coyote irrequieto ha scritto:Ho qualche giorno fa per la prima volta questo Gordon.
Sarà pure un bravo cuoco (o devo chiamarlo chef? ) ma cavolo quanto è antipatico e borioso
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C'è un cuoco tra noi?
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Re: C'è un cuoco tra noi?
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Re: C'è un cuoco tra noi?
Ma no!!!! è solo incompreso.....ha tutti quei soldi e ristoranti che pensa che nessuno gli voglia bene!!!!EMME67 ha scritto:coyote irrequieto ha scritto:Ho qualche giorno fa per la prima volta questo Gordon.
Sarà pure un bravo cuoco (o devo chiamarlo chef? ) ma cavolo quanto è antipatico e borioso
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Re: C'è un cuoco tra noi?
Riso Pilaf con verdure al Curry
Prepara le verdure
Elimina radichette e parte verde dei cipollotti e tagliane 2 a tronchetti. Trita il terzo e tienilo da parte. Elimina parzialmente la buccia della melanzana, affettala e riducila a dadini. Togli picciolo e semi dei peperoncini e tagliali a listarelle. Spella le carote, spuntale,dividile a metà, nel senso della larghezza, e quindi a bastoncini. Sbuccia le patate, tagliale a dadini, scottale per 3-4 minuti in acqua bollente salata e sgocciolale. Scotta per 2-3 minuti anche fagiolini spuntati, sgocciolali in acqua fredda e tagliali a pezzi.
Saltale
Scalda una padella antiaderente a fuoco medio con un pizzico di curry, ma senza aggiungere grassi. Aggiungi i cipollotti a tronchetti, irrora con poco brodo caldo, cuoci per 3-4 minuti e sgocciolali. Salta tutte le altre verdure separatamente, ma nella stessa padella, sempre aggiungendo ogni volta un pizzico di curry e poco brodo caldo (melanzane, patate e carote per 4-5 minuti; fagiolini e peperoncini per 2-3 minuti). Riunisci tutte le verdure nella padella e regolale di sale.
Cuoci il Riso
Rosola il cipollotto tritato tenuto da parte in una casseruola con poco sale e senza grassi. Unisci il riso sciacquato sotto acqua fredda corrente, tostalo per un minuto, bagnalo con 5 dl di brodo bollente, copri e disponi in forno già caldo a 200°C per 10 minuti. Sforna il riso e lascialo riposare coperto con un telo e il coperchio per 5 minuti. Riaccendi il fuoco sotto la padella per riscaldare le verdure.Distribuisci riso e verdure nei piatti, irrora con un filo d'olio crudo e spolverizza, a piacere, con anacardi spezzettati.
- Per quattro persone
- Facile
- Preparazione 30 min. più riposo
- Cottura 50 min.
- Pentola, padella antiaderente, casseruola
- 200 g di riso Basmati
- 1 piccola melanzana lunga
- 2 patate piccole
- 2 carote
- 200 g di fagiolini
- 4 peperoncini verdi dolci
- 3 cipollotti
- curry
- brodo vegetale
- olio di oliva delicato
- sale
Prepara le verdure
Elimina radichette e parte verde dei cipollotti e tagliane 2 a tronchetti. Trita il terzo e tienilo da parte. Elimina parzialmente la buccia della melanzana, affettala e riducila a dadini. Togli picciolo e semi dei peperoncini e tagliali a listarelle. Spella le carote, spuntale,dividile a metà, nel senso della larghezza, e quindi a bastoncini. Sbuccia le patate, tagliale a dadini, scottale per 3-4 minuti in acqua bollente salata e sgocciolale. Scotta per 2-3 minuti anche fagiolini spuntati, sgocciolali in acqua fredda e tagliali a pezzi.
Saltale
Scalda una padella antiaderente a fuoco medio con un pizzico di curry, ma senza aggiungere grassi. Aggiungi i cipollotti a tronchetti, irrora con poco brodo caldo, cuoci per 3-4 minuti e sgocciolali. Salta tutte le altre verdure separatamente, ma nella stessa padella, sempre aggiungendo ogni volta un pizzico di curry e poco brodo caldo (melanzane, patate e carote per 4-5 minuti; fagiolini e peperoncini per 2-3 minuti). Riunisci tutte le verdure nella padella e regolale di sale.
Cuoci il Riso
Rosola il cipollotto tritato tenuto da parte in una casseruola con poco sale e senza grassi. Unisci il riso sciacquato sotto acqua fredda corrente, tostalo per un minuto, bagnalo con 5 dl di brodo bollente, copri e disponi in forno già caldo a 200°C per 10 minuti. Sforna il riso e lascialo riposare coperto con un telo e il coperchio per 5 minuti. Riaccendi il fuoco sotto la padella per riscaldare le verdure.Distribuisci riso e verdure nei piatti, irrora con un filo d'olio crudo e spolverizza, a piacere, con anacardi spezzettati.
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- Messaggio n°179
Re: C'è un cuoco tra noi?
TORTA CON BISCOTTI E CREMA CHANTILLY.
INGREDIENTI:
2 pacchi biscotti Oro Saiwa
4 tuorli d'uovo
450 ml di latte
la buccia di un limone
400 ml di panna
120 gr di zucchero
60 gr di farina
1 bustina di vanillina
Martini per bagnare i biscotti
zucchero a velo e cacao amaro per decorare.
PROCEDIMENTO:
Preparare la crema mettendo in un pentolino i tuorli montati con lo zucchero,aggiungere poi la farina,le bucce del limone e mescolare il tutto. Mettere il pentolino sul fuoco e aggiungere il latte precedentemente scaldato,con la vanillina.Cuocere mescolando fino ad ottenere la crema. Farla raffreddare e aggiungere la panna montata.Su un vassoio disporre le gallette bagnate nel Martini,formando un rettangolo.Stendere la crema e continuare in questo modo fino a consumare gli ingredienti e finire con uno strato di crema. Spolverare prima con il cacao amaro e poi con poco zucchero a velo.Tenere in frigo per almeno un'ora prima di servire.
INGREDIENTI:
2 pacchi biscotti Oro Saiwa
4 tuorli d'uovo
450 ml di latte
la buccia di un limone
400 ml di panna
120 gr di zucchero
60 gr di farina
1 bustina di vanillina
Martini per bagnare i biscotti
zucchero a velo e cacao amaro per decorare.
PROCEDIMENTO:
Preparare la crema mettendo in un pentolino i tuorli montati con lo zucchero,aggiungere poi la farina,le bucce del limone e mescolare il tutto. Mettere il pentolino sul fuoco e aggiungere il latte precedentemente scaldato,con la vanillina.Cuocere mescolando fino ad ottenere la crema. Farla raffreddare e aggiungere la panna montata.Su un vassoio disporre le gallette bagnate nel Martini,formando un rettangolo.Stendere la crema e continuare in questo modo fino a consumare gli ingredienti e finire con uno strato di crema. Spolverare prima con il cacao amaro e poi con poco zucchero a velo.Tenere in frigo per almeno un'ora prima di servire.
