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annika- C'è un pò di Divino in te!
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
Formula 1, GP Malesia 2017: vince Verstappen, super rimonta e botto finale per Vettel. Ma il suo cambio...
Seb parte in fondo al gruppo e alla fine 4°. Il ferrarista ha fatto una grande gara cercando in tutti i modi di limitare i danni. Dopo il traguardo tamponamento con Stroll, nessuna sanzione per l'episodio, ma una penalità potrebbe arrivare in Giappone per il cambio danneggiato. Trionfa Verstappen, seguito dalla Mercedes di Hamilton (che allunga in classifica, +34 punti) e dalla Red Bull di Ricciardo. Out Raikkonen per un problema tecnico al via
La Red Bull di Max Verstappen ha vinto il Gran Premio della Malesia. Seconda la Mercedes di Lewis Hamilton davanti alla Red Bull di Daniel Ricciardo. Quarta la Ferrari di Sebastian Vettel al termine di una super rimonta partita dall'ultimo posto in griglia. Quinta posizione nel Gran Premio della Malesia per la Mercedes di Bottas che ha preceduto la Force India di Perez e la McLaren di Vandoorne. Ottava la Williams di Stroll davanti al compagno di squadra Massa ed all'altra Force India di Ocon.
Tamponamento al traguardo
Incredibile tamponamento dopo il traguardo tra la Ferrari di Vettel e la Williams di Stroll. A farne le spese è stata soprattutto la Rossa del pilota tedesco completamente distrutta nella parte posteriore sinistra. Vettel, illeso, ha dovuto però chiedere un passaggio alla Sauber di Wehrlein per tornare ai box. L'episodio è finito sotto indagine da parte dei commissari della Fia che hanno deciso poi di non prendere provvedimenti in merito alla collisione tra i due piloti.
Cambio rotto, rischio penalità in Giappone
Dunque una leggerezza dei due, ma che potrebbe costare caro alla Ferrari e a Vettel. Il cambio della sua macchina si è infatti danneggiato nell'impatto, difficile recuperarlo, è già stato spedito a maranello per le verifiche, ma se fosse confermata la rottura vorrebbe dire cinque posizioni da scontare sulla griglia in Giappone. Il cambio deve durare sei gare e questa era solo la prima per vettel, si può sostituire solo se la macchina si ritira in gara. Vettel ha tagliato il traguardo e quindi è classificato, ma la sua macchina non è stata portata in parco chiuso, così come quelle che si ritirano e quindi la discussione è aperta. penalità o possibilità di sostituire il cambio senza doverne scontare? Non ci sono precedenti e bisogna solo aspettare come valuterà la situazione la Federazione.
Seb, comunque una gara super
Ha dato tutto, sorpasso dopo sorpasso, ha spinto dall’inizio alla fine. Rimonta favolosa di Vettel, partito dall'ultima casella in griglia chiudendo in quarta posizione, dietro a Ricciardo. Dopo un sabato sciagurato, per il cambio del motore e per il guaio tecnico che lo ha costretto ad uscire di scena a metà giro del Q1, a Seb non si poteva certamente chiedere di più. Amareggiato Kimi Raikkonen, secondo in griglia, ma che non ha preso parte alla gara per un problema tecnico che lo ha costretto al ritiro. Secondo Hamilton, che a 5 gare dal termine ha incremento il vantaggio su Vettel, ora lontano 34 punti.
La delusione di Kimi
Raikkonen non nasconde la propria amarezza per non aver potuto prendere il via nel Gran Premio della Malesia. "Non sappiamo quale sia stato il problema, chiaramente è stata una gande delusione, ma ormai non possiamo fare niente per cambiare le cose".
Hamilton: "Gara dura, complimenti a Verstappen"
Per Hamilton l'imperativo a 5 gare dal termine è solo uno: "Dobbiamo lavorare ancora tanto, le due Red Bull avevano un passo migliore del nostro, dobbiamo continuare a insistere, spingere al massimo per riuscire a confermarci nelle prossime tappe del Mondiale. La gara è stata molto dura, devo fare i complimenti a Max Verstappen". Infine, il saluto al pubblico, visto che il prossimo anno il Mondiale di F1 non tornerà in Malesia: "Ringrazio tutti per il sostegno dall'inizio alla fine, sono stati fantastici. Adoriamo girare su questo tracciato".
Fonte: SportSky
Seb parte in fondo al gruppo e alla fine 4°. Il ferrarista ha fatto una grande gara cercando in tutti i modi di limitare i danni. Dopo il traguardo tamponamento con Stroll, nessuna sanzione per l'episodio, ma una penalità potrebbe arrivare in Giappone per il cambio danneggiato. Trionfa Verstappen, seguito dalla Mercedes di Hamilton (che allunga in classifica, +34 punti) e dalla Red Bull di Ricciardo. Out Raikkonen per un problema tecnico al via
La Red Bull di Max Verstappen ha vinto il Gran Premio della Malesia. Seconda la Mercedes di Lewis Hamilton davanti alla Red Bull di Daniel Ricciardo. Quarta la Ferrari di Sebastian Vettel al termine di una super rimonta partita dall'ultimo posto in griglia. Quinta posizione nel Gran Premio della Malesia per la Mercedes di Bottas che ha preceduto la Force India di Perez e la McLaren di Vandoorne. Ottava la Williams di Stroll davanti al compagno di squadra Massa ed all'altra Force India di Ocon.
Tamponamento al traguardo
Incredibile tamponamento dopo il traguardo tra la Ferrari di Vettel e la Williams di Stroll. A farne le spese è stata soprattutto la Rossa del pilota tedesco completamente distrutta nella parte posteriore sinistra. Vettel, illeso, ha dovuto però chiedere un passaggio alla Sauber di Wehrlein per tornare ai box. L'episodio è finito sotto indagine da parte dei commissari della Fia che hanno deciso poi di non prendere provvedimenti in merito alla collisione tra i due piloti.
Cambio rotto, rischio penalità in Giappone
Dunque una leggerezza dei due, ma che potrebbe costare caro alla Ferrari e a Vettel. Il cambio della sua macchina si è infatti danneggiato nell'impatto, difficile recuperarlo, è già stato spedito a maranello per le verifiche, ma se fosse confermata la rottura vorrebbe dire cinque posizioni da scontare sulla griglia in Giappone. Il cambio deve durare sei gare e questa era solo la prima per vettel, si può sostituire solo se la macchina si ritira in gara. Vettel ha tagliato il traguardo e quindi è classificato, ma la sua macchina non è stata portata in parco chiuso, così come quelle che si ritirano e quindi la discussione è aperta. penalità o possibilità di sostituire il cambio senza doverne scontare? Non ci sono precedenti e bisogna solo aspettare come valuterà la situazione la Federazione.
Seb, comunque una gara super
Ha dato tutto, sorpasso dopo sorpasso, ha spinto dall’inizio alla fine. Rimonta favolosa di Vettel, partito dall'ultima casella in griglia chiudendo in quarta posizione, dietro a Ricciardo. Dopo un sabato sciagurato, per il cambio del motore e per il guaio tecnico che lo ha costretto ad uscire di scena a metà giro del Q1, a Seb non si poteva certamente chiedere di più. Amareggiato Kimi Raikkonen, secondo in griglia, ma che non ha preso parte alla gara per un problema tecnico che lo ha costretto al ritiro. Secondo Hamilton, che a 5 gare dal termine ha incremento il vantaggio su Vettel, ora lontano 34 punti.
La delusione di Kimi
Raikkonen non nasconde la propria amarezza per non aver potuto prendere il via nel Gran Premio della Malesia. "Non sappiamo quale sia stato il problema, chiaramente è stata una gande delusione, ma ormai non possiamo fare niente per cambiare le cose".
Hamilton: "Gara dura, complimenti a Verstappen"
Per Hamilton l'imperativo a 5 gare dal termine è solo uno: "Dobbiamo lavorare ancora tanto, le due Red Bull avevano un passo migliore del nostro, dobbiamo continuare a insistere, spingere al massimo per riuscire a confermarci nelle prossime tappe del Mondiale. La gara è stata molto dura, devo fare i complimenti a Max Verstappen". Infine, il saluto al pubblico, visto che il prossimo anno il Mondiale di F1 non tornerà in Malesia: "Ringrazio tutti per il sostegno dall'inizio alla fine, sono stati fantastici. Adoriamo girare su questo tracciato".
Fonte: SportSky
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Re: Formula 1
F1, Gp Usa: Hamilton vince, alla Mercedes il mondiale costruttori. Vettel secondo, Raikkonen terzo
(afp)
Il britannico si impone ad Austin precedendo le due Ferrari ed avvicinando ulteriormente la conquista matematica del titolo
AUSTIN - Alla luna piena di Lewis Hamilton manca solo un morso. Il britannico vince il Gp di Austin ma non gli basta per prendersi anche il mondiale: la Ferrari di Sebastian Vettel gli si è attaccata ai talloni quanto basta per mantenere aperta la battaglia. Terzo l'altro uomo in rosso, il finlandese Kimi Raikkon, che ha cacciato il connazionale della Mercedes dai giochi e poi si scansato per far passare il compagno. Una battaglia al vertice scombussolata dall'arrembaggio del 20enne della Red Bull Max Verstappene che partito con una penalità di 15 piazze, è risalito fino al terzo posto che gli è poi stato tolto per punizione: nel giro finale ha superato Kimi tagliandogli la strada (5 secondi e giù dal podio, quarto).
Sono adesso 66 i punti di vantaggio della Mercedes di Lewis sulla Rossa del tedesco. In Messico la prossima settimana serviranno appena 9 punti a Hamilton per fare festa, intanto la casa anglo tedesca mette in cascina il quarto titolo costruttori di fila (+151 di vantaggio sul Cavallino). "Continuiamo a lottare, l'ho sempre detto e questa gara ne è la dimostrazione. In Ferrari si combatterà fino all'ultima gara, fino all'ultimo giro e fino all'ultima curva, proprio come accaduto oggi". Il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene ripete quello che anche il presidente Sergio Marchionne ha detto arrivando ad Austin per poche ore, solo il tempo della gara e della diffusione della speranza: "Parlare del passato e analizzare le gare asiatiche risolve poco, il casino abbiamo cominciato a farlo da Monza. Ma abbiamo capito in gran parte quello che è successo, adesso è importante non ripetere gli errori e andare avanti. I ragazzi sono impegnati a vedere se riescono a recuperare, la possibilità di vincere il campionato c'è ancora, Seb ci crede. La cosa importante è dare il sostegno per andare avanti, non sarà facile, la probabilità dice che è meno del 50 per cento. Vettel ha avuto una macchina eccezionale dall'inizio della stagione poi un paio di disguidi per cui vanno distribuite equamente le colpe, in parte ai piloti, in parte alla Scuderia, che hanno causato questo ritardo: vediamo se riusciamo a recuperare il divario. La Mercedes sa che la Ferrari c'è, lo sanno e non si illudono".
Anche se Hamilton ha dimostrato a Austin di non avere alcuna ansia, neanche di prestazione. Ha dominato tutto il week end, ha preso la pole e anche quando è stato infilato in partenza da uno strepitoso Vettel che lo ha superato con uno scatto di reni, non si è lasciato intimidire, ha aspettato il momento opportuno (al sesto giro), ha spinto il bottone del gas e se ne è andato al comando. "E' stata una delle gare più divertenti dell'anno, l'ho presa con tranquillità, sapevo che potevo superare. Mi ha ricordato la gara del 2012, sono partito male al contrario di Sebastian. Sono riuscito a superarlo, sono questi i momenti per cui vivo. Pensavo che Vettel si difendesse di più, io lo avrei fatto...Nel complesso credo che la vittoria sia stata straordinaria, mi sono divertito molto grazie anche al vento, la macchina è stata fantastica, sembrava di stare nella galleria del vento. E' stato un fine settimana incredibile".
