Al grido di "Abbiamo le ali" aperte le Paralimpiadi
A un mese dall’Olimpiade inaugurati i Giochi paralimpici sul tema del volo e sul tema del sogno. L'Italia più "grande" di sempre ha sfilato per dodicesimaSi accende la notte di Tokyo per la seconda volta in un mese. Teatro e protagonista è lo Stadio Nazionale, costruito nello stesso luogo che aveva ospitato quello dei Giochi del 1964. Ancora una volta privo di pubblico mentre sfilavano gli atleti della Paralimpiade numero 16. La cerimonia di apertura è cominciata con atleti in maschera che sono entrati nello stadio in un momento in cui la pandemia di coronavirus rimane una delle principali preoccupazioni nella capitale giapponese, che ospita il più grande evento sportivo al mondo per persone con disabilità. Tokyo è la prima città ad accogliere due volte le Paralimpiadi, dopo l’edizione del 1964.
Portabandiera“Essere avanti a tutti e portare la bandiera con Bebe è stata un’emozione veramente assurda. Ed essere seguiti da atleti di questo calibro è una roba che dà una carica a assurda. Domani in vasca, sveglia alle cinque e pronti per dare il via alle danze”. Sono le prime sensazioni di Federico Morlacchi, portabandiera azzurro alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Tokyo 2020 dopo aver guidato con il tricolore la delegazione italiana assieme a Bebe Vio. Il nuotatore azzurro esordirà ai Giochi già domani. Tre atleti su una carrozzina hanno acceso l’immenso braciere (lo stesso dei Giochi) da tre lati diversi. Mentre da sotto gli atleti fotografavano la cerimonia. Prima della girandola finale dei fuochi di artificio, quando ci si avvicinava alle 23 di sera giapponesi.
PANDEMIA— Ma questa volta i Giochi si svolgeranno in condizioni che nessuno aveva immaginato prima che il virus prendesse piede, con misure di sicurezza che impediscono la partecipazione di spettatori (con l’eccezione di qualche studente) come è avvenuto durante l’Olimpiade che si è chiusa l’8 agosto. Un record di 4.403 atleti provenienti da 161 Paesi e regioni, oltre a una piccola squadra di rifugiati (con la bandiera tenuta alta dal nuotatore afghano Abbas Karimi, segnale forte da tutto il mondo paralimpico in questo momento di crisi mondiale) sarà al centro della scena fino al 5 settembre, in quello che il Comitato Paralimpico Internazionale ha definito un “risultato notevole” date le difficoltà poste dalla crisi sanitaria globale. Su un palco che ricorda un grande aeroporto gli atleti sono entrati nell’ordine dell’alfabeto giapponese seguendo la squadra di rifugiati per celebrare l’inizio delle Paralimpiadi dopo un rinvio di un anno. L’Italia con la sua delegazione, la più nutrita di sempre, 115 atleti complessivi con 63 donne e 52 donne, è entrata per dodicesima.
AFGHANISTAN— Poiché gli atleti afgani non hanno potuto recarsi a Tokyo (erano qualificati in due, entrambi nel taekwondo) dopo che i talebani hanno ripreso il controllo del Paese all’inizio di questo mese, la bandiera del Paese è stata portata da un volontario per rappresentare la “solidarietà” con quelli della nazione dell’Asia centrale. Come già accaduto per l’Olimpiade, l’imperatore giapponese Naruhito ha dichiarato aperti Giochi in un impianto da 68.000 posti. Il numero di artisti è stato in gran parte ridotto e il contenuto della cerimonia è stato rivisto nell’evento, tenutosi sotto il concetto di “Abbiamo le ali”, portando avanti il concetto del sogno e del raggiungimento anche degli obiettivi più difficili nella vita.
L’INGRESSO— Sotto una leggera minaccia di pioggia una dopo l’altra sono entrate tutte le delegazioni di questa Paralimpiade e quella italiana era guidata da Bebe Vio e Federico Morlacchi. Gli organizzatori, come hanno ricordato anche con la cerimonia, sperano che i Giochi contribuiranno a costruire una società più inclusiva, che abbracci le differenze delle persone. La fiamma paralimpica, creata unificando le fiamme accese in tutto il Giappone e a Stoke Mandeville, in Gran Bretagna, luogo di nascita dei Giochi Paralimpici, è stata utilizzata per accendere il grande calderone. In mezzo al grande stadio poco prima erano state montate e costruite macchine per creare il vento. E ogni Paese può portare il suo, qui nel cuore del Giappone, in mezzo a volontari che indossavano cappellini con le eliche per continuare a portare avanti il concetto del volo, che coinvolge tutta la serata nipponica.
SICUREZZA— Il governatore di Tokyo, Yuriko Koike, ha detto che la città lavorerà sodo per realizzare “Giochi meravigliosi” che siano anche “sicuri e protetti”. Tuttavia, il pubblico è diviso sull’opportunità o meno di organizzare un grande evento internazionale nelle circostanze attuali, soprattutto considerando che Tokyo e tre prefetture vicine in cui si trovano le sedi paralimpiche si stanno riprendendo dal numero record di casi giornalieri di Covid-19 e sono ancora sotto controllo.
L’ABBRACCIO— Il capo dell’Ipc Andrew Parsons ha sottolineato che i Giochi paralimpici sono i “più importanti” della storia, perché aiuteranno a far sentire la voce delle persone con disabilità poiché sono state in gran parte “lasciate indietro” durante la pandemia.
Fonte: gazzetta.it