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Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te....
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- Messaggio n°180
Re: C'è un cuoco tra noi?
http://it.tv.yahoo.com/blog/zapping/gordon-ramsay-rovinato-mia-attivit%C3%A0-parla-ristoratore-usa-152012547.html
“Gordon Ramsay mi ha rovinato l’attività”, parla un ristoratore USA
Può un programma televisivo rovinare la vita di qualcuno? A quanto pare sì. E' uccesso a John Chapman, proprietario del ristorante "Chappy" di New Orleans, che aveva chiamato il grande chef Gordon Ramsay per rialzare le sorti, malandate, del proprio locale. Lo show in questione, che in Italia viene trasmesso da Real Time, è l'edizione americana di "Cucine da incubo". Il ruolo di Ramsay è quello di capire le cose che non vanno nei ristoranti in cui vengono cambiati, in pochi giorni menù, arredi e se necessario anche qualche membro dello staff. Di solito con i consigli di Ramsay le cose migliorano nel breve termine. Nel caso di John Chapman, invece, le cose non sarebbero andate così, come ha confessato al Daily Mail: "Ramsay ha rovinato la mia azienda, sono furioso con lui. Per me è stato un vero e proprio incubo".
Insomma, non tutte le ciambelle riescono con il buco. E' anche vero che il grande chef scozzese, che affronta sempre a muso duro chi lo contraddice, è conosciuto per il suo caratteraccio, poco incline al compromesso. Grandissimo e riconosciuto esperto di enogastronomia, Ramsay in pochi anni si è costruito un marchio vincente anche in televisione, dove è stato calcolato che guadagni 9,4 milioni di sterline l'anno, con le sue svariate produzioni sui canali Fox. La sua ultima creatura è "Hotel da incubo" in cui, analogamente a "Cucine da incubo", cerca di rimettere in piedi alberghi sulla via del fallimento.
Tornando alle vibranti proteste del signor Champan, la produzione dello show in una nota ha scritto: "La missione di 'Kitchen Nightmares' (questo il titolo originale, ndr.) è quella di aiutare ristoranti in difficoltà. Gordon Ramsay è proprietario di 27 ristoranti e vanta undici stelle Michelin. Quindi è particolarmente qualificato per offrire soluzioni e strumenti per aiutare a trasformare locali. In ogni caso, i proprietari dei ristoranti scegliono autononamente di partecipare allo show, accettando le competenze di Gordon. Nel caso di Chappy, un ristorante alle prime armi, Gordon aveva suggerito ampie revisioni al menu, un miglioramento dell'arredo e aveva offerto la sua esperienza e consulenza per la direzione e il personale". Evidentemente non è bastato.
“Gordon Ramsay mi ha rovinato l’attività”, parla un ristoratore USA
Può un programma televisivo rovinare la vita di qualcuno? A quanto pare sì. E' uccesso a John Chapman, proprietario del ristorante "Chappy" di New Orleans, che aveva chiamato il grande chef Gordon Ramsay per rialzare le sorti, malandate, del proprio locale. Lo show in questione, che in Italia viene trasmesso da Real Time, è l'edizione americana di "Cucine da incubo". Il ruolo di Ramsay è quello di capire le cose che non vanno nei ristoranti in cui vengono cambiati, in pochi giorni menù, arredi e se necessario anche qualche membro dello staff. Di solito con i consigli di Ramsay le cose migliorano nel breve termine. Nel caso di John Chapman, invece, le cose non sarebbero andate così, come ha confessato al Daily Mail: "Ramsay ha rovinato la mia azienda, sono furioso con lui. Per me è stato un vero e proprio incubo".
Insomma, non tutte le ciambelle riescono con il buco. E' anche vero che il grande chef scozzese, che affronta sempre a muso duro chi lo contraddice, è conosciuto per il suo caratteraccio, poco incline al compromesso. Grandissimo e riconosciuto esperto di enogastronomia, Ramsay in pochi anni si è costruito un marchio vincente anche in televisione, dove è stato calcolato che guadagni 9,4 milioni di sterline l'anno, con le sue svariate produzioni sui canali Fox. La sua ultima creatura è "Hotel da incubo" in cui, analogamente a "Cucine da incubo", cerca di rimettere in piedi alberghi sulla via del fallimento.
Tornando alle vibranti proteste del signor Champan, la produzione dello show in una nota ha scritto: "La missione di 'Kitchen Nightmares' (questo il titolo originale, ndr.) è quella di aiutare ristoranti in difficoltà. Gordon Ramsay è proprietario di 27 ristoranti e vanta undici stelle Michelin. Quindi è particolarmente qualificato per offrire soluzioni e strumenti per aiutare a trasformare locali. In ogni caso, i proprietari dei ristoranti scegliono autononamente di partecipare allo show, accettando le competenze di Gordon. Nel caso di Chappy, un ristorante alle prime armi, Gordon aveva suggerito ampie revisioni al menu, un miglioramento dell'arredo e aveva offerto la sua esperienza e consulenza per la direzione e il personale". Evidentemente non è bastato.
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- Messaggio n°181
Re: C'è un cuoco tra noi?
GNOCCHI VERDI DI PATATE ALLA BOTTARGA
ingredienti per 4 persone:
600 gr di patate pasta gialla
150 gr di spinaci lessati (o padellati con olio e aglio)
150 gr di farina 00
100 gr di fecola di patate
50 gr di parmigiano grattuggiato
20 gr di scalogno
sale e pepe q.b.
olio extra vergine di oliva
Per la cema d'aglio:
5 spicchi di aglio
acqua q.b.
50 gr di brodo vegetale
20 gr di olio extra vergine di oliva
Per la guarnizione:
10 gr di bottarga grattuggiata (di muggine o di tonno a vostra scelta)
4 gr di bottarga a lamelle
Lavate le patate e mettetele in una pentola, aggiugete salvia, rosmarino, scalogno ed uno spicchio di aglio, coprite con l'acqua e lessatele. Una volta cotte scolatele e riponetele su una teglia forata (potete utilizzare la griglia del forno) cospargetele con il sale grosso e copritele con un canovaccio inumidito con del vino bianco, fatele riposare un pò.
Nel frattempo cuocete gli spinaci (lessati o fatti spadellare con olio ed aglio) raffreddateli in acqua e ghiaccio per mantenere vivo il colore quindi scolateli, strizzateli molto bene e frullateli.