Quinta vittoria a Austin, sesta in carriera in America, la decima dell'anno. Gli basterà arrivare quinto in Messico domenica prossima per prendersi il suo quarto mondiale. Imprendibile Lewis, lo sa anche Vettel: "Sono partito piuttosto bene, ma non eravamo abbastanza veloci. Sentivo che le gomme hanno iniziato a calare già dopo quattro giri e Lewis è riuscito a chiudere il divario agilmente. E' arrivato in zona DRS velocemente e questo dimostra come oggi fosse più rapido di noi. Non è stato semplice vederlo, ho cercato di bloccarlo e forse avrei potuto fare di più, ma era così tanto più veloce che non avrebbe fatto alcuna differenza. E' deludente perdere il comando della gara quando sei in prima posizione, ma oggi la differenza di passo tra le due vetture era così grande che sarebbe stato impossibile vincere. Ho faticato un po', mi sono fermato per il cambio gomme abbastanza presto e mi sono avvicinato a lui dopo la sua sosta. Nel complesso, comunque, non è il risultato che avremmo voluto".
Un risultato che invece è sembrato già scritto sulle ali di Hamilton. La sua giornata è iniziata e finita con la benedizione di Usain Bolt. Lo sprinter giamaicano, ritiratosi dopo i mondiali di Londra della scorsa estate, ha fatto un giro su una Mercedes Gt prima della gara con Lewis come driver, poi ha dato il via alla gara, infine si è improvvisato intervistatore sul podio in una cornice molto american show: tappeti rossi per l'ingresso dei piloti sul palcoscenico, i filmati in slow motion dei cowboy della F1 (e Alonso con cappello a falde larghe in tono), il presentatore della boxe Michael Buffer in smoking bianco luccicante e microfono vintage anni '50, Bill Clinton molto ingrigito con completo tristemente marroncino e camicia a quadretti che si prodiga a stringere mani, Michael Douglas coi cuffioni dentro il box della McLaren, paracadutisti lanciati nel vuoto con paracadute bianco rosso blu e sventolanti bandiera a stelle e strisce, frotte di cheer leaders molto svestite per non rinunciare alla cifra simpaticamente pacchiana del paese ospitante. Ma alla fine, sotto la scorza patinata dello spettacolo, è sbucata la verità: un'altra volta, l'imprendibile è Hamilton.la repubblica.it
(afp)
Il britannico si impone ad Austin precedendo le due Ferrari ed avvicinando ulteriormente la conquista matematica del titolo
AUSTIN - Alla luna piena di Lewis Hamilton manca solo un morso. Il britannico vince il Gp di Austin ma non gli basta per prendersi anche il mondiale: la Ferrari di Sebastian Vettel gli si è attaccata ai talloni quanto basta per mantenere aperta la battaglia. Terzo l'altro uomo in rosso, il finlandese Kimi Raikkon, che ha cacciato il connazionale della Mercedes dai giochi e poi si scansato per far passare il compagno. Una battaglia al vertice scombussolata dall'arrembaggio del 20enne della Red Bull Max Verstappene che partito con una penalità di 15 piazze, è risalito fino al terzo posto che gli è poi stato tolto per punizione: nel giro finale ha superato Kimi tagliandogli la strada (5 secondi e giù dal podio, quarto).
Sono adesso 66 i punti di vantaggio della Mercedes di Lewis sulla Rossa del tedesco. In Messico la prossima settimana serviranno appena 9 punti a Hamilton per fare festa, intanto la casa anglo tedesca mette in cascina il quarto titolo costruttori di fila (+151 di vantaggio sul Cavallino). "Continuiamo a lottare, l'ho sempre detto e questa gara ne è la dimostrazione. In Ferrari si combatterà fino all'ultima gara, fino all'ultimo giro e fino all'ultima curva, proprio come accaduto oggi". Il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene ripete quello che anche il presidente Sergio Marchionne ha detto arrivando ad Austin per poche ore, solo il tempo della gara e della diffusione della speranza: "Parlare del passato e analizzare le gare asiatiche risolve poco, il casino abbiamo cominciato a farlo da Monza. Ma abbiamo capito in gran parte quello che è successo, adesso è importante non ripetere gli errori e andare avanti. I ragazzi sono impegnati a vedere se riescono a recuperare, la possibilità di vincere il campionato c'è ancora, Seb ci crede. La cosa importante è dare il sostegno per andare avanti, non sarà facile, la probabilità dice che è meno del 50 per cento. Vettel ha avuto una macchina eccezionale dall'inizio della stagione poi un paio di disguidi per cui vanno distribuite equamente le colpe, in parte ai piloti, in parte alla Scuderia, che hanno causato questo ritardo: vediamo se riusciamo a recuperare il divario. La Mercedes sa che la Ferrari c'è, lo sanno e non si illudono".
Anche se Hamilton ha dimostrato a Austin di non avere alcuna ansia, neanche di prestazione. Ha dominato tutto il week end, ha preso la pole e anche quando è stato infilato in partenza da uno strepitoso Vettel che lo ha superato con uno scatto di reni, non si è lasciato intimidire, ha aspettato il momento opportuno (al sesto giro), ha spinto il bottone del gas e se ne è andato al comando. "E' stata una delle gare più divertenti dell'anno, l'ho presa con tranquillità, sapevo che potevo superare. Mi ha ricordato la gara del 2012, sono partito male al contrario di Sebastian. Sono riuscito a superarlo, sono questi i momenti per cui vivo. Pensavo che Vettel si difendesse di più, io lo avrei fatto...Nel complesso credo che la vittoria sia stata straordinaria, mi sono divertito molto grazie anche al vento, la macchina è stata fantastica, sembrava di stare nella galleria del vento. E' stato un fine settimana incredibile".
Quinta vittoria a Austin, sesta in carriera in America, la decima dell'anno. Gli basterà arrivare quinto in Messico domenica prossima per prendersi il suo quarto mondiale. Imprendibile Lewis, lo sa anche Vettel: "Sono partito piuttosto bene, ma non eravamo abbastanza veloci. Sentivo che le gomme hanno iniziato a calare già dopo quattro giri e Lewis è riuscito a chiudere il divario agilmente. E' arrivato in zona DRS velocemente e questo dimostra come oggi fosse più rapido di noi. Non è stato semplice vederlo, ho cercato di bloccarlo e forse avrei potuto fare di più, ma era così tanto più veloce che non avrebbe fatto alcuna differenza. E' deludente perdere il comando della gara quando sei in prima posizione, ma oggi la differenza di passo tra le due vetture era così grande che sarebbe stato impossibile vincere. Ho faticato un po', mi sono fermato per il cambio gomme abbastanza presto e mi sono avvicinato a lui dopo la sua sosta. Nel complesso, comunque, non è il risultato che avremmo voluto".
Un risultato che invece è sembrato già scritto sulle ali di Hamilton. La sua giornata è iniziata e finita con la benedizione di Usain Bolt. Lo sprinter giamaicano, ritiratosi dopo i mondiali di Londra della scorsa estate, ha fatto un giro su una Mercedes Gt prima della gara con Lewis come driver, poi ha dato il via alla gara, infine si è improvvisato intervistatore sul podio in una cornice molto american show: tappeti rossi per l'ingresso dei piloti sul palcoscenico, i filmati in slow motion dei cowboy della F1 (e Alonso con cappello a falde larghe in tono), il presentatore della boxe Michael Buffer in smoking bianco luccicante e microfono vintage anni '50, Bill Clinton molto ingrigito con completo tristemente marroncino e camicia a quadretti che si prodiga a stringere mani, Michael Douglas coi cuffioni dentro il box della McLaren, paracadutisti lanciati nel vuoto con paracadute bianco rosso blu e sventolanti bandiera a stelle e strisce, frotte di cheer leaders molto svestite per non rinunciare alla cifra simpaticamente pacchiana del paese ospitante. Ma alla fine, sotto la scorza patinata dello spettacolo, è sbucata la verità: un'altra volta, l'imprendibile è Hamilton.la repubblica.it
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Re: Formula 1
F1, Messico: Hamilton campione del Mondo, a Vettel non riesce la rimonta
La gara è stata condizionata dal contatto alla partenza tra i due rivali per il titolo mondiale, costretti entrambi a fermarsi ai box nel corso del primo giro lasciando pista libera all'imprendibile Red Bull di Verstappen che vince il Gp del Messico
CITTA' DEL MESSICO - Lewis Hamilton campione del mondo per la quarta volta nel Gp dei pasticci. Gli basta un nono posto a Città del Messico per fregiarsi di una quantità di titoli che solo pochi hanno in bacheca: come lui solo Alain Prost e Sebastian Vettel. Meglio di loro tre, solo Michael Schumacher (7 iridi) e Juan Manuel Fangio (5). Solo quarto Sebastian Vettel che ha cercato di infilzare una clamorosa rimonta fino al secondo posto che avrebbe potuto rimandare la festa al rivale della Mercedes: invece dopo essere finito all'inferno dopo il contatto al via con Lewis, non può l'impossibile.
Hamilton finisce il suo anno in anticipo, a due gare dal termine del campionato, irraggiungibile a +56 punti su Seb. "Non mi sembra reale. Ringrazio tutti quelli che sono venuti qui a supportarmi. Sono stati cinque anni incredibili in Mercedes, sono orgoglioso di far parte di questa storia. Non è stata la gara che avrei voluto, ma non ho mollato fino alla fine. Sono grato per questo giorno e lo dedico alla mia famiglia, al mio team e a dio".
Vince il rampante Max Verstappen, 20 anni, reduce dalle polemiche del fine settimana scorso ad Austin dove non è stato fatto salire sul podio (5 secondi di penalità) perché colpevole di aver tagliato la strada a Raikkonen nel giro finale. Terzo successo in carriera per il pilota della Red Bull, davanti alla Mercedes di Valtteri Bottas e alla Ferrari di Kimi Raikkonen, nella gara che tutti hanno guardato per capire cosa sarebbe accaduto alle sue spalle.
Ed è accaduto di tutto, subito, al via, con la partenza perfetta in trittico di Vettel, Verstappen, Hamilton. Ma subito in curva 1 il giovane olandese scavalca la Ferrari, i due si strusciano le gomme, nel tornante successivo Seb tocca con l'ala anteriore la posteriore sinistra del britannico, e la fora. I due acerrimi rivali ai box. Lewis: "Seb mi ha colpito di proposito?", "Non ne siamo sicuri". Incidente di gara, verrà giudicato. Lottano nelle retrovie, mentre di lì a poco Verstappen doppia Ham.
Non basta la virtual safety car entrata (al 32°) per Hartley fuori pista per rallentare Vertsappen che vola con le ali: Vettel infila giri col record, sale settimo e viaggia verso l'infinito. Quando passa Ocon (al 58°) ed è finalmente quarto, Seb chiede ai box quanto gli manca per raggiungere il compagno Raikkonen per farsi fare posto. "26 secondi" gli rispondono, e lui sa che l'impresa fin lì compiuta può fare appello solo a qualche miracolo e infatti replica con un angosciato "Oh mamma mia".
La mamma di Hamilton è invece ai box Mercedes. Applaude al figlio campione per la quarta volta, lui risponde: "Ora sono fra i più grandi di sempre? Onestamente mi sembra surreale, ero indietro di 40 secondi però non ho mai ceduto. Ho sempre pescato nel mio cuore la forza per andare avanti fino alla fine. Ho cercato con tutto me stesso di rimontare. Viva il Messico! Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti qui per sostenerci, hanno reso questo week end speciale, i fans messicani sono i migliori del mondo creano un'atmosfera incredibile". Scende dalla sua Freccia d'argento, corre piedi sulla pista con la bandiera inglese sulle spalle. Un uomo coi suoi piedi ancora una volta sul mondo.
"Con quattro titoli mondiali ora sono fra i più grandi di sempre? Onestamente mi sembra surreale anche se oggi non è stata la gara che volevo, ero indietro di 40 secondi però non ho mai ceduto. Non ho mai mollato, ho sempre pescato nel mio cuore la forza per andare avanti fino alla fine - il commento a caldo di Lewis Hamilton -. La gara non è andata come avrei voluto, non so bene cosa sia successo all'inizio. Poi ho cercato con tutto me stesso di rimontare - ha aggiunto il pilota britannico più vincente di sempre -. Viva il Messico! Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti qui per sostenerci, hanno reso questo week end speciale, i fans messicani sono i migliori del mondo creano un'atmosfera incredibile". Poi Hamilton ha dato sfogo alla sua gioia mettendosi a correre, questa volta con le proprie gambe, lungo il circuito, mentre agitava la bandiera britannica che teneva in mano.la repubblica.it
La gara è stata condizionata dal contatto alla partenza tra i due rivali per il titolo mondiale, costretti entrambi a fermarsi ai box nel corso del primo giro lasciando pista libera all'imprendibile Red Bull di Verstappen che vince il Gp del Messico
CITTA' DEL MESSICO - Lewis Hamilton campione del mondo per la quarta volta nel Gp dei pasticci. Gli basta un nono posto a Città del Messico per fregiarsi di una quantità di titoli che solo pochi hanno in bacheca: come lui solo Alain Prost e Sebastian Vettel. Meglio di loro tre, solo Michael Schumacher (7 iridi) e Juan Manuel Fangio (5). Solo quarto Sebastian Vettel che ha cercato di infilzare una clamorosa rimonta fino al secondo posto che avrebbe potuto rimandare la festa al rivale della Mercedes: invece dopo essere finito all'inferno dopo il contatto al via con Lewis, non può l'impossibile.
