Nightmare 2 - La Rivincita
« Lui vive soltanto grazie alle tue paure! » (Lisa Webber)
« Voi... siete tutti miei figli ora! » (Freddy Krueger)
Nightmare 2 - La rivincita è un film del 1985 diretto da Jack Sholder. Il film si svolge 5 anni dopo gli avvenimenti accaduti nel primo capitolo del 1984.
Trama
Jesse Walsh è uno studente da poco trasferitosi a Springwood nella casa al numero (maledetto) 1428 Elm Street, luogo dei fatti narrati dal primo Nightmare cinque anni prima. Subito egli ha un incubo in cui il guidatore del bus che lo porta a scuola esce appositamente dalla strada finendo in un deserto, dove, con le sembianze di un uomo mostruoso con la faccia sfigurata e con taglienti artigli in una mano, tenta di ucciderlo.
Intanto conosce anche Lisa Webber, una ragazza innamorata di lui, che non sembra crederlo pazzo per i suoi sogni, come invece fanno tutti. Venuta a trovarlo a casa sua, Lisa ritrova e legge assieme a Jesse il diario di Nancy Thompson, la giovane protagonista del primo film, e scopre del mostro che lei definisce l'uomo dalle unghie d'acciaio, che la tormentava nei suoi sogni. La notte seguente Jesse si trova faccia a faccia con Freddy Krueger, lo stesso omicida che aveva tormentato Nancy.
Analoghi episodi accadono anche le due notti successive, in una delle quali Jesse quasi uccide la sorella e riceve in dono il guanto artigliato di Krueger, trovandolo nella caldaia della casa. Sempre in queste occasioni Freddy gli si manifesta chiedendogli insistentemente di uccidere per lui. Una sera, in un locale, Jesse uccide il suo insegnante di ginnastica, pur non del tutto consapevole di quanto sta facendo perché posseduto dallo spirito maligno di Freddy.
Non ha però il coraggio di dirlo ai genitori, che invece vengono spinti a credere che il ragazzo assuma stupefacenti. Nonostante nella casa vengano avvertiti anche da questi ultimi una serie di anormali fenomeni (come una temperatura ingiustificatamente elevata, improvvisi incendi localizzati od il repentino impazzire del loro uccello da compagnia), e messi a conoscenza dei macabri avvenimenti avvenuti nella casa cinque anni prima, i genitori di Jesse continuano a non ascoltare il figlio reputandolo addirittura pazzo.
Tra i misteriosi fatti che avvengono in casa sua, Jesse comprende che Freddy è dentro di lui. Si confida con la compagna Lisa, la quale gli narra della storia di Krueger e dei suoi crimini commessi da vivo. Invitato al piscina party a casa dell'amica Lisa, il ragazzo inizia a manifestare un comportamento strano. E quando Lisa lo vede tramutarsi nel demoniaco serial killer davanti a lei stessa, capisce che per fermare il terrore è necessario che manifesti l'amore che prova per il ragazzo e non dimostri paura verso Freddy.
Così, nella fabbrica dove Freddy è morto, Lisa dimostra l'amore vero al mostro aiutando così Jesse a dominarlo e, spingendolo verso la comprensione di uno dei motivi per il quale ha ragione d'esistere, ad annichilire la presenza di Krueger, le cui spoglie si liquefanno svelando nuovamente il ragazzo.
Il film sembra finire lietamente, con Jesse, Lisa e la sua amica che si dirigono a scuola con il medesimo pullman mostrato all'inizio. Tuttavia all'improvviso una mano artigliata squarta la pancia della ragazza amica di Lisa a bordo del bus, che riprende la strada nel deserto.
Produzione
Freddy nel film non indossa il suo guanto artigliato bensì possiede degli artigli che gli fuoriescono dalle dita; si pensa che il motivo sia che il guanto fu rubato durante le ultime riprese ma non si può esserne sicuri in quanto in tutti gli altri sequel il mostro indossa il guanto. Una caratteristica che compare, ma che è assente nel primo capitolo, è la continua presenza di caldo e fuoco, che Freddy sembra in grado di comandare.
Questo è l'unico film della serie che non usa il tema musicale originale di Charles Bernstein o una variazione di esso. Per il ruolo di Jessy furono vagliati anche Brad Pitt, John Stamos e Christian Slater. All'inizio del film si vede Robert Englund, non truccato da Freddy, mentre guida il bus della scuola.
Cameo
Il produttore del film Robert Shaye appare nel film nei panni del barista del locale sadomaso.
Lungo tutta la durata del film, nelle parti ricche di suspense, viene sempre inserita la parte iniziale di una canzone di Kate Bush ( tra l'altro presente sul poster nella camera del protagonista ) The saxophone song.
Accoglienza
Il film, ritenuto da molti il peggiore della saga, incassò ben 29 milioni di dollari al botteghino americano.
Critica
Il critico Christopher Null scrive per Film Critic di un sequel disastroso, dando risalto all'interpretazione di Kim Myers che appare come un'eroina accattivante, «ma per il resto è poco più che una ripetizione dell'originale, solo con meno originalità».
Secondo Beyond Hollywood il film «evade tutte le regole di Wes Craven, nel tentativo di guidare la mitologia in una direzione completamente nuova» e la scelta di permettere a Krueger un controllo anche nella vita reale distrugge il tema del "resta sveglio o muori" togliendo il "divertimento" dato dal suo predecessore per far posto a un presunto thriller psicologico che cerca di trasformare la realtà in un sogno. Comunque, viene elogiata la recitazione di Mark Patton che «interpreta in maniera convincente lo stato mentale di Jesse, che lentamente va a deteriorarsi», mentre criticata quella della Myers, semplicemente «atroce».
In definitiva, oltre ad alcune scene significative come l'apparizione di Freddy durante la festa in piscina, «il film non sembra preoccuparsi di spaventare», e BH lo giudica «la versione PG del Nightmare di Craven» (ndt. PG è letteralmente "Parental Guide Suggested" ovvero "visibile con la compagnia dei genitori" per materiale potenzialmente non adatto a minori).
Per MyMovies, il regista Jack Sholder non è riuscito nel compito di portare avanti quanto fatto da Craven, ciò anche a causa della sceneggiatura «senza spunti originali» che «banalizza il personaggio di Freddy Krueger, cominciando il percorso che da personaggio orrorifico a tutto tondo lo tramuterà, film dopo film, in una sorta di macabro pagliaccio dalla battuta facile» di David Chaskin. Motivi, questi, per cui il film risulta «più convenzionale e con una linea narrativa assai semplificata» ma è «comunque diretto con buon piglio e alcune scene sono ben eseguite, come il suggestivo inizio».
Fonte: WIKIPEDIA