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    The Book of Boba Fett

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    Messaggio Da APUMA Dom Dic 26, 2021 3:17 pm

    The Book of Boba Fett
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    The Book of Boba Fett (nota anche come Star Wars: The Book of Boba Fett) è una serie televisiva statunitense creata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm. Sarà distribuita sulla piattaforma streaming Disney+ dal 29 dicembre 2021.
    È la seconda serie televisiva live action ambientata nell'universo di Guerre stellari, nonché spin-off della prima, The Mandalorian.

    Trama
    Sulle sabbie di Tatooine, il cacciatore di taglie Boba Fett e la mercenaria Fennec Shand navigano negli inferi della Galassia e combattono per il vecchio territorio di Jabba the Hutt.

    Personaggi e interpreti
    • Boba Fett, interpretato da Temuera Morrison, doppiato da Roberto Pedicini.
    • Fennec Shand, interpretata da Ming-Na Wen, doppiata da Laura Lenghi.
    • Twi'lekFa, interpretata da Jennifer Beals.

    Produzione
    Ideazione

    Il CEO della Disney Bob Iger ha annunciato lo sviluppo di diversi film spin-off indipendenti di Star Wars nel febbraio 2013. Secondo quanto riferito, uno era incentrato sul personaggio del cacciatore di taglie Boba Fett e si sarebbe svolto tra Guerre Stellari (1977) e L'impero colpisce ancora (1980) o tra L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi (1983). Si disse che il film avrebbe esplorato anche gli altri cacciatori di taglie visti in L'impero colpisce ancora. All'inizio del 2014, Simon Kinberg ha contattato il regista Josh Trank per la realizzazione di un film di Star Wars, e Trank ha proposto un film su Boba Fett al produttore di Star Wars Lucasfilm; è stato assunto per dirigere quel giugno. Trank doveva annunciare il film alla Star Wars Celebration Anaheim nell'aprile 2015 e mostrare anche un teaser per il progetto, ma questo è stato cancellato all'ultimo minuto dopo che Lucasfilm è venuto a conoscenza della travagliata produzione del film di Trank Fantastic 4 - I Fantastici Quattro (2015). Nel maggio 2015, Trank non stava più lavorando al film. Un film di Boba Fett era ancora nei piani della Lucasfilm nell'agosto 2017 e James Mangold avrebbe dovuto scriverlo e dirigerlo nel maggio 2018, con Kinberg co-sceneggiatore e produttore. Dopo il fallimento finanziario del film Solo: A Star Wars Story (2018), la Disney ha riconsiderato la sua produzione cinematografica di Star Wars. Ad ottobre 2018, il film di Boba Fett non andava più avanti e Lucasfilm stava dando la priorità alla serie in streaming Disney+ The Mandalorian. Iger ha comunicato nel febbraio 2020 che si stavano prendendo in considerazione spin-off di The Mandalorian e che c'era il potenziale per aggiungere più personaggi alla serie con l'intenzione di darne loro una. A maggio, è stato reso noto Temuera Morrison sarebbe apparso come Boba Fett nella seconda stagione di The Mandalorian. Morrison ha interpretato il padre di Boba, Jango Fett, in Star Wars: Episodio II – L'attacco dei cloni (2002), e ha continuato a fornire la voce di Boba in vari media di Star Wars. Prima che il coinvolgimento di Morrison in The Mandalorian fosse confermato, Fett è apparso brevemente nell'episodio della prima stagione Capitolo 5: Il pistolero accanto al personaggio Fennec Shand, interpretato da Ming-Na Wen. Morrison fa una breve apparizione nella premiere della seconda stagione, Capitolo 9: Lo sceriffo, prima di essere introdotto completamente in Capitolo 14: La tragedia, diretto da Robert Rodriguez.

    Sviluppo
    All'inizio di novembre 2020, si credeva che la produzione della terza stagione di The Mandalorian o di una potenziale serie spin-off incentrata su Boba Fett fosse programmata per iniziare più tardi quel mese o all'inizio di dicembre ma non ci fu nessun annuncio su una serie spin-off di Boba Fett dal presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy all'evento Disney's Investor Day del 10 dicembre, quando sono stati annunciati gli spin-off di The Mandalorian, Rangers of the New Republic e Ahsoka; Kennedy ha affermato che quelle serie esistono all'interno della linea temporale di The Mandalorian e che avrebbero dovuto culminare in un "evento drammatico". Kennedy ha annunciato che il "prossimo capitolo" della storia di The Mandalorian sarebbe stato presentato in anteprima a dicembre 2021. Il finale della seconda stagione di The Mandalorian, Capitolo 16: Il salvataggio, è stato pubblicato più tardi nel dicembre 2020. Include una "sequenza di titoli di coda a sorpresa" che ha rivelato che The Book of Boba Fett sarebbe arrivato nel dicembre 2021. Ciò ha portato ad una certa confusione e speculazione tra i commentatori che credevano che questo fosse un sottotitolo per la terza stagione di The Mandalorian e che The Mandalorian avrebbe spostato l'attenzione dal personaggio del titolo Din Djarin a Boba Fett con la terza stagione. Jon Favreau, creatore e showrunner di The Mandalorian, ha presto chiarito che The Book of Boba Fett era una serie a sé, separata dalla terza stagione di The Mandalorian. Ha spiegato che lo spin-off non è stato annunciato da Kennedy all'evento dell'Investor Day perché non volevano "rovinare la sorpresa" del reveal alla fine dell'ultima puntata. Ha aggiunto che la produzione dello spin-off era già iniziata. È prodotto da Favreau, Dave Filoni e Rodriguez, con Rodriguez che dirige molti degli episodi della serie. Come gli altri spin-off, anche The Book of Boba Fett è ambientato nella timeline di The Mandalorian ed è stato descritto come "la stagione 2.5 di The Mandalorian". La produzione ha fatto riferimento a ogni episodio di The Book of Boba Fett come se fosse una terza stagione di The Mandalorian; per esempio, il primo episodio è stato indicato come "301" piuttosto che il tipico "101" per il primo episodio di una serie.

    Cast
    Con l'annuncio ufficiale della serie nel dicembre 2020, è stato confermato che Temuera Morrison e Ming-Na Wen riprenderanno i rispettivi ruoli di Boba Fett e Fennec Shand di The Mandalorian e di altri precedenti media di Star Wars. Prima dell'annuncio, Wen aveva ipotizzato di essere stata assunta come personaggio regolare per la terza stagione di The Mandalorian. Dovrebbero apparire altri personaggi di The Mandalorian. Jennifer Beals interpreta una Twi'lek.

    Riprese
    Le riprese della serie sono iniziate alla fine di novembre 2020, con un video wall StageCraft a Los Angeles che era stato precedentemente utilizzato per le prime due stagioni di The Mandalorian. Sul set sono state seguite le linee guida sulla sicurezza del COVID-19 , con i membri dell'equipaggio che indossavano mascherine e schermi facciali intorno agli attori, test rapidi per COVID-19 ogni tre giorni e test normali per il virus una volta alla settimana. Dopo due settimane di riprese, i membri del cast e della troupe hanno appreso che stavano realizzando The Book of Boba Fett piuttosto che la terza stagione di The Mandalorian. Rodriguez ha diretto diversi episodi della serie, con Favreau, Bryce Dallas Howard e Filoni alla regia. Dean Cundey ha lavorato come direttore della fotografia nella serie. Le riprese si sono concluse entro l'8 giugno 2021, lasciando il posto alle riprese della serie con Obi-Wan Kenobi, che si è impossessato dei teatri di posa di Los Angeles.

    Effetti visivi
    Industrial Light and Magic fornirà effetti visivi per la serie.

    Colonna sonora
    Alla fine di settembre 2021, le sessioni di registrazione della serie erano iniziate con il ritorno del compositore di The Mandalorian Ludwig Göransson.

    Promozione
    La serie è stata rivelata per la prima volta in una scena post-credit nel finale della seconda stagione di The Mandalorian. Il titolo e la data della prima sono stati annunciati alla fine della scena.
    Il primo trailer è stato pubblicato il 1 novembre 2021.

    Distribuzione
    Il primo episodio è programmato su Disney+ per il 29 dicembre 2021.
    Fonte: Wikipedia


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    Messaggio Da APUMA Dom Dic 26, 2021 3:26 pm

              -   Disney+ | The Book of Boba Fett - Trailer Ufficiale | In Esclusiva dal 29 Dicembre   -


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Ven Dic 31, 2021 2:59 pm

    The Book of Boba Fett: tutti gli easter egg e i riferimenti della prima puntata!

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    Dopo tanta attesa, finalmente The Book of Boba Fett ha debuttato su Disney Plus con il primo episodio, intitolato “Straniero in terra straniera“. Pur durando abbastanza poco (appena più di mezz’ora) contiene alcuni spunti interessanti e soprattutto moltissimi riferimenti ed easter egg: andiamo a scoprirli di seguito!

    La sequenza iniziale
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    Boba Fett nella capsula di Bacta

    Il primo episodio di The Book of Boba Fett si apre con uno sguardo al Palazzo di Jabba completamente deserto, eccezion fatta per il protagonista che si trova in una capsula di Bacta. Quest’ultima è un modello diverso rispetto alle altre vasche rigeneratrici viste in Episodio V o in Rogue One. Mentre si trova in quello stato, ci vengono mostrati dei flashback che ci riportano prima al 22 BBY, sia nel periodo su Tipoca City (capitale di Kamino) sia quando da bambino assistette alla morte di suo padre nell’arena di Geonosis, e poi al 4 ABY, poco tempo dopo la sua caduta nel Sarlacc.

    Tramite questa prima scena apprendiamo quindi il modo in cui è riuscito ad uscire dal mostro, prendendo l’ossigeno da uno stormtrooper e facendosi largo con il fuoco. Una volta fuori, egli perde i sensi e viene trovato dai Jawas, che trafugano la sua armatura portandola sul loro Sandcrawler e lasciandolo lì. Sullo sfondo, possiamo notare anche i rottami della Khetanna, il galeone di Jabba The Hutt distrutto in Episodio VI.

    Come sappiamo, l’armatura di Boba Fett verrà poi recuperata dallo sceriffo Cobb Vanth. La versione del recupero da parte dei Jawas narrata nel romanzo Aftermath è leggermente differente, ma fortunatamente non ha subito retcon. Nel secondo romanzo, Aftermath: Debito di Vita, viene sottolineato il fatto che i resti della Khetanna caddero sul Sarlacc che fu lacerato, cosa che non sembra visibile nella scena. Ma è un dettaglio facilmente ovviabile, poiché il mostro non viene inquadrato da vicino.

    Resurrezione
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    Boba Fett si libera dal Sarlacc

    Poco dopo, il cacciatore di taglie viene trovato da alcuni predoni Tusken, che lo fanno prigioniero e lo portano al loro villaggio tramite una scena che ricorda molto il colossal Spartacus di Stanley Kubrick. Qui Boba Fett si ritrova con un altro prigioniero, un rodiano col quale cerca di mettersi d’accordo per scappare. Boba riesce a liberarsi tramortendo un Massiff (specie che avevamo già visto in The Mandalorian e nelle serie animate), ma il rodiano fa la spia e allerta i Tusken che inseguono il cacciatore di taglie.

    Una volta raggiunto, uno dei predoni lo tramortisce con un gaderffii, arma tradizionale Tusken che egli stesso possiederà in seguito. A questo punto il flashback finisce, e Boba viene riportato al presente dalla voce di Fennec Shand. Ora, come detto, siamo nel 9 ABY, circa cinque anni dopo gli eventi dei flashback e subito dopo quelli della seconda stagione di The Mandalorian. Uscito dalla capsula, avviene la vestizione che abbiamo visto nei trailer, che ci permette di ammirare l’armatura e il suo arsenale distruttivo.

