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Da APUMA Mar 10 Nov 2015 - 16:14
Uccidiamoli Tutti[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]"Uccidiamoli Tutti" è il tredicesimo episodio di Spartacus: Sangue e Sabbia ed il tredicesimo dell'intera serie.
Curiosità
- Il gioco del Ludus duodecim scriptorum era un gioco da tavolo simile al backgammon, per lo svolgimento del gioco erano necessari 2 giocatori, 12 pedine oppure 30 bianche e nere, per finire 2 o 3 dadi, lo scopo del gioco era quello di portare tutte le pedine all'ultima casella prima dell'avversario, molto spesso le linee potevano essere sostituite da piccole fossette oppure da delle lettere che formavano determinate frasi ed incise su delle lastre di marmo.
- Il titolo oltre al grido di incitamento di Crisso verso gli altri gladiatori è il chiaro riferimento al consiglio che Sura più volte rivolge a Spartacus.
- L'avversione futura di Agron verso i romani è data proprio dalla morte del fratello Duro durante la rivolta.
- Lo scudo usato da Spartacus come supporto per saltare sul balcone è la stessa famosa manovra usata sempre da Spartacus contro Teocoles in "Scontro all'Ultimo Sangue" ed insieme a Varro in "Scambio di Favori".
- Nella parte finale quando Spartacus dice a Batiato le seguenti frasi "cosa vuoi fare, abbracciare ancora tua moglie, per sentire ancora il calore della sua pelle, il sapore dei suoi baci, quanti uomini ucciderai? Cento? Mille? Ce n'è uno solo che ti separa da lei!", sono le stesse pronunciate a parti inverse nell'episodio "Il Giuramento dei Gladiatori".
- Per la prima volta in tutta la serie viene rivelato il nome del Maestro che è in realtà Enomao.
- Il gladiatore Catus a cui Agron fa riferimento durante l'allenamento, nella versione originale il suo vero nome è Liscus, stessa cosa quando Lucrezia chiede ad Ilizia di invitare alla celebrazione Cassio e suo cugino Gaio, nella versione originale Cassio sostituisce il nome di Altius.
- Nella realtà durante la rivolta Spartacus e gli altri gladiatori non hanno mai avuto a disposizione armi ma soltanto utensili da cucina.
- Mentre Batiato e Lucrezia si preparano per la celebrazione nella loro stanza si possono notare di nuovo i paradeisos dipinti sulla parete che si identificano in uno stile pittorico inesistente nel periodo temporale della serie.
Citazioni
- Mira: Era davvero così speciale, la tua sposa?
Spartacus: Era il mio sole. E non sorgerà mai più...
- Enomao: Il padrone mi libererà dagli obblighi della schiavitù per nominarmi suo lanista.
Crisso: Mai incarico fu più meritato.
Enomao: Insieme, riporteremo questa scuola agli antichi fasti, e Nevia tra le tue braccia. Spartacus è l'unico ostacolo sulla tua strada.
Crisso: E allora deve cadere.
- Ma certo, che cosa ci vuole? Non devi far altro che convincere un uomo che ti odia ad abbracciare la tua causa. (Agron)
- Ilizia: Per quanto ancora dovrò sopportare le tue offese?
Lucrezia: Fino a che avrò fiato per pronunciarle.
- Spartacus: Ti muovi bene, come se la frusta non ti avesse toccato.
Crisso: Il dolore viene annullato da quello che infliggi agli altri.
Spartacus: Ti voglio in forma, quando ci affronteremo.
Crisso: È solo questo che vuoi da me? Rhaskos mi ha parlato del tuo piano. Quale febbre annebbia la tua mente da indurti a credere che potrei allearmi con te? O che rischierei la vita dei miei fratelli? Oppure la mia?
Spartacus: È vita questa? Lontano dalla donna che ami?
Crisso: Non ho mai avuto una ragione più forte per vivere.
Spartacus: Conosco il tuo cuore, Crisso. Ho sentito il suo battito nel mio petto una volta.
Crisso: Allora sai che continuerò a vivere, finché Nevia non tornerà da me.
Spartacus: Così come è tornata la mia donna? Batiato l'ha fatta uccidere. L'ho saputo dalla bocca del suo sicario prima di strozzarlo. Io vedrò la casa di Batiato in rovina, bagnerò la terra con il suo sangue!