Hamilton finisce il suo anno in anticipo, a due gare dal termine del campionato, irraggiungibile a +56 punti su Seb. "Non mi sembra reale. Ringrazio tutti quelli che sono venuti qui a supportarmi. Sono stati cinque anni incredibili in Mercedes, sono orgoglioso di far parte di questa storia. Non è stata la gara che avrei voluto, ma non ho mollato fino alla fine. Sono grato per questo giorno e lo dedico alla mia famiglia, al mio team e a dio".
Vince il rampante Max Verstappen, 20 anni, reduce dalle polemiche del fine settimana scorso ad Austin dove non è stato fatto salire sul podio (5 secondi di penalità) perché colpevole di aver tagliato la strada a Raikkonen nel giro finale. Terzo successo in carriera per il pilota della Red Bull, davanti alla Mercedes di Valtteri Bottas e alla Ferrari di Kimi Raikkonen, nella gara che tutti hanno guardato per capire cosa sarebbe accaduto alle sue spalle.
Ed è accaduto di tutto, subito, al via, con la partenza perfetta in trittico di Vettel, Verstappen, Hamilton. Ma subito in curva 1 il giovane olandese scavalca la Ferrari, i due si strusciano le gomme, nel tornante successivo Seb tocca con l'ala anteriore la posteriore sinistra del britannico, e la fora. I due acerrimi rivali ai box. Lewis: "Seb mi ha colpito di proposito?", "Non ne siamo sicuri". Incidente di gara, verrà giudicato. Lottano nelle retrovie, mentre di lì a poco Verstappen doppia Ham.
Non basta la virtual safety car entrata (al 32°) per Hartley fuori pista per rallentare Vertsappen che vola con le ali: Vettel infila giri col record, sale settimo e viaggia verso l'infinito. Quando passa Ocon (al 58°) ed è finalmente quarto, Seb chiede ai box quanto gli manca per raggiungere il compagno Raikkonen per farsi fare posto. "26 secondi" gli rispondono, e lui sa che l'impresa fin lì compiuta può fare appello solo a qualche miracolo e infatti replica con un angosciato "Oh mamma mia".
La mamma di Hamilton è invece ai box Mercedes. Applaude al figlio campione per la quarta volta, lui risponde: "Ora sono fra i più grandi di sempre? Onestamente mi sembra surreale, ero indietro di 40 secondi però non ho mai ceduto. Ho sempre pescato nel mio cuore la forza per andare avanti fino alla fine. Ho cercato con tutto me stesso di rimontare. Viva il Messico! Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti qui per sostenerci, hanno reso questo week end speciale, i fans messicani sono i migliori del mondo creano un'atmosfera incredibile". Scende dalla sua Freccia d'argento, corre piedi sulla pista con la bandiera inglese sulle spalle. Un uomo coi suoi piedi ancora una volta sul mondo.
"Con quattro titoli mondiali ora sono fra i più grandi di sempre? Onestamente mi sembra surreale anche se oggi non è stata la gara che volevo, ero indietro di 40 secondi però non ho mai ceduto. Non ho mai mollato, ho sempre pescato nel mio cuore la forza per andare avanti fino alla fine - il commento a caldo di Lewis Hamilton -. La gara non è andata come avrei voluto, non so bene cosa sia successo all'inizio. Poi ho cercato con tutto me stesso di rimontare - ha aggiunto il pilota britannico più vincente di sempre -. Viva il Messico! Voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti qui per sostenerci, hanno reso questo week end speciale, i fans messicani sono i migliori del mondo creano un'atmosfera incredibile". Poi Hamilton ha dato sfogo alla sua gioia mettendosi a correre, questa volta con le proprie gambe, lungo il circuito, mentre agitava la bandiera britannica che teneva in mano.la repubblica.it
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Re: Formula 1
Formula 1, GP Brasile 2017: vince Vettel! Super rimonta di Hamilton, da ultimo a quarto
Trionfo del tedesco della Ferrari davanti alla Mercedes di Bottas (scatto dalla pole) e all'altra Rossa di Raikkonen. Grande rimonta del neo campione del mondo Hamilton: 4° dopo essere partito dalla pitlane per l'incidente di sabato all'inizio del Q1
Sebastian Vettel ha vinto il GP del Brasile, 19esima e penultima gara del Mondiale 2017. Secondo Bottas su Mercedes, terza l’altra Ferrari di Raikkonen. Hamilton, già campione del mondo, ha chiuso quarto dopo essere scattato dalla pitlane (sabato incidente nelle qualifiche). Una rimonta favolosa, da autentico fuoriclasse. Altra grande impresa quella di Ricciardo (Red Bull), scattato 14esimo per una penalità e 6° al traguardo. Gara terminata anzitempo per Ocon (prima volta in questo campionato), Magnussen , Vandoorne e Hartley (altri problemi al motore Renault montato dalla Roro Rosso). Per Vettel quella d'Interlagos è la quinta vittoria stagionale. Un'autentica cavalcata. Non potendosi prendere il titolo mondiale, ormai appannaggio di Lewis Hamilton, la Ferrari si è presa almeno la soddisfazione parziale di vincere in Brasile. A vincere, e a dire che "è stata dopo una sensazione di sollievo dopo settimane dure", dopo aver sottolineato di aver dato tutto, è stato Sebastian Vettel che, girandola dei pit stop a parte, è stato praticamente sempre in testa, dopo che in partenza, dalla prima fila, aveva 'bruciato' la Mercedes di Valtteri Bottas, che partiva in pole position. Dietro loro, come detto, Raikkonen, che il terzo posto lo ha mantenuto anche sul traguardo.
I tempi dei primi 10 al traguardo
1. Sebastian Vettel (Ger/Ferrari) 1h31'26"262; 2. Valtteri Bottas (Fin/Mercedes) a 2"762; 3. Kimi Raikkonen (Fin/Ferrari) a 4"600; 4. Lewis Hamilton (Gbr/Mercedes) a 5"468; 5. Max Verstappen (Ola/Red Bull) a 32"940; 6. Daniel Ricciardo (Aus/Red Bull) a 48"691; 7. Felipe Massa (Bra/Williams) a 1'08"882; 8. Fernando Alonso (Spa/McLaren) a 1'09"363; 9. Sebastian Perez (Mex/Force India) a 1'9"500; 10. Nikolas Hulkenberg (Ger/Renault) a un giro.
Ferrari perfetta
Insomma oggi per le Rosse e' stata una giornata senza errori, e i risultati si sono visti, con il 47/o successo in carriera (il terzo in Brasile) del tedesco e il 'bronzo' del finlandese. "Sono felice per me stesso ma soprattutto per coloro che lavorano con me e la gente della Ferrari - ha detto Vettel -. Abbiamo lavorato duro per arrivare dove siamo oggi". Visibilmente deluso Bottas: "avevo un solo obiettivo, che era vincere qui, e non l'ho centrato. Quindi non posso essere soddisfatto. La verità è che non sono mai riuscito a mettere Seb (Vettel n.d.r.) sotto pressione".
Lewis, che rimonta!
A movimentare la gara ha pensato Hamilton, con una rimonta show che e' stata un'altra dimostrazione di classe, al punto da far urlare i telecronisti brasiliani secondo i quali il britannico stava "pilotando un'astronave". Ad un certo momento Hamilton, che ancora non era rientrato ai box al contrario dei colleghi, si e' ritrovato perfino al comando, lui che era partito in ultima posizione dopo essere andato fuori pista nelle qualifiche, e quando e' stato costretto a fermarsi, dopo 43 giri per un pit stop durato appena due secondi per mettere i pneumatici supermorbidi, e' poi rientrato in quinta posizione. Poco dopo ne ha guadagnata una superando Verstappen con una prodezza che ha fatto impazzire i tifosi, e poi si e' ritrovato a duellare con Raikkonen per la terza piazza, senza peraltro riuscire a compiere l'ennesimo sorpasso della sua ottima gara.
L'ultimo GP di casa di Massa
Ad emozionare i brasiliani ha pensato anche, e non poteva essere altrimenti, l'idolo di casa Felipe Massaal suo ultimo gran premio in patria, che alla fine, dopo essersi piazzato settimo, e' stato salutato dalla torcida come se avesse vinto, e dopo la premiazione ufficiale dei primi tre e' stato fatto salire sul gradino piu' alto del podio per salutare la gente che lo stava acclamando. Emozionante il saluto via radio, mentre tagliava il traguardo, del figlio Felipinho: "papa', sono molto orgoglioso di te".
sky sport.it
Trionfo del tedesco della Ferrari davanti alla Mercedes di Bottas (scatto dalla pole) e all'altra Rossa di Raikkonen. Grande rimonta del neo campione del mondo Hamilton: 4° dopo essere partito dalla pitlane per l'incidente di sabato all'inizio del Q1
Sebastian Vettel ha vinto il GP del Brasile, 19esima e penultima gara del Mondiale 2017. Secondo Bottas su Mercedes, terza l’altra Ferrari di Raikkonen. Hamilton, già campione del mondo, ha chiuso quarto dopo essere scattato dalla pitlane (sabato incidente nelle qualifiche). Una rimonta favolosa, da autentico fuoriclasse. Altra grande impresa quella di Ricciardo (Red Bull), scattato 14esimo per una penalità e 6° al traguardo. Gara terminata anzitempo per Ocon (prima volta in questo campionato), Magnussen , Vandoorne e Hartley (altri problemi al motore Renault montato dalla Roro Rosso). Per Vettel quella d'Interlagos è la quinta vittoria stagionale. Un'autentica cavalcata. Non potendosi prendere il titolo mondiale, ormai appannaggio di Lewis Hamilton, la Ferrari si è presa almeno la soddisfazione parziale di vincere in Brasile. A vincere, e a dire che "è stata dopo una sensazione di sollievo dopo settimane dure", dopo aver sottolineato di aver dato tutto, è stato Sebastian Vettel che, girandola dei pit stop a parte, è stato praticamente sempre in testa, dopo che in partenza, dalla prima fila, aveva 'bruciato' la Mercedes di Valtteri Bottas, che partiva in pole position. Dietro loro, come detto, Raikkonen, che il terzo posto lo ha mantenuto anche sul traguardo.
I tempi dei primi 10 al traguardo
1. Sebastian Vettel (Ger/Ferrari) 1h31'26"262; 2. Valtteri Bottas (Fin/Mercedes) a 2"762; 3. Kimi Raikkonen (Fin/Ferrari) a 4"600; 4. Lewis Hamilton (Gbr/Mercedes) a 5"468; 5. Max Verstappen (Ola/Red Bull) a 32"940; 6. Daniel Ricciardo (Aus/Red Bull) a 48"691; 7. Felipe Massa (Bra/Williams) a 1'08"882; 8. Fernando Alonso (Spa/McLaren) a 1'09"363; 9. Sebastian Perez (Mex/Force India) a 1'9"500; 10. Nikolas Hulkenberg (Ger/Renault) a un giro.
Ferrari perfetta
Insomma oggi per le Rosse e' stata una giornata senza errori, e i risultati si sono visti, con il 47/o successo in carriera (il terzo in Brasile) del tedesco e il 'bronzo' del finlandese. "Sono felice per me stesso ma soprattutto per coloro che lavorano con me e la gente della Ferrari - ha detto Vettel -. Abbiamo lavorato duro per arrivare dove siamo oggi". Visibilmente deluso Bottas: "avevo un solo obiettivo, che era vincere qui, e non l'ho centrato. Quindi non posso essere soddisfatto. La verità è che non sono mai riuscito a mettere Seb (Vettel n.d.r.) sotto pressione".
