Da APUMA Sab Ago 07, 2021 2:27 pm
76 anni fa, Hiroshima: il Giappone ricorda le vittime della bomba atomica tra gaffe e polemiche
Alle 8:15 il rintocco della campana ha scandito l'inizio del minuto di silenzio: l'orario esatto di 76 anni fa in cui l'ordigno atomico venne sganciato dal bombardiere B29 statunitense "Enola Gay". La cerimonia in numero ridotto, la gaffe del premier e la polemica con il Cio
A 76 anni dal bombardamento atomico di Hiroshima - e nel mezzo di un'emergenza sanitaria - il Giappone commemora l'anniversario all'interno del Parco del memoriale della Pace, al centro della città, in una forma più limitata e con qualche polemica.
Alle 8:15 il rintocco della campana ha scandito l'inizio del minuto di silenzio: l'orario esatto di 76 anni fa in cui l'ordigno atomico fu sganciato dal bombardiere B29 statunitense 'Enola Gay', provocando circa 140.000 morti. Una seconda bomba venne lanciata su Nagasaki il 9 agosto, decretando di fatto la fine della Seconda guerra mondiale, sei giorni dopo, con la resa incondizionata del Giappone. Una lista coi nomi delle 328.929 vittime è stata esposta dentro il cenotafio, e vi sono comprese le persone decedute negli ultimi dodici mesi.
Per il secondo anno la pandemia da Covid ha ulteriormente complicato l'organizzazione dell'evento, in particolare nella gestione della sicurezza sanitaria, con la presenza dei sopravvissuti al disastro, 'gli hibakusha', con un'età media ormai vicina agli 84 anni. Il numero dei partecipanti è stato ridotto di un decimo, a circa 880 persone, con rappresentanti di 86 diverse nazioni.
La polemica con il CIO
La cerimonia, presidiata anche da un piccolo gruppo silenzioso di manifestanti anti governativi e contro il nucleare, è stata però attraversata dalla polemica generata dal rifiuto del presidente del Comitato olimpico internazionale di far osservare un minuto di silenzio durante i giochi olimpici per ricordare le vittime del bombardamento atomico.
"È deludente, anche se apprezziamo il fatto che il presidente Bach abbia visitato Hiroshima" prima dei Giochi, ha detto un funzionario della città. Bach si è recato a Hiroshima il 16 luglio per celebrare l'inizio della tradizionale "tregua olimpica". Ha poi dichiarato che le Olimpiadi di Tokyo sarebbero state un "faro di speranza" per un futuro migliore e più pacifico, ma la sua visita ha suscitato critiche in Giappone. Una petizione su Internet, che ha raccolto più di 70.000 firme, lo ha accusato di aver voluto utilizzare Hiroshima per "promuovere" le Olimpiadi di Tokyo, mentre l'opinione pubblica giapponese era per lo più contraria al loro svolgimento a causa della pandemia.
La gaffe del premier
La cerimonia è stata infine "macchiata" dalla gaffe del primo ministro giapponese Yoshihida Suga che ha omesso di leggere diversi passi del discorso tenuto davanti ai rappresentanti dei sopravvissuti al Memoriale della Pace. Il testo era stato anticipato ai media, alle autorità e alla televisione di Stato, seguita da milioni di giapponesi, che ha interrotto la trasmissione dei sottotitoli. L'errore del premier, già sotto pressione da parte dei critici per aver dato il via alle Olimpiadi nonostante l'aumento di contagi nel Paese, ha attirato l'attenzione vista la solennità dell'evento tanto che è stato costretto a scusarsi ufficialmente.
"Voglio cogliere l'occasione per scusarmi per aver saltato alcune parti del mio discorso alla cerimonia", ha detto Suga in una conferenza stampa in cui ha anche ribadito che il governo non crede che le Olimpiadi di Tokyo stiano contribuendo al recente aumento delle infezioni da COVID-19 e ha anticipato che sono previsti incontri con gli organizzatori dei Giochi in vista delle Paralimpiadi.
La questione del disarmo
L'evolversi della pandemia non ha consentito un avanzamento dei negoziati sul disarmo e le trattative per la revisione del Trattato di non proliferazione nucleare. Nel discorso iniziale il sindaco di Hiroshima, Matsui Kazumi, ha sollecitato l'esecutivo a finalizzare le trattative di mediazione per cui ciò possa avvenire. Il premier Yoshihide Suga, nel suo intervento si è limitato a ribadire la diversità delle posizioni sul tema dei diversi paesi, promettendo comunque l'impegno di Tokyo per un'azione di collegamento. Pur essendo l'unico paese vittima di un attacco atomico, il Giappone - che dipende dagli Stati Uniti per la protezione dei suoi confini - non è tra i firmatari del Trattato di non proliferazione nucleare siglato nel luglio del 2017 da un totale di 122 Paesi.
Accadde Oggi
La superfortezza volante B-29 detta 'Enola Gay' sgancia il 6 agosto 1945 su Hiroshima la prima bomba atomica usata per fini bellici, causando in pochi secondi 100 mila morti. L'esperimento viene ripetuto il giorno 9 sulla cittadina di Nagasaki, provocando altre 35 mila vittime.
Fonte: RaiNews.It