Pelate le patate e passatele su una spinatoia, aggiungete la farina e la fecola, gli spinaci frullati, il parmigiano, lo scalogno (che avrete fatto stufare in pentola con un filo di olio), 20 gr di olio extra vergine di oliva, sale e pepe. Impastate fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo (se dovete aggiungere ancora farina prediligete la fecola di patate) quindi formate dei lunghi cilindri che poi taglierete a tocchetti.
Per la crema di aglio: portate ad ebollizione gli spicchi di aglio in camicia (con la buccia) per 15 minuti in un pentolino con acqua fredda e leggermente salata, scolateli ed eliminate la buccia, frullateli con il brodo vegetale ed un filo di olio ottenendo così una crema.
Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata, appena vengono a galla scolateli e versateli in una padella dove nel frattempo avrete messo la crema di aglio, mantecateli per qualche minuto. Servite gli gnocchi nel piatto cospargendoli con la bottarga grattuggiata e qualche lamella.
Buon appetito!
ps: io li ho mangiati e vi assicuro che la crema di aglio (a dispetto di quandto si possa pensare) è davvero molto delicata!
ingredienti per 4 persone:
600 gr di patate pasta gialla
150 gr di spinaci lessati (o padellati con olio e aglio)
150 gr di farina 00
100 gr di fecola di patate
50 gr di parmigiano grattuggiato
20 gr di scalogno
sale e pepe q.b.
olio extra vergine di oliva
Per la cema d'aglio:
5 spicchi di aglio
acqua q.b.
50 gr di brodo vegetale
20 gr di olio extra vergine di oliva
Per la guarnizione:
10 gr di bottarga grattuggiata (di muggine o di tonno a vostra scelta)
4 gr di bottarga a lamelle
Lavate le patate e mettetele in una pentola, aggiugete salvia, rosmarino, scalogno ed uno spicchio di aglio, coprite con l'acqua e lessatele. Una volta cotte scolatele e riponetele su una teglia forata (potete utilizzare la griglia del forno) cospargetele con il sale grosso e copritele con un canovaccio inumidito con del vino bianco, fatele riposare un pò.
Nel frattempo cuocete gli spinaci (lessati o fatti spadellare con olio ed aglio) raffreddateli in acqua e ghiaccio per mantenere vivo il colore quindi scolateli, strizzateli molto bene e frullateli.
Pelate le patate e passatele su una spinatoia, aggiungete la farina e la fecola, gli spinaci frullati, il parmigiano, lo scalogno (che avrete fatto stufare in pentola con un filo di olio), 20 gr di olio extra vergine di oliva, sale e pepe. Impastate fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo (se dovete aggiungere ancora farina prediligete la fecola di patate) quindi formate dei lunghi cilindri che poi taglierete a tocchetti.
Per la crema di aglio: portate ad ebollizione gli spicchi di aglio in camicia (con la buccia) per 15 minuti in un pentolino con acqua fredda e leggermente salata, scolateli ed eliminate la buccia, frullateli con il brodo vegetale ed un filo di olio ottenendo così una crema.
Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata, appena vengono a galla scolateli e versateli in una padella dove nel frattempo avrete messo la crema di aglio, mantecateli per qualche minuto. Servite gli gnocchi nel piatto cospargendoli con la bottarga grattuggiata e qualche lamella.
Buon appetito!
ps: io li ho mangiati e vi assicuro che la crema di aglio (a dispetto di quandto si possa pensare) è davvero molto delicata!
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puoi uscirne ferito, però è l'unico modo di vivere la vita completamente
Where there is desire there is gonna be a flame, where there is a flame someone's bound to get burned,
but just because it burns doesn't mean you're gonna die, you got to get up and try, try, try...
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Re: C'è un cuoco tra noi?
Sedanini al fumé
Ingredienti per 4 persone
400 grammi di sedanini
una confezione di pancetta affumicata (200 grammi)
mezzo bicchierino di cognac
olio
mezza cipolla tritata
una confezione piccola di panna da cucina
due lattine di polpa di pomodoro da 400 grammi ciascuna
Procedimento
Fate rosolare la cipolla in un po' d'olio, aggiungete la pancetta precedentemente tritata grossolanamente, fate rosolare un pochino poi aggiungete il cognac, una volta evaporato il liquore, aggiungete la polpa di pomodoro (io la passo col passaverdure), lasciate sobbollire fino a che si sarà ristretto quasi del tutto, quindi aggiungete la panna da cucina, il sugo risulterà di un color corallo. Fate bollire i sedanini e un minuto prima della cottura, versateli nel sugo, ultimate la cottura, saltando in padella. Spolverizzate di parmigiano a scelta.
400 grammi di sedanini
una confezione di pancetta affumicata (200 grammi)
mezzo bicchierino di cognac
olio
mezza cipolla tritata
una confezione piccola di panna da cucina
due lattine di polpa di pomodoro da 400 grammi ciascuna
Procedimento
Fate rosolare la cipolla in un po' d'olio, aggiungete la pancetta precedentemente tritata grossolanamente, fate rosolare un pochino poi aggiungete il cognac, una volta evaporato il liquore, aggiungete la polpa di pomodoro (io la passo col passaverdure), lasciate sobbollire fino a che si sarà ristretto quasi del tutto, quindi aggiungete la panna da cucina, il sugo risulterà di un color corallo. Fate bollire i sedanini e un minuto prima della cottura, versateli nel sugo, ultimate la cottura, saltando in padella. Spolverizzate di parmigiano a scelta.
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- Messaggio n°183
Re: C'è un cuoco tra noi?
Polpettone Americano
Ingredienti per 4 persone:
- 500 gr di manzo macinato
- 3 fette di pane
- latte qb
- 2 uova
- 50 gr di parmigiano
- sale
- pancetta arrotolata qb
- Per la salsa: 4 cucchiai di ketchup, 2 cucchiai di senape, 2 cucchiai di zucchero di canna
Procedimento
- Mescolare la carne con il pane, l'uovo e il latte.
- Unire il parmigiano e salare.
- Formare il polpettone e ricoprirlo con la pancetta
- Preparare la salsina mescolando ketchup, senape e zucchero di canna.
- Spennellare metà salsa sul polpettone.
- Cuocere per 20-25 minuti a 180 gradi il polpettone e a metà cottura aggiungere la salsa rimanente.
- Servire a fette.
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- Messaggio n°184
Re: C'è un cuoco tra noi?
I crostini toscani
Ingredienti per 4 persone:
350 gr. di fegatini di pollo
50 gr. di capperi sott’aceto
Mezza tazza di brodo
Mezzo bicchiere di Vinsanto
1 cipolla rossa media
2 o 3 acciughe sott’olio
Olio extravergine d’oliva
Lavate i fegatini privandoli dove è il caso del fiele, sciacquateli e asciugateli.