Lewis, che rimonta!
A movimentare la gara ha pensato Hamilton, con una rimonta show che e' stata un'altra dimostrazione di classe, al punto da far urlare i telecronisti brasiliani secondo i quali il britannico stava "pilotando un'astronave". Ad un certo momento Hamilton, che ancora non era rientrato ai box al contrario dei colleghi, si e' ritrovato perfino al comando, lui che era partito in ultima posizione dopo essere andato fuori pista nelle qualifiche, e quando e' stato costretto a fermarsi, dopo 43 giri per un pit stop durato appena due secondi per mettere i pneumatici supermorbidi, e' poi rientrato in quinta posizione. Poco dopo ne ha guadagnata una superando Verstappen con una prodezza che ha fatto impazzire i tifosi, e poi si e' ritrovato a duellare con Raikkonen per la terza piazza, senza peraltro riuscire a compiere l'ennesimo sorpasso della sua ottima gara.
L'ultimo GP di casa di Massa
Ad emozionare i brasiliani ha pensato anche, e non poteva essere altrimenti, l'idolo di casa Felipe Massaal suo ultimo gran premio in patria, che alla fine, dopo essersi piazzato settimo, e' stato salutato dalla torcida come se avesse vinto, e dopo la premiazione ufficiale dei primi tre e' stato fatto salire sul gradino piu' alto del podio per salutare la gente che lo stava acclamando. Emozionante il saluto via radio, mentre tagliava il traguardo, del figlio Felipinho: "papa', sono molto orgoglioso di te".
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
Le foto dell’Alfa Romeo che correrà in Formula 1
Il 2 dicembre è stata presentata l’auto che l’anno prossimo correrà nel Mondiale di Formula 1 per la nuova scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team. L’auto è stata presentata al Museo Storico Alfa Romeo di Arese, in provincia di Milano ed è il frutto di una collaborazione tra la casa automobilistica italiana e la scuderia svizzera. Sergio Marchionne, CEO del gruppo FCA, ha detto che «si tratta di un evento storico e importante per il nostro brand e per tutto il mondo della Formula 1». I piloti dell’Alfa Romeo Sauber F1 Team saranno lo svedese Marcus Ericsson e il monegasco Charles Leclerc; l’italiano Antonio Giovinazzi farà invece il collaudatore.
Alla presentazione c’erano anche Jean Todt (presidente della FIA, Federazione Internazionale dell’Automobile) e Chasey Carey, capo della Formula 1. Sulle nuove auto, alle quali mancano ancora gli sponsor, è ben visibile il logo Alfa Romeo.il Post
È stata presentata ieri, a guidarla saranno Marcus Ericsson e Charles Leclerc
Il 2 dicembre è stata presentata l’auto che l’anno prossimo correrà nel Mondiale di Formula 1 per la nuova scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team. L’auto è stata presentata al Museo Storico Alfa Romeo di Arese, in provincia di Milano ed è il frutto di una collaborazione tra la casa automobilistica italiana e la scuderia svizzera. Sergio Marchionne, CEO del gruppo FCA, ha detto che «si tratta di un evento storico e importante per il nostro brand e per tutto il mondo della Formula 1». I piloti dell’Alfa Romeo Sauber F1 Team saranno lo svedese Marcus Ericsson e il monegasco Charles Leclerc; l’italiano Antonio Giovinazzi farà invece il collaudatore.
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Re: Formula 1
F1, GP Australia 2018: vince Vettel. Terzo Raikkonen
Sebastian Vettel vince il Gran Premio d'Australia 2018 davanti a Lewis Hamilton e a Kimi Raikkonen
La stagione 2018 di Formula 1 si apre con un successo della Ferrari: ad imporsi nel Gran Premio d’Australia, atto iniziale di questo campionato, è stato Sebastian Vettel. Quella a Melbourne è la quarantottesima vittoria in carriera e la terza down under per il pilota tedesco. Con questo acuto, Vettel raggiunge Alain Prost nella classifica dei piloti di maggior successo della storia. Vettel ha preceduto Lewis Hamilton, della Mercedes, e il compagno di squadra, Kimi Raikkonen. Vettel oggi ha poi colto il centesimo podio in F1.
Vettel, terzo dopo lo start, ha tenuto un ritmo vicino a quello di Hamilton nel primo stint, ma non veloce quanto quello di Raikkonen. Vettel ha allungato il suo primo stint rispetto ad Hamilton e Raikkonen; una scelta, questa, rivelatasi provvidenziale. A metà gara, infatti, è arrivato il colpo di fortuna (e di strategia azzeccata): Vettel ha approfittato del regime di Virtual Safety Car per montare le soft e rientrare davanti ad Hamilton. La ripartenza dopo l’uscita dalla pista della Safety Car ha visto Vettel mantenere la posizione guadagnata. Nonostante il pressing di Hamilton, Vettel è riuscito a restare saldamente al comando. Cruciale è stata la sua prontezza di riflessi nell'inserire il limitatore all'ultimo all'ingresso dei box.
Hamilton ha preso la testa della corsa allo start, riuscendo a resistere al pressing di un arrembante Raikkonen, che ha tentato di sopravanzarlo in curva 1 all’esterno, senza riuscirvi. Hamilton è riuscito ad allungare leggermente sul finlandese della Ferrari intorno al decimo giro. L’inglese è rientrato ai box al termine del giro numero 19: la scelta a livello di compound è ricaduta sulle soft. Hamilton si è mostrato subito molto più rapido di Raikkonen con la mescola più dura scelta da Pirelli per l’Australia, ma, durante il regime di Virtual Safety Car causato dal ritiro di Grosjean, Vettel ha effettuato una sosta abbastanza veloce da consentirgli di stare davanti all’inglese. I tentativi di Hamilton di avvicinarsi a Vettel per provare il sorpasso non sono andati a buon fine; a fine gara, l’inglese ha accusato problemi che lo hanno rallentato considerevolmente.
Raikkonen si è mostrato aggressivo sin dall’inizio: il finlandese ha cercato di infilare Hamilton in curva 1 allo start, senza però riuscire nell’intento. Il campione del mondo 2007 è rimasto alle calcagna dell’inglese nella prima fase della corsa, mostrando un passo gara simile a quello del pilota della Mercedes. Raikkonen ha effettuato la sua sosta al termine del giro numero 18 per montare gomme soft; il finlandese è rientrato in pista alle spalle di Vettel. Nel suo secondo stint, Raikkonen ha perso verve, e non solo non è riuscito a mantenere il ritmo di Vettel e Hamilton, ma si è visto avvicinare da Ricciardo.
Quarta posizione per Daniel Ricciardo, della Red Bull. Ricciardo, autore di un sorpasso di forza su Hulkenberg per la settima posizione ad inizio gara, non si è perso d’animo nella ricerca del primo podio in carriera in casa. Ricciardo, avvantaggiato dalla sosta in regime di Virtual Safety Car, si è portato in pressing su Raikkonen intorno al quarantesimo giro, senza però riuscire nell'intento.
Così come Ricciardo, anche Fernando Alonso ha effettuato la propria sosta in regime di Virtual Safety Car: l’asturiano ha così guadagnato terreno, installandosi nella top five. Alonso ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull. Verstappen, scattato con le supersoft, è stato beffato da Magnussen allo start: il danese gli ha strappato la quarta piazza alle spalle delle Ferrari. Nel corso del nono giro, l’olandese è finito in testacoda – segno, questo, di un bilanciamento non ottimale della sua RB14 - ed è precipitato in ottava posizione.
Nico Hulkenberg, della Renault, ha chiuso la corsa in settima posizione, davanti a Valtteri Bottas, della Mercedes. Completano la top ten Stoffel Vandoorne, in forza alla McLaren, e il compagno di squadra di Hulkenberg, Carlos Sainz. Undicesimo e dodicesimo, rispettivamente, Sergio Perez ed Esteban Ocon, della Force India. Charles Leclerc, rookie dell’Alfa Romeo Sauber, ha chiuso la prima gara in F1 della sua carriera in tredicesima posizione; seguono Lance Stroll, della Williams, e il neozelandese della Toro Rosso, Brendon Hartley.
Ritiro per il rookie della Williams, Sergey Sirotkin, e per Marcus Ericsson, dell’Alfa Romeo Sauber, fermato da un problema al servosterzo. Le ambasce di Honda non si sono esaurite dopo l’addio alla McLaren: il motore nipponico della Toro Rosso STR13 di Pierre Gasly lo ha abbandonato dopo sedici giri.
Giornata no per la Haas Racing, probabilmente per un problema ad una pistola per saldare le gomme: sia Kevin Magnussen che Romain Grosjean sono stati costretti al ritiro dopo le rispettive soste. Magnussen, autore di un’ottima partenza, è stato in grado di bruciare in partenza Verstappen per la quarta posizione alle spalle della Ferrari. Prima della sosta, Magnussen ha visto ingrandirsi nello specchietto le sagome di Grosjean e Ricciardo.
Dopo la sua sosta, la beffa: lo pneumatico posteriore sinistro non fissato correttamente lo ha costretto al ritiro. Peccato per il danese, autore di un’ottima gara fino al problema che lo ha estromesso dai giochi. Il disastro totale della Haas si è consumato con il ritiro di Romain Grosjean, anche lui fermatosi nel giro di rientro dopo la sosta, sempre per un problema allo steso pneumatico.
Fonte: AutoMoto.It
Sebastian Vettel vince il Gran Premio d'Australia 2018 davanti a Lewis Hamilton e a Kimi Raikkonen
La stagione 2018 di Formula 1 si apre con un successo della Ferrari: ad imporsi nel Gran Premio d’Australia, atto iniziale di questo campionato, è stato Sebastian Vettel. Quella a Melbourne è la quarantottesima vittoria in carriera e la terza down under per il pilota tedesco. Con questo acuto, Vettel raggiunge Alain Prost nella classifica dei piloti di maggior successo della storia. Vettel ha preceduto Lewis Hamilton, della Mercedes, e il compagno di squadra, Kimi Raikkonen. Vettel oggi ha poi colto il centesimo podio in F1.
Vettel, terzo dopo lo start, ha tenuto un ritmo vicino a quello di Hamilton nel primo stint, ma non veloce quanto quello di Raikkonen. Vettel ha allungato il suo primo stint rispetto ad Hamilton e Raikkonen; una scelta, questa, rivelatasi provvidenziale. A metà gara, infatti, è arrivato il colpo di fortuna (e di strategia azzeccata): Vettel ha approfittato del regime di Virtual Safety Car per montare le soft e rientrare davanti ad Hamilton. La ripartenza dopo l’uscita dalla pista della Safety Car ha visto Vettel mantenere la posizione guadagnata. Nonostante il pressing di Hamilton, Vettel è riuscito a restare saldamente al comando. Cruciale è stata la sua prontezza di riflessi nell'inserire il limitatore all'ultimo all'ingresso dei box.
Hamilton ha preso la testa della corsa allo start, riuscendo a resistere al pressing di un arrembante Raikkonen, che ha tentato di sopravanzarlo in curva 1 all’esterno, senza riuscirvi. Hamilton è riuscito ad allungare leggermente sul finlandese della Ferrari intorno al decimo giro. L’inglese è rientrato ai box al termine del giro numero 19: la scelta a livello di compound è ricaduta sulle soft. Hamilton si è mostrato subito molto più rapido di Raikkonen con la mescola più dura scelta da Pirelli per l’Australia, ma, durante il regime di Virtual Safety Car causato dal ritiro di Grosjean, Vettel ha effettuato una sosta abbastanza veloce da consentirgli di stare davanti all’inglese. I tentativi di Hamilton di avvicinarsi a Vettel per provare il sorpasso non sono andati a buon fine; a fine gara, l’inglese ha accusato problemi che lo hanno rallentato considerevolmente.
Raikkonen si è mostrato aggressivo sin dall’inizio: il finlandese ha cercato di infilare Hamilton in curva 1 allo start, senza però riuscire nell’intento. Il campione del mondo 2007 è rimasto alle calcagna dell’inglese nella prima fase della corsa, mostrando un passo gara simile a quello del pilota della Mercedes. Raikkonen ha effettuato la sua sosta al termine del giro numero 18 per montare gomme soft; il finlandese è rientrato in pista alle spalle di Vettel. Nel suo secondo stint, Raikkonen ha perso verve, e non solo non è riuscito a mantenere il ritmo di Vettel e Hamilton, ma si è visto avvicinare da Ricciardo.
