La squadra di Allegri passa a tempo scaduto, i grigiorossi colpiscono due pali con Dessers e Afena-Gyan. In campo Chiesa dal 55'.
“Luca Vialli segna per noi”: è uno striscione della Sud dedicato all’attaccante cremonese che ha trovato gloria nella Juve ad aprire la sfida dello Zini. Nessuno riesce ad emulare la splendida rovesciata con cui, in maglia bianconera, perforò la squadra della sua città nel campionato ’94-’95. La partita è decisa a tempo scaduto da Milik, che firma la vittoria della Juve (0-1) con un gran sinistro su punizione. In precedenza la Cremonese aveva colpito due pali, con Dessers e con Afena Gyan.
SETTIMA VITTORIA DI FILA - La Juve riparte da dove aveva lasciato – con la settima vittoria nonché il settimo clean sheet di fila - anche sul fronte infortuni: sono ben sei, l’ultimo in ordine di tempo quello di Di Maria, vittima di una contusione alla caviglia destra nella prima seduta bianconera post mondiale. Gli altri sono il solito Pogba, De Sciglio, Cuadrado, Bonucci e Vlahovic, alla quinta gara di fila saltata in campionato. Allegri scegli Soulé per la fascia destra, con l’ex Fagioli preferito a Rabiot nel ruolo di interno sinistro, con Miretti a far da raccordo fra la squadra e Milik. L’altro Massimiliano, Alvini, risponde schierando dal 1’ il neo arrivato Ferrari, con Valeri e Sernicola instancabili stantuffi sulle fasce e la coppia Dessers-Okereke in avanti.
DUE GOL ANNULLATI ALLA CREMONESE - Nel primo tempo è la Cremonese a farla da protagonista, con Bremer e Szczesny che stoppano Okereke in zona gol nei primi minuti. Poi Valeri di testa supera il portiere polacco, ma in millimetrico fuorigioco e la rete non viene convalidata. E’ una Cremonese concentrata e pronta a pungere: il suo pressing alto schiaccia la Juve, che fatica a ripartire, mentre la squadra di Alvini è prontissima nell’innescare i suoi attaccanti, con scambi nello stretto in avanti o veloci verticalizzazioni quando parte dalla sua trequarti. Il primo segnale di vita bianconero in avanti arriva dopo 19 minuti, con un sinistro velenoso di Soulé che non sorprende Carnesecchi, abile a deviare in angolo in tuffo. Dopo due minuti è però ancora la Cremonese a trovare la via del gol, stavolta con Dessers, ma Ayroldi non convalida stavolta per un presunto fallo dell’attaccante su Danilo. La Cremonese continua a macinare gioco offensivo, la Juve resta più coperta e ci prova un paio di volte dalla distanza, con Miretti e Kostic che però non inquadrano lo specchio.
CHIESA E KEAN PER ALZARE I GIRI, MA A DECIDERE È MILIK - La ripresa si apre su ritmi più blandi: la Cremonese ha allentato pressing e furore agonistico, la Juve non schiaccia sull’acceleratore. Al 55’ fanno il loro ingresso in campo Chiesa e Kean, per Soulé e Fagioli: chiaro l’intento di Allegri di alzare i giri. Un sinistro di Gatti fa correre un brivido nelle schiene grigiorosse, poi Hendry e Buonaiuto rilevano l’ammonito Ferrari ed Okereke. Kostic e Dessers sbagliano mira, Chiesa centra l’esterno della rete, ma l’occasione migliore della partita fin qui è il palo colpito da Dessers al minuto 69, subito dopo l’ingresso di Rabiot e Paredes. Il francese si fa ammonire a tempo di record, poi tocca a Bremer e pure a Meité, che sarà squalificato. Entrano Milanese e Afena-Gyan, Carnesecchi e Szczesny si guadagnano un posto in paradiso: il primo con un doppio intervento ravvicinato su Rabiot e Kean, l’altro su una conclusione di Valeri, lanciato in contropiede. Un palo colpito da Afena-Gyan da posizione angolata esaurisce le munizioni grigiorosse, la Juve, che complessivamente ha costruito meno della Cremonese, ne ha ancora una, ma letale. La spara Milik, che con un sinistro su punizione al 91’ punisce ben oltre i suoi demeriti la Cremonese.
Fonte: Gazzetta.It