Fate soffriggere in una padella un generoso fondo d’olio con la cipolla tritata finemente.
Mentre la cipolla rosola, aggiungete i fegatini e lasciateli scottare fino a quando non vi sembreranno pronti per essere insaporiti con il mezzo bicchiere di vinsanto, lasciate cuocere a fuoco medio per una ventina di minuti, aggiungendo, quando occorre, un pochino di acqua.
Quando saranno cotti potete decidere se tritarli con il passaverdura o con il tritatutto, a seconda della consistenza che preferite.
Fate attenzione a non scolarli ma ad aggiungere anche l’olio ed il sughino di cottura poi, a vostro piacere, aggiungete i capperi tritati con le acciughe oppure, meglio, la pasta di capperi e d’acciughe per regolare il sapore.
Servite i crostini rigorosamente con il pane toscano abbrustolito ed inumidito con pochissimo brodo.
350 gr. di fegatini di pollo
50 gr. di capperi sott’aceto
Mezza tazza di brodo
Mezzo bicchiere di Vinsanto
1 cipolla rossa media
2 o 3 acciughe sott’olio
Olio extravergine d’oliva
Lavate i fegatini privandoli dove è il caso del fiele, sciacquateli e asciugateli.
Fate soffriggere in una padella un generoso fondo d’olio con la cipolla tritata finemente.
Mentre la cipolla rosola, aggiungete i fegatini e lasciateli scottare fino a quando non vi sembreranno pronti per essere insaporiti con il mezzo bicchiere di vinsanto, lasciate cuocere a fuoco medio per una ventina di minuti, aggiungendo, quando occorre, un pochino di acqua.
Quando saranno cotti potete decidere se tritarli con il passaverdura o con il tritatutto, a seconda della consistenza che preferite.
Fate attenzione a non scolarli ma ad aggiungere anche l’olio ed il sughino di cottura poi, a vostro piacere, aggiungete i capperi tritati con le acciughe oppure, meglio, la pasta di capperi e d’acciughe per regolare il sapore.
Servite i crostini rigorosamente con il pane toscano abbrustolito ed inumidito con pochissimo brodo.
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Re: C'è un cuoco tra noi?
ragazzi mi sono lanciata a fare la sacher torte per la prima volta. Niente male.... ecco la ricetta che ho trovato su giallozafferano
Ingredienti per uno stampo di 23-24 cm
Vanillina 1 bustina
Sale un pizzico
Farina 150 gr
Cioccolato fondente di ottima qualità 150 gr
Burro 150 gr
Zucchero 150 gr
Uova 5
per la farcitura e ricopertura
Cioccolato fondente 200 gr
Zucchero 200 gr
Acqua 100 ml
Marmellata di albicocche 320 gr
■ Preparazione
Per prima cosa ungete una tortiera rotonda da 23-24 cm di diametro e rivestite il fondo con della carta da forno. Separate i tuorli dagli albumi. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde ; fate fondere il burro e mischiatelo al cioccolato
poi lasciate intiepidire e quindi aggiungete i tuorli e amalgamate il tutto. Montate gli albumi a neve e non appena cominceranno a diventare piuttosto bianchi e compatti, aggiungete un po' alla volta lo zucchero misto alla vanillina, quindi terminate di montare a neve. Quindi aggiungete gli albumi montati al composto incorporandoli delicatamente.
Una volta amalgamato per bene , aggiungete anche la farina setacciata mescolate con una spatola fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
Versate il composto nella tortiera e infornatela in forno preriscaldato a 180° (forno statico) e fate cuocere la vostra torta per circa 40 minuti, o finchè, inserendo uno stuzzicadenti nel centro, non ne uscirà pulito e asciutto.
Appena tolta dal forno, fate intiepidire la torta nella tortiera per 5 minuti, quindi estraetela e fatela raffreddare su una gratella.
Tagliate quindi in due la torta: stendete 200 gr di confettura sulla torta servendovi di una spatola , quindi coprite con l'altra metà. Se la vostra confettura è piuttosto compatta, riscaldate la restante in un pentolino fino a portarla a bollore per stemperarla , poi setacciatela e spennellatela sull'intera superficie della torta anche sui bordi. Ponete quindi, nuovamente la torta su una gratella e lasciatela asciugare per almeno mezz'ora. Trascorso il tempo necessario, preparate la glassa per ricoprirla: tritate il cioccolato e fatelo sciogliere, in un altro pentolino sciogliete lo zucchero con l'acqua . Non appena lo zucchero sarà sciolto portate a bollore e lasciate cuocere a fuoco vivo per 2-3 minuti: la temperatura non dovrà superare i 106 gradi.
Togliete il pentolino dal fuoco e unite il cioccolato sciolto o ridotto in pezzi molto piccoli, quindi mescolate fino a che la ricopertura non diventerà bella liscia e senza grumi. Rovesciate immediatamente la glassa sulla torta (utilizzando una spatola riscaldata), ricoprendola in modo uniforme. Fate indurire la copertura e lasciate riposare la torta per almeno due ore, opzione raccomandata affinchè i vari profumi degli ingredienti si possano fondere.
Fate fondere il cioccolato fondente, mettetelo in un cornetto di carta forno e scrivete l'inconfondibile scritta "Sacher " sulla torta.
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torta spennellata con la marmellata
il rovesciamento del cioccolatoIngredienti per uno stampo di 23-24 cm
Vanillina 1 bustina
Sale un pizzico
Farina 150 gr
Cioccolato fondente di ottima qualità 150 gr
Burro 150 gr
Zucchero 150 gr
Uova 5
per la farcitura e ricopertura
Cioccolato fondente 200 gr
Zucchero 200 gr
Acqua 100 ml
Marmellata di albicocche 320 gr
■ Preparazione
Per prima cosa ungete una tortiera rotonda da 23-24 cm di diametro e rivestite il fondo con della carta da forno. Separate i tuorli dagli albumi. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde ; fate fondere il burro e mischiatelo al cioccolato
poi lasciate intiepidire e quindi aggiungete i tuorli e amalgamate il tutto. Montate gli albumi a neve e non appena cominceranno a diventare piuttosto bianchi e compatti, aggiungete un po' alla volta lo zucchero misto alla vanillina, quindi terminate di montare a neve. Quindi aggiungete gli albumi montati al composto incorporandoli delicatamente.
Una volta amalgamato per bene , aggiungete anche la farina setacciata mescolate con una spatola fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
Versate il composto nella tortiera e infornatela in forno preriscaldato a 180° (forno statico) e fate cuocere la vostra torta per circa 40 minuti, o finchè, inserendo uno stuzzicadenti nel centro, non ne uscirà pulito e asciutto.