Quarta posizione per Daniel Ricciardo, della Red Bull. Ricciardo, autore di un sorpasso di forza su Hulkenberg per la settima posizione ad inizio gara, non si è perso d’animo nella ricerca del primo podio in carriera in casa. Ricciardo, avvantaggiato dalla sosta in regime di Virtual Safety Car, si è portato in pressing su Raikkonen intorno al quarantesimo giro, senza però riuscire nell'intento.
Così come Ricciardo, anche Fernando Alonso ha effettuato la propria sosta in regime di Virtual Safety Car: l’asturiano ha così guadagnato terreno, installandosi nella top five. Alonso ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull. Verstappen, scattato con le supersoft, è stato beffato da Magnussen allo start: il danese gli ha strappato la quarta piazza alle spalle delle Ferrari. Nel corso del nono giro, l’olandese è finito in testacoda – segno, questo, di un bilanciamento non ottimale della sua RB14 - ed è precipitato in ottava posizione.
Nico Hulkenberg, della Renault, ha chiuso la corsa in settima posizione, davanti a Valtteri Bottas, della Mercedes. Completano la top ten Stoffel Vandoorne, in forza alla McLaren, e il compagno di squadra di Hulkenberg, Carlos Sainz. Undicesimo e dodicesimo, rispettivamente, Sergio Perez ed Esteban Ocon, della Force India. Charles Leclerc, rookie dell’Alfa Romeo Sauber, ha chiuso la prima gara in F1 della sua carriera in tredicesima posizione; seguono Lance Stroll, della Williams, e il neozelandese della Toro Rosso, Brendon Hartley.
Ritiro per il rookie della Williams, Sergey Sirotkin, e per Marcus Ericsson, dell’Alfa Romeo Sauber, fermato da un problema al servosterzo. Le ambasce di Honda non si sono esaurite dopo l’addio alla McLaren: il motore nipponico della Toro Rosso STR13 di Pierre Gasly lo ha abbandonato dopo sedici giri.
Giornata no per la Haas Racing, probabilmente per un problema ad una pistola per saldare le gomme: sia Kevin Magnussen che Romain Grosjean sono stati costretti al ritiro dopo le rispettive soste. Magnussen, autore di un’ottima partenza, è stato in grado di bruciare in partenza Verstappen per la quarta posizione alle spalle della Ferrari. Prima della sosta, Magnussen ha visto ingrandirsi nello specchietto le sagome di Grosjean e Ricciardo.
Dopo la sua sosta, la beffa: lo pneumatico posteriore sinistro non fissato correttamente lo ha costretto al ritiro. Peccato per il danese, autore di un’ottima gara fino al problema che lo ha estromesso dai giochi. Il disastro totale della Haas si è consumato con il ritiro di Romain Grosjean, anche lui fermatosi nel giro di rientro dopo la sosta, sempre per un problema allo steso pneumatico.
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Re: Formula 1
Formula Uno, Gp Bahrain: trionfo di Vettel
Sebastian Vettel.
Il tedesco della Ferrari, nel giorno del 200 Gp, bissa la vittoria in Australia. Secondo Bottas, poi Hamilton, autore di una grande rimonta. Raikkonen travolge un meccanico ai box e si ritira: per il tecnico della Rossa frattura di tibia e perone. Il pilota: "Ho visto la luce verde e sono ripartito, non so cosa sia successo dietro di me". Multa di 50mila euro alla Ferrari
MANAMA (BAHRAIN) - "Mamma mia" urla Sebastian Vettel sotto la bandiera a scacchi del Gp del Bahrain, il tedesco porta la sua Ferrari prima al traguardo al suo 200° gp, vincendo per la 49esima volta in carriera e la seconda di fila, 50 punti tondi (+17 su Hamilton) dopo una gara celebrata dai fuochi d'artificio in cielo ma anche dentro perché tutto è successo: corpo a corpo e giochi di strategie, un meccanico della Ferrari investito (frattura di tibia e perone) da Kimi Raikkonen poi costretto al ritiro (con tanto di multa di 50mila euro alla Ferrari per rilascio insicuro per il personale), Lewis Hamilton terzo risalendo dalla nona piazza, le due Red Bull fuori una dopo l'altra (Ricciardo per black out, Verstappen dopo una foratura in un contatto con Hamilton), la Toro Rosso sorprendentemente quarta con Gasly (e tanta altra Italia con un'ottima Alfa Romeo Sauber a punti con Ericsson).
Ma soprattutto Vettel, in una gara che a un certo punto è diventata un rompicapo: costretto a rimanere in pista con lo stesso treno di gomme per 39 giri (soft) cambiando i piani iniziali perché fermarsi una seconda volta gli sarebbe stato fatale con le due Mercedes dietro all'attacco, resiste a Valtteri Bottas guidando in sofferenza, anzi in apnea, manda in confusione il muretto delle Stelle d'Argento e soprattutto Hamilton sperando che le gambe della sua Loira reggano fino alla fine. All'ultimo giro il finlandese prova a passarlo, ma Seb tiene e rimane davanti con un margine sottilissimo (0.6 secondi), pneumatici allo sfinimento ma una felicità enorme.
Sul podio arabo, spruzzando acqua di rose, Seb dice: "Credo di aver parlato alla radio a dieci giri dalla fine dicendo che era tutto sotto controllo. Ma ho mentito, lo ammetto, perché non era sotto controllo. Quando mi hanno detto il passo di Valtteri, ho pensato di non potercela fare mai nella vita. Ho cercato di dare il massimo, ma con quel passo ero sicuro che mi avrebbe ripreso. Ho provato a fare del mio meglio, entrambe le Mercedes erano molto veloci alla fine del secondo stint, e anche alla fine del primo. Noi abbiamo modificato la strategia iniziale, cercando di far durare al massimo le gomme. Alla fine mi sono bastate per un soffio. Alla fine del rettilineo Valtteri ci ha provato, ma per fortuna la gara era praticamente finita e ho vinto io. Uscendo dai box sapevo che avrei avuto quel margine, ma ignoravo la loro strategia. Era la migliore tattica, che ci ha messo sotto pressione. A quel punto non avevamo nulla da perdere e abbiamo cercato di star fuori e di vincere. Saremmo potuti finire terzi, ma sono molto contento. In queste situazioni la vittoria ha un sapore ancora migliore. Una grande sensazione vincere le due gare. Mi dispiace per il meccanico coinvolto nell'incidente al pit stop, speriamo non sia nulla di grave".Non lo è: tibia e perone fratturati. Raikkonen, mesto: "Non so cosa è successo, non so in che condizioni si trovi il meccanico. Sono entrato ai box, poi la luce era verde e sono ripartito. Purtroppo il ragazzo si è fatto male, ma il mio compito è partire quando la luce è verde. Mi dispiace perché un ragazzo si è fatto male". Cosa c'è da salvare di questo week-end? "Nulla"
Le Mercedes salvano moltissimo, con Bottas che in partenza supera subito Raikkonen e alla fine per un soffio sfiora il colpaccio: "Essere secondo con un margine così piccolo è molto deludente, la prossima volta cercherò di prenderlo. Avevamo la mescola più dura, lui ha iniziato a fare fatica, sapevo che ci sarebbe stata una possibilità, ho cercato di capire quale fosse la curva giusta ma lui non ha sbagliato, è stato perfetto e non c'è stato spazio".
Se n'è preso moltissimo Hamilton, che già al 5° giro da nono ne supera in un colpo tre davanti, Ocon, Alonso e Hulkenberg, e va alla caccia del podio: "Congratulazione a Sebastian e a Valtteri che hanno fatto un lavoro eccezionale in questo weekend. Io sono però contento, perché sono partito dalla nona posizione e quindi il terzo posto non è assolutamente male. Ho limitato bene i danni. Ci sono stati alcuni momenti frustranti durante la gara, perché ai box non riuscivano bene a sentirmi. È stato difficile quando dovevo cercare di riprendere Sebastian che era 25 secondi davanti, e dunque non sapevo cosa fare, se spingere o conservare le gomme per la fine".
Gara quasi eroica. Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne: "Per prima cosa voglio augurare al nostro meccanico una pronta guarigione e di tornare presto in pista. È stato un weekend consistente che ci ha visto protagonisti sin dalle libere. La gara è stata difficile, Sebastian ha guidato da vero campione e mi spiace per Kimi che sicuramente poteva andare a podio. Questo Gran Premio conferma che la Scuderia ha un'ottima monoposto, una squadra solida e due piloti in gran forma, ma dimostra anche quanto vicini e forti siano i nostri avversari".
Fonte: La Repubblica
Sebastian Vettel.
Il tedesco della Ferrari, nel giorno del 200 Gp, bissa la vittoria in Australia. Secondo Bottas, poi Hamilton, autore di una grande rimonta. Raikkonen travolge un meccanico ai box e si ritira: per il tecnico della Rossa frattura di tibia e perone. Il pilota: "Ho visto la luce verde e sono ripartito, non so cosa sia successo dietro di me". Multa di 50mila euro alla Ferrari
MANAMA (BAHRAIN) - "Mamma mia" urla Sebastian Vettel sotto la bandiera a scacchi del Gp del Bahrain, il tedesco porta la sua Ferrari prima al traguardo al suo 200° gp, vincendo per la 49esima volta in carriera e la seconda di fila, 50 punti tondi (+17 su Hamilton) dopo una gara celebrata dai fuochi d'artificio in cielo ma anche dentro perché tutto è successo: corpo a corpo e giochi di strategie, un meccanico della Ferrari investito (frattura di tibia e perone) da Kimi Raikkonen poi costretto al ritiro (con tanto di multa di 50mila euro alla Ferrari per rilascio insicuro per il personale), Lewis Hamilton terzo risalendo dalla nona piazza, le due Red Bull fuori una dopo l'altra (Ricciardo per black out, Verstappen dopo una foratura in un contatto con Hamilton), la Toro Rosso sorprendentemente quarta con Gasly (e tanta altra Italia con un'ottima Alfa Romeo Sauber a punti con Ericsson).
Ma soprattutto Vettel, in una gara che a un certo punto è diventata un rompicapo: costretto a rimanere in pista con lo stesso treno di gomme per 39 giri (soft) cambiando i piani iniziali perché fermarsi una seconda volta gli sarebbe stato fatale con le due Mercedes dietro all'attacco, resiste a Valtteri Bottas guidando in sofferenza, anzi in apnea, manda in confusione il muretto delle Stelle d'Argento e soprattutto Hamilton sperando che le gambe della sua Loira reggano fino alla fine. All'ultimo giro il finlandese prova a passarlo, ma Seb tiene e rimane davanti con un margine sottilissimo (0.6 secondi), pneumatici allo sfinimento ma una felicità enorme.
Sul podio arabo, spruzzando acqua di rose, Seb dice: "Credo di aver parlato alla radio a dieci giri dalla fine dicendo che era tutto sotto controllo. Ma ho mentito, lo ammetto, perché non era sotto controllo. Quando mi hanno detto il passo di Valtteri, ho pensato di non potercela fare mai nella vita. Ho cercato di dare il massimo, ma con quel passo ero sicuro che mi avrebbe ripreso. Ho provato a fare del mio meglio, entrambe le Mercedes erano molto veloci alla fine del secondo stint, e anche alla fine del primo. Noi abbiamo modificato la strategia iniziale, cercando di far durare al massimo le gomme. Alla fine mi sono bastate per un soffio. Alla fine del rettilineo Valtteri ci ha provato, ma per fortuna la gara era praticamente finita e ho vinto io. Uscendo dai box sapevo che avrei avuto quel margine, ma ignoravo la loro strategia. Era la migliore tattica, che ci ha messo sotto pressione. A quel punto non avevamo nulla da perdere e abbiamo cercato di star fuori e di vincere. Saremmo potuti finire terzi, ma sono molto contento. In queste situazioni la vittoria ha un sapore ancora migliore. Una grande sensazione vincere le due gare. Mi dispiace per il meccanico coinvolto nell'incidente al pit stop, speriamo non sia nulla di grave".Non lo è: tibia e perone fratturati. Raikkonen, mesto: "Non so cosa è successo, non so in che condizioni si trovi il meccanico. Sono entrato ai box, poi la luce era verde e sono ripartito. Purtroppo il ragazzo si è fatto male, ma il mio compito è partire quando la luce è verde. Mi dispiace perché un ragazzo si è fatto male". Cosa c'è da salvare di questo week-end? "Nulla"
Le Mercedes salvano moltissimo, con Bottas che in partenza supera subito Raikkonen e alla fine per un soffio sfiora il colpaccio: "Essere secondo con un margine così piccolo è molto deludente, la prossima volta cercherò di prenderlo. Avevamo la mescola più dura, lui ha iniziato a fare fatica, sapevo che ci sarebbe stata una possibilità, ho cercato di capire quale fosse la curva giusta ma lui non ha sbagliato, è stato perfetto e non c'è stato spazio".
