In meta Murray e Faletau nel primo tempo. Rimontona dei Dragoni, che sotto 13-0 pareggiano e passano con un piazzato di Priestland a 7 minuti dalla fine. Due minuti dopo il pari irlandese col piede di Sexton. A due dalla fine Priestland sbaglia il drop del sorpasso gallese
Irlanda e Galles provano a vincerla, poi cercano di non perderla. E a Dublino è così finita in parità (16-16) la sfida che ha completato il primo turno del Sei Nazioni di rugby. Ma se al momento a guidare la classifica sono Inghilterra e Francia (vittoriose ieri rispettivamente con Scozia e Italia), sono proprio le squadre di Joe Schmidt e Warren Gatland quelle ad avere maggiormente impressionato, giocando una partita spettacolare per intensità, tattica e tecnica. Non a caso gli irlandesi sono i bicampioni in carica, i gallesi hanno vinto le due precedenti edizioni e insieme hanno vinto 6 delle ultime 8 edizioni.
FURIA — L'avvio irlandese è furioso e per 3' i 22 metri gallesi vengono messi sotto assedio, ma gli ospiti reggono, finché un fuorigioco convince Jonathan Sexton a portare a casa almeno 3 punti con un piazzato. Il Galles reagisce e si piazza a sua volta nei 22 irlandesi per oltre 4 minuti, ma in questo caso la pressione non produce punti, anzi, una palla persa dopo uno strepitoso placcaggio di Andrew Trimble su Alun Win Jones, che per poco l'Irlanda non trasforma in una clamorosa meta sul versante opposto con l'estremo Simon Zebo. I padroni di casa tornano così a spingere e una ostruzione di Jamie Roberts rispedisce in piazzola Sexton per il 6-0. Al 19' è la mischia gallese a offrire a Dan Biggar la prima possibilità di centrare i pali, ma l'apertura, alle prese con un problema alla caviglia sinistra, da posizione molto angolata, sbaglia. E la partita di Biggar dura altri 2 minuti, poi deve arrendersi al dolore. Entra Rhys Priestland che commette subito un gravissimo errore al limite dei 22 in attacco, lasciandosi scappare un pallone (passaggio comunque difficile di Gareth Davies) e innescando il contrattacco irlandese. Ne nasce una touche ai 5 metri che porta alla quasi meta di CJ Stander, salvata da Sam Warburton, anche se nemmeno con il Tmo si capisce se il flanker di origine sudafricana schiacci o meno. Dalla conseguente mischia al 27' l'Irlanda con una serie di pick and go degli avanti destabilizza la difesa gallese e alla fine è il mediano di mischia Conor Murray con una finta a trovare il buco per schiacciare: Sexton trasforma ed è 13-0. Alla mezz'ora un placcaggio pericoloso di Keith Earls su Liam Williams viene punito con un calcio di punizione che Priestland (dalla identica posizione dove aveva sbagliato Biggar) trasforma per i primi punti degli ospiti. A 2 minuti dall'intervallo la mischia chiusa gallese domina quella irlandese ai 5 metri e regala a Taulupe Faletau lo spazio per allungarsi in meta: Priestland trasforma e si va al riposto sul 13-10.
DIFESE — Il Galles riparte fortissimo, ma la difesa irlandese tiene e visto che non si fa strada Priestland non ha altra soluzione che tentare un drop che finisce largo. Sull'attacco successivo però è Rory Best a commettere una irregolarità e a mandare Priestland alla piazzola per il pareggio. Il secondo tempo ha la stessa intensità del primo, ma ci sono più errori. L'Irlanda, specialmente, riesce a rovinare tre attacchi molto insistiti con degli in avanti (due di Stander nei 22 e uno di Zebo dopo una spettacolare combinazione dei trequarti). Oppure è la difesa gallese a fare il miracolo, come quando Tom James riesce a fermare in out la corsa di Earls, innescato da uno splendido calcio alle spalle della difesa di Sexton. A 8 minuti dalla fine, dopo una lunga fase d'attacco, il Galles guadagna la punizione che Priestand trasforma nel primo vantaggio ospite del match. Ma dall'alta parte gli risponde subito Sexton dopo un fuorigioco della linea gallese. Al 78' Priestland prova il drop ma sbaglia. I gallesi provano un altro attacco, ma la difesa irlandese stavolta si guadagna un turnover e l'ultimo possesso, ma nella sua metà campo. Le energie per risalire il campo però non ci sono e la palla torna ai gallesi. Ma non c'è tempo per fare altro.
Fonte: La Gazzetta dello Sport