    Signore del crimine
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    Boba Fett e Fennec Shand ricevono il maggiordomo del sindaco

    Nella scena successiva, Boba e Fennec accolgono i potenti locali affinché portino tributi al nuovo signore del crimine di Tatooine. I due vengono assistiti da 8D8, droide conosciuto in Episodio VI che lavorava al servizio di Jabba. Nella sequenza facciamo la conoscenza di Dokk Strassi, un trandoshano per cui Boba aveva lavorato (ma che viene nominato per la prima volta in Star Wars) e del maggiordomo twi’lek di Mok Shaiz, sindaco di Mos Espa. Le nostre predizioni erano esatte: l’ithoriano che si vede nel trailer è proprio un sindaco, di Mos Espa in particolare. Come ricorderete, la famosa città è comparsa per la prima volta in Episodio I. In queste scene Boba viene più volte chiamato Daimyo, titolo dei potenti signori feudali giapponesi utilizzato tra il XII e il XIX secolo.

    Il maggiordomo però non porta alcun tributo, anzi sfida velatamente la nuova autorità di Boba Fett; cosa di cui sicuramente quest’ultimo si occuperà a tempo debito. Successivamente i protagonisti si recano proprio a Mos Espa, dove possiamo vedere una consueta varietà di specie e di droidi. Nella folla spicca ad esempio un droide sollevatore di carichi, dello stesso modello di un altro visto all’entrata del castello di Maz Kanata su Takodana in Episodio VII.

    Nuove conoscenze
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    Garsa Fwip, interpretata da Jennifer Beals

    I due si recano in una cantina su Mos Espa, gestita dalla twi’lek Garsa Fwip, interpretata da Jennifer Beals. Qui possiamo vedere un classico e consueto omaggio alle sequenze ambientate nelle cantine e nei bar di Star Wars, ricchi di specie diverse e musica. E a proposito di musica, fa una gradita ricomparsa il famoso musicista di razza Ortolan Max Rebo che abbiamo conosciuto in Episodio VI al Palazzo di Jabba. Ad accompagnarlo c’è un musicista di razza Bith, che però non è un componente della Cantina Band. Entrambi suonano un rifacimento della celebre Mad About Me, canzone che si ascolta in Episodio IV nella Cantina di Mos Eisley.

    Come detto, nella scena notiamo una varietà di droidi, tra astromecca e un modello di serie RX che viene utilizzato come mazziere, diversamente dalla sua funzione primaria di pilota. Anche qui vediamo una varietà di specie aliene come Hassk, Advozse, Aqualish, (un Melbu fuori dalla cantina), ecc.

    Una volta usciti dopo aver trattato con Garsa, i nostri vengono attaccati da un gruppo di guardie mercenarie (che abbiamo visto nei trailer) assoldate probabilmente dal sindaco di Mos Espa. Tra le loro armi notiamo scudi di energia simili a quelli dei Gungan visti in Episodio I ed elettrostaffe. Boba e Fennec ingaggiano una lotta con le guardie, nella quale il primo verrà ferito. Mentre Fennec cattura una delle guardie, Boba viene scortato dai gamorreani alla capsula di Bacta, dove verrà curato.

    Il secondo flashback
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    Boba Fett elimina il mostro visto nei flashback

    Qui parte un secondo flashback, che riprende gli eventi dalla conclusione del primo. Il giovane Tusken porta Boba Fett e il prigioniero rodiano a trovare dell’acqua; nel frattempo, i tre si imbattono in un gruppo di predoni Nikto che derubano una persona. Come suggerito dai vari spot, rivedremo sicuramente questi personaggi in prossimi flashback. Nel frattempo Boba e il rodiano cominciano a scavare, finché quest’ultimo non aizza involontariamente un gigantesco mostro delle sabbie con sei zampe.

    L’alieno sembra appartenere ad una specie inedita (se avesse avuto quattro zampe sarebbe stato simile ad un drago Krayt dei canyon, specie più piccola di quella più famosa e conosciuta) e attacca i nostri cercando di mangiarli. Mentre il piccolo Tusken è in pericolo, Boba Fett con le sue stesse catene riesce a domarlo e a strozzarlo, tramite una sequenza che omaggia la morte di Jabba per mano di Leia in Episodio VI. Tramite questo gesto, Boba conquista la fiducia di quel clan di Tusken, che ora sicuramente lo tratteranno con rispetto.

    La prima puntata di The Book of Boba Fett si chiude con questa consapevolezza, nell’attesa di scoprire di più nel prossimo episodio.
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Sab Gen 08, 2022 3:26 pm

    The Book of Boba Fett: tutti i riferimenti e gli easter egg del secondo episodio!

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    Torna l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, con il secondo episodio intitolato “The tribes of Tatooine”. Una puntata finalmente più lunga e decisamente superiore alla prima, sia per tematiche che per easter egg e riferimenti, davvero tantissimi. Andiamo a scoprirli tutti di seguito!

    La sequenza iniziale
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    Il sindaco Ithoriano Mok Shaiz

    Con una scena che ricorda molto l’inizio di Episodio VI, Fennec porta al Palazzo il mercenario catturato nel primo episodio, che si scopre essere un membro dell’Ordine del Vento Notturno, un gruppo di assassini d’elité su commissione. Per farlo parlare, Boba e Fennec lo gettano nella fossa del Rancor, anche qui omaggiando la scena di Episodio VI in cui ci cade Luke. Stavolta però la tana è vuota, ma per la paura l’assassino vuota il sacco e rivela di essere stato assoldato dal sindaco di Mos Espa.

    Come avevamo previsto, il sindaco Mok Shaize è l’ithoriano visto nei trailer e negli spot. I protagonisti si recano da lui su Mos Espa per parlare dell’affronto subito, ma scoprono che non è stato lui ad assoldare gli assassini (fortunatamente per la narrazione). Perciò i nostri si recano al Sanctuary dalla twi’lek Garsa Fwip per saperne di più.

    Nella Cantina trovano la consueta varietà di specie aliene e droidi: rivediamo il musicista Max Rebo, il droide modello di serie RX che viene utilizzato come mazziere, un esemplare di razza chadra-fan, ecc. Garsa svela a Boba Fett che i Gemelli (due Hutt che fanno da chiaro riferimento a Luke e Leia) reclamano il trono di loro cugino Jabba. Nel discorso Boba cita sia Mustafar che Nal Hutta, il pianeta natale degli Hutt. Proprio in quel momento, arrivano i Gemelli (due Hutt inediti in Star Wars) a reclamare il loro potere su Tatooine.

    Diatribe e gradite sorprese
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    Il debutto di Black Krrsantan in The Book of Boba Fett

    Fino a questo momento, sapevamo che canonicamente il Clan degli Hutt aveva perso molto potere dopo la caduta dell’Impero soprattutto perché il Consiglio, nei mesi successivi alla morte di Jabba, non riuscì a prendere una decisione su chi dovesse prendere il suo posto. Evidentemente, cinque anni dopo, i Gemelli lo hanno reclamato per loro. Questi ultimi arrivano su una lettiga trasportata da umani, nikto e Twi’lek, e cercano di intimidire Boba con una presenza molto particolare ed emozionante.

    Si tratta del wookiee Black Krrsantan, personaggio dei fumetti che fa il suo debutto in live action. Egli, da ex gladiatore (le sue origini vengono citate anche da Boba Fett) diventa un temuto cacciatore di taglie. I due lavorarono insieme nove anni prima di queste vicende, assoldati da Vader proprio su Tatooine come narrato nella serie a fumetti Darth Vader 2015. Black Krrsantan inoltre è una presenza fissa nella serie a fumetti sulla Dottoressa Aphra, e le speranze di rivedere anche quest’ultima in live action aumentano.

    Dopo una situazione di stallo, i due Hutt lasciano la questione in sospeso e si ritirano. Sicuramente torneranno alla carica, ma ciò parrebbe dimostrare quanto il Clan degli Hutt si sia indebolito rispetto al passato. E a proposito di passato, dopo questa sequenza Boba torna nella capsula di Bacta, e ricominciano i flashback ambientati nel 4 ABY (dopo la sua uscita dal Sarlacc).

    Addestramento e vecchie conoscenze
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    Boba Fett nella stazione Tosche

    Il flashback si apre con il gruppo di Tusken che cerca l’acqua, mentre Boba si allena con un membro della tribù nello scontro con il gaderffii, l’arma tradizionale dei Tusken. Ad un certo punto, il gruppo viene attaccato da un treno merci appartenente ai Pyke, sindacato criminale visto in moltissime altre opere tra cui Solo, The Clone Wars, ecc. Questi ultimi, per farsi strada nel mare delle Dune, uccidono Tusken e Bantha.

    Deciso a far cessare la cosa, Boba Fett si dirige alla stazione Tosche, nominata da Luke in Episodio IV e parte di una lunga sequenza tagliata dal film del 1977. Lo possiamo capire da moltissimi elementi comuni a queste scene tagliate, e dalla presenza di due amici di Luke: Laze Loneozner e la sua ragazza Camie Marstrap, che sarebbero dovuti apparire già in Una Nuova Speranza. Una reference davvero stupenda. Nella scena vediamo probabilmente anche Merl Tosche, il proprietario.

    I nostri sono continuamente infastiditi da quel gruppo di Nikto che avevamo visto nell’episodio precedente, ma fortunatamente Boba Fett li metterà al tappeto. Oltre alle buone intenzioni, egli li ha attaccati soprattutto per sottrarre i loro speeder, che serviranno per il successivo attacco al treno.

    L’attacco al treno
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    L’attacco dei Pyke

    Dopo aver addestrato i Tusken all’utilizzo degli speeder, Boba elabora un piano per assaltare il treno dei Pyke. Omaggiando i grandi classici western, parte così l’attacco al convoglio, in una scena d’azione davvero ben fatta. Tra le altre cose, possiamo notare che questo treno è alimentato a Coassio, sostanza vista in Solo: A Star Wars Story e smerciata soprattutto dai Pyke. Dopo essere riusciti a fermare il treno e catturare molti Pyke, Boba li interroga per conoscere i loro traffici.

    Anche in questo caso ci sono molti easter egg: egli infatti nomina la spezia Sansanna delle miniere di Kessel, una tipologia che abbiamo visto soprattutto in The Clone Wars (Lom Pyke, capo del sindacato durante le Guerre dei Cloni, ne faceva largo uso). Scoperto il loro traffico, Boba “negozia” nuovi termini: se d’ora in poi vorranno attraversare il Mare delle Dune per i loro traffici, dovranno pagare un pedaggio. Sempre in questa scena, scopriamo che i Tusken si dissetavano con il latte dei meloni neri, che compaiono per la prima volta nella serie a fumetti Star Wars del 2015.

    Catarsi e nuova vita
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    Il flashback di Boba Fett su Kamino

    Successivamente, Boba e i Tusken si ritrovano intorno al fuoco. Quello che dovrebbe essere il capotribù gli racconta la storia del loro popolo, fatto di tante tribù divisesi dopo che gli oceani di Tatooine si sono prosciugati. Questo riferimento ad un remoto passato in cui Tatooine era rigoglioso è contenuto nella guida canonica Ultimate Star Wars. E probabilmente (ma solo come citazione indiretta) si rifà anche a vicende Legends, in particolare all’invasione Rakata e al bombardamento del pianeta, avvenuto 25 mila anni prima delle vicende della saga.

    Il capo, per ringraziarlo, dona a Boba Fett una lucertola che gli entra praticamente nel cervello, e che gli provoca delle allucinazioni particolari. Egli vive una vera e propria catarsi: rivede il suo passato da clone di Jango su Kamino (lo vediamo bambino mentre osserva la partenza della Slave I) e si rivede con la sua armatura all’interno del Sarlacc. Egli si libera metaforicamente delle sue catene, e rinasce come nuovo membro della tribù.