Se n'è preso moltissimo Hamilton, che già al 5° giro da nono ne supera in un colpo tre davanti, Ocon, Alonso e Hulkenberg, e va alla caccia del podio: "Congratulazione a Sebastian e a Valtteri che hanno fatto un lavoro eccezionale in questo weekend. Io sono però contento, perché sono partito dalla nona posizione e quindi il terzo posto non è assolutamente male. Ho limitato bene i danni. Ci sono stati alcuni momenti frustranti durante la gara, perché ai box non riuscivano bene a sentirmi. È stato difficile quando dovevo cercare di riprendere Sebastian che era 25 secondi davanti, e dunque non sapevo cosa fare, se spingere o conservare le gomme per la fine".
Gara quasi eroica. Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne: "Per prima cosa voglio augurare al nostro meccanico una pronta guarigione e di tornare presto in pista. È stato un weekend consistente che ci ha visto protagonisti sin dalle libere. La gara è stata difficile, Sebastian ha guidato da vero campione e mi spiace per Kimi che sicuramente poteva andare a podio. Questo Gran Premio conferma che la Scuderia ha un'ottima monoposto, una squadra solida e due piloti in gran forma, ma dimostra anche quanto vicini e forti siano i nostri avversari".
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Re: Formula 1
F1: colpi di scena a Baku, nel caos la spunta Hamilton
Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto un rocambolesco gp dell'Azerbaigian, pieno di caos e colpi di scena, davanti a Kimi Raikkonen e a Sergio Perez (Force India). Beffato il ferrarista Sebastian Vettel, quarto, ma a lungo al comando della gara, che è stata condizionata da una massiccia presenza in pista della safety car che ha finito per danneggiare il pilota tedesco. Disastro RedBull, i due piloti Ricciardo e Verstappen duellano a lungo, poi il primo tampona il secondo e entrambi vanno fuori.
Raikkonen, ho faticato ma ho avuto ragione - E' molto soddisfatto il pilota finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen dopo il secondo posto nel gp di Azerbaigian, un podio insperato visto come era cominciata la gara e come poi è proseguita fra colpi di scena a ripetizione. "L'inizio è stato difficile, ho avuto un contatto con Ocon subito dopo la partenza, non mi ha visto. Non è stato l'inizio ideale per me, poi ho avuto un po' di fortuna a poter continuare la gara. Ho faticato a riscaldare le gomme a sufficienza, ho aspettato per vedere se altri avessero problemi, alla fine ho avuto ragione".
LA CRONACA DEL GP
Incidente subito al via del gran premio di F1 che si corre a Baku in Azerbaigian. Poco dopo la partenza, in una curva stretta c'è stato un contatto fra il ferrarista Raikkonen e Ocon (Force India), coinvolto a cascata anche il russo Sirotkin sulla Williams. Intervento della safety car. Alla partenza era scattato bene davanti a tutti Sebastian Vettel, precedendo Lewis Hamilton.
Dopo cinque giri in regime di safety car per il contatto alla terza curva, il gran premio è ripartito. Intanto Esteban Ocon pilota della Force India e Sergej Sirotkin su Williams sono stati costretti al ritiro.
Al sesto giro, Vettel è al comando del gp di Azerbaigian, seguito da Hamilton a tre secondi e poi da Bottas. Quarto posto, dopo una serie di audaci sorpassi, Verstappen, mentre Raikkonen, coinvolto nel contatto alla partenza con ocon e Sirotkin, occupa l'undicesima posizione.
Scontro in famiglia tra le Red Bull al gp di Azerbaigian, Ricciardo e Verstappen fuori gara, e ancora safety car in pista, cosa che avvantaggia la Mercedes di Bottas al momento in testa alla corsa. I due piloti RedBull per tutta la gara hanno duellato, in fondo al rettilineo Ricciardo ha tamponato Verstappen.
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Raikkonen 2/o, beffa per Vettel:domina ma è 4/o. Inglese leader
Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto un rocambolesco gp dell'Azerbaigian, pieno di caos e colpi di scena, davanti a Kimi Raikkonen e a Sergio Perez (Force India). Beffato il ferrarista Sebastian Vettel, quarto, ma a lungo al comando della gara, che è stata condizionata da una massiccia presenza in pista della safety car che ha finito per danneggiare il pilota tedesco. Disastro RedBull, i due piloti Ricciardo e Verstappen duellano a lungo, poi il primo tampona il secondo e entrambi vanno fuori.
Raikkonen, ho faticato ma ho avuto ragione - E' molto soddisfatto il pilota finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen dopo il secondo posto nel gp di Azerbaigian, un podio insperato visto come era cominciata la gara e come poi è proseguita fra colpi di scena a ripetizione. "L'inizio è stato difficile, ho avuto un contatto con Ocon subito dopo la partenza, non mi ha visto. Non è stato l'inizio ideale per me, poi ho avuto un po' di fortuna a poter continuare la gara. Ho faticato a riscaldare le gomme a sufficienza, ho aspettato per vedere se altri avessero problemi, alla fine ho avuto ragione".
LA CRONACA DEL GP
Incidente subito al via del gran premio di F1 che si corre a Baku in Azerbaigian. Poco dopo la partenza, in una curva stretta c'è stato un contatto fra il ferrarista Raikkonen e Ocon (Force India), coinvolto a cascata anche il russo Sirotkin sulla Williams. Intervento della safety car. Alla partenza era scattato bene davanti a tutti Sebastian Vettel, precedendo Lewis Hamilton.
Dopo cinque giri in regime di safety car per il contatto alla terza curva, il gran premio è ripartito. Intanto Esteban Ocon pilota della Force India e Sergej Sirotkin su Williams sono stati costretti al ritiro.
Al sesto giro, Vettel è al comando del gp di Azerbaigian, seguito da Hamilton a tre secondi e poi da Bottas. Quarto posto, dopo una serie di audaci sorpassi, Verstappen, mentre Raikkonen, coinvolto nel contatto alla partenza con ocon e Sirotkin, occupa l'undicesima posizione.
Scontro in famiglia tra le Red Bull al gp di Azerbaigian, Ricciardo e Verstappen fuori gara, e ancora safety car in pista, cosa che avvantaggia la Mercedes di Bottas al momento in testa alla corsa. I due piloti RedBull per tutta la gara hanno duellato, in fondo al rettilineo Ricciardo ha tamponato Verstappen.
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Re: Formula 1
F1: nel Gp di Spagna trionfa Hamilton, Vettel è quarto
Doppietta Mercedes, Verstappen sul podio. Raikkonen costretto al ritiro
Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto il Gran Premio di Spagna di Formula 1. Il campione del mondo inglese ha preceduto il compagno di squadra Valtteri Bottas e la Red Bull di Max Verstapen. Quarta la Ferrari di Sebastian Vettel.
Quinta l'altra Red Bull di Ricciardo davanti alla Haas di Magnussen. Settima la Renault di Sainz che ha preceduto la MacLaren di Alonso e la Force India di Perez. Chiude la top ten la Sauber Alfa Romeo di Lclerc.
Hamilton, per noi è una bella ripartenza - "Grazie mille, non avrei potuto fare nulla senza questo team fantastico che ha fatto un lavoro eccezionale''. Lewis Hamilton festeggia così la sua seconda vittoria consecutiva nel Gp di Spagna che lo porta a +17 punti da Vettel arrivato solo quarto sul circuito di Montmelò. ''Oggi ho sentito quella sinergia con la macchina che non avevo ancora avuto in questa stagione. Per noi è una bella ripartenza, dobbiamo continuare a mettere pressione alla Ferrari. È bellissimo vedere il team così forte e speriamo di continuare così. Grazie ai fan che sono venuti qui". Soddisfatto anche l'altro pilota della Mercedes Bottas: "Volevo puntare alla vittoria, ma come team è stata una gara solida. Abbiamo avuto una macchina fantastica e la squadra è stata molto reattiva a livello di strategia. Siamo stati perfetti questo weekend e dobbiamo continuare così. La vittoria per me sicuramente arriverà".
Vettel, nostre gomme non duravano come per altri - ''Le nostre gomme non duravano come gli altri e non potevamo fare la loro stessa strategia, abbiamo perso due posizioni e anche tempo al pit''. Sebastian Vettel spiega così la scelta del team Ferrari di fermarsi una volta in più, opzione che ha fatto perdere al pilota tedesco due posizioni. ''Avevamo problemi di bilanciamento - ammette Vettel - abbiamo faticato con le gomme. Forse il cambiamento ha avuto un impatto negativo su di noi maggiore rispetto agli altri''. ''Semplicemente - conclude Vettel - non avevamo il passo delle Mercedes. Hamilton era più veloce e qualcosa ci mancava. Dobbiamo migliorare''.
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Re: Formula 1
F1: Vettel trionfa in Canada e torna leader Mondiale
Trionfo di Sebastian Vettel nel Gran premio del Canada, settima prova del Mondiale di Formula 1. E' la terza vittoria stagionale per il ferrarista, che ha preceduto sul traguardo Valtteri Bottas, secondo con la Mercedes, e Max Verstappen, terzo su Red Bull. Giù dal podio, nell'ordine, la Red Bull di Daniel Ricciardo, la Mercedes di Lewis Hamilton e la Ferrari di Kimi Raikkonen, sesto. Vettel torna leader della classifica piloti con un punto di vantaggio su Hamilton.
Vettel: "Una sola parola oggi, perfetti" - "Perfetto è la parola giusta oggi": così Sebastian Vettel saluta la vittoria della Ferrari in Canada, 50ma in carriera, che ha riportato anche in testa al Mondiale. "E' stato incredibile - le sue parole a Sky a fine gara - e poi vincere qui, in un circuito tanto significativo per Ferrari è stato bellissimo. la mia 50ma vittoria conta fino a un certo punto, conta la vittoria della Ferrari che era tanto che non vinceva qui. Insomma, sono contento", chiude Vettel secondo il quale "la strada per il Mondiale è ancora lunga, ma oggi è stato è un buon effetto collaterale". Soddisfatto anche Valtteri Bottas: "La Ferrari è sembrata più veloce fin dal primo gito - ammette - Credo che oggi per noi oggi questo fosse il massimo risultato. Ieri è stata una questione di centesimi, certo con la pole poteva andare diversamente ma oggi più di così non potevamo fare niente", conclude il pilota Mercedes.
Arrivabene: "oggi gran macchina e gran pilota" - "Sebastian ha guidato bene ma ha anche avuto una gran macchina. I ragazzi da giovedì hanno fatto un gran lavoro e questo è il risultato". Cosi' team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, commenta il trionfo di Vettel nel Gp del Canada, che il Cavallino non conquistava dal 2004, ai tempi d'oro di Michael Schumacher. "La Ferrari è una grande squadra - ha proseguito ai microfini di Sky Sport - ma serve anche un grande pilota. Oggi è mancato un po' Kimi. Il campionato comunque è lungo e stiamo calmi e tranquilli. Andiamo avanti seriamente con il lavoro. Vogliamo scrivere qualcosa di bello, se possiamo e vogliamo. E tutti lo vogliamo".
LA GARA - Immediato intervento della safety car nel Gp del Canada di Formula 1, settima gara del Mondiale. Al primo giro dopo la partenza, che aveva visto Sebastian Vettel scattare bene dalla pole position tenendo dietro la Mercedes si Valtteri Bottas, Hartley (Toro Rosso) e Stroll (Williams) sono entrati in collisione, distruggendo le rispettive vetture e obbligando la direzione corsa a congelare la gara. In testa, dietro a Vettel e Bottas, hanno mantenuto le posizioni della griglia Max Verstappen (Red Bull) e Lewis Hamilton (Mercedes), mentre Raikkonen è stato infilato da Daniel Ricciardo perdendo momentaneamente il quinto posto. La gara è ripresa regolarmente quarto giro.