Appena tolta dal forno, fate intiepidire la torta nella tortiera per 5 minuti, quindi estraetela e fatela raffreddare su una gratella.
Tagliate quindi in due la torta: stendete 200 gr di confettura sulla torta servendovi di una spatola , quindi coprite con l'altra metà. Se la vostra confettura è piuttosto compatta, riscaldate la restante in un pentolino fino a portarla a bollore per stemperarla , poi setacciatela e spennellatela sull'intera superficie della torta anche sui bordi. Ponete quindi, nuovamente la torta su una gratella e lasciatela asciugare per almeno mezz'ora. Trascorso il tempo necessario, preparate la glassa per ricoprirla: tritate il cioccolato e fatelo sciogliere, in un altro pentolino sciogliete lo zucchero con l'acqua . Non appena lo zucchero sarà sciolto portate a bollore e lasciate cuocere a fuoco vivo per 2-3 minuti: la temperatura non dovrà superare i 106 gradi.
Togliete il pentolino dal fuoco e unite il cioccolato sciolto o ridotto in pezzi molto piccoli, quindi mescolate fino a che la ricopertura non diventerà bella liscia e senza grumi. Rovesciate immediatamente la glassa sulla torta (utilizzando una spatola riscaldata), ricoprendola in modo uniforme. Fate indurire la copertura e lasciate riposare la torta per almeno due ore, opzione raccomandata affinchè i vari profumi degli ingredienti si possano fondere.
Fate fondere il cioccolato fondente, mettetelo in un cornetto di carta forno e scrivete l'inconfondibile scritta "Sacher " sulla torta.
le mie foto
torta spennellata con la marmellata
ed ecco la torta finita, non avevo voglia di scriverci sacher e quindi ho messo dei cuoricini di zucchero
ora, dopo averla assaggiata devo dire che la torta è ottima ma il cioccolato della copertura è troppo dolce. Penso proprio che la prossima volta farò sciogliere il cioccolato con solo un po' d'acqua con la metà dello zucchero.
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- Messaggio n°186
Re: C'è un cuoco tra noi?
Come si fa la granita siciliana?
La granita siciliana è uno “spettacolo” gastronomico, uno di quei dolci che si possono mangiare senza timore di ingrassare (troppo) perchè è fatta di acqua e frutta. Si, c’è anche lo zucchero, ma in quantità ridotta, quindi non incide sensibilmente in termini di calorie. Mangiarla al bar con la briosche è sempre bello, ma anche prepararla in casa non è difficile e può servire a rendere speciale un particolare momento o a soddisfare il desiderio di qualcosa di fresco, dissetante e gustoso. La granita siciliana è la capostipite del genere e con le varie imitazioni che si trovano nelle altre regioni condivide soltanto il nome, poichè la tendenza ad inserire il ghiaccio, seppura in piccoli pezzetti, allontana dalla sua essenza.
Fare la granita siciliana
La differenza tra la granita siciliana, la granita delle altre regioni e la grattachecca è che la granita non prevede l’utilizzo di ghiaccio, bensì è il composto stesso a ghiacciare, mentre negli altri casi al ghiaccio si aggiunge il liquore. E la differenza è di facile percezione già a livello visivo, per poi acuirsi a livello gustativo, perchè l’una è cremosa e quasi morbida, le altre sono composte da pezzetti di ghiaccio, per cui è tutt’altra consistenza.
Pertanto, nel momento in cui decidiamo di preparare a casa la granita siciliana dobbiamo tener presente che ci aspettiamo un sorta di crema, non certo giaccio colorato, che non è da disprezzare ma indica un altro tipo di granita differente dalla siciliana.
Gli ingredienti
1 litro di acqua (naturale)
300 gr di zucchero
mezzo litro di succo o spremuta di limone.
In luogo del limone si possono anche utilizzare altri tipi di frutta, a seconda dei gusti: gelsi neri, fragole, arancia, mandarino….e poi la frutta secca, come mandorle e pistacchi, o anche la cioccolata.
Le prime volte è meglio utilizzare una sola specialità di frutta, poi una volta aquisita la padronanza del processo, sarà divertante provare nuove combinazioni. In tutti i casi, occorre macerare e frullare la frutta, per cui avremo una sorta di frullato di fragole, di latte di mandorle, di passata di gelsi neri. Per le quantità, sempre sui 300-500 gr, a seconda del tipo di frutto scelto e del suo ‘rendimento’.
La preparazione
Il contenitore che si utilizza per preparare la granita siciliana deve essere di acciaio, perchè è il materiale per eccellenza che ostacola la formazione dei grumi. Dunque versare l’acqua (non molto fredda) nel contenitore e mettere anche lo zucchero, in modo che possa sciogliersi completamente: a tal fine accendere il fuoco bassissimo, fino a quando non si ottiene un composto omogeneo.
A questo punto, dopo aver lasciato raffreddare, aggiungere il succo di limone e mescolare accuratamente, per amalgamare bene.
Assaggiare per verificare se lo zucchero è al livello giusto e, in caso negativo, aggiungerne la quantità desiderata. Mettere il contenitore nel freezer e, dopo circa 20 minuti, eliminare il ghiaccio che si sarà formato sui bordi e girarla un pochino con il mestolo, ripetendo l’operazione ad intervalli regolari di 10-15 minuti. L’obiettivo è evitare che diventi un blocco compatto mentre si solidifica.
La particolare cremosità della granita siciliana è legata proprio a questa attività di ‘rimestaggio’, che le assicura di collocarsi su una via di mezzo tra li liquido iniziale e il ghiacciato finale: un cremoso lievemente granulato, insomma. Ma granulato fine, perchè non rimangono pezzi di giaccio ma minuscole scagliette a stento individuabili quando si mangia.
La granita potrà dirsi pronta non prima di 4 ore e a quel punto va messa nel frigorifero prima del consumo, con almeno 30 minuti di anticipo, altrimenti rischi di rimanere troppo dura.
La granita siciliana è uno “spettacolo” gastronomico, uno di quei dolci che si possono mangiare senza timore di ingrassare (troppo) perchè è fatta di acqua e frutta. Si, c’è anche lo zucchero, ma in quantità ridotta, quindi non incide sensibilmente in termini di calorie. Mangiarla al bar con la briosche è sempre bello, ma anche prepararla in casa non è difficile e può servire a rendere speciale un particolare momento o a soddisfare il desiderio di qualcosa di fresco, dissetante e gustoso. La granita siciliana è la capostipite del genere e con le varie imitazioni che si trovano nelle altre regioni condivide soltanto il nome, poichè la tendenza ad inserire il ghiaccio, seppura in piccoli pezzetti, allontana dalla sua essenza.