    Questa rinascita si concretizza con la vestizione e la creazione del suo personale bastone gaderffii, tramite un ramo recuperato durante il rito della catarsi. Queste splendide sequenze, che ci hanno portato ancor più in fondo alle tradizioni Tusken, si chiudono con una bellissima danza rituale che sancisce la sua unione alla tribù.
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Sab Gen 08, 2022 3:33 pm

    THE BOOK OF BOBA FETT, QUELL'EASTER EGG DI LUKE SKYWALKER CHE FORSE NON AVETE NOTATO

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    The Mandalorian ci ha abituato a molti easter egg e anche The Book of Boba Fett sembra non essere da meno. Il secondo episodio della serie con Temuera Morrison ne ha incluso uno direttamente da Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza ufficializzando l'ingresso nel frachise di due personaggi.In Chapter 2: The Tribes of Tatooine abbiamo appreso qualche retroscena su come Boba Fett ha guadagnato il suo posto in una tribù di Tusken. Un punto cruciale in quell'ascesa ha coinvolto un treno e Boba ha finito per imbattersi in alcuni vecchi amici di Luke Skywalker che tecnicamente non abbiamo mai incontrato. Inoltre, abbiamo fatto conoscenza di due nuovi villain in The Book of Boba Fett che potrebbero dare del filo da torcere al cacciatore di taglie.

    Per sconfiggere quel treno in movimento, Boba Fett si procura alcuni speeder nientemeno che dalla Stazione Tosche, la centrale elettrica in cui Luke Skywalker sperava di recarsi per alcuni convertitori di potenza. Una delle scene eliminate più famose di Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza ci porta in realtà alla Stazione Tosche, dove Luke ha un felice incontro con i suoi amici Camie Marstrap, il suo ragazzo Laze "Fixer" Loneozner e Biggs Darklighter, Deak e Windy.

    Ovviamente, gli attori sono cambiati, l'attrice Koo Star ha interpretato Camie in Una nuova speranza; mentre in The Book of Boba Fett è stata la stuntman Mandy Kowalski ad interpretare Camie. "Fixer" è stato interpretato nel film da Anthony Forrest, l'attore Skyler Bible lo interpreta in The Book of Boba Fett. Questo easter egg è stato immediatamente notato dai fan più accaniti e ha segnato il debutto ufficiale nell'universo di Star Wars di Camie e Laze. Voi lo avevate notato?
    Fonte: Serial.EveryEye.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Sab Gen 08, 2022 3:38 pm

    THE BOOK OF BOBA FETT, TEMUERA MORRISON: "TENETE A PORTATA DI MANO DEI FAZZOLETTI"

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    The Book of Boba Fett esplora la storia dell’iconico cacciatore di taglie interpretato da Temuera Morrison e tornato in scena in The Mandalorian. Secondo l’attore il pubblico dovrebbe tenersi pronto a versare qualche lacrima nei prossimi episodi, come spiegato in una recente intervista.

    Non più un mercenario come suo padre, il clone del leggendario Jango Fett sta cercando di prendere il posto di Jabba the Hutt aprendo un nuovo capitolo in The Book of Boba Fett. In una recente intervista con Tv Insider Morrison, che ha interpretato Jango in Star Wars: L'attacco dei cloni, ha spiegato che quella di Boba è un’emozionante storia di rinascita e cambiamento.

    "Boba si è indurito, ma sta cambiando e ha visto così tante cose. Sento una lacrima salire solo pensando ad alcune delle scene che abbiamo recitato. È un momento di cambiamento per Boba. Ha avuto un'educazione difficile, ha perso suo padre in giovane età e ha dovuto trovare la sua strada, scoprire chi è, da dove viene, tutto da solo" ha detto l'attore.

    Cinque anni prima di The Mandalorian, Boba mentalmente e fisicamente sfregiato rinasce nelle sabbie di Tatooine e trova il suo posto nella tribù di un clan di Tusken, avvicinandosi al loro capo (Xavier Jimenez).

    "Il trucco è solo far piangere il pubblico, lasciare che il pubblico senta qualcosa, un’emozione. Penso che sia questo il trucco. Tenete a portata di mano dei fazzoletti, dei popcorn, ma soprattutto dei fazzoletti perché avete voglia di piangere ogni tanto" ha concluso.

    Morrison ha spiegato anche perché Boba si toglie l'elmetto così spesso nello show Disney+ il cui prossimo episodio sarà rilasciato mercoledì 12 gennaio sulla piattaforma.
    Fonte: Serial.EveryEye.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Sab Gen 08, 2022 3:47 pm

    THE BOOK OF BOBA FETT, MORRISON E MING-NA WEN: "ECCO CHI VORREMMO RIVEDERE IN UN CAMEO"

    Dopo un esordio sorprendente, The Book of Boba Fett prosegue su Disney+. Da quel che sappiamo lo show vedrà più di un cameo di personaggi provenienti dall'Universo di Star Wars. Durante un'intervista con Comic Book, si è provato invano a scoprire qualcosa da Temuera Morrison e Ming-Na Wen. I due hanno però rivelato chi vorrebbero vedere.

    Infatti, se da un lato non possono concedere spoiler, dall'altro gli attori hanno potuto convenire qual è il personaggio che troverebbero interessante da far incontrare ai loro Boba Fett e Fennec Shand. "Ci sarebbero così tanti [personaggi] sto pensando... alla nostra linea temporale. C'è ancora Darth Vader. Ecco la mia lista dei desideri", ha detto Ming-Na Wen. "Guarda, non sto rivelando nulla. No? Dove ci troviamo con la nostra linea temporale, chi non è ancora morto? [vorrei] solo tutti gli OG. Li adorerei. Li amo tutti." Ovviamente il suo collega si è detto subito d'accordo con lei. "Sì, Darth [Vader]" ha concordato Morrison. "Credo che Boba abbia lavorato per Darth per un po', no?"

    E in effetti non sbaglia. Mentre nei film Darth e Boba si sono incontrati solo in The Empire Strikes Back, dove il cacciatore di taglie era stato reclutato per dare la caccia a Han Solo e Luke Skywalker, nei fumetti e nei prodotti d'animazione i due hanno un rapporto sicuramente più importante. E si tratta di connessioni a cui, in realtà, The Book of Boba Fett sta già attingendo.

    La sua introduzione potrebbe essere semplice attraverso l'uso dei flashback. Infatti in teoria Darth Vader è tecnicamente morto nel periodo in cui si svolgono The Mandalorian e The Book of Boba Fett, e quello del flashback sarebbe un metodo semplice ma efficace per riportarlo. E voi, vorreste rivederlo?
    Fonte: Serial.EveryEye.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Dom Gen 16, 2022 2:48 pm

    The Book of Boba Fett: tutti i riferimenti e gli easter egg della terza puntata

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    Torna l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, con il terzo episodio intitolato “The streets of Mos Espa”. Una puntata che sembra fare un passo indietro rispetto alla seconda, ma che comunque presenta tanti easter egg e riferimenti. Andiamo a scoprirli tutti di seguito!

    La sequenza iniziale di The Book of Boba Fett 1×03
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    Il droide ragno nella prima scena

    Nella prima inquadratura fa capolino un droide ragno utilizzato dai monaci B’omarr, un ordine religioso che credeva nell’isolamento da ogni sensazione fisica, al fine di accrescere il potere della mente. Per giungere a questo scopo, i monaci B’omarr si facevano impiantare il cervello in barattoli pieni di sostanze nutritive (come quello arancione che si vede nella scena), e si spostavano attraverso i droidi ragno (ne vediamo uno anche in Episodio VI, sullo sfondo).

    Quello che vediamo è probabilmente di un monaco giovane, poiché il droide ragno ha sei zampe (gli anziani utilizzavano un ragno con quattro zampe). Gli inquietanti monaci B’omarr vengono citati più volte in guide e opere canoniche: ne parla anche Ahsoka nel film di The Clone Wars.

    Nella prima scena, il droide 8D8 spiega a Boba cosa accadde dopo la morte di Jabba e il conseguente vuoto di potere su Tatooine, e di come Bib Fortuna (che non disponeva della stessa influenza del suo ex padrone) fosse riuscito a mantenere il controllo spartendo Mos Espa tra tre famiglie: una trandoshana, una aqualish e una klatooiniana.

    Nuovi sottoposti
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    La banda di ragazzi reclutati da Boba

    Successivamente si presenta a palazzo un mercante d’acqua, Lortha Peel, che fa da mediatore per conto dei raccoglitori di vapore. Si tratta del lavoro che svolgevano i Lars, e Luke Skywalker da giovane. Il personaggio chiede a Boba Fett di intervenire contro una banda di teppisti di strada, che gli avevano rubato l’acqua. Nel dialogo Boba fa un riferimento indiretto a Kamino, mentre l’uomo accenna alla storia antica di Tatooine, quando il pianeta era ricoperto d’acqua.

    Giunto a Mos Espa, Boba avvicina la banda di ragazzi, nella quale possiamo vedere Drash, nuovo personaggio interpretato dall’attrice Sophie Thatcher. Invece di punirli, egli ne riconosce il fegato e li assolda al suo seguito. Il loro stile steampunk porta un po’ di colore e di varietà alla serie, dandoci anche delle vibes di trilogia prequel da Episodio II. La gang, nello stile e nell’equipaggiamento, ricorda anche quella di Griff Tannen in Ritorno al Futuro – Parte II.

    Perdita e vendetta
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    Boba Fett contratta con i Pyke

    La scena si sposta poi sulla consueta capsula di Bacta, e quindi nel passato, dove inizialmente rivediamo il flashback su Kamino. Tornando invece al flashback post Sarlacc, dopo l’assalto al treno, Boba viaggia verso Mos Eisley per ritirare il pagamento concordato con i Pyke. In città possiamo notare gli elmi di stormtrooper impalati, segno della caduta dell’Impero. Inoltre, sullo sfondo, vediamo passare Peli Motto con i suoi droidi, personaggio che abbiamo conosciuto in The Mandalorian.

    Giunto dai Pyke, Boba scopre che c’è anche un’altra fazione che riscuote il pagamento: si tratta di quel gruppo di nikto visto nelle puntate precedenti, che scopriamo chiamarsi Kintan Striders. Il loro nome è un omaggio ad una feroce creatura aliena, che si trova come pedina nel Dejarik, i famosi oloscacchi che vediamo sin da Episodio IV. Nella scena, il Pyke nomina anche il loro pianeta natale, Oba Diah.

    Tornato dai Tusken, Boba scopre che i nikto li hanno uccisi e hanno distrutto il villaggio, per vendicarsi del furto delle speeder byke. Boba li commemora in una commovente scena, intenzionato sicuramente a vendicarli. Dopo questa scena si torna nel presente, dove il protagonista avrà un risveglio inaspettato.

    Il ritorno di Krrsantan in The Book of Boba Fett
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    Black Krrsantan attacca Boba Fett

    Ad attenderlo infatti c’è il famigerato cacciatore di taglie wookiee Black Krrsantan, del quale vi abbiamo parlato in maniera approfondita in questo video. I due ingaggiano una lotta serrata, dove il wookiee ha la meglio (anche perché Boba Fett è senza armatura). Solo l’intervento combinato dei ragazzi da poco assoldati, delle guardie gamorreane e di Fennec Shand riuscirà a fermare il wookiee, che viene intrappolato nella fossa del rancor.

    Mentre Boba e Fennec pranzano, i gemelli Hutt tornato a fargli visita, ma stavolta portando un dono. I due, probabilmente indaffarati su Nal Hutta con i problemi del clan degli Hutt, vogliono lasciare Tatooine. Anche perché confessano a Boba che il sindaco Mok Shaiz si è accordato con un altro sindacato criminale, i Pyke. Come segno di pace e fine delle ostilità, i due regalano al signore del crimine un cucciolo di Rancor, portato da un addestratore interpretato da Danny Trejo. Inoltre, scaricano anche Krrsantan, che però viene liberato.