Sebastian Vettel si mantiene in testa al Gp del Canada dopo aver percorso 35 dei 70 giri previsti. Il ferrarista tiene un ritmo regolare, inseguito a tre/quattro secondi da Valtteri Bottas. I due devono ancora fare il pit stop, già assolto invece dalle Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, rispettivamente terzo e quarto. Kimi Raikkonen ha cercato di guadagnare una posizione su Lewis Hamilton al pit, mancando al momento l'obiettivo di un soffio.
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Ferrarista precede Bottas e Verstappen, solo 5/o Hamilton
Trionfo di Sebastian Vettel nel Gran premio del Canada, settima prova del Mondiale di Formula 1. E' la terza vittoria stagionale per il ferrarista, che ha preceduto sul traguardo Valtteri Bottas, secondo con la Mercedes, e Max Verstappen, terzo su Red Bull. Giù dal podio, nell'ordine, la Red Bull di Daniel Ricciardo, la Mercedes di Lewis Hamilton e la Ferrari di Kimi Raikkonen, sesto. Vettel torna leader della classifica piloti con un punto di vantaggio su Hamilton.
Vettel: "Una sola parola oggi, perfetti" - "Perfetto è la parola giusta oggi": così Sebastian Vettel saluta la vittoria della Ferrari in Canada, 50ma in carriera, che ha riportato anche in testa al Mondiale. "E' stato incredibile - le sue parole a Sky a fine gara - e poi vincere qui, in un circuito tanto significativo per Ferrari è stato bellissimo. la mia 50ma vittoria conta fino a un certo punto, conta la vittoria della Ferrari che era tanto che non vinceva qui. Insomma, sono contento", chiude Vettel secondo il quale "la strada per il Mondiale è ancora lunga, ma oggi è stato è un buon effetto collaterale". Soddisfatto anche Valtteri Bottas: "La Ferrari è sembrata più veloce fin dal primo gito - ammette - Credo che oggi per noi oggi questo fosse il massimo risultato. Ieri è stata una questione di centesimi, certo con la pole poteva andare diversamente ma oggi più di così non potevamo fare niente", conclude il pilota Mercedes.
Arrivabene: "oggi gran macchina e gran pilota" - "Sebastian ha guidato bene ma ha anche avuto una gran macchina. I ragazzi da giovedì hanno fatto un gran lavoro e questo è il risultato". Cosi' team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, commenta il trionfo di Vettel nel Gp del Canada, che il Cavallino non conquistava dal 2004, ai tempi d'oro di Michael Schumacher. "La Ferrari è una grande squadra - ha proseguito ai microfini di Sky Sport - ma serve anche un grande pilota. Oggi è mancato un po' Kimi. Il campionato comunque è lungo e stiamo calmi e tranquilli. Andiamo avanti seriamente con il lavoro. Vogliamo scrivere qualcosa di bello, se possiamo e vogliamo. E tutti lo vogliamo".
LA GARA - Immediato intervento della safety car nel Gp del Canada di Formula 1, settima gara del Mondiale. Al primo giro dopo la partenza, che aveva visto Sebastian Vettel scattare bene dalla pole position tenendo dietro la Mercedes si Valtteri Bottas, Hartley (Toro Rosso) e Stroll (Williams) sono entrati in collisione, distruggendo le rispettive vetture e obbligando la direzione corsa a congelare la gara. In testa, dietro a Vettel e Bottas, hanno mantenuto le posizioni della griglia Max Verstappen (Red Bull) e Lewis Hamilton (Mercedes), mentre Raikkonen è stato infilato da Daniel Ricciardo perdendo momentaneamente il quinto posto. La gara è ripresa regolarmente quarto giro.
Sebastian Vettel si mantiene in testa al Gp del Canada dopo aver percorso 35 dei 70 giri previsti. Il ferrarista tiene un ritmo regolare, inseguito a tre/quattro secondi da Valtteri Bottas. I due devono ancora fare il pit stop, già assolto invece dalle Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, rispettivamente terzo e quarto. Kimi Raikkonen ha cercato di guadagnare una posizione su Lewis Hamilton al pit, mancando al momento l'obiettivo di un soffio.
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Re: Formula 1
F1: Hamilton re di Francia torna n.1, Ferrari limita danni
Un Lewis Hamilton perfetto trionfa nel Gran Premio di Francia e torna il numero uno del Mondiale. Nella gara che celebra la ricomparsa della Formula 1 su un circuito transalpino dopo 10 anni, il campione del mondo della Mercedes è davanti a tutti dall'inizio alla fine, mentre alle sue spalle il rivale diretto per il campionato Sebastian Vettel sbaglia alla partenza entrando in collisione con la Stella d'Argento di Valtteri Bottas. Il tedesco della Ferrari riesce però a rimontare dalla diciassettesima alla quinta posizione limitando i danni e ritrovandosi in classifica da +1 a -14 dalla vetta. Molto meglio l'altro ferrarista Kimi Raikkonen riuscito nel finale a prendersi un podio meritato ai danni della Red Bull di Daniel Ricciardo, quarto, e ancora una volta dietro al compagno di scuderia Max Verstappen ottimo secondo.Una gara quella del Paul Ricard che oltre a celebrare il ritorno della Formula 1 in Francia festeggia il giorno storico per l'Arabia Saudita con la conquista da parte delle donne del diritto di poter guidare una vettura. Una corsa all'emancipazione femminile andata in pista anche a Le Castellet con la parata della pilota donna saudita, Aseel Al-Hamad, alla guida di una Lotus Renault del 2012. Momenti da ricordare come quelli vissuti al semaforo verde dove si è praticamente decisa la corsa: Hamilton è scattato subito davanti a tutti e Vettel ha sbagliato il suo avvio tanto da speronare la Mercedes di Bottas e danneggiare la sua Ferrari prendendosi una penalità di cinque secondi. 'Super Seb' si è ritrovato così a rincorrere dalla diciassettesima posizione dalla quale è riuscito a risalire ben presto in zona punti.
In testa la Mercedes di Hamilton si è rivelata imprendibile anche per le Red Bull, mentre Raikkonen, evidentemente stimolato dalle voci che lo vogliono lontano da Maranello il prossimo anno a vantaggio del pupillo della Ferrari Driver Accademy Leclerc (oggi decimo), ha condotto una buona corsa restando sempre in zona podio fino a strappare nel finale la terza posizione a Ricciardo grazie alla superiorità evidente della sua SFH71.
''Non è un podio più importante di altri rispetto ad altri momenti'' ha commentato il finlandese in riferimento alle indiscrezioni di 'radio paddock'. Da parte sua Vettel le ha provate tutte per recuperare terreno aspettando fino all'ultimo una possibile pioggia che non è arrivata e che avrebbe potuto rimescolare le carte almeno in chiave podio. Il tedesco della Ferrari si è fermato di nuovo mettendo le ultra-soft per difendersi meglio da un possibile ritorno della Mercedes di Bottas (solo settimo), ma alla bandiera a scacchi si è ritrovato quinto e di nuovo dietro a Hamilton nella corsa al titolo. Una sfida che vivrà momenti decisivi nei prossimi Gp di luglio prima della pausa estiva, corse che la Rossa dovrà cercare di non sbagliare per non dover rimandare di nuovo l'appuntamento con un Mondiale piloti che manca a Maranello ormai da 11 anni, più di quanto la Francia ha dovuto attendere per rivedere la massima serie della velocità
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Sul podio Raikkonen, Vettel quinto dopo una brutta partenza
Un Lewis Hamilton perfetto trionfa nel Gran Premio di Francia e torna il numero uno del Mondiale. Nella gara che celebra la ricomparsa della Formula 1 su un circuito transalpino dopo 10 anni, il campione del mondo della Mercedes è davanti a tutti dall'inizio alla fine, mentre alle sue spalle il rivale diretto per il campionato Sebastian Vettel sbaglia alla partenza entrando in collisione con la Stella d'Argento di Valtteri Bottas. Il tedesco della Ferrari riesce però a rimontare dalla diciassettesima alla quinta posizione limitando i danni e ritrovandosi in classifica da +1 a -14 dalla vetta. Molto meglio l'altro ferrarista Kimi Raikkonen riuscito nel finale a prendersi un podio meritato ai danni della Red Bull di Daniel Ricciardo, quarto, e ancora una volta dietro al compagno di scuderia Max Verstappen ottimo secondo.Una gara quella del Paul Ricard che oltre a celebrare il ritorno della Formula 1 in Francia festeggia il giorno storico per l'Arabia Saudita con la conquista da parte delle donne del diritto di poter guidare una vettura. Una corsa all'emancipazione femminile andata in pista anche a Le Castellet con la parata della pilota donna saudita, Aseel Al-Hamad, alla guida di una Lotus Renault del 2012. Momenti da ricordare come quelli vissuti al semaforo verde dove si è praticamente decisa la corsa: Hamilton è scattato subito davanti a tutti e Vettel ha sbagliato il suo avvio tanto da speronare la Mercedes di Bottas e danneggiare la sua Ferrari prendendosi una penalità di cinque secondi. 'Super Seb' si è ritrovato così a rincorrere dalla diciassettesima posizione dalla quale è riuscito a risalire ben presto in zona punti.
In testa la Mercedes di Hamilton si è rivelata imprendibile anche per le Red Bull, mentre Raikkonen, evidentemente stimolato dalle voci che lo vogliono lontano da Maranello il prossimo anno a vantaggio del pupillo della Ferrari Driver Accademy Leclerc (oggi decimo), ha condotto una buona corsa restando sempre in zona podio fino a strappare nel finale la terza posizione a Ricciardo grazie alla superiorità evidente della sua SFH71.
''Non è un podio più importante di altri rispetto ad altri momenti'' ha commentato il finlandese in riferimento alle indiscrezioni di 'radio paddock'. Da parte sua Vettel le ha provate tutte per recuperare terreno aspettando fino all'ultimo una possibile pioggia che non è arrivata e che avrebbe potuto rimescolare le carte almeno in chiave podio. Il tedesco della Ferrari si è fermato di nuovo mettendo le ultra-soft per difendersi meglio da un possibile ritorno della Mercedes di Bottas (solo settimo), ma alla bandiera a scacchi si è ritrovato quinto e di nuovo dietro a Hamilton nella corsa al titolo. Una sfida che vivrà momenti decisivi nei prossimi Gp di luglio prima della pausa estiva, corse che la Rossa dovrà cercare di non sbagliare per non dover rimandare di nuovo l'appuntamento con un Mondiale piloti che manca a Maranello ormai da 11 anni, più di quanto la Francia ha dovuto attendere per rivedere la massima serie della velocità
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Re: Formula 1
F1: ko Mercedes, vince Verstappen e Vettel torna leader
Un Gp d'Austria che sembrava segnato, con due velocissime Mercedes in prima fila, si è trasformato in una totale debacle per il team tedesco e in un trionfo per Max Verstappen e la Red Bull. La Ferrari festeggia il doppio podio con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, che porta il tedesco in testa alla classifica e la scuderia in vetta al mondiale costruttori ma forse quella odierna era un'occasione che si poteva sfruttare meglio dopo l'assist delle Stelle d'argento. L'olandese è invece stato più forte dei problemi agli pneumatici e porta a casa il quarto successo in carriera per una Red Bull che può gioire per il successo sul circuito di casa nonostante il ritiro di Daniel Ricciardo. Dietro la lavagna le Mercedes, scopertesi improvvisamente inaffidabili dopo un fine settimana di dominio e carenti anche sul fronte della strategia.
Un'onda arancione sulle tribune ha seguito entusiasta l'incedere da dominatore di Verstappen, che si e' trovato in testa dal 25/o giro quando Lewis Hamilton, con colpevole ritardo rispetto agli altri, ha fatto il primo pit stop perdendo la leadership che deteneva dal via. Nel frattempo, si era già consumato il 'dramma' di Valtteri Bottas. Partito dalla pole, ma subito superato dal compagno di squadra, il finlandese si è fermato al 14/o giro per un problema tecnico. Il regime di virtual safety car ordinato per far spostare la sua Mercedes è stato sfruttato da tutti per cambio gomme, mentre Hamilton ha proseguito. Un errore del muretto, pagato caro. Il britannico, infuriato per la strategia sbagliata si è fermato al giro 26 e le Ferrari sono passate; alla 64 tornata ha poi alzato bandiera bianca anche lui.