Fare la granita siciliana
La differenza tra la granita siciliana, la granita delle altre regioni e la grattachecca è che la granita non prevede l’utilizzo di ghiaccio, bensì è il composto stesso a ghiacciare, mentre negli altri casi al ghiaccio si aggiunge il liquore. E la differenza è di facile percezione già a livello visivo, per poi acuirsi a livello gustativo, perchè l’una è cremosa e quasi morbida, le altre sono composte da pezzetti di ghiaccio, per cui è tutt’altra consistenza.
Pertanto, nel momento in cui decidiamo di preparare a casa la granita siciliana dobbiamo tener presente che ci aspettiamo un sorta di crema, non certo giaccio colorato, che non è da disprezzare ma indica un altro tipo di granita differente dalla siciliana.
Gli ingredienti
1 litro di acqua (naturale)
300 gr di zucchero
mezzo litro di succo o spremuta di limone.
In luogo del limone si possono anche utilizzare altri tipi di frutta, a seconda dei gusti: gelsi neri, fragole, arancia, mandarino….e poi la frutta secca, come mandorle e pistacchi, o anche la cioccolata.
Le prime volte è meglio utilizzare una sola specialità di frutta, poi una volta aquisita la padronanza del processo, sarà divertante provare nuove combinazioni. In tutti i casi, occorre macerare e frullare la frutta, per cui avremo una sorta di frullato di fragole, di latte di mandorle, di passata di gelsi neri. Per le quantità, sempre sui 300-500 gr, a seconda del tipo di frutto scelto e del suo ‘rendimento’.
La preparazione
Il contenitore che si utilizza per preparare la granita siciliana deve essere di acciaio, perchè è il materiale per eccellenza che ostacola la formazione dei grumi. Dunque versare l’acqua (non molto fredda) nel contenitore e mettere anche lo zucchero, in modo che possa sciogliersi completamente: a tal fine accendere il fuoco bassissimo, fino a quando non si ottiene un composto omogeneo.
A questo punto, dopo aver lasciato raffreddare, aggiungere il succo di limone e mescolare accuratamente, per amalgamare bene.
Assaggiare per verificare se lo zucchero è al livello giusto e, in caso negativo, aggiungerne la quantità desiderata. Mettere il contenitore nel freezer e, dopo circa 20 minuti, eliminare il ghiaccio che si sarà formato sui bordi e girarla un pochino con il mestolo, ripetendo l’operazione ad intervalli regolari di 10-15 minuti. L’obiettivo è evitare che diventi un blocco compatto mentre si solidifica.
La particolare cremosità della granita siciliana è legata proprio a questa attività di ‘rimestaggio’, che le assicura di collocarsi su una via di mezzo tra li liquido iniziale e il ghiacciato finale: un cremoso lievemente granulato, insomma. Ma granulato fine, perchè non rimangono pezzi di giaccio ma minuscole scagliette a stento individuabili quando si mangia.
La granita potrà dirsi pronta non prima di 4 ore e a quel punto va messa nel frigorifero prima del consumo, con almeno 30 minuti di anticipo, altrimenti rischi di rimanere troppo dura.
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Re: C'è un cuoco tra noi?
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- Messaggio n°188
Ricetta Fondant
Ricetta Fondant
Ingredienti
Per 500 gr di zucchero fondente
Zucchero semolato 500 gr
Glucosio 90 gr
Acqua 175 gr
Per aromatizzare
Cacao in polvere amaro 25 gr
Coloranti alimentari a piacere
Caramello salsa al caramello 30 gr
Preparazione
Ingredienti
Per 500 gr di zucchero fondente
Zucchero semolato 500 gr
Glucosio 90 gr
Acqua 175 gr
Per aromatizzare
Cacao in polvere amaro 25 gr
Coloranti alimentari a piacere
Caramello salsa al caramello 30 gr
Preparazione
Per preparare lo zucchero fondente o fondant, cominciate mettendo un pentolino sul fuoco e fate sciogliere lo zucchero semolato (1) insieme all'acqua (2) e al glucosio (3).
Mantenete la fiamma a fuoco basso e rimestate il composto con una piccola frusta, portandolo a raggiungere una temperatura di 114°-115° (4-5), per verificare la temperatura è necessario avere un termometro per zuccheri. Quando lo zucchero avrà raggiunto questa temperatura trasferitelo in una ciotola (6),
e mescolando con un cucchiaio, raffreddatelo fino a fargli raggiungere una temperatura di 60 gradi (7-8). A questo punto lavoratelo nella planetaria munita di gancio a foglia, fino ad ottenere un panetto bianco e compatto (9).
Una volta ottenuto il panetto potete conservarlo in frigorifero, mettendolo sottovuoto o in un sacchetto per alimenti, togliendo più aria possibile (10). Se volete, invece, utilizzarlo subito saltate questo passaggio, e mettete il panetto in un pentolino a bagnomaria (11) finché tornerà di nuovo liquido, stando attenti a non superare i 60° (12), altrimenti quando glasserete i pasticcini lo zucchero fondente tenderà a formare delle crepe e a diventare opaco.
A questo punto potete aromatizzare lo zucchero fondente secondo la preparazione che desiderate ottenere. Se ad esempio volete preparare lo zucchero fondente al cacao stemperate il cacao in polvere in un goccio d'acqua (13), aggiungetelo allo zucchero fondente (14) e mescolate bene fino ad avere un colore uniforme (15), vi raccomandiamo di fare questa operazione mantenendo lo zucchero fondente a bagnomaria, a una temperatura di 60 gradi.
Se invece volete aromatizzarlo al caramello, preparate la salsa al caramello (clicca qui per la ricetta) e aggiungetelo al fondant e amalgamate bene, sempre mantenendo la temperatura a 60 gradi (16-17). In alternativa potete utilizzare anche dei coloranti alimentari, meglio se in polvere, e mescolarli allo zucchero fondente ottenendo le gradazioni di colore che preferite (18) anche in questo caso dovrete tenere la temperatura a 60 gradi. Se lo zucchero fondente dovesse asciugarsi troppo, per avere di nuovo la giusta consistenza potete aggiungere un filo di acqua calda.Mescolate bene per amalgamare e, quando avrete raggiunto una consistenza densa, ma cremosa decorate il vostro zucchero fondente (Fondant) è pronto per rendere bellissimi i i vostri pasticcini, ad esempio gli eclair di GialloZafferano!
Fonte: GualloZafferano
Fonte: GualloZafferano
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- Messaggio n°189
Re: C'è un cuoco tra noi?
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- Messaggio n°190
Re: C'è un cuoco tra noi?
Sniper ha scritto:
mò ci dici come hai fatto :190: :190: :190: :190: :190: :190:
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- Messaggio n°191
Re: C'è un cuoco tra noi?
