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Sandokan
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Sandokan è un pirata, che combatte eroicamente contro il colonialismo britannico, un eroe puro, un personaggio monolitico e privo di dubbi. Mosso da un odio inguaribile nei confronti degli inglesi e del Rajah bianco James Brooke – responsabile dalla strage della sua famiglia – lotta con ogni mezzo per la libertà del suo minuscolo regno, l'isola di Mompracem, minacciata, invasa, e infine riconquistata da lui stesso. Spesso si parla di Sandokan come corsaro, ma i corsari erano muniti di regolari "patenti di corsa" che venivano accordate da alcuni stati o iniziavano gli eventi bellici solo dopo regolari azioni di guerra, tutte cose che Sandokan non fa; inoltre il corsaro si accanisce di solito contro le navi di una sola nazione mentre Sandokan attacca e depreda tutte le navi che incontra, almeno all'inizio del ciclo. Nonostante ciò, Sandokan è in realtà il figlio di Kaigadan, un sovrano del Borneo ucciso insieme alla sua famiglia dal Raja Bianco, un ex prigioniero degli inglesi. Sandokan è, quindi, di stirpe reale ed ha l'obbiettivo principale di vendicarsi degli inglesi e quello di riprendersi il suo regno, cosa che riuscirà nel romanzo Sandokan alla riscossa. Personaggio da feuilleton, il principe Sandokan è un combattente formidabile, coraggioso, spietato con i nemici che odia, generoso con coloro che è costretto a uccidere nelle sue vendette e fedele fino alla morte con gli amici. Oltretutto è dotato di nervi molto saldi ma non è in grado di sopprimere le proprie emozioni ed agire freddamente senza lasciarsi condizionare dalla situazione e perciò viene reputato dall'amico fraterno, Yanez de Gomera, come un uomo avventato che si scaglia contro il pericolo senza neanche rifletterci troppo. Yanez, così, diventa una sorta di "regolatore" del pirata malese ed è lo stesso portoghese a consigliare a Sandokan di fare attenzione e di essere prudente, come accade prima del viaggio per Labuan[5].
Sandokan non dimostra intenzioni negative e appare come un pirata retto e ligio al dovere dotato di una grande forza interiore e capace di provare genuini sentimenti d'affetto nei confronti dei suoi "tigrotti" (ovvero i suoi sudditi), i quali a loro volta lo amano e lo temono. Sandokan non ama uccidere i suoi nemici, ma è disposto a farlo se è necessario. In caso, poi, che i nemici si arrendano e si dimostrino valorosi, Sandokan è disposto a salvargli la vita e a ricoprirli di doni; ad'esempio, durante il viaggio a Sarawak, la "Tigre della Malesia" si dimostra generoso con il capitano dell'Helgoland regalando a quest'ultimo una bussola d'oro, due pistole e un anello ornato di un "diamante grosso come una nocciola"[6]. Il capitano, a seguito di questi doni, definirà il pirata come "l'uomo più strano che abbia incontrato nella vita"[6].
Salgari affianca a Sandokan come amico fraterno il fedele Yanez de Gomera, un ironico e divertente gentiluomo portoghese, con l'eterna sigaretta in bocca e la battuta pronta. Sarà proprio quest'ultimo a rivelare a Sandokan l'esistenza di Marianna Guillonk, soprannominata la Perla di Labuan, donna dalla bellezza unica che Sandokan tenterà di incontrare nel romanzo Le Tigri di Mompracem di cui si innamorerà perdutamente, venendo anche ricambiato dalla donna. Il loro sarà un amore "impossibile" poiché Lady Marianna era nipote di un lord inglese (James Guillonk), stretto collaboratore del governatore James Brooke, detto "lo sterminatore dei pirati", ovvero l'antagonista per eccellenza del pirata della Malesia. Sandokan riuscirà, dopo molte lotte, a conquistare la donna, annunciando contemporaneamente il suo addio alla pirateria. La bella storia sarà però destinata a durare poco poiché Marianna morirà di colera poco tempo dopo e verrà sepolta nella città di Batavia. Le avventure del romanzo successivo (I pirati della Malesia) si svolgono quando lei è morta già da due anni. Ed è proprio in questo romanzo e nei seguiti che Sandokan verrà visto sotto una luce malinconica. Sarà, infatti, tormentato molto dal ricordo della sua amata sposa anche perché un'altra eroina, Ada Corishant, amata da Tremal-Naik e al centro di lunghe avventure, era la figlia di un fratello della madre di Marianna, il capitano Harry Corishant. I lineamenti di Ada appaiono assai simili a quelli della defunta Marianna e in più occasioni Sandokan, al vederla, rimane turbato dal ricordo dell'amata. In virtù dei meriti acquisiti salvando Ada, James Guillonk finirà per riappacificarsi con Sandokan e collaborerà a farlo evadere quando questi sarà catturato da James Brook.
n genere le armi utilizzate da Sandokan sono la scimitarra e il kriss, un tipico pugnale malese con lama avvelenata spesso con succo di upas a biscia (ma talvolta diritta o appena ricurva). Sandokan impugna, spesso, la scimitarra con due mani, ma è comunque in grado di mantenere la spada con una sola mano.