Che cosa è successo giovedì notte alle Olimpiadi
La giamaicana Elaine Thompson dopo i 100 ha vinto anche nei 200 metri, Usain Bolt continua a divertirsi, e tutte le altre cose avvenute a Rio mentre dormivamo
Mercoledì 17 agosto, nell’undicesimo giorno di gare delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, l’Italia non ha vinto nuove medaglie – perché non c’erano atleti che avevano la possibilità di farlo – ma ne arriveà sicuramente una dalla pallanuoto femminile, che ieri ha sconfitto la Russia 12 a 9 e si è qualificata per la finale del torneo, venerdì sera contro gli Stati Uniti. Siamo poi vicini a una medaglia anche nella pallavolo maschile: ieri notte la nazionale italiana ha battuto l’Iran per 3 set a 0 e dopo domani giocherà la semifinale contro gli Stati Uniti. In caso di sconfitta disputerà comunque la finale per la medaglia di bronzo.
Uno degli eventi principali di ieri sono stati i quarti di finale del torneo di basket, in cui l’Australia ha battuto la Lituania 90 a 64 e la Spagna ha eliminato la Francia. La squadra favorita per la vittoria finale, gli Stati Uniti, ha sconfitto l’Argentina 105 a 78. La partita più attesa era probabilmente Croazia-Serbia, per via della grande rivalità fra le due nazionali, che sono anche fra le più forti al mondo: ha vinto la Serbia per tre punti, 86 a 83.
Si sono giocate anche le semifinali del torneo maschile di calcio: il Brasile ha vinto 6 a 0 contro l’Honduras e il suo giocatore più forte, Neymar, ha segnato il gol più veloce nella storia del torneo olimpico di calcio. La nazionale brasiliana è la favorita per la vittoria finale e da molti anni cerca di vincere il torneo olimpico, l’unico che le manca. In finale, sabato alle 22.30, giocherà contro la Germania, che si è qualificata dopo aver battuto la Nigeria per 2 a 0. Il Brasile avrà quindi l’occasione di prendersi una piccola rivincita contro la Germania, due anni dopo la clamorosa sconfitta per 7 a 1 subita nella semifinale dei Mondiali del 2014.
Elaine Thompson ha vinto anche i 200 metri
Dopo aver vinto la medaglia d’oro nei 100 metri femminili con un tempo di 10.71, davanti alla statunitense Tori Bowie e alla campionessa olimpica in carica Shelly-Ann Fraser-Pryce, la velocista giamaicana Elaine Thompson ha vinto l’oro anche nella finale dei 200 metri, e si è confermata essere la donna più veloce del mondo. Thompson ha concluso la gara in 21.78, davanti all’olandese Dafne Schippers e alla statunitense Torie Bowie.
Elaine Thompson ha 24 anni ed è nata nel 1992 a Manchester, una delle quattordici parrocchie civili che compongono la Giamaica. Ai Mondiali di atletica leggera del 2015 aveva vinto l’argento nei 200 metri ed era arrivata quarta nei 100 metri. Era da Seul 1988 che un’atleta non vinceva sia i 100 che i 200 metri.
Le semifinali dei 200 metri maschili
Churandy Martina, Ramil Guliyev, Adam Gemili, Alonso Edward, Christophe Lemaitre, LaShawn Merritt, Andre De Grasse e Usain Bolt si sono qualificati alla finale dei 200 metri, che si terrà stanotte. L’italiano Matteo Galvan invece è arrivato ultimo nella sua semifinale e non è riuscito a qualificarsi: non si è qualificato alla finale nemmeno l’altro forte velocista giamaicano, Yohan Blake.
Usain Bolt ha corso i 200 nel miglior tempo fra le tre semifinali — 19.78 — ed è chiaramente il favorito per la vittoria. Bolt, l’uomo più veloce della storia sulle brevi distanze, lunedì notte ha vinto l’oro nella finale maschile dei 100 metri correndo in 9.81, un tempo di 22 centesimi superiore al record del mondo stabilito da lui stesso nel 2009. Bolt era sia il favorito sia l’atleta più atteso: è l’attuale primatista mondiale con 9.58 secondi, ma da qualche stagione disputa sempre meno gare e ha annunciato di volersi ritirare presto.