Torta 7 vasetti
ingredienti:
3 uova,1 vasetto di yogurt, 2 di farina, 1 di fecola di patate, 2 di zucchero e 1 di olio di semi,buccia di limone grattugiata,un pizzico di sale,una bustina di lievito.
Per preparare la torta 7 vasetti iniziate separando gli albumi dai tuorli, sbattete questi ultimi con i due vasetti di zucchero aiutandovi con una planetaria o delle fruste elettriche e poi aggiungete, sempre sbattendo, il vasetto di yogurt . Incorporate anche l’olio di semi a filo. Aggiungete a questo punto la scorza del limone,i due vasetti di farina, il vasetto di fecola e il lievito amalgamando il tutto con un cucchiaio di legno.
In ultimo aggiungete i 3 albumi che avrete montato a neve con un pizzico di sale, lavorate il composto delicatamente con una spatola, facendo attenzione a non smontare gli albumi. Imburrate e infarinate una tortiera a cerniera apribile dal diametro di 24 cm (o di 22), versatevi l'impasto e infornate il dolce per circa 35-40 minuti a 180°C. Quando la torta 7 vasetti sarà fredda estraetela dallo stampo e spolverizzatela con dello zucchero a velo!
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- Messaggio n°192
Pizzelle fritte
- Difficoltà:
Bassa - Cottura:
30 min - Preparazione:
30 min - Dosi per:
4 persone - Costo:
Basso
Nota Aggiuntiva: più il tempo di lievitazione, circa 3 ore
Le pizzelle fritte appartengono alla tradizione napoletana. Le pizzelle fritte sono dei piccoli dischi di pasta che anziché essere cotti nel forno, vengono fritti e conditi con il sugo di pomodoro e insaporiti con una spruzzata di formaggio grattugiato, che può essere grana, provolone o mozzarella.
Le pizzelle fritte possono essere considerate uno sfizioso antipasto,da servire calde, ma anche fredde non perdono la loro bontà. Oltre ad essere condite con pomodoro e formaggio, le pizzelle fritte possono essere accompagnate da salumi o formaggi di vario tipo.
La storia delle pizzelle fritte è legata a Napoli, si dice infatti che queste pizzelle venissero vendute in particolare nei “bassi”, ovvero le piccole abitazioni dove vivevano le famiglie più povere della città che difficilmente potevano acquistare da mangiare. Il soprannome delle pizzelle fritte era infatti "a ogge a otte” ovvero “la mangio oggi e la pago tra otto giorni”, perché i pizzaioli erano soliti fare credito a questa povera gente.
La tradizione vuole anche che fossero le mogli dei pizzaioli a preparare le pizzelle fritte, utilizzando gli impasti della pizza preparata dai mariti, che così arrotondavano i magri incassi della settimana.
Se andate a Napoli non lasciatevi scappare l’occasione di gustare le pizzelle fritte per strada, appena fatte dai tanti ambulanti e pizzerie che le vendono da asporto. E per carità non considerate le pizzelle fritte un fast-food perché queste delizie vantano anche una carriera cinematografica. Infatti, il grande regista Vittorio De Sica dedicò alle pizzelle fritte un episodio del film “L’oro di Napoli”.
Per 12 pizzelle
|
Per la salsa di pomodoro
|
Per friggere
|
Iniziamo la preparazione delle pizzelle sciogliendo il lievito di birra in 125 ml di acqua insieme al cucchiaino di zucchero (1). Mettete la farina in una ciotola capiente e uniteci il lievito sciolto in acqua. In altri 125 ml di acqua sciogliete il sale e incorporate anche questo alla farina. Impastate con le mani fino a quando tutto il liquido sarà stato assarbito dalla farina (3).
Dopodiché versate il composto su un piano (4) e impastatelo con le mani (5) per almeno 10 minuti, fino a ottenere una palla dall'aspetto liscio e omogeneo (6).
Mettete l'impasto delle pizzelle in un recipiente infarinato (7), copritelo con della pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per circa 2 ore, in un luogo tiepido e privo di correnti d'aria fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume.
Nel frattempo preparate il sugo che vi servirà per condire le pizzelle fritte. Tritate finemente la cipolla e l'aglio e metteteli a soffriggere in una casseruola insieme all'olio molto lentamente (8). Aggiungete la polpa di pomodoro e lasciate cuocere per una ventina di minuti.
Quando il sugo sarà pronto, aggiungete l'origano. Una volta che l'impasto delle pizzelle avrà terminato la lievitazione, staccatene 12 piccole porzioni del peso di circa 60 g l'una (11). Lavorate le piccole porzioni d'impasto con le mani per dargli la forma di tante palline (12).
Una volta formate le palline, mettetele di nuovo a lievitare, coperte, su di un canovaccio infarinato fino a che non avranno raddoppiato il loro volume (13). Trascorso il tempo necessario, schiacciandole con le dita, da ogni pallina formate dei dischi di pasta. I loro bordi dovranno essere leggermente più spessi rispetto al centro in modo da ottenere una forma concava (14-15). A questo punto potete passare alla frittura delle pizzelle.
In una casseruola con i bordi abbastanza alti mettete a scaldare abbondante olio extravergine d'oliva (le pizzelle dovranno galleggiare). Prima di immergere le pizzelle provate la temperatura dell'olio (che deve essere intorno ai 180 gradi) utilizzando un frammento dell'impasto. Quando l'olio avrà raggiunto la temperatura corretta, immergetegi i dischi di pasta e lasciate friggere per un paio di minuti da entrambi i lati fino a che non si saranno dorati (16-17). Scolatele le pizzelle e asciugate l'olio in eccesso adagiandole su un foglio di carta assorbente (18).
Una volta fritte, condite le pizzelle fritte con un paio di cucchiai di sugo (19) e (se piace) una spolverata di formaggio grattugiato (20-21).
Fonte: GialloZafferano
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- Messaggio n°193
Re: C'è un cuoco tra noi?
Queste sono le pizzelle che ho fatto stasera, senza formaggio perchè non mi andava...
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- Messaggio n°194
Re: C'è un cuoco tra noi?
Frau Blucher ha scritto:Queste sono le pizzelle che ho fatto stasera, senza formaggio perchè non mi andava...
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- Messaggio n°195
Re: C'è un cuoco tra noi?
Gateau o sformato di patate mozzarella e prosciutto
Patate 1 kg
Prosciutto cotto 120 gr
Mozzarella 100 gr
Scamorza (provola) affumicata 100 gr
Parmigiano Reggiano 50 gr + 30 gr
2 Uova
Burro 30 gr
Pepe - Noce moscata - Sale q.b.
Lavate e lessate le patate in acqua salata per 40 minuti (oppure per 20 con la pentola a pressione), poi fatele intiepidire tanto da poterle sbucciare, e tagliatele a tocchetti.
