contro. Le gomme medie usate dalla Mercedes nel secondo stint non erano certo particolarmente performanti, ma la pur buona tattica adottata dalla Ferrari con due stint su supersoft e poi uno su soft non è servita nemmeno a dare spiragli di speranza. Una tattica simile ha del resto permesso a Ricciardo di sopravanzare Bottas che invece ha usato più gomme soft che supersoft. Peraltro, una strategia davvero aggressiva, quella su 1 soft + 1 supersoft adottata da Romain Grosjean con una Haas solitamente "brava" con le gomme, non ha portato a nulla più dell'11° posto: aveva perso davvero troppo negli ultimi giri prima del cambio.
Strano piuttosto che in questa occasione si siano visti parecchi cambi gomma con problemi e inconvenienti, dai meccanici che si scontrano fra loro nell'incrociare gomme vecchie e nuove, fino al problema di Alonso al quale il semaforino ai box non voleva dare il verde (ci ha pensato il meccanico con un inequivocabile gesto della mano). Ma pensiamo che tutto ciò dimostri come, quando contano i centesimi se non i millesimo, nulla possa essere banalizzato.
Formula 1 Monza, ragazze in verde nella marea Rossa
La particolare pista di Monza ha evidenziato nettamente i limiti soprattutto motoristici di certe monoposto, dalla McLaren alla Renault, comprendendo anche Sauber, Toro Rosso e Manor, che però ora potranno provare a rifarsi su tracciati più "normali" come il prossimo a Singapore. Da segnalare fra l'altro come Felipe Nasr non si porterà appresso penalità, grazie alla furbizia strategica del team. Infatti dopo il ritiro e la segnalazione di 10 secondi di penalità (più 2 punti licenza) per via dell'incidente alla prima variante con Jolyon Palmer, la Sauber ha deciso di ripristinare la monoposto e di rimandare in pista il brasiliano giusto per un giro, sufficiente a fargli scontare la sanzione.
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Re: Formula 1
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Non curante, ma non indifferente
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Re: Formula 1
F1, Gp di Singapore, Rosberg trionfa ma Vettel incanta con una rimonta show: da ultimo a quinto
Terzo Hamilton e giù dal podio per un soffio Raikkonen. Nico ora va in testa al mondiale con otto punti di vantaggio su Lewis
SINGAPORE - Terza vittoria consecutiva per Rosberg che così con la vittoria al Gp di Singapore si riprende la testa della classifica mondiale: più otto punti sull'odiato compagno di squadra Hamilton. Un bel bottino per il tedesco che inizia a mettere sotto pressione Lewis e che ci regala così un finale di mondiale più acceso del previsto. Certo, "acceso" per modo di dire: il mondiale rimane sempre una questione privata in casa Mercedes, ma è già qualcosa.
Gp di Singapore, le cose belle da salvare di questa gara
La rimonta di Vettel e la quasi vittoria di Ricciardo: lo spettacolo è stato tutto qui
SINGAPORE - Rieccola, la Formula Noia. Tornata prepotentemente dall’altra parte del mondo, a Singapore. Dove, a parte lo spettacolare incidente in partenza, in pieno rettilineo, tra Sainz e Hulkenberg, con quest’ultimo a farne le spese rischiando di farsi prendere in pieno anche da Verstappen manco fosse un film d’azione di Hollywood, onestamente s’è visto poco o niente. A parte un paio di cosette.
Di buono, la rimonta di Vettel che, da ultimo è risalito fino alla quinta posizione (+17), e poi le due illusioni: il podio di Raikkonen e la quasi vittoria di Ricciardo.
Il finlandese di Maranello aveva superato Hamilton, complice una frenata sbagliata (per colpa dei freni francesi della Carbon industrie), ma al successivo pit stop il campione del mondo oggi non più leader della classifica si è ripreso la terza posizione.
Invece l’australiano della Red Bull, Ricciardo, ha dato ossigeno al finale di una gara monologo di Rosberg, rosicchiando quasi tutto lo svantaggio dei venticinque secondi che aveva. Sembrava indiavolato, Ricciardo, capace di prendere tre secondi a giro al tedesco, ma è stato tradito dal terz’ultimo giro, più lento degli altri, ed è arrivato a vista dal nuovo capolista del mondiale senza poter tentare un attacco: ma solo quattro decimi di secondo li separavano.
La Ferrari salva l’onore, dopo il sabato deludente: quarto Raikkonen, quinto Vettel. Ma la Red Bull ha messo paura alla Mercedes, che ora diventa una variabile impazzita nel duello iridato tra Rosberg e Hamilton. Il tedesco ha guadagnato dieci punti sul rivale/partner di scuderia, ed ora è avanti di otto lunghezze grazie alle tre vittorie consecutive. Ha superato la crisi, Rosberg, e gira la patata bollente a Hamilton, a sei gran premi dalla fine.
E’ probabile che gli ultimi due gp asiatici, Malesia e Giappone, regalino indicazioni più preciso verso il finale di stagione.
