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E anche questa edizione degli European Music Awards di Mtv può essere archiviata. Con tutti i suoi colori, le pailettes, i fuochi d'artificio, gli effetti speciali, le sorprese visive, con tutti i fan urlanti, gli "screamers" delle prime file, e tutta la "bella gente" vestita da sera già dalla fine del pomeriggio, non tanto per lo spettacolo in diretta quanto per gli "aftershow" in giro per la città, per raggiungere le star, i divi, le "celebrities" che assieme ai molti fan hanno affollato il Forum di Assago per la diretta della premiazione e Piazza del Duomo per il grande evento "live" contemporaneo.
Nulla di diverso da quanto prevedibile e previsto: quello che è andato in scena al Forum di Assago è il pop del nuovo millennio, con tutto il suo carico di showbusiness, di stardom, di apparenza e intrattenimento. Certo i premi europei di Mtv tengono conto della realtà del pop, basta scorrere i premi:
- BEST SONG, Taylor Swift featuring Kendrick Lamar per Bad Blood;
- BEST POP One Direction
- BEST FEMALE Rihanna;
- BEST MALEJustin Bieber
- BEST LIVE ACT Ed Sheeran;
- BEST NEW ACTShawn Mendes
- BEST VIDEO Macklemore & Ryan Lewis per Downtown;
- BEST ROCK Coldplay
- BEST ALTERNATIVE Lana Del Rey
- BEST HIP HOP Nicki Minaj
- ELECTRONIC Martin Garrix
- BEST PUSH Shawn Mendes
- BEST COLLABORATION Justin Bieber, Skrillex, Diplo per Where Are You Now?;
- BIGGEST FANS Justin Bieber
- BEST LOOK Justin Bieber
- BEST WORLD STAGE Ed Sheeran per la sua esibizione al V Festival, Hylands Park, UK 2014;
- VIDEO VISIONARY AWARD Duran Duran;
- WORLDWIDE ACT: North America Canada - Justin Bieber;
- WORLDWIDE ACT: LATIN America Brazil - Anitta;
- WORLDWIDE ACT: Europe Italia - Marco Mengon;
- WORLDWIDE ACT: Africa / India Africa - Diamond Platnumz;
- WORLDWIDE ACT: Asia China - Jane Zhang;
- WORLDWIDE ACT: Australia / New Zealand Australia - 5 Seconds of Summer.
Sono in gran parte i nomi che dominano le classifiche e, infatti, sono stati scelti con 630 milioni di voti popolari. "Questo piace al pubblico", insomma, e sembra ci sia poco da fare.
Non tutto, ovviamente, nella grande confusione del pop odierno, è solo apparenza, ovviamente. Non lo è in buona sostanza la musica del presentatore dello show, Ed Sheeran, che però nel suo ruolo di cantautore e di popstar ben incarna le contraddizioni del momento musicale che stiamo attraversando. Non lo è James Bay, che però sembra un alieno nel bel mezzo dello show, davanti a un pubblico che, votando, ha deciso che il miglior artista hip hop, in una cinquina che contava tra gli altri Kendrick Lamar e Kanye West, sia Nicky Minaj. Non lo è di certo Pharrell Williams, perfettamente a suo agio nel gran circo di Mtv ma allo stesso tempo in grado di far ascoltare e trasformare in successo un brano che non segue nessuna delle regole del pop odierno come "Freedom".
Gli Awards di Mtv sono la celebrazione del "fandom", delle ragazze che urlano, del pop leggero o leggerissimo che riempie i cuori per qualche stagione poi, come è giusto, viene sostituito da altro pop, e sarebbe ipocrita, inutile e forse addirittura cretino, chiedere che sia diverso. Lo show, infatti, è molto bello, ricco, colorato, allegro, divertente, coreografie divertenti, un light show davvero eccellente, sorprese visive continue, com'è giusto che sia in una versione "live" di un formato che è quello del videoclip. E gli artisti che si esibiscono, chi davvero dal vivo, chi in playback, giocano le loro carte al tavolo del musical moderno, nessuno, tranne Bocelli, si limita a cantare. C'è chi lo fa meglio, come Macklemore e Ryan Lewis, chi lo fa peggio, come Ellie Goulding che ha scenografia magnifica, canta da dentro un diamante, ma che è costretta, per problemi di sicurezza, a cantare con le scarpe letteralmente "inchiodate" al centro della scenografia, rendendo assurda la sua immobiità in uno show che è fatto soprattutto di movimento.
La musica buona è altrove, dirà immediatamente qualcuno, e non c'è dubbio che sia così. Ma allo stesso tempo è bene interrogarsi sull'attuale, assoluto, incondizionato, inarrestabile, dominio del pop nella cultura giovanile di oggi, sempre che così la si voglia definire o che ce ne sia solo una. Dominio che è cresciuto pian piano, con il parallelo declino del rock, con l'avvento dell'hip hop, con la discesa nell'undeground e nell' "indie" di una intera generazione di musicisti che cerca, prova, riesce, testardamente ad uscire dal seminato. E con il fenomeno, strettamente legato al precedente, del declino delle vendite della musica e dell'aumento del consumo volatile, segno della sempre minore centralità della musica nella cultura contemporanea e della sempre maggiore presenza nella vita nelle mille possibili forme dell'intrattenimento.
No, non vogliamo essere nostalgici e bacchettoni, il divertimento degli Ema è solido, ben piantato in un music business che attorno a questo divertimento cerca di risalire la china e tornare a prosperare, e non c'è nulla di male in tutto questo, anzi. L'intrattenimento, però, può essere anche di meglio e di più di una canzone che scompare in pochi minuti, come dimostrano (li abbiamo già citati) Macklemore & Ryan Lewis, o può ambire a crescere e maturare, come sembra voler fare il plurivincitore Justin Bieber, può essere raccolto da un diciassettenne come Shawn Mendes, che si è fatto strada attraverso Internet per arrivare a scrivere un album da cantautore indirizzato, però al mondo del pop. E c'è altro, come è sempre stato, nel pop che può essere scovato, nascosto tra le pailettes, coperto dal fumo dei fuochi d'artificio, ed è la voglia di cantare insieme, di sentirsi parte di qualcosa di più grande e diverso, migliore della vita di tutti i giorni, noiosa e sempre uguale, la voglia di vivere un'emozione più grande o di dare la delega a qualcuno per fare quello che noi, la gente, non sappiamo o non possiamo fare. E' la magia del pop, con tutti i suoi difetti, i suoi eccessi, le sue contraddizioni, quella che vi fa cantare un motivetto stupido per tutta la giornata, l'unico motivetto che è in grado di farci tornare il buonumore o farci vivere meglio. E' la libertà celebrata da Freedom di Pharrel Williams, il vero re del pop della serata di Mtv.
Fonte:La Repubblica