Erano 44 Gp di fila che la Mercedes andava a punti, mentre un doppio ritiro risale alla notte dei tempi. Un'occasione per le due scuderie rivali ma solo la Red Bull l'ha sfrutta a fondo anche se il bottino Ferrari è in prospettiva più importante. "La macchina andava molto bene e forse abbiamo un po' esagerato nell'andare cauti ed è stato un peccato perché la vettura era grandiosa oggi", commenta alla fine Raikkonen. Anche il team principal, Maurizio Arrivabene, ammette che "alla fine si poteva anche vincere", ma si porta a casa punti importanti e la consapevolezza di affidare ai piloti una SF71-H davvero affidabile - vantando un motore che ha portato "sei vetture nei primi dieci" - che gli danno il destro di bacchettare chi "grida troppo".
"Quando si dice - spiega Arrivabene - 'hanno portato un nuovo pacchetto' o 'un pilota non ce la può più fare' bisogna stare attenti. Uno può portare un pacchetto interessante, e poi ti fermi a destra. E poi, lasciate lasciate divertire Leclerc e lasciate guidare Kimi, che è un campione del mondo". Dopo nove gare di questo Mondiale, i tre team leader hanno vinto tre gare ciascuno. La Ferrari è in testa alla classifica piloti con Vettel (146 punti) su Hamilton (145) e Raikkonen (101), e a quella costruttori, con 247 punti, su Mercedes (237) e Red Bull (189). Una sfida aperta e tra una settimana c'è già il Gp di Gran Bretagna, a Silverstone. "Ora abbiamo una gara difficile, dove l'aerodinamica sarà importante, dobbiamo rimanere concentrati", avverte Arrivabene. "Senza la penalità sarebbe stata un'altra gara. Sono contento dei punti presi ma potevo vincere. Comunque prima del via non credevo che mi sarei trovato in testa al Mondiale", chiosa Vettel. Un bel regalo in un fine settimana in chiaroscuro e con una Mercedes apparsa vulnerabile, il futuro è aperto.
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Austria, le due Ferrari sul podio. Arrivabene: 'motori super'
Un Gp d'Austria che sembrava segnato, con due velocissime Mercedes in prima fila, si è trasformato in una totale debacle per il team tedesco e in un trionfo per Max Verstappen e la Red Bull. La Ferrari festeggia il doppio podio con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, che porta il tedesco in testa alla classifica e la scuderia in vetta al mondiale costruttori ma forse quella odierna era un'occasione che si poteva sfruttare meglio dopo l'assist delle Stelle d'argento. L'olandese è invece stato più forte dei problemi agli pneumatici e porta a casa il quarto successo in carriera per una Red Bull che può gioire per il successo sul circuito di casa nonostante il ritiro di Daniel Ricciardo. Dietro la lavagna le Mercedes, scopertesi improvvisamente inaffidabili dopo un fine settimana di dominio e carenti anche sul fronte della strategia.
Un'onda arancione sulle tribune ha seguito entusiasta l'incedere da dominatore di Verstappen, che si e' trovato in testa dal 25/o giro quando Lewis Hamilton, con colpevole ritardo rispetto agli altri, ha fatto il primo pit stop perdendo la leadership che deteneva dal via. Nel frattempo, si era già consumato il 'dramma' di Valtteri Bottas. Partito dalla pole, ma subito superato dal compagno di squadra, il finlandese si è fermato al 14/o giro per un problema tecnico. Il regime di virtual safety car ordinato per far spostare la sua Mercedes è stato sfruttato da tutti per cambio gomme, mentre Hamilton ha proseguito. Un errore del muretto, pagato caro. Il britannico, infuriato per la strategia sbagliata si è fermato al giro 26 e le Ferrari sono passate; alla 64 tornata ha poi alzato bandiera bianca anche lui.
Erano 44 Gp di fila che la Mercedes andava a punti, mentre un doppio ritiro risale alla notte dei tempi. Un'occasione per le due scuderie rivali ma solo la Red Bull l'ha sfrutta a fondo anche se il bottino Ferrari è in prospettiva più importante. "La macchina andava molto bene e forse abbiamo un po' esagerato nell'andare cauti ed è stato un peccato perché la vettura era grandiosa oggi", commenta alla fine Raikkonen. Anche il team principal, Maurizio Arrivabene, ammette che "alla fine si poteva anche vincere", ma si porta a casa punti importanti e la consapevolezza di affidare ai piloti una SF71-H davvero affidabile - vantando un motore che ha portato "sei vetture nei primi dieci" - che gli danno il destro di bacchettare chi "grida troppo".
"Quando si dice - spiega Arrivabene - 'hanno portato un nuovo pacchetto' o 'un pilota non ce la può più fare' bisogna stare attenti. Uno può portare un pacchetto interessante, e poi ti fermi a destra. E poi, lasciate lasciate divertire Leclerc e lasciate guidare Kimi, che è un campione del mondo". Dopo nove gare di questo Mondiale, i tre team leader hanno vinto tre gare ciascuno. La Ferrari è in testa alla classifica piloti con Vettel (146 punti) su Hamilton (145) e Raikkonen (101), e a quella costruttori, con 247 punti, su Mercedes (237) e Red Bull (189). Una sfida aperta e tra una settimana c'è già il Gp di Gran Bretagna, a Silverstone. "Ora abbiamo una gara difficile, dove l'aerodinamica sarà importante, dobbiamo rimanere concentrati", avverte Arrivabene. "Senza la penalità sarebbe stata un'altra gara. Sono contento dei punti presi ma potevo vincere. Comunque prima del via non credevo che mi sarei trovato in testa al Mondiale", chiosa Vettel. Un bel regalo in un fine settimana in chiaroscuro e con una Mercedes apparsa vulnerabile, il futuro è aperto.
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Re: Formula 1
- F1: trionfo Ferrari al Gp di Silverstone, Vettel: "Vincere qui è fantastico" LE FOTO
F1: trionfo Ferrari al Gp di Silverstone, Vettel: "Vincere qui è fantastico" LE FOTO
Secondo Hamilton. Raikkonen sul podio. Tedesco consolida leadership mondiale
Trionfo Ferrari al gran premio di Silverstone, decima prova del mondiale di F1. Vince Sebastian Vettel, davanti a Lewis Hamilton e a Kimi Raikkonen, al termine di una gara entusiasmante. Vettel consolida il primo posto nella classifica mondiale.
E' felice e non sta nella pelle Vettel dopo la vittoria. Non potrebbe essere altrimenti visto che il tedesco della Ferrari, oltre a espugnare il regno del suo rivale storico Lewis Hamilton, ha consolidato il primato nella classifica del mondiale. "Vincere qui è un sogno" dice Vettel dopo la gara, contento anche di aver superato, "forse anche per l'adrenalina", i fastidiosi dolori al collo che ieri l'avevano costretto a
"E' stata una gara emozionante. La safety car ha reso tutto più complicato - aggiunge il leader del mondiale - ma è stata una bellissima battaglia. Il sorpasso a Bottas? Non è stato semplice, credo di averlo sorpreso. Comunque, vincere qui a Silverstone è un sogno. Il dolore al collo? E' guarito, forse per l'adrenalina, non lo so. E' stata una gara fantastica".
Silverstone; Raikkonen "penalità giusta,ho sbagliato io" - Di poche parole e sportivo. Il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen, terzo al traguardo del gran premio di Silverstone, ha accettato i dieci secondi di penalità che gli sono stati dati e che probabilmente avrebbero riscritto l'ordine di arrivo della corsa. Il ferrarista ammette di aver commesso un errore, poco dopo la partenza: "Ho avuto un bloccaggio - dice - e ho finito per prendere Hamilton, lui per colpa mia si è girato. L'errore è stato mio, va bene così, meritavo la penalità. L'ho presa e subito sono tornato a lottare, va bene lo stesso". Poi aggiunge: "Senza l'errore e la penalità la gara sarebbe andata ancora meglio, ho fatto tutto il possibile, ci possono pure essere visioni diverse per quel che ho fatto, ma è andata così".
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
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Re: Formula 1
Formula 1, GP di Ungheria 2018: Hamilton vince, Ferrari sul podio con Vettel 2° e Raikkonen 3°
Il britannico vince all'Hungaroring dopo essere scattato dalla pole: 67esimo successo in carriera. La Ferrari va sul podio con Vettel e Raikkonen. Il tedesco passa nel finale Bottas (con contatto) e limita i danni in classifica, lasciando il Mondiale aperto: 24 i punti di differenza tra i primi due. Per l'altra Mercedes un'impeccabile gara in funzione di Lewis: poi Valterri chiude quinto alle spalle di Ricciardo, con 10 secondi di penalità per il contatto con l'australiano della Red Bull
Il compagno di squadra perfetto. Il GP d’Ungheria lo ha vinto Lewis Hamilton, ma il pilota di giornata non può non essere Valtteri Bottas. Il finlandese della Mercedes ha girato di squadra, appunto, e da autentico scudiero si è opposto agli attacchi della Ferrari fin quando è stato possibile, altresì gestendo nel finale una gomma gialla arrivata al limite. Però chi fa festa è il britannico, che vince all’Hungaroring per la sesta volta in carriera (67 in totale i suoi successi) e al termine di una gara dove la parola d’ordine è stata “gestione”. Dopo la pole bagnata e fortunata di sabato, Lewis è scattato in modo impeccabile, tenendo a distanza il rivale numero uno, Sebastian Vettel, cha al via è passato dal quarto al terzo posto grazie al “semaforo verde” acceso dall’altra Rossa di Kimi Raikkonen. Il momento chiave della gara al 40esimo giro, quando Vettel, secondo dopo il pit stop di Bottas, è stato richiamato al box per montare le ultra soft. Sosta troppo lunga - 4.2 - e il finlandese della W09 lo passa. E così sarà l’ordine in pista fino agli ultimi chilometri, quando dopo una serie di tentativi, a dire il vero mai troppo convinti, la SF71 H di Seb riesce a mettere la freccia e con un gran sorpasso prende il secondo posto. Nell’azione Bottas tocca il posteriore della Ferrari - senza grossi danni per entrambi - e poi scivola al quarto posto. Valtteri poco dopo subisce anche il sorpasso, con altro contatto, di Ricciardo. Nel primo caso l'investigazione post GP non ha portato a nulla, nel secondo sono arrivati 10 secondi di penalità al driver delle Frecce d'Argento: ma non cambia l'ordine d'arrivo. Gli ultimi chilometri sono solo una passerella per Hamilton, mentre la doppietta Ferrari sul podio serve a limitare i danni nelle due classifiche, lasciando il Mondiale ancora aperto. Lewis ora ha un vantaggio di 24 punti su Seb, mentre nel Costruttori la Mercedes è a +10 sulla Ferrari. Da sottolineare il quinto podio di fila per Raikkonen e la grande rimonta di Ricciardo, da 14esimo a quinto. Ritiro per Verstappen, Vandoorne e Leclerc. Infine una statistica: negli ultimi anni, chi ha trionfato in Ungheria non si è aggiudicato il Mondiale. Anche numeri e cabala mettono un po' più di pepe su un campionato che resta aperto.
sky.it
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Re: Formula 1
F1: Belgio, trionfo di Vettel a Spa
(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Sebastian Vettel ha vinto il Gp del Belgio, 13/a gara del mondiale di Formula 1, conquistando la quinta vittoria stagionale. Il pilota della Ferrari ha preceduto il rivale per il titolo, Lewis Hamilton (Mercedes), che era partito dalla pole position, e l'olandese Max Verstappen (Red Bull), terzo.
RIPRODUZIONE RISERVATA Copyright ANSA
5/a vittoria stagionale ferrarista, poi Hamilton e Verstappen
(ANSA) - ROMA, 26 AGO - Sebastian Vettel ha vinto il Gp del Belgio, 13/a gara del mondiale di Formula 1, conquistando la quinta vittoria stagionale. Il pilota della Ferrari ha preceduto il rivale per il titolo, Lewis Hamilton (Mercedes), che era partito dalla pole position, e l'olandese Max Verstappen (Red Bull), terzo.
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