Nella note Bolt ha tagliato il traguardo dei 200 metri ridendo insieme al canadese De Grasse, medaglia di bronzo nei 100 metri, e i due hanno improvvisato una piccola gara per il primo posto mentre dietro di loro tutti gli altri faticavano come normali esseri umani.
La tripletta statunitense nei 100 ostacoli
Nella notte, allo Stadio Olimpico João Havelange, si è disputata la finale dei 100 metri ostacoli femminili, in cui tre atlete statunitensi si sono piazzate nelle prime tre posizioni. Ha vinto Brianna Rollins, 24 anni, già campionessa del mondo nel 2013. Dietro di lei sono arrivate le connazionali Nia Ali e Kristi Castlin. Nessun’altra nazione era mai riuscita a piazzare tre atlete nelle prime tre posizioni in questa specialità.
I brasiliani perdono
Gli atleti brasiliani non stanno ottenendo grandi successi alle Olimpiadi di Rio. Nella notte, allo stadio di Copacabana, il duo femminile del beach volley formato da Ágatha Bednarczuk e Bárbara Seixas ha perso la finale per l’oro contro la squadra tedesca. Bednarczuk e Seixas sono le campionesse del mondo in carica ed erano considerate le grandi favorite. Il duo tedesco, formato da Laura Ludwig e Kira Walkenhorst, ha vinto 21-18, 21-14. Pochi minuti prima, l’altro duo brasiliano in gara aveva perso la finale per il bronzo contro la squadra statunitense.
Nelle eliminatorie del badminton invece, il brasiliano Ygor Coelho De Oliveira è stato eliminato dall’irlandese Scott Evans, che si è qualificato agli ottavi di finale, da cui però è già uscito. Dopo aver eliminato Coelho De Oliveira, Evans si è tolto la maglietta e ha iniziato ad esultare come se avesse vinto una medaglia, probabilmente per provocare il pubblico brasiliano, che nei minuti finali della partita lo aveva fischiato.
Serbia vs Croazia
Tra la sera di ieri e le prime ore di oggi si sono giocati i quarti di finale del torneo olimpico di basket maschile. Nella prima partita l’Australia ha battuto la Lituania 90 a 64, eliminandola, e nella partita successiva la Spagna ha eliminato la Francia vincendo 92 a 67. La squadra favorita per la vittoria finale, gli Stati Uniti, ha sconfitto senza troppi problemi l’Argentina per 105 a 78. La partita più attesa era probabilmente quella fra Croazia e Serbia, per via della grande rivalità fra le due nazionali, che sono anche fra le più forti al mondo. È stata una delle partite più belle e combattute di questa Olimpiade: ha vinto la Serbia 86 a 83 ma i giocatori delle due nazionali hanno passato tutta la partita a spingersi e a schiacciarsi in testa a vicenda.
Altri due nuotatori statunitensi sono stati fermati dalla polizia di Rio
Mercoledì un giudice brasiliano ha deciso di impedire ai nuotatori statunitensi James Feigen e Ryan Lochte di lasciare il Brasile perché il 14 agosto avevano detto di essere stati rapinati, fornendo però delle versioni discordanti sull’accaduto. Lochte, ha detto il suo avvocato, è già tornato negli Stati Uniti mentre Feigen non si sa ancora con certezza se sia in Brasile o se sia ritornato a casa. Questa notte, Gunnar Bentz e Jack Conger, altri due nuotatori della nazionale statunitense, sono stati fermati dalla polizia all’aeroporto di Rio de Janeiro. Bentz e Conger erano insieme a Lochte e Feigen al momento della rapina: secondo quanto detto da Lochte, i quattro erano stati rapinati nelle prime ore di domenica, quando stavano tornando in taxi da una festa. Lochte aveva detto anche che a fermarli e rapinarli erano stati degli uomini armati e travestiti da poliziotti. Ora però la polizia di Rio de Janeiro sostiene che le versioni dei quattro atleti non sono state confermate dalle riprese delle telecamere di sicurezza all’interno del villaggio olimpico.
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