Accendete il forno a 180°. Passate le patate al passaverdura o schiacciatele con lo schiacciapatate, poi adagiate il composto in una ciotola capiente e aggiungete il parmigiano, le uova, il sale, il pepe e la noce moscata; mischiate bene gli ingredienti con un mestolo di legno.
Tagliuzzate il prosciutto cotto e tagliate a dadini anche la mozzarella (ben sgocciolata e strizzata) e la scamorza affumicata.
Accendete il forno a 180°. Passate le patate al passaverdura o schiacciatele con lo schiacciapatate, poi adagiate il composto in una ciotola capiente e aggiungete il parmigiano, le uova, il sale, il pepe e la noce moscata; mischiate bene gli ingredienti con un mestolo di legno.
Tagliuzzate il prosciutto cotto e tagliate a dadini anche la mozzarella (ben sgocciolata e strizzata) e la scamorza affumicata.
Incorporate al composto i precedenti ingredienti e mescolate per fare amalgamare bene. Imburrate e cospargete di pangrattato una pirofila da forno, poi adagiatevi il composto ottenuto e livellatelo con una spatola da cucina; cospargete la superficie del gateau con il rimanente parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro, poi infornate a 180° per i primi 15 minuti; portate poi il forno a 200° per i successivi 15 minuti. Terminata la cottura, sfornate il gateau e lasciatelo intiepidire per almeno 10-15 minuti, poi tagliatelo in porzioni e servitelo ancora tiepido.
VARIANTI alla ricetta:
- Rivesto la pirofila con la carta forno;
- Le patate le sbuccio e le taglio a pezzetti, facendole cuocere 10 minuti nella pentola a pressione;
- Metto le uova quando le ho, viene bene anche senza;
- Si può fare con altri salumi, io l’ho fatta con i dadini di speck, ottimi, oppure senza per i vegetariani
- Ho provato ad usare anche altri formaggi, come toma piemontese o altri formaggi stagionati e viene buono lo stesso, l’ultima volta ho messo i cubetti di parmigiano al posto di grattugiarlo e si sono sciolti in parte dando al tutto una consistenza ancora più rustica!
Buon appetito!
Fonte giallozafferano.it
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- Messaggio n°196
Re: C'è un cuoco tra noi?
oggi ho trovato questa ricetta..la posto qui se voglio provarla so dove trovarla.....
Decorazione
Tiramisù estivo alla nutella e banane: fresco e veloce
Ingredienti
- Ecco una ricetta per dolci semplici e senza forno per l'estate! Una confezione di savoiardi; una banana a maturazione media; 2-3 cucchiai di nutella; 200 g di mascarpone; 2 bicchieri colmi di caffè e latte senza zucchero; 2 rossi e 2 albumi separati. 3 cucchiai di zucchero.
- Sbattete i tuorli con lo zucchero e incorporate lentamente il mascarpone
- Frullate la banana
- Fate sciogliere la nutella a bagnomaria
- Bagnate i savoiardi con latte e caffè disponeteli in una pirofila a bordi alti (se volete fare più strati, scegliete una pirofila più stretta e alta)
- Mescolate la crema di mascarpone con la banana e la nutella
- Montate a neve i 2 bianchi e incorporateli al resto
- Fate degli strati alternati di savoiardi e crema alla banana e alla nutella
- Ponete in frigo per diverse ore
Decorazione
Potete spolverare il tiramisù alla maniera classica con cacao amaro in polvere, oppure suddividerlo in porzioni dopo averlo tenuto in frigo e decorarlo con panna e banana frullata mescolata a cioccolato fondente fuso.
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- Messaggio n°197
Re: C'è un cuoco tra noi?
niente male...
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Re: C'è un cuoco tra noi?
Pecora alla cottura
http://www.dmax.it/video/programmi/unti-e-bisunti/unti-e-bisunti-episodio-11/
http://www.dmax.it/video/programmi/unti-e-bisunti/unti-e-bisunti-episodio-11/
annika- C'è un pò di Divino in te!
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Re: C'è un cuoco tra noi?
Petto di pollo con panatura di grana e prezzemolo
Petto di pollo tagliato a fettine sottili 6 fette
pangrattato 4 cucchiai
grana grattuggiato 2 cucchiai
prezzemolo tritato 1 cucchiaio
aglio (facoltativo)
olio extra vergine d'oliva q.b
Mescolare il pangrattato, il grana e il prezzemolo (aglio facoltativo)
Spennellare le fettine di pollo con l'olio, passare le fettine nella panatura
Mettere 4 cucchiai d' olio in una padella farlo scaldare e cuocere le fettine .
Potete cuocerle anche al forno .
Petto di pollo tagliato a fettine sottili 6 fette
pangrattato 4 cucchiai
grana grattuggiato 2 cucchiai
prezzemolo tritato 1 cucchiaio
aglio (facoltativo)
olio extra vergine d'oliva q.b
Mescolare il pangrattato, il grana e il prezzemolo (aglio facoltativo)
Spennellare le fettine di pollo con l'olio, passare le fettine nella panatura
Mettere 4 cucchiai d' olio in una padella farlo scaldare e cuocere le fettine .
Potete cuocerle anche al forno .
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DIETRO OGNI PROBLEMA C'E' UN' OPPORTUNITA' (GALILEO GALILEI)
Non curante, ma non indifferente
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- Messaggio n°200
Re: C'è un cuoco tra noi?
Peperonata "a modo mio"
Ingredienti:
un peperone giallo,uno rosso e uno verde
una melanzana
una cipolla
2 zucchine
2 pomodori maturi
qualche patata
olio,sale
olive nere,a piacere
Preparazione
Pulire,lavare e tagliare a pezzi grossi tutte le verdure
Metterle a strati in un tegame,salare...un filo di olio a crudo e fare cuocere x una mezz'ora.
x renderle più appetitose a fine cottura si può aggiungere una bella spolverata di grana o dei tocchetti di mozzarella
Lasciare riposare un pò...e.. Buon appetito
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- Messaggio n°201
Re: C'è un cuoco tra noi?
annika ha scritto:Petto di pollo con panatura di grana e prezzemolo
Petto di pollo tagliato a fettine sottili 6 fette
pangrattato 4 cucchiai
grana grattuggiato 2 cucchiai
prezzemolo tritato 1 cucchiaio
aglio (facoltativo)
olio extra vergine d'oliva q.b
Mescolare il pangrattato, il grana e il prezzemolo (aglio facoltativo)
Spennellare le fettine di pollo con l'olio, passare le fettine nella panatura
Mettere 4 cucchiai d' olio in una padella farlo scaldare e cuocere le fettine .
Potete cuocerle anche al forno .
Annika... J.si è leccata le dita
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