Indiana Jones e il Tempio maledetto
Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom) è un film d'avventura del 1984 diretto da Steven Spielberg, secondo episodio della saga cinematografica di Indiana Jones.
Trama
Shangai, 1935. Il professor Jones, archeologo e avventuriero, sta conducendo una trattativa con il gangster Lao Che, per il quale ha recuperato i resti dell'imperatore cinese Nurhaci. L'uomo non vuole però ricompensarlo, e cerca invece di avvelenare l'archeologo, il quale è costretto alla fuga, coinvolgendo con sé anche la cantante di night Willie Scott. Aiutato dal piccolo Shorty, tra sparatorie ed inseguimenti riesce a raggiungere un aereo e a lasciare il paese, ma i piloti, al soldo di Lao Che, scappano con tutti i paracadute, lasciandoli precipitare sulle montagne indiane. Grazie ad un gommone gonfiabile però, i tre riescono a salvarsi.
Vengono accolti da una tribù ridotta in miseria in seguito al furto di una pietra sacra, effettuato dal culto Thugs (seguace della dea Kali) del rinato palazzo di Pankot. Gli abitanti avevano molto pregato il dio Shiva di ricevere aiuto, e quando vedono Jones lo credono il loro salvatore. Deviando sulla strada per Delhi, i tre giungono a Pankot dove vengono accolti da un giovane Maharaja che dichiara di non avere nulla a che fare con la sorte del povero villaggio. Durante la notte però Jones viene attaccato da un adepto thug e trovato un passaggio segreto nella camera da letto di Willie, s'inoltra nei sotterranei, dove sorge il Tempio del Male. Qui assiste ad un sacrificio umano, fatto in nome della dea Kali. Quando gli adepti se ne sono andati, Indiana recupera le pietre sacre, ma sente delle grida e scopre che i bambini spariti dal villaggio vengono schiavizzati per lavorare nelle miniere alla ricerca delle altre pietre sacre. Accecato dalla rabbia dopo aver visto la fustigazione di un bambino, Indiana scaglia una pietra sulla guardia, facendosi scoprire. In contemporanea anche Willie e Short Round vengono catturati.
Indiana viene drogato con il sangue della dea Kali, sotto il cui malefico influsso si accinge a sacrificare Willie alla divinità, ma Shorty lo fa tornare in sé accostandogli il fuoco di una fiaccola. Una volta liberatosi dei seguaci di Kali, cerca di affrontare Mola Ram (il capo del culto), che però scappa. Liberati i bambini, Indy, Willie e Shorty iniziano una spettacolare fuga attraverso i binari della miniera. Mola ram tenta ugualmente di fermarli quando ormai sembrano in salvo, allagando la miniera. I tre arrivano su un ponte sospeso su un fiume infestato da coccodrilli, dove si trovano accerchiati dal malvagio sacerdote di Kali, Mola Ram, e dai suoi seguaci. Mola Ram gli intima di ridargli le pietre sacre, minacciando Shorty e Willie. Indiana allora si trova costretto a far crollare il ponte per uscire da una situazione di stallo. Dopo una spettacolare lotta sul ponte ormai caduto, Mola Ram ha la peggio, e grazie all'intervento dell'esercito inglese Jones, Willie e Shorty possono riconsegnare la pietra sacra al villaggio.
Interpreti & Personaggi
Harrison Ford: Indiana Jones
Kate Capshaw: Wilhelmina "Willie" Scott
Jonathan Ke Quan: Short Round
Amrish Puri: Mola Ram
Roshan Seth: Chattar Lal
Philip Stone: Cap. Phillip Blumburtt
Roy Chiao: Lao Che
Dan Aykroyd: Earl Weber
D.R. Nanayakkara: Sciamano Raj
Singh: Maharaja Zalim Singh
Pat Roach: Guardia del corpo di Mola Ram
George Lucas: Missionario
Steven Spielberg: Turista all'aeroporto
Cast
Harrison Ford, in forma perfetta per affrontare un ruolo che richiedeva apparisse a torso nudo per un'ampia parte del film, malgrado l'ampio utilizzo di controfigure subì un infortunio fisico (com'era già accaduto durante le riprese del primo film della saga, quando si ruppe i legamenti crociati della gamba sinistra), un'ernia del disco causata dal combattimento corpo a corpo nella camera da letto del palazzo di Pankot. Grazie ad un intervento ben riuscito, malgrado una procedura medica controversa, e ad un rapidissimo recupero, la lavorazione del film non ne fu danneggiata.
Dopo l'idea iniziale di riproporre il personaggio di Marion, si decise di presentare un personaggio femminile diverso per ogni episodio della trilogia. Spielberg scelse per interpretare il ruolo della cantante Willie Scott la quasi esordiente Kate Capshaw, che gli sembrava avere l'energia giusta per il personaggio[1], e che nel 1991 diventerà poi sua moglie.
In effetti, pur non amando molto questo film rispetto agli altri capitoli della saga, Spielberg lo considera degno di essere stato realizzato anche solo per avergli permesso di conoscere la Capshaw. In piccoli camei appaiono George Lucas (nel ruolo di un missionario), Dan Aykroyd (in quello dell'imbarcatore all'aeroporto), e Steven Spielberg (in quello di un turista all'aeroporto).
Fonte: WIKIPEDIA