Ordine d'arrivo
1. Nico Rosberg (GER/Mercedes) i 308,828 km in 1h55:48.950
2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 0.488
3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 8.038
4. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 10.219
5. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 27.694
6. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 1:11.197
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1:29.198
8. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1:51.062
9. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1:51.557
10. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 1:59.952
Classifica mondiale
1. Nico Rosberg (GER) 273 pts
2. Lewis Hamilton (GBR) 265
3. Daniel Ricciardo (AUS) 179
4. Sebastian Vettel (GER) 153
5. Kimi Räikkönen (FIN) 148
6. Max Verstappen (NED) 129
7. Valtteri Bottas (FIN) 70
8. Sergio Pérez (MEX) 66
9. Nico Hülkenberg (GER) 46
10. Felipe Massa (BRA) 41
11. Fernando Alonso (ESP) 36
12. Carlos Sainz Jr (ESP) 30
13. Romain Grosjean (FRA) 28
14. Daniil Kvyat (RUS) 25
15. Jenson Button (GBR) 17
16. Kevin Magnussen (DEN) 7
17. Pascal Wehrlein (GER) 1
18. Stoffel Vandoorne (BEL) 1
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes-AMG 538 pts
2. Red Bull 316
3. Ferrari 301
4. Force India 112
5. Williams 111
6. McLaren-Honda 54
7. Toro Rosso 47
8. Haas 28
9. Renault 7
10. Manor 1
la Repubblica
Terzo Hamilton e giù dal podio per un soffio Raikkonen. Nico ora va in testa al mondiale con otto punti di vantaggio su Lewis
SINGAPORE - Terza vittoria consecutiva per Rosberg che così con la vittoria al Gp di Singapore si riprende la testa della classifica mondiale: più otto punti sull'odiato compagno di squadra Hamilton. Un bel bottino per il tedesco che inizia a mettere sotto pressione Lewis e che ci regala così un finale di mondiale più acceso del previsto. Certo, "acceso" per modo di dire: il mondiale rimane sempre una questione privata in casa Mercedes, ma è già qualcosa.
Gp di Singapore, le cose belle da salvare di questa gara
La rimonta di Vettel e la quasi vittoria di Ricciardo: lo spettacolo è stato tutto qui
SINGAPORE - Rieccola, la Formula Noia. Tornata prepotentemente dall’altra parte del mondo, a Singapore. Dove, a parte lo spettacolare incidente in partenza, in pieno rettilineo, tra Sainz e Hulkenberg, con quest’ultimo a farne le spese rischiando di farsi prendere in pieno anche da Verstappen manco fosse un film d’azione di Hollywood, onestamente s’è visto poco o niente. A parte un paio di cosette.
Di buono, la rimonta di Vettel che, da ultimo è risalito fino alla quinta posizione (+17), e poi le due illusioni: il podio di Raikkonen e la quasi vittoria di Ricciardo.
Il finlandese di Maranello aveva superato Hamilton, complice una frenata sbagliata (per colpa dei freni francesi della Carbon industrie), ma al successivo pit stop il campione del mondo oggi non più leader della classifica si è ripreso la terza posizione.
Invece l’australiano della Red Bull, Ricciardo, ha dato ossigeno al finale di una gara monologo di Rosberg, rosicchiando quasi tutto lo svantaggio dei venticinque secondi che aveva. Sembrava indiavolato, Ricciardo, capace di prendere tre secondi a giro al tedesco, ma è stato tradito dal terz’ultimo giro, più lento degli altri, ed è arrivato a vista dal nuovo capolista del mondiale senza poter tentare un attacco: ma solo quattro decimi di secondo li separavano.
La Ferrari salva l’onore, dopo il sabato deludente: quarto Raikkonen, quinto Vettel. Ma la Red Bull ha messo paura alla Mercedes, che ora diventa una variabile impazzita nel duello iridato tra Rosberg e Hamilton. Il tedesco ha guadagnato dieci punti sul rivale/partner di scuderia, ed ora è avanti di otto lunghezze grazie alle tre vittorie consecutive. Ha superato la crisi, Rosberg, e gira la patata bollente a Hamilton, a sei gran premi dalla fine.
E’ probabile che gli ultimi due gp asiatici, Malesia e Giappone, regalino indicazioni più preciso verso il finale di stagione.
Ordine d'arrivo
1. Nico Rosberg (GER/Mercedes) i 308,828 km in 1h55:48.950
2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 0.488
3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 8.038
4. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 10.219
5. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 27.694
6. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 1:11.197
7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1:29.198
8. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1:51.062
9. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1:51.557
10. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 1:59.952
Classifica mondiale
1. Nico Rosberg (GER) 273 pts
2. Lewis Hamilton (GBR) 265
3. Daniel Ricciardo (AUS) 179
4. Sebastian Vettel (GER) 153
5. Kimi Räikkönen (FIN) 148
6. Max Verstappen (NED) 129
7. Valtteri Bottas (FIN) 70
8. Sergio Pérez (MEX) 66
9. Nico Hülkenberg (GER) 46
10. Felipe Massa (BRA) 41
11. Fernando Alonso (ESP) 36
12. Carlos Sainz Jr (ESP) 30
13. Romain Grosjean (FRA) 28
14. Daniil Kvyat (RUS) 25
15. Jenson Button (GBR) 17
16. Kevin Magnussen (DEN) 7
17. Pascal Wehrlein (GER) 1
18. Stoffel Vandoorne (BEL) 1
Classifica mondiale costruttori
1. Mercedes-AMG 538 pts
2. Red Bull 316
3. Ferrari 301
4. Force India 112
5. Williams 111
6. McLaren-Honda 54
7. Toro Rosso 47
8. Haas 28
9. Renault 7
10. Manor 1
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