    Successivamente abbiamo modo di scoprire di più sui rancor, tramite le parole dell’addestratore, che ci svela il lato più “sensibile” di queste bestie. E ciò contestualizza il pianto di Malakili in Episodio VI, che dimostra il forte legame che si creava tra la creatura e il suo addestratore. Nella sequenza vengono citate anche le Sorelle della Notte, streghe di Dathomir che conosciamo bene da The Clone Wars. Questa scena, decisamente una delle migliori della puntata, ci permette anche di empatizzare di più con Boba Fett.

    L’inseguimento
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    Drash, interpretata da Sophie Thatcher

    I protagonisti tornano quindi ancora una volta a chiedere spiegazioni al sindaco, e ancora una volta parte l’ormai quasi odioso siparietto con il suo maggiordomo twi’lek. Quest’ultimo si darà poi alla fuga, e sarà inseguito dalla banda di ragazzi assoldati da Boba. Le scene di inseguimento sono un classico in Star Wars, ma questa è stata sicuramente una delle più banali e mal girate mai viste. Durante la sequenza abbiamo visto un droide protocollare e un astromecca, due personaggi che portano un quadro che rappresenta Jabba (e che omaggia una concept art del mitico Ralph McQuarrie) e un chiosco di meiloorun in cui finisce il twi’lek. Questo frutto, al centro di un episodio di Rebels, è presente in molte altre opere.

    Nella scena finale, un gruppo di Pyke sbarca sul pianeta: è l’inizio di una guerra che vedrà Boba Fett contendersi i territori di Mos Espa con il potente Sindacato Pyke. Vi è piaciuto il terzo episodio di The Book of Boba Fett? Che ne pensate degli easter egg e dei riferimenti di “The streets of Mos Espa”?
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Dom Gen 16, 2022 2:56 pm

    The Book of Boba Fett, Temuera Morrison: “Nella serie parlo troppo

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    Temuera Morrison ha svelato di essere convinto che in The Book of Boba Fett il suo personaggio parli troppo.
    In un’intervista rilasciata a NME, l’attore ha spiegato:

    "Speravo di non parlare tanto quanto ho già fatto nei primi due episodi. Parlo troppo. All’inizio, infatti, stavo cercando di passare le mie battute a Ming-Na Wen."

    L’interprete del cacciatore di taglie ha aggiunto:

    "Ho detto ‘Mi scusi regista, penso realmente che Ming-Na dovrebbe pronunciare queste battute perché voglio rimanere misterioso. Voglio essere silenzioso’."

    La sua amica e collega ha notato questo atteggiamento del collega e ha sottolineato:

    "Non stava semplicemente cercando di essere un attore davvero generoso – come è – ma semplicemente stava cercando di dare a me parte del suo lavoro."

    Morrison era però davvero convinto che fosse necessario eliminare qualche battuta:

    "Alle volte dicevo a Jon Favreau ‘Penso che sia troppo, penso sia troppo’. Dicevo ‘Noah, questa scena domani. Sto parlando troppo! Questo Boba Fett non parla così tanto. Guarda, ho tutti questi paragrafi. Penso che dovremmo liberarcene e Jon sta andando ad Atlanta, quindi non diteglielo!’. Poi, la mattina sul set, ho ricevuto una telefonata da Atlanta: ‘Jon vuole che tu interpreti tutto quel dialogo. Lo taglieremo dopo’. Stava persino controllandoci mentre era da un’altra parte."

    L’attore ha ammesso che i dialoghi sono necessari, spiegando che essendoci dei flashback che rivelano il passato del protagonista era necessario inserire delle battute:

    "Immagino che dovessi parlare. Dovevamo riempire i vuoti e dare un po’ di informazioni… Ma sì, penso di aver parlato un po’ troppo."

    The Book of Boba Fett, un’emozionante avventura dell’universo di Star Wars, segue il leggendario cacciatore di taglie Boba Fett e la mercenaria Fennec Shand farsi strada nel mondo sotterraneo della Galassia quando tornano sulle sabbie di Tatooine per rivendicare il territorio un tempo controllato da Jabba the Hutt e dal suo sindacato del crimine.

    The Book of Boba Fett è interpretato da Temuera Morrison e Ming-Na Wen. Jon Favreau, Dave Filoni, Robert Rodriguez, Kathleen Kennedy e Colin Wilson sono gli executive producer. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono le co-executive producer, mentre John Bartnicki è il produttore e John Hampian il coproduttore.
    Fonte: BadTaste.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Sab Gen 22, 2022 9:25 am

    The Book of Boba Fett: tutti i riferimenti e gli easter egg della quarta puntata!

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    Torna l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, con il quarto episodio intitolato “The gathering storm”. Una puntata decisamente migliore della precedente, che come sempre presenta tanti easter egg e riferimenti. Andiamo a scoprirli tutti di seguito!

    La sequenza iniziale di The Book of Boba Fett 1×04
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    Il modificatore, interpretato dal cantante Thundercat

    L’episodio si apre con Boba nell’ormai consueta capsula di Bacta, e ciò come sappiamo ci conduce nel passato. Dopo gli eventi del terzo episodio e l’eliminazione dei Tusken, il protagonista vaga con la sua Bantha e tiene d’occhio il palazzo di Jabba (dove è insediato Bib Fortuna) nella speranza di riuscire a riprendere la sua astronave. Il luogo però è presieduto da troppe guardie per un uomo solo. Fortunatamente, sta per accadere qualcosa di inaspettato per lui.

    Mentre cena, egli vede delle luci e sente degli spari; l’accenno di colonna sonora di The Mandalorian ci anticipa che sta per succedere un evento che già conosciamo: Boba trova Fennec Shand, ferita nella 1×05 della serie. Temporalmente ci troviamo quindi nel 9 ABY, e ciò ci permette di capire che il protagonista ha passato ben cinque anni con i Tusken.

    Boba porta la maestra assassina da un modificatore (interpretato dal cantante Thundercat) nella periferia di Mos Eisley, famoso spazioporto che conosciamo sin da Episodio IV. Nella sequenza possiamo vedere molti personaggi con parti del corpo sostituite da parti meccaniche, il che ci permette di intuire che la mod gang vista nella 1×03 molto probabilmente si è recata proprio qui.

    Alleanze
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    Fennec si risveglia

    Successivamente i due si ritrovano intorno al fuoco, e al suo risveglio Fennec si spaventa per il suo nuovo apparato. Boba le offre un melone nero, frutto che ormai conosciamo bene e che è citato anche nella serie a fumetti Star Wars 2015. I due ovviamente si conoscono di fama, essendo due cacciatori di taglie famosi, ma Fennec come tutti credeva che Boba Fett fosse morto. Egli le racconta la sua storia, e ciò che è accaduto alla tribù che lo aveva accolto.

    Qui c’è un passaggio interessante, poiché Fennec afferma che è improbabile che dei nikto abbiano annientato un intero villaggio di Tusken. Una domanda che ci siamo posti tutti, e che forse potrebbe avere altri risvolti. Intanto Boba le chiede aiuto per recuperare la sua astronave, che nomina “cannoniera Firespray” indicando il nome del modello. Tempo fa trapelò la notizia che la Slave I avrebbe cambiato nome, e che si sarebbe chiamata semplicemente Firespray, appunto. E così sembra essere confermato dall’episodio.

    Attacco al palazzo
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    Boba e Fennec recuperano la Slave I

    Mentre Boba e Fennec preparano l’assalto al palazzo, il protagonista spiega all’assassina che vuole fondare un gotra (termine indù che sta per clan) poiché stanco di lavorare come cacciatore di taglie per persone senza cervello. Entrati nel palazzo, i due cercano di eludere più guardie possibili, ma si imbattono in alcuni droidi che preparavano la cena. In particolare, vediamo EV-9D9, comparso per la prima volta ne Il Ritorno dello Jedi, e un droide cuoco della serie COO, comparso per la prima volta ne L’Attacco dei cloni. Quest’ultimo, con la mossa degli arti rotanti, rende anche omaggio al mitico Generale Grievous.

    Messi ko i due, segue un simpatico siparietto con un altro droide di classe LEP, quelli simili a grossi conigli che abbiamo visto in molte opere e soprattutto in The Clone Wars. Finalmente Boba e Fennec giungono nel magazzino dove si trova l’astronave, e dopo una bella sequenza d’azione i due riescono a fuggire dal palazzo.

    Vendetta e piani di recupero
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    Il Sarlacc addenta la bomba sismica

    Riappropriatosi della sua nave, come prima cosa Boba Fett si vendica nei confronti dei Kintan Striders (nome che, come detto nell’analisi dell’episodio precedente, richiama una creatura che si trova come pedina nel Dejarik), la banda di nikto che aveva massacrato i Tusken, tramite un’altra bellissima scena che ci mostra l’astronave in grande spolvero.

    Per poter attuare i suoi piani, egli ora deve solo recuperare la sua armatura, e perciò si reca al pozzo di Carkoon pensando che fosse ancora dentro il Sarlacc. Questa scena ci permette di capire due cose: la prima è che Boba non ricorda che i Jawas gliel’hanno rubata, e la seconda che la scena vista alla fine della 2×01 di The Mandalorian (quando guarda Din Djarin allontanarsi con la sua armatura) è ambientata dopo questi eventi. Inoltre, capiamo anche che Boba non sapeva nemmeno che la sua armatura l’aveva tenuta Cobb Vanth per tutti quegli anni.

    Mentre tentano il recupero dal Sarlacc, Boba ci conferma che la sua armatura è fatta soprattutto in beskar, e che perciò riesce a resistere ai succhi gastrici del mostro. Mentre scendono di quota per dare un’occhiata, scoprono che il Sarlacc è ancora vivo, e perciò lo stendono una volta per tutte lanciando la mitica bomba sismica, l’arma più iconica e conosciuta dell’arsenale della nave.

    Inoltrandosi successivamente nel mostro, Boba scopre che la sua armatura non c’è. In questa occasione gli acidi del Sarlacc vengono a contatto con la sua pelle, e questo spiega le successive sedute nella capsula di Bacta. Il recap della presa di potere e l’eliminazione di Bib Fortuna sanciscono il ritorno al presente, e l’annuncio della guarigione definitiva di Boba sembra suggerirci che i flashback si siano conclusi.

    Mai far arrabbiare un wookiee
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    Black Krrsantan attacca i trandoshani

    La scena si sposta poi al Rifugio, dove troviamo la consueta varietà di droidi e specie aliene che si rilassano. Tra questi c’è anche il mitico Black Krrsantan, che però è infastidito dalla presenza di alcuni trandoshani. Un bell’assaggio di lore, poiché questi ultimi hanno sempre cacciato i wookiee, e soprattutto in epoca imperiale li vendettero come schiavi. Ciò che accadde anche a Santy, che poi divenne un gladiatore.

    Per questo egli decide di vendicarsi in un’ottima scena d’azione, in cui vediamo anche la specialità dei wookiee: staccare le braccia agli avversari. A nulla sono valse le lusinghe (con citazione alla sua vita da gladiatore) e le promesse della splendida Garsa Fwip, proprietaria del Rifugio, che voleva farlo desistere. Ella, dopo la vicenda, invita Max Rebo a tornare a suonare. Boba Fett ha assistito alla scena, e fuori dal locale chiede a Krrsantan di lavorare per lui.