Crisso: Anch'io lo farei, se potessi, ma purtroppo è impossibile. La mia fuga non sarebbe d'aiuto a Nevia. Come potrei riscattare la sua libertà, o anche solo trovarla, se fossi inseguito giorno e notte dai romani?
Spartacus: Unisciti a me. Ti giuro che la troveremo, insieme.
Crisso: Io so che in un'altra vita, tu e io saremmo stati come fratelli. Ma non in questa. Devo guadagnarmi la libertà nell'arena.
Spartacus: Allora ognuno è d'ostacolo alla causa dell'altro.
Crisso: Sono entrambe cause degne, ma se sarò sconfitto mi devi giurare che troverai Nevia e la renderai libera.
Spartacus: E io voglio la tua parola, che se sarai tu a vincere, un giorno priverai Batiato della vita. Domani, quindi, uno di noi morirà.
Crisso: Temo che questo sia sempre stato il nostro destino.
- Batiato: Gli ospiti devono credere che lo scontro sia equilibrato, per non destare sospetti.
Ashur: Il veleno indebolirà Crisso, garantendo a Spartacus un vantaggio.
Batiato: È portentoso. [Riferendosi alla boccetta di veleno] Una cosa così minuscola può far cadere una leggenda.
Ashur: Tutti gli uomini cadono. Soltanto il modo e il momento sono differenti.
- Lucrezia: Oh Quinto! Questa città non ha mai avuto un uomo così valente... tuo padre sarebbe fiero di te.
Batiato: Quel bastardo sarebbe crepato d'invidia vedendosi superato dal figlio degenere!
- Lucrezia: Dimenticherò il passato. Tutto quello che chiedo in cambio è la verità: dimmi che Nevia non significava nulla per te.
Crisso: Quindi vuoi che dica una menzogna per compiacerti? [...] Sai, negli ultimi tempi... ho spesso sognato... di avere un figlio... da Nevia!
- [Rivolto a Crisso] Unisciti a me, fratello! Insieme distruggeremo la maledetta casa di Batiato! (Spartacus)
- [Rivolto a tutti i gladiatori] Uccidiamoli! Uccidiamoli tutti! (Crisso)
Enomao: Crisso! Cos'è questa pazzia?
Crisso: Spartacus ci ha aperto gli occhi!
Enomao: Il Trace è un bastardo maledetto!
Crisso: Questa casa è maledetta! Batiato ha fatto uccidere la sua donna e la padrona mi ha condannato perché ho spezzato il suo cuore malvagio!
Enomao: Ho dato la vita per la scuola di Batiato.
Crisso: No, te l'hanno rubata invece, l'hanno rubata a tutti noi! Mi hai chiesto di avere fede in te, ora ti chiedo la stessa cosa! Riprenditi l'onore e aiutaci a distruggere questa casa!
- Spartacus: Che cosa vuoi fare? Abbracciare ancora tua moglie? Per sentire il calore della sua pelle? Il sapore dei suoi baci? Quanti uomini ucciderai? Cento? Mille? Ce n'è uno solo che ti separa da lei. Accarezzala, e dille che neanche gli Dei vi terranno divisi. Menti! Come hai mentito a me e alla mia donna!
Batiato: Enomao! [Enomao non lo aiuta] Tu non eri niente prima di incontrarmi! Ciò che sei ora lo devi a me, io ti ho dato i mezzi per accettare il tuo destino!
Spartacus: E ora ne subirai le conseguenze! [Gli taglia la gola]
- L'ho fatto perché era giusto. Sangue chiama sangue! Troppo a lungo abbiamo vissuto sotto il giogo impostoci dai nostri padroni... ebbene non sarà più così! Non assisterò più alla morte di un fratello per il divertimento dei romani, non vedrò più un altro cuore strappato dal petto di un uomo o un respiro spezzato per il loro capriccio! So che non tutti desideravate questo, ma ormai è fatta, non si torna indietro. Le vostre vite vi appartengono: andate per la vostra strada o unitevi a noi e insieme... faremo tremare Roma! (Spartacus)
Fonte: Spartacus Wiki - Wikipedia
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