    La riunione in The Book of Boba Fett 1×04
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    La riunione con gli ex capitani di Jabba

    Il wookiee, come possiamo vedere nella sequenza successiva, accetta. Nel palazzo di Boba Fett si riuniscono i membri delle tre famiglie di Mos Espa: trandoshani, klatooiniani e aqualish. Tra questi ci sono Garfalaquox e Doc Strassi, personaggi che avevamo visto nel primo episodio. Boba tenta di raggiungere un accordo con gli ex capitani di Jabba, che però inizialmente si mostrano restii. Sarà la presenza del cucciolo di rancor visto nell’episodio precedente a rimetterli tutti in riga. Alla fine, tutti accettano il vantaggioso accordo di neutralità nella guerra contro i Pyke; bisognerà capire se lo rispetteranno.

    Boba e Fennec, nell’ultima scena di questo episodio di The Book of Boba Fett, si ritrovano a parlare della battaglia imminente e del fatto che servano alleati. La colonna sonora di The Mandalorian, che parte subito dopo, ci permette di capire che probabilmente i due torneranno da Din Djarin per chiedergli aiuto.

    Con questa premessa, si conclude l’ottimo quarto episodio di The Book of Boba Fett. A voi è piaciuto? Che ne pensate degli easter egg e dei riferimenti di “The gathering storm”?
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Sab Gen 22, 2022 9:39 am

    Black Krrsantan: chi è? Tutto quello che c’è da sapere!

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    7 GENNAIO 2022 - Siamo arrivati alla seconda puntata di The Book of Boba Fett, e le prime apparizioni collegate ad altri prodotti Star Wars non sono mancate ad arrivare! Come avrete notato nella scena ambientata su Mos Espa, oltre ai Gemelli Hutt, viene presentato un nuovo personaggio, già noto ad alcuni lettori: stiamo parlando del Wookiee Black Krrsantan! Chi è? Ripercorriamo insieme la sua storia!

    Black Krrsantan: una vita da cacciatore di taglie
    Già in giovane età, Black Krrsantan fu costretto a fuggire dal pianeta natale della sua specie, Kashyyyk, e disconosciuto dalla sua famiglia. La sua reputazione crebbe dopo essere diventato un valido campione e guerriero combattendo contro alcuni dei più temibili boss della criminalità galattica, i Fratelli Xonti, e alcuni dei loro più formidabili mercenari, tra cui i Nikto e i Trandoshani.

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    Black Krrsatan crea la sua reputazione come temibile guerriero.

    Successivamente, approdò su Tatooine, entrando nelle file di Jabba the Hutt. Il signore del crimine decise di punire la famiglia Lars – gli zii di Luke Skywalker – per non aver mai pagato la tassa sull’acqua imposta dall’Hutt, così Black Krrsantan fece prigioniero Owen Lars. Non poteva immaginare che in suo soccorso sarebbe comparso Obi-Wan Kenobi, osservatore silenzioso della famiglia pronto a proteggere Luke a qualsiasi costo. Il Wookiee diede del filo da torcere al vecchio Jedi, ma venne sconfitto e Lars fu liberato.

    Collaborazioni con Darth Vader e la Dottoressa Aphra
    A seguito della Battaglia di Yavin, Darth Vader si recò su Tatooine per negoziare forniture con Jabba, e ne approfittò per richiedere dei cacciatori di taglie per una missione personale. Boba Fett e Black Krrsantan furono scelti. Mentre a Boba Fett fu ordinato di catturare Luke Skywalker, il Wookiee fu messo sulle tracce di un agente imperiale, per scoprire le motivazioni dietro alla sua collaborazione con l’Imperatore, di cui Vader era all’oscuro. Questo fu il suo primo contatto con l’Oscuro Signore dei Sith.

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    Black Krrsantan e Boba Fett ai tempi della loro collaborazione con Jabba.

    Successivamente, insieme a Bossk, IG-90 e Beebox, Black Krrsantan fu assoldato dall’archeologa Chelli Lona Aphra per sottrarre crediti imperiali. Questo fu solo l’inizio di una lunga collaborazione tra i due: Black Krrsantan, infatti, dapprima la aiutò a liberare Vader dai Ribelli – scontrandosi anche con Han, Chewbe, R2 e C-3PO – durante la Guerra di Shu-Torun salvandole la vita, aiutandola a sventare un attentato alla vita dell’Imperatore Palpatine, e continuarono anche a seguito della Battaglia di Hoth.

    Black Krrsantan in The Book of Boba Fett
    Ciò che sappiamo successivamente a questo periodo, è che già dal 9 ABY Black Krrsantan è al soldo dei Gemelli – una coppia di Hutt, cugini di Jabba – pronti a rivendicare il territorio del defunto parente su Tatooine.

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    Black Krrsantan e il suo primo incontro con Boba in The Book of Boba Fett.

    Boba Fett, nel frattempo, ha preso il posto di Bib Fortuna sul trono dell’Hutt, definendosi il Daimyo di quei territori, e soprannominando il Wookie il “gladiatore” dei due Hutt. Forti della loro reputazione, i Gemelli si allontanano momentaneamente, sicuri di poter risolvere la faccenda in un secondo momento.
    Fonte: Empira.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Gio Gen 27, 2022 3:13 pm

    The Book of Boba Fett: tutti i riferimenti e gli easter egg della quinta puntata!

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    Torna l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, con il quinto episodio intitolato “The return of the Mandalorian”. Una puntata davvero bellissima ma che paradossalmente “affossa” ancor di più la credibilità della serie, come detto anche nella nostra recensione. Tralasciando questi argomenti, la puntata presenta moltissimi easter egg e riferimenti, e soprattutto una marea di sorprese. Andiamo a scoprirli tutti di seguito!

    La sequenza iniziale di The Book of Boba Fett 1×05
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    Il klatooiniano Kaba Baiz

    L’episodio si apre in una macelleria gestita dal klatooiniano Kaba Baiz, che scopriamo essere la taglia di Din Djarin. Il protagonista di The Mandalorian fa quindi il suo ingresso sin dalla prima scena, e come scopriremo poco a poco l’intera puntata sarà dedicata a lui. Già in questa prima sequenza vediamo molte cose interessanti: gli animi ovviamente si scaldano subito e Din tira fuori la mitica Darksaber, e ciò ci permette di capire che ovviamente l’ha tenuta dopo il finale di The Mandalorian 2.

    Egli la utilizza per combattere contro gli scagnozzi di Baiz, e nello scontro si ferisce da solo, segno che non sa ancora utilizzarla a dovere. Questo però non lo ferma dall’ottenere la sua taglia, che lo porta su un gigantesco anello orbitale (che sembra citare Halo). Qui, dopo un viaggio in ascensore con un alieno di razza kascadag, apparso per la prima volta in Episodio VII, raggiunge la sua cliente.

    Si tratta di un’aliena Ishi Tib, specie apparsa in molte opere di Star Wars. Din le ha portato la taglia e in cambio vuole l’informazione promessa, che dopo un po’ ottiene: l’ubicazione dell’Armaiola, personaggio che tutti conosciamo da The Mandalorian.

    Il ritorno della Via
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    Il ritorno dell’Armaiola

    Raggiunta l’Armaiola, la ferita lo costringe a fermarsi e a curarlo ci pensa Paz Vizsla, altro personaggio conosciuto in The Mandalorian. Nel frattempo Din le mostra la Darksaber, e qui parte una sequenza ricca di lore riguardante la storia di Mandalore, della spada oscura e della Purga. In primis ella sminuisce l’Impero, canzonandolo per un’esistenza di nemmeno 30 anni (24 per l’esattezza, dalla fondazione alla Battaglia di Jakku) in confronto ai mandaloriani che esistono da 10 mila anni.

    Successivamente c’è un passaggio molto interessante: parlando del modo in cui si ottiene la Darksaber, l’Armaiola parla “dell’indegno”, e cioè colui che non la ottiene in uno scontro. Secondo la leggenda, questo evento avrebbe portato Mandalore alla distruzione, e i mandaloriani a disperdersi per la galassia. Proprio ciò che è accaduto con la questione di Bo-Katan, che verrà citata poco dopo.

    Sempre in merito alla Darksaber, scopriamo ovviamente che la sua elsa è in Beskar puro di qualità superiore, e che è stata forgiata dal Mand’alor Tarre Vizsla più di mille anni prima. Chi ha visto la serie animata Rebels conosce bene questa vicenda e il personaggio, dove è narrata la sua storia come primo (ed unico) mandaloriano jedi.

    La storia di Mandalore
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    Bo-Katan Kyrze brandisce la Darksaber in Rebels

    Mentre ricostruiscono la fornace, i due chiedono a Din di Moff Gideon, che scopriamo trovarsi nelle mani della Nuova Repubblica in attesa di essere processato per i suoi crimini. Nella scena viene citato anche il mitosauro, gigantesca bestia cavalcata dagli antichi mandaloriani. Segue poi la riforgiatura della lancia in Beskar appartenuta al Magistrato Morgan Elsbeth, sconfitta da Ahsoka in The Mandalorian 2×05.

    Durante la scena, Din chiede all’Armaiola se conosce Bo-Katan Kryze, ed ella gli racconta la sua storia: che quest’ultima ha ottenuto la Darksaber tramite un dono (come narrato nella 4×02 di Rebels, “Eroi di Mandalore”) e non combattendo. Parlando della casata Kryze, l’Armaiola cita una tragica sorte, riferendosi sicuramente agli eventi di The Clone Wars e alla fine di Satine Kryze, sorella di Bo-Katan. Ella cita anche la luna Concordia, in cui come sappiamo sempre da The Clone Wars si rifugiò la Ronda della Morte capeggiata da Pre Vizsla, dai quali successivamente sarebbero nati i più “estremisti” Figli della Ronda.

    Ed è anche in questo modo che loro sopravvissero alla grande Purga mandaloriana. Nella scena successiva, per la prima volta, vediamo delle splendide scene di questo evento.

    La purga mandaloriana
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    Un frame della splendida scena della Purga Mandaloriana

    Mentre l’Armaiola narra il tragico evento, vediamo in un suggestivo flashback quanto accaduto: centinaia di Bombardieri TIE attaccano la capitale di Mandalore, Sundari, nella Notte delle mille lacrime. Il colpo d’occhio di questa sequenza è spettacolare: mentre la capitale viene rasa al suolo, schiere di droidi SX (lo stesso tipo di K-2SO di Rogue One) e di Droidi Sonda Imperiali setacciano le rovine in cerca di sopravvissuti. Il tutto è anche un’ottima citazione a Terminator.

    Il duello
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    Il duello tra Din Djarin e Paz Vizsla

    Sempre durante la forgiatura della lama, Din rivela all’Armaiola di voler rivedere Grogu, che ora come tutti sappiamo è con Luke Skywalker. Ella ribadisce che un jedi deve distaccarsi da tutti i legami, un concetto che conosciamo bene. In ogni caso, forgia per il piccolo un regalo che però rimane al momento misterioso (dati gli anelli, potrebbe essere una piccola cotta di maglia). Nella scena successiva i due si allenano, e possiamo notare tutta la difficoltà di Din Djarin nell’utilizzare la Darksaber.

    La pesantezza della spada, il “lottare contro di essa e non con essa”, le inquadrature stesse, sono tutte splendide citazioni agli allenamenti di Sabine Wren, che tempo prima in Rebels si allenò sempre con la Darksaber ed ebbe come insegnante Kanan Jarrus.

    La svolta avviene quando Paz Vizsla reclama la proprietà della spada oscura forgiata dal suo antenato, e perciò sfida Din in un duello. Nonostante le difficoltà, quest’ultimo lo vince e può quindi tenere la Darksaber, ma si trova a rivelare all’Armaiola di aver disobbedito ai dettami dell’Antica Via togliendosi l’elmo. Ella rivela che l’unico modo per redimersi è nelle acque viventi sotto le miniere di Mandalore, che però ovviamente sono state distrutte. Questo in particolare potrebbe essere uno degli incipit che porterà Din Djarin su Mandalore in The Mandalorian 3.

    Ritorno su Tatooine
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    Din Djarin, Peli Motto e un piccolo droide BD

    Per un motivo che scopriremo poco dopo, Din Djarin tramite un volo di linea torna sul pianeta Tatooine. Molto bella ed emozionante la scena con il piccolo (o la piccola) rodiano/a, che ci permette di capire quanto gli manchi Grogu. Arrivato sul pianeta desertico egli si dirige da Peli Motto, che gli aveva promesso una nuova nave dopo la distruzione della Razor Crest.

    Nell’hangar d’attracco di quest’ultima possiamo notare i consueti droidi che l’aiutano, con un’aggiunta molto particolare rispetto a The Mandalorian: un droide BD, lo stesso modello di BD-1, il droide di Cal Kestis nel videogioco Jedi: Fallen Order. Dopo un simpatico siparietto e i saluti tra Din e Peli, vediamo la nuova nave di quest’ultimo, una grande sorpresa.

    La nuova astronave
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    Lo splendido Starfighter N-1 rimesso a nuovo

    Come rivelato dai rumors degli scorsi giorni, si tratta di un vecchio modello di Starfighter N-1, il caccia di Naboo che abbiamo visto per la prima volta in Episodio I. Nella scena Peli Motto cita proprio la Regina di Naboo, come sappiamo la più alta carica del pianeta, nonché molte caratteristiche del caccia: splendide reference alla trilogia prequel, che proseguiranno nelle scene successive.

    I due cominciano quindi a rimettere in sesto l’astronave, tra gag con i Jawas e i droidi. Mentre ci lavorano, vediamo sulla fiancata del caccia una scritta in lingua Futhark, antica lingua di Naboo utilizzata tra le altre cose per identificare le astronavi. Un altro bel rimando ad Episodio I. Nella scena, Peli Motto cita anche i fathiers, i cavalli visti in Episodio VIII su Canto Bight. Terminata la messa a nuovo, ella inoltre dice a Din di aver rimosso l’alloggiamento dell’astromecca. Un possibile rimando al fatto che in futuro quel posto verrà occupato da Grogu.

    Corse su Tatooine e nello spazio
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    Din sfreccia dentro il Beggar’s Canyon

    Din sale quindi a bordo del suo nuovo caccia modificato, per metterne alla prova le potenzialità. Per farlo si dirige a Beggar’s Canyon, altro luogo visto per la prima volta in Episodio I e tappa della Boonta Eve Classic, la Corsa degli Sgusci. Quest’intera scena è un rimando all’iconica sequenza de La Minaccia Fantasma, e Din sembra ripercorrere lo stesso circuito di Anakin. Dopo questo fantastico giro, egli si dirige verso lo spazio aperto.

    Qui trova una pattuglia di X-Wing T-65 della Nuova Repubblica, che inizialmente fa un po’ di storie in merito all’astronave e ne chiede i documenti. A lasciar correre ci penserà uno di loro, Carson Teva, pilota che abbiamo già visto in The Mandalorian e che ripercorre le vicende della serie. Egli riconosce Din, ma quest’ultimo per evitare problemi nega tutto. Il passo più interessante del dialogo è che Carson cerca risposte in merito a quanto sta accadendo nell’Orlo Esterno.

    Un altro accenno di lore al fatto che la Nuova Repubblica fosse all’oscuro dei resti dell’Impero, e a maggior ragione di quanto stesse accadendo ancor più lontano nelle Regioni Ignote (con la nascita del Primo Ordine). Tutti elementi fondamentali per quando la Nuova Repubblica si troverà, anni dopo, impreparata a questa minaccia (come vi abbiamo spiegato in questo video).

    L’incontro con Fennec
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    Fennec Shand e Din Djarin

    Tornato all’hangar di Peli Motto, finalmente abbiamo il collegamento con The Book of Boba Fett (incredibile che quest’ultimo non compaia nemmeno). Fennec Shand trova infatti Din e gli offre di lavorare per loro, o meglio di aiutarli nell’imminente scontro con i Pyke. Egli non accetta la ricompensa, per amicizia, ma dice che prima di aiutarli deve trovare il piccolo Grogu. Si chiude così una puntata splendida, ma che pone tanti interrogativi su quello che è l’effettivo scopo di questa serie.

    Anche il prossimo episodio virerà su altri argomenti (la ricerca di Grogu)? Riusciremo ad ottenere uno sviluppo di The Book of Boba Fett nel presente almeno nelle ultime due puntate? Non lo sappiamo, e non ci resta che goderci quella che comunque è una bellissima perla.
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Mar Feb 01, 2022 2:38 pm

    The Book of Boba Fett e il grande dilemma del quinto episodio

    Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera“. Questa famosa frase di Goethe descrive perfettamente quanto accaduto con la quinta puntata di The Book of Boba Fett, intitolata Return of the Mandalorian: un episodio praticamente perfetto, ma che paradossalmente non fa altro che “affossare” la serie in cui è inserito. Andiamo ad analizzare la questione in maniera approfondita!

    Un meteorite nella serie
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    Fennec Shand e Din Djarin

    L’apparizione di Din Djarin, protagonista di The Mandalorian, era nell’aria, ma nessuno poteva immaginare che l’episodio sarebbe stato interamente dedicato a lui. Abbiamo avuto una puntata perfetta, scritta bene e girata magistralmente, ricca di ottime reference, di lore starwarsiana e di spunti per la terza stagione di The Mandalorian. Ma a che prezzo? Il fatto che Boba Fett, protagonista della serie, venga appena nominato la dice lunga sull’importanza che si è voluta attribuire a questo progetto.

    Molti si sono meravigliati del fatto che The Book of Boba Fett fosse praticamente uno spin-off di The Mandalorian, ma come abbiamo sempre ribadito questo era già assodato da tempo. Il problema è che anche uno spin-off deve avere una propria dignità, e inserire un contesto simile in uno show di sette episodi non fa altro che peggiorare un prodotto già claudicante di suo.

    Le intenzioni di Filoni e Favreau sono chiare, almeno dal mio punto di vista: alla loro conclusione, The Mandalorian e le serie che gli gravitano attorno (The Book of Boba Fett, Ahsoka, e altre possibili sorprese) saranno tutte interconnesse. Perciò, a “quadro finito”, questo episodio sarà solo un tassello in un mosaico completo. Ma bisogna capire che questo è un progetto a lunghissimo termine, e che per i fan (non conosciuti per essere notoriamente pazienti) non funziona; o meglio funzionerebbe se non fosse adoperato in maniera così drastica.

    I problemi pregressi di The Book of Boba Fett
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    Riunione con gli ex capitani di Jabba

    Quanto accaduto nel quinto episodio è già successo in un altro prodotto, e cioè la serie animata The Bad Batch: ricorderete la puntata interamente dedicata alle origini di Hera Syndulla, in cui la Clone Force 99 fece solo una comparsa fugace (per poi essere parte integrante di quell’arco narrativo). Anche lì questa scelta stonò, ma alla fine andò bene poiché in una serie animata composta da tanti episodi l’impatto viene assorbito bene. Compiere questa scelta in una serie live action confusionaria e priva di identità, invece, è a mio parere un suicidio narrativo.

    The Book of Boba Fett infatti soffriva già di molte problematiche interne: nei primi quattro episodi, complice una scrittura claudicante e molto confusionaria, sia le vicende che il protagonista non sono stati approfonditi a dovere. La nuova caratterizzazione di Boba Fett, potenzialmente fantastica, è stata trattata in maniera blanda. Per non parlare della trama nel presente, paragonabile al nulla.

    E quando le cose potrebbero finalmente decollare, cosa succede? Cade un meteorite narrativo che ci mostra tutt’altre vicende. Come è possibile “aggiustare” tutto negli ultimi due episodi? Non si può. Probabilmente The Book of Boba Fett rimarrà sempre un’occasione sprecata, e il pericolo per il sesto appuntamento lo dimostra.

    Possibile “ricaduta
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    Mando e Boba Fett

    Come detto, le premesse per il sesto episodio (il penultimo, lo ricordiamo) non sono rassicuranti. Nel finale Din Djarin dichiara espressamente che prima di unirsi a Boba deve consegnare il regalo a Grogu. Il rischio è che questa “quest” possa inglobare nuovamente tutta o gran parte della puntata, per poi relegare le faccende della serie ad un finale striminzito (e per giunta diretto da Rodriguez, che nel primo e nel terzo episodio non ne ha azzeccata una).

    Un finale che probabilmente, come accade ormai sempre per i prodotti targati Favreau-Filoni, presenterà il cliffhanger a sorpresa e posticiperà tutte le vicende al prossimo prodotto. I fan sono stanchi di veder sempre tutto rimandato a serie tv da destinarsi, e almeno per una serie incentrata su un personaggio ci si aspetta che le vicende si chiudano lì. Ma come potrete immaginare, è davvero complesso che ciò accada. E’ molto probabile invece che Boba Fett faccia la sua ricomparsa in The Mandalorian, come già successo, e che alcune questioni siano risolte lì.

    In conclusione, questa particolare struttura narrativa (che non è affatto malvagia, badate bene) funzionerebbe se le fondamenta fossero solide: se i primi quattro episodi di The Book of Boba Fett fossero stati perfetti, non avrebbe pesato così tanto la totale ingerenza di Din Djarin nel quinto. Invece, la grande luce di Return of the Mandalorian ha portato ancor più ombre per The Book of Boba Fett.
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Mar Feb 01, 2022 2:48 pm

    The Book of Boba Fett: anche Din Djarin nei nuovi poster

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    Nel quinto episodio di The Book of Boba Fett, abbiamo lasciato momentaneamente Boba Fett per dedicarci al mondo di Din Djarin, il protagonista di The Mandalorian, e quest’oggi sono stati pubblicati dei nuovi poster ufficiali.
    Nel primo poster non poteva che esserci Din Djarin in persona, con tanto di darksaber ben stretta in pugno.
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    Il secondo poster è dedicato al fabbro dei mandaloriani, la donna che ha forgiato l’armatura di Din, e ha sciolto la lancia di beskar.
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    Il terzo e ultimo poster raffigura Peli Motto (Amy Sedaris), al fianco dei suoi droidi, tra cui il modello BD di cui vi abbiamo già parlato.
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    The Book of Boba Fett, un’emozionante avventura dell’universo di Star Wars, segue il leggendario cacciatore di taglie Boba Fett e la mercenaria Fennec Shand farsi strada nel mondo sotterraneo della Galassia quando tornano sulle sabbie di Tatooine per rivendicare il territorio un tempo controllato da Jabba the Hutt e dal suo sindacato del crimine.

    The Book of Boba Fett è interpretato da Temuera Morrison e Ming-Na Wen. Jon Favreau, Dave Filoni, Robert Rodriguez, Kathleen Kennedy e Colin Wilson sono gli executive producer. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono le co-executive producer, mentre John Bartnicki è il produttore e John Hampian il coproduttore.
    Fonte: BadTaste.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Gio Feb 03, 2022 2:59 pm

    The Book of Boba Fett: tutti i riferimenti e gli easter egg della sesta puntata!

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    Torna l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, con il sesto episodio intitolato “From the desert comes a stranger”. Una puntata ricca di sorprese, ma che come la precedente “affossa” ancor di più la credibilità della serie in sé. Tralasciando questi argomenti, la puntata presenta come sempre moltissimi easter egg e riferimenti. Andiamo a scoprirli tutti di seguito!

    La sequenza iniziale di The Book of Boba Fett 1×06
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    Cobb Vanth in The Book of Boba Fett

    La sesta puntata di The Book of Boba Fett si apre su Tatooine, precisamente nel territorio di Mos Pelgo (come scopriremo poco dopo). Alcuni Pyke stanno trafficando della spezia, quando all’improvviso arriva Cobb Vanth, personaggio visto in The Mandalorian 2×01 e comparso per la prima volta nei romanzi di Aftermath. Come ben sappiamo, lo sceriffo non ha più l’armatura utilizzata per liberare Mos Pelgo dagli oppressori, ma questo non lo intimorisce poiché elimina facilmente i pyke.

    La scena si sposta poi su Din Djarin, che con la sua nuova astronave raggiunge un pianeta sconosciuto in cui ad accoglierlo troviamo il mitico R2-D2. Molto presto scopriamo che questo mondo è quello in cui Luke fondò la sua Accademia Jedi, e nella scena successiva vediamo proprio la costruzione di una prima struttura. Canonicamente siamo un po’ avanti con i tempi (nel 9 ABY Luke viaggiava ancora attraverso la galassia per ricostruire l’Ordine Jedi scoprendo templi e manufatti), ma rispetto ad altre questioni che vedremo più avanti ci può stare.

    L’addestramento di Grogu
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    Luke aiuta Grogu a ricordare il passato

    Nella sequenza successiva, vediamo i primi scorci di addestramento di Grogu con Luke Skywalker. L’elemento che salta subito all’occhio è il netto miglioramento della CGI di Luke: merito sicuramente del deepfaker assunto da Lucasfilm proprio dopo la sua apparizione in The Mandalorian. Per l’occasione torna il siparietto tra Grogu e una rana simile a quelle viste su Sorgan, che ci porta ad una grande citazione: quando Luke le fa levitare tutte con la Forza dallo stagno, omaggia il Maestro Yoda nella scena con il suo X-Wing in Episodio V.

    Poco dopo, mentre passeggiano, Luke gli racconta proprio di Yoda e del suo grande cuore, svelandogli che il Maestro parlava per enigmi (sua peculiarità che conosciamo bene). Nell’occasione cita anche una delle sue frasi più famose, “la grandezza non conta”. Luke scopre che il piccolo, complice sicuramente il trauma dell’Ordine 66, non ricorda il suo passato o le sue origini. Per questo tenta di fargli riaffiorare la memoria, e ciò lo porta ad avere proprio dei ricordi della Purga. In questa scena vediamo tre jedi (sconosciuti) che lo proteggono dalla 501esima legione che aveva fatto irruzione al Tempio con Anakin. Una scena molto bella.

    Il ritorno di Ahsoka
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    Din e Ahsoka nell’episodio

    Nello stile Filoni, durante l’episodio fa la sua ricomparsa anche Ahsoka. Simpatico il siparietto con R2, tra amici che si conoscono davvero da una vita. Nella scena, Din e Ahsoka parlano di Grogu e del suo possibile futuro come primo studente di Luke, citando anche il pericolo dell’attaccamento. Come sappiamo, complice il trauma con il suo Maestro, Ahsoka è ancora legata ad alcuni dettami che portarono i jedi alla rovina. E anche Luke, come scopriremo dopo: egli, non avendo vissuto l’Ordine, come ben sappiamo nel post Endor tentò di seguirne i dettami passo passo, e ciò portò agli errori compiuti prima degli eventi della trilogia sequel.

    Ahsoka convince Din a non dare a Grogu il regalo di persona, e perciò le lascia l’armatura (abbiamo già la conferma si tratti di una cotta di maglia, come vedremo dopo). Egli quindi lascia il pianeta, mentre il piccolo lo osserva da lontano e successivamente riprende l’addestramento. Anche in questo caso ci sono moltissime citazioni ad Episodio V: Luke porta il piccolo sulle spalle, proprio come fece con Yoda. E per insegnargli il Force jump, recita anche la famosa frase “Fare o non fare, non c’è provare”.

    Anche la scena successiva, con le acrobazie, è un chiaro riferimento a L’Impero Colpisce Ancora. Molto bello il discorso sull’equilibrio nella Forza, che richiama quello fatto a Rey in Episodio VIII. Mentre Grogu affina le sue tecniche, Luke si esibisce in un allenamento con la spada laser. Successivamente, per saggiare i riflessi del piccolo, Luke utilizza il famoso remoto d’addestramento visto per la prima volta in Episodio IV.

    I miglioramenti di Grogu si vedono sin da subito, ma il dialogo tra Luke e Ahsoka ci fa capire che forse il suo cuore è altrove. In merito a ciò, è commovente il rimando di quest’ultima ad Anakin; un dialogo che tutti speravamo continuasse. I due invece parlano delle conseguenze che l’attaccamento potrebbe avere su Grogu, e andando via Ahsoka dice a Luke di seguire il suo istinto sul da farsi (come vedremo nel finale della puntata).

    Accenni a The Book of Boba Fett
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    Din Djarin al palazzo di Boba Fett

    Dopo un episodio e mezzo, con Din che approda al palazzo di Boba Fett torniamo alle vicende della serie (che dopo tutte queste emozioni passano quasi in secondo piano). Fennec illustra la situazione della minaccia incombente dei pyke, citando il sindaco Mok Shaiz e le famiglie di Mos Espa. Nella scena rivediamo l’odioso maggiordomo twi’lek (a cui viene permessa l’ennesima battuta fuori luogo), i membri della Mod Gang e Black Krrsantan. Con Din i muscoli a sostegno di Boba sono al completo, ma ci vogliono più soldati se le cose dovessero degenerare.

    Per questo Din si reca da un vecchio amico su Tatooine, e cioè proprio Cobb Vanth, con il quale tempo prima aveva eliminato un drago Krayt. Il rimando a questa impresa è omaggiato da alcuni jawas, che portano sul loro sandcrawler proprio quel teschio come trofeo. Giunto a Mos Pelgo, Din incontra alcune resistenze, ma viene accolto da Cobb che sente le sue proposte. Inizialmente sia lui che il proprietario del bar sono reticenti alla richiesta di Din, non volendosi immischiare con le questioni di città.

    Nella scena, il barista dice che hanno rinominato Mos Pelgo “Freetown”. In realtà questo passaggio, come narrato in Aftermath, avviene già cinque anni prima. Successivamente Din va via, e Cobb sembra intenzionato ad aiutarlo facendo radunare tutti gli uomini e le donne che possono combattere. E a questo punto appare il personaggio che dà il titolo al sesto episodio.

    L’apparizione di Cad Bane in The Book of Boba Fett
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    Il debutto in live action di Cad Bane

    Per settimane ne abbiamo ipotizzato la presenza, e finalmente Cad Bane fa il suo debutto in live action dopo essere apparso nelle serie animate e nei fumetti. Un debutto che non delude le aspettative: la sua resa è ottimale, a parte qualche piccolo difetto (una dentatura troppo marcata e una pelle molto chiara rispetto a quella del Duros, che però potrebbe essere un suggerimento alla sua anzianità). Quello che colpisce ovviamente è il forte richiamo ai film di Sergio Leone.

    Nella scena, Cad Bane offre a Cobb Vanth molti crediti per restare neutrale alla questione, facendoci capire che in questo momento storico lavora con i pyke (o con qualcuno più in alto) e sicuramente scopriremo il perché. Subito dopo Bane arriva alle minacce, dopo aver detto a Vanth che Boba Fett è un assassino e lavorava per l’Impero. Altro passaggio interessante è quello in cui dice allo sceriffo che “non avrebbe mai dovuto rinunciare all’armatura”, facendoci capire che era a conoscenza del fatto che la possedesse. Altro passaggio per ora misterioso.

    Capiamo subito il perché di questo ammonimento: in men che non si dica, Cad Bane uccide il vice sceriffo e ferisce gravemente Cobb Vanth. Non ci aspettavamo da meno da uno del suo calibro, e soprattutto in questo senso non ha deluso le aspettative.

    Le questioni si complicano
    Allo stesso tempo, due Pyke entrano nel Rifugio, la cantina gestita dalla twi’lek Garsa Fwip che ormai conosciamo bene. Mentre si siedono, i sottoposti di Garsa chiedono loro di “pulire” i caschi, stesso segno di riverenza fatto con Boba Fett. Ma questa volta i nemici agiscono in maniera differente: immaginando il loro coinvolgimento in un conflitto (che probabilmente sarebbe stato dalla parte di Boba) i Pyke lasciano una bomba nel locale, che esplode; un riferimento alla scena iniziale de “Gli Intoccabili“. Un attentato che sicuramente avrà grosse ripercussioni nel finale della serie, e che potrebbe spingere Boba Fett a fare la prima mossa.

    La scelta
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    Luke mostra a Grogu la spada laser di Yoda

    Nell’ultima scena della sesta puntata, torniamo sul pianeta in cui Luke fondò l’Accademia. Il jedi mostra al piccolo la spada laser appartenuta al Maestro Yoda, e allo stesso tempo il regalo di Din, e cioè la cotta di maglia mandaloriana in beskar. E pone Grogu di fronte ad una scelta: proseguire le vie dei jedi, accantonando i sentimenti per Din con il rischio di non rivederlo mai più (e qui cita la longevità della sua specie) oppure scegliere di tornare da lui. Ovviamente, la scelta la scopriremo nella terza stagione di The Mandalorian.

    Questa sequenza è cruciale sia per le opere future che per il canone. Purtroppo, anche in questo caso è presente una grave retcon: nella serie a fumetti Darth Vader 2017, ci viene mostrato chiaramente che la spada laser di Yoda venne distrutta. In realtà, già nel 2019 Charles Soule (autore del fumetto) rispose alle accuse di retcon nei confronti della guida Star Wars: Ultimate Locations (secondo la quale la spada era su Dagobah) dicendo che poteva essere accaduto di tutto, e che la spada distrutta poteva essere un falso. Le riscritture alle guide però sono all’ordine del giorno, ed è logico che quelle ad un fumetto hanno un peso specifico maggiore.

    Inoltre, per il canone la speranza è che Grogu non scelga la via dei jedi (almeno in quel momento storico). Questo perché se ciò accadesse andrebbe ad inficiare quanto accaduto successivamente con Ben Solo. Fortunatamente molti indizi (come l’alloggiamento sullo Starfighter N-1) ci portano a pensare che Grogu sceglierà Din.

    Che ne pensate degli easter egg e dei riferimenti di “Dal deserto uno sconosciuto”?
    Fonte: InsolenzaDiR2D2.It


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    The Book of Boba Fett Empty Re: The Book of Boba Fett

    Messaggio Da APUMA Gio Feb 10, 2022 2:43 pm

    The Book of Boba Fett: tutti i riferimenti e gli easter egg dell’ultima puntata!

    Torna, per l’ultima volta, l’appuntamento del mercoledì con The Book of Boba Fett, serie che si conclude con il settimo episodio intitolato “In the name of honor”. Un finale ricco di dinamicità e adrenalina, che presenta come sempre moltissimi easter egg e riferimenti. Andiamo a scoprirli tutti di seguito!

    La sequenza iniziale di The Book of Boba Fett 1×07
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    Boba Fett nel finale della serie

    Dopo l’attentato al Rifugio di Garsa Fwip, Boba e Fennec si ritrovano all’interno di ciò che rimane della Cantina. Lo scontro è ormai alle porte, e Din Djarin li informa che gli abitanti di Freetown arriveranno con Cobb Vanth per combattere (ignaro di quanto accaduto con Cad Bane). Nella scena c’è un passaggio poco chiaro: parlando della spezia, Fennec afferma che è “il commercio più importante di Jabba the Hutt”. Come tutti sappiamo però Jabba è morto cinque anni prima, e forse il riferimento è al fatto che il commercio di spezia dava vitalità al pianeta.

    Al Rifugio si trovano anche Drash e Skad, i membri di spicco della mod gang, che convincono Boba Fett a rimanere arroccato lì invece che a Palazzo, per trasmettere protezione agli abitanti di Mos Espa, scossi per quanto accaduto. Egli, nonostante ciò sia strategicamente più svantaggioso, accetta.

    La scena si sposta poi su Mos Eisley, dove si trova il covo dei Pyke in cui si recò tempo prima anche Boba Fett. Cad Bane avvisa di non doversi più preoccupare dei cittadini di Freetown, e il Pyke ci svela una verità che già avevamo intuito, e cioè che furono loro a sterminare i predoni Tusken (non tramite la collaborazione dei Nikto, che quindi furono solo utilizzati come capro espiatorio a loro insaputa). Nella stanza è presente anche il sindaco Ithoriano Mok Shaiz.

    Scelta e presidio
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    Grogu torna su Tatooine

    Sempre su Mos Eisley, all’hangar di Peli Motto giunge un X-Wing apparentemente vuoto. Capiamo subito che il mitico R2-D2 ha accompagnato Grogu su Tatooine, poiché quest’ultimo ha scelto il cuore e soprattutto di tornare da Din Djarin. A suggellare la scelta, lo vediamo per la prima volta con indosso la cotta di maglia in Beskar. Su richiesta di Peli, i simpatici droidi di serie DUM portano da mangiare al piccolo.

    La scena si sposta nuovamente su Mos Espa, in cui le forze di Boba Fett si sono divise per presidiare i territori con il “benestare” delle famiglie della città. In particolare, i gamorreani controllano l’astroporto in territorio klatooiniano, Black Krrsantan è in centro città in territorio trandoshano (scelta sicuramente non casuale visti i trascorsi), mentre la mod gang è nel distretto operaio nel quartiere degli Aqualish.

    Il confronto tra Boba e Cad in The Book of Boba Fett
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    Cad Bane in The Book of Boba Fett

    Poco dopo, avviene finalmente il primo confronto tra Cad Bane e Boba Fett. Per stanarlo e spingerlo ad attaccare, il primo lo raggiunge alle rovine del Rifugio e lo provoca. I due si stuzzicano a vicenda, e nel discorso Cad utilizza il modo di dire “il quacta che dà del viscido allo stifling”, lo stesso che aveva utilizzato Boba con Koska Reeves e Bo-Katan nella 2×08 di The Mandalorian. Per farlo cedere, Bane gli rivela che fu il Sindacato Pyke ad annientare i Tusken, ma nonostante questo Boba non cede.

    Come ultima provocazione, Cad Bane gli dice di essersi rammollito, ma Boba risponde a tono. In questo caso il personaggio dimostra un autocontrollo funzionale alla situazione, nonostante i tanti trascorsi tra i due, che torneranno ovviamente dopo nello scontro finale.

    Comincia la tempesta in The Book of Boba Fett
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    Boba e Din contro i Pyke

    Come tutti avevamo immaginato, i gotra di Mos Espa tradiscono Boba Fett e attaccano i suoi collaboratori. Mentre infuriano i primi combattimenti, Fennec decide di risolvere la situazione alla radice andando nel luogo in cui operano i pyke. Finalmente il maggiordomo si rende utile, rivelando che essi operano all’Ufficio osservatori del deserto su Mos Eisley. Questo luogo è stato citato per la prima volta nel gioco di ruolo “Secrets of Mos Eisley“, apparso nel settimo numero della rivista Star Wars Gamer nel 2001; una chicca davvero particolare. Nella scena è presente anche il droide 8D8.

    Mentre Fennec dà manforte alla mod gang, Din Djarin non lascia solo Boba Fett e segue strenuamente i dettami del Credo; interessante anche la considerazione di quest’ultimo in merito alle credenze di Din e della sua gente, ulteriore elemento che ci permette di inquadrare la Via come un dettame non rispettato da tutti (cosa che ancor oggi genera molta confusione tra i fan).

    I due si trovano in stallo e sotto scacco dei pyke, e servirebbe un diversivo. A fornirlo è il maggiordomo twi’lek, che a sua insaputa si rende finalmente utile a qualcosa. Egli propone di utilizzare le sue doti da diplomatico, apprese all’Accademia su Coruscant. Ovviamente non si riferisce all’Accademia Imperiale Reale (dove si diplomavano i più alti ufficiali dell’Impero), ma probabilmente a qualche altro istituto.

    Il twi’lek esce quindi per notificare la resa ai Pyke, scoprendo invece che Boba Fett voleva solo distrarli per attaccarli. Nel cercare di ingraziarsi i nemici, egli si lascia andare ad una marea di complimenti ad Oba Diah, pianeta d’origine dei Pyke. Poco dopo, Boba e Din finalmente partono all’attacco, utilizzando i loro jetpack: una scena fantastica in cui i due eliminano molti nemici. Il loro grande numero però rischia di sopraffarli, e quando sembra tutto perduto i cittadini di Freetown accorrono in loro aiuto.

    Un’arma segreta
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    Un droide annientatore Scorpenek

    Tutti gli alleati di Boba Fett, non senza difficoltà, riescono a riunirsi, e proprio quando sembra mettersi tutto per il verso giusto i Pyke sfoderano un’altra arma: i droidi annientatori Scorpenek. Questi particolari droidi fanno la loro prima apparizione, ma hanno una storia lunga in Star Wars. Menzionati per la prima volta nella guida The New Essential Guide to Droids, compaiono anche nel The Art of Star Wars Episode II: Attack of the Clones. Molto simili ai più conosciuti Droidekas, fanno quindi il loro debutto nel canone e in un opera audiovisiva.

    Anche gli Scorpenek sono dotati di potenti scudi deflettori, e a nulla servono i colpi di blaster, le bombe, i lanciafiamme, la Darksaber o quant’altro. Chi ha visto The Clone Wars, in particolare il secondo episodio della quinta stagione, conosce bene come superarli: utilizzare strumenti fisici, ma che penetrino gli scudi molto lentamente (ecco perché neanche i colpi veloci con armi fisiche, come scopriremo più avanti, funzionano). Ovviamente nessuno dei protagonisti lo sa, e perciò sembrano davvero impenetrabili.

    Ricongiungimento
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    Grogu e Din Djarin si ricongiungono

    Nel bel mezzo del marasma, mentre Din Djarin corre cercando di guadagnare tempo (Boba Fett intanto era tornato a Palazzo) si imbatte in Peli Motto, che è arrivata su Mos Espa a bordo di un Richshaw, particolare risciò che abbiamo visto per la prima volta in Episodio II. Ella era lì proprio per avvisare Din del ritorno del piccolo; il loro ricongiungimento è davvero commovente, con Grogu che gli salta in braccio e Din che si accorge che indossa la cotta di maglia. Anche noi fan tiriamo un sospiro di sollievo per la sua scelta, poiché l’alternativa (almeno in questo momento storico) avrebbe dato parecchie problematiche al canone, soprattutto per le questioni di Luke e successivamente di Ben Solo, che rimane quindi ufficialmente il suo primo vero allievo.

    Arrivano i rinforzi
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    Boba Fett in groppa al rancor

    Boba Fett torna alla carica con due rinforzi, uno inizialmente “nascosto” e l’altro decisamente più vistoso. Il primo è il bastone gaderffii che utilizzerà successivamente, il secondo è il cucciolo di rancor che finalmente può scatenarsi. Vedere Boba cavalcarlo è libidine pura, e le scene d’azione in cui la creatura si scatena contro i droidi Scorpenek sono fantastiche. Dopo essere stato indebolito dalla ferocia del Rancor, uno dei droidi viene abbattuto da Grogu con la Forza; in questa scena egli ci mostra un primo assaggio di quanto imparato da Luke.

    Il rancor abbatte i droidi come mosche, e perciò ad un certo punto interviene Cad Bane, che riesce a disarcionare Boba e a farlo cadere. Il cucciolo ora è senza briglie e senza freni, e scatena tutto il suo potenziale distruttivo. Nel frattempo, sta per cominciare lo scontro finale tra Boba e Cad.

    Ultimo scontro
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    Boba Fett contro Cad Bane

    Questo ultimo confronto è ricco di riferimenti al passato dei due personaggi. Chi ha visto le serie animate, soprattutto The Clone Wars, sa da quanto tempo si conoscono. Come vi abbiamo spiegato anche in questo video, Cad addestrò Boba da giovane e i due si scontrarono (anche se quel duello avviene in un arco mai completato della serie). Perciò è fondamentale il passaggio in cui Cad gli chiese cosa ci avrebbe guadagnato da tutta la situazione. Il vecchio Boba non faceva nulla senza un profitto, e il duros lo sapeva bene.

    Ma questo è il nuovo Boba, che combatte per la sua gente. Dopo i rimandi al passato, di quando era ragazzino, i due si sfidano con i blaster e Cad Bane ha la meglio. Mentre Boba è a terra, il duros cita suo padre Jango e il suo retaggio da assassino, dando a Boba un’ultima lezione: bada solo a te stesso, il resto è debolezza. Ma proprio in quel momento, sfoderando il bastone gaderffii, riesce a sopraffare Cad e a sconfiggerlo. Una sequenza potente, una sconfitta che simboleggia il primeggiare della famiglia (in questo caso quella Tusken) sul singolo. Nella scena c’è un ulteriore indizio che ci rimanda al loro scontro mai trasmesso in The Clone Wars, che avevamo visto già in The Bad Batch: la placca metallica sulla testa di Bane.

    Se questo fosse un epilogo per Cad Bane (in Star Wars non si può mai dire) sarebbe perfetto. Il personaggio era già avanti con l’età, e aveva assolto in quel momento al suo scopo. Inoltre, ci sono tantissime possibilità di rivederlo in opere ambientate prima, in cui sarebbe anche molto più “in forma”.

    Domare il rancor
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    Grogu riesce a calmare il rancor

    Intanto, il rancor è ancora il libertà e sta mettendo a ferro e fuoco Mos Espa. Le citazioni a King Kong, con la classica arrampicata sul palazzo, solo palesi e calzanti. Din Djarin tenta in tutti i modi di fermarlo, ma la creatura sembra scatenata e fuori controllo. A calmarlo ci penserà il piccolo Grogu, che anche stavolta utilizza la Forza ma non per attaccare bensì per ammansirlo. Questo peculiare modo di connettersi alla creatura ricorda molto la stessa propensione di Ezra Bridger in Rebels, che riesce a creare una connessione con le creature viventi (fondamentale quella con i Purrgil).

    Fine della guerra
    Mentre su Mos Espa lo scontro volge al termine, a mettere la parola fine alla guerra con i Pyke ci pensa Fennec Shand, nel suo stile da maestra assassina. Magistrale infatti la sequenza in cui elimina furtivamente tutti gli esponenti delle famiglie di Mos Espa, il capo dei Pyke sul pianeta (che non è ovviamente il capo assoluto del Sindacato) e il sindaco Moz Shaiz.

    La scena si sposta poi poco nel futuro, mentre droidi e abitanti ricostruiscono Mos Espa dopo la battaglia. Boba e Fennec passeggiano per le strade, e finalmente tutti portano rispetto al daimyo che li aveva protetti. I due incontrano i loro collaboratori Black Krrsantan, Drash e Skad, e con una simpatica scenetta con dei meiloorun si chiudono per il momento le loro vicende.

    Intanto, Din e Grogu prendono il volo verso nuove avventure (e verso la terza stagione di The Mandalorian). Il piccolo ovviamente, come tutti immaginavamo, è nel posto che gli spettava sullo Starfighter N-1, e torna a giocare e viaggiare con Din, la sua famiglia.

    La scena post credits di The Book of Boba Fett
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    Cobb Vanth nella vasca di bacta

    Come per la seconda stagione di The Mandalorian, anche nel finale di The Book of Boba Fett c’è una scena post credits. In particolare, vediamo Cobb Vanth nella vasca di bacta (segno che è sopravvissuto), mentre il modificatore visto nel quarto episodio si appresta a fare un lavoro simile a quello compiuto con Fennec Shand. Indizio che ci permette di capire che rivedremo i personaggi, anche se le loro storie su Tatooine sembrano concluse.

    Che ne pensate degli easter egg e dei riferimenti di “In nome